lunedì 25 aprile 2011

LE INTERVISTE DI BERGOMIX presenta: JACOPO "JAC" SCARABELLI

1) Ciao Jacopo e benvenuto, grazie per essere qui a condividere col pubblico di Bergomix le tue idee, la tua esperienza del media fumetto. Ti va di presentarti?

Certo. Ciao a tutti voi di Bergomix inanzitutto.
Mi chiamo Jacopo Scarabelli, ma per il "fumetto mondo" sono Jac. Sono un giovane fumettista della provincia di Milano e muovo i miei passi in quest'ambito dal 2003, un pò per studio e un pò per lavoro.
Leggo fumetti da quando sono piccolo, ma la passione nasce nel 1999 in concomitanza con l'inizio delle Scuole Superiori. Sono anche Grafico, Fotografo e Web Master. Tutte specializzazioni che mi aiutano e mi influenzano molto nel modo di comunicare tramite il Media Fumetto. Ho iniziato dal maestro Filippo Bruno (WillowArt) col disegno umoristico principalmente, per poi approfondire gli studi di tutta la nona arte alla Scuola del Fumetto di Milano con gli insegnamenti di Giuseppe Quattrocchi, Alex Crippa, Antonio Campo e Luciano Regazzoni. Proprio dopo la Scuola decido di propormi come autore di fumetti, dopo le esperienze da colorista dal Maestro Filippo ed altri lavori pubblicitari. E in un battibaleno mi ritrovo a vincere il concorso internazionale "DisFumill", a Calcata (VT) , con un'illustrazione realizzata proprio negli ultimi giorni da studente. Da quella vittoria si è aperta la porta del fumetto professionale.

2) Hai esordito a Bergomix e tra poco anche al Napoli Comicon 2011 con la tua prima opera CHENG, edito da Boopen LED . Di che si tratta?

CHENG nasce nel 2009/2010 da un'esperimento fatto in classe tra noi studenti alla Scuola del Fumetto. Ognuno di noi doveva prendere un colore e crearci un personaggio da presentare in 4 tavole. Io ho scelto l'arancione. Un colore equilibrato, pacifico, armonico. Un colore perfettamente rappresentato dalla figura del  monaco cinese. Da li nasce Cheng che in cinese significa proprio Arancio. Dopo la vittoria del concorso sopra citato ho ripreso quelle 4 tavole di presentazione e ci ho creato una storia per un volume di 86 pagine in cui seguirete Cheng nel viaggio che lo porterà lontano dal tempio in un mondo diverso da quello in cui ha sempre vissuto. Non mancheranno umorismo e azione in pieno stile Jackie Chan e nemmeno i riferimenti ad opere che han segnato la mia crescita. E' un fumetto che rappresenta me e la strada fatta finora. Non pretende di insegnare niente anche se qualche spunto c'è anche per quello. Ma principalmente è, metaforicamente, un'autobiografia del sottoscritto. E' la mia prima pubblicazione e per di più come autore unico. Ne ho approfittato per raccontarmi tramite la mia arte in una storia semplice e divertente.
L'ho presentato in anteprima a Bergomix e a seguire lo presenterò al Napoli Comicon, Festa della città di Paullo (MI) e al Salone Internazionale del Libro di Torino. Altri eventi saranno annunciati prossimamente dalla Pagina Ufficiale su Facebook (https://www.facebook.com/pages/Cheng/120875174657771).
Per acquistarlo Online invece potete fare riferimento allo Store Online della casa editrice “Boopen Led” (http://www.boopen.it/acquista/DettaglioOpera.aspx?Param=16657).

3) Su cosa ti piacerebbe lavorare prossimamente all'interno del vasto parco offerto dal mercato italiano?

Ho la fortuna di non pormi molti paletti. Nel mio percorso di apprendimento non mi sono mai riferito direttamente ad un'autore specifico per prenderne ispirazione di stile e altro. Sono versatile nel mio di stile e mi piace cambiare pur mantenendo un certo segno. Quindi il vasto parco offerto dal mercato per me è in gran parte abbordabile e nello specifico diventa appetibile a seconda del modo in cui mi sento di disegnare.
Sono anche uno sperimentatore per questo sto avviando 3 progetti indipendenti con collaborazioni. Posso solo dire che uno è su Facebook, uno è sul Web in generale e un altro è un “videogioco”. Riguardo al mio prossimo step editoriale invece ho in mente di lavorare a un nuovo fumetto da proporre l'anno prossimo in Italia o in Francia. E chissà...magari si ritorna su Cheng. Le possibilità sono tante.


4) Il tema di Bergomix di quest'anno è "Miti & Meraviglie del XXI° Secolo: i Supereroi". Che ne pensi a riguardo? Che rapporto hai col fumetto supereroico e cosa ne pensi dei supereroi?

I supereroi mi ammaliano. Uno dei miei passatempi preferiti quando disegno supereroi è fare il restyling dei costumi. Se da un lato rimango spiazzato dalla mole di storie e vicende che li circondano dall'altra non posso che svagarmi e divertirmi disegnandoli. Oramai fanno parte della cultura del nostro tempo. Sono fonte di ispirazione e ognuno di essi ha una caratterizzazione forte e rappresentativa di ciascuno di noi. Il mio oltre che un rapporto professionale è un legame d'infanzia. Tra i fumetti che più leggevo da piccolo c'erano "I Fantastici 4" e "Spiderman". Quindi mi hanno sicuramente influenzato indirettamente. A Mantova Comics ho incontrato C.B. Cebulski, scopritore di talenti per la Marvel Comics. E' andata bene e mi han dato qualche tavola di prova da disegnare. Quando mi reputerò pronto gli preparerò qualcosa. Da una grande potere derivano grandi responsabilità.

5) Se te ne fosse data la possibilità, su quale personaggio supereroico dei fumetti americani vorresti mettere mano? Perchè?

Ultimamente ho il pallino per Batman. Perchè è carismatico. Mi piace il costume. Mi piacciono i suoi nemici. Insomma ha le carte in regola per essere tra i miei favoriti. Ma non è l'unico.
Sai... a pensarci bene forse preferirei un supereroe nuovo di zecca su cui mettere mano piuttosto che uno su cui si è gia detto e disegnato molto. Così poi posso disegnargli io il costume da zero magari!

6) In Italia, diversamente da altri Paesi dell'Unione Europea, il fumetto è sempre stato associato ad un giocattolo per bambini. Che ne pensi a tal proposito? Cos'è per te il fumetto?

Per me il fumetto è un modo di comunicare che se vogliamo è l'essenza della comunicazione. Il distillato di vari modi d'intendere le immagini e le parole.
E' Fotografia. E' Cinema. E' Letteratura. E' un insieme di elementi che ne formano uno nuovo e indipendente. E proprio per questo ha un grande potenziale e tanti modi di essere recepito.
Se ne scrivono di ogni su cos'è il fumetto, quando è nato etc. etc. E anche io ora ho dato una mia interpretazione che è discutibile o meno.
L'importante è che nel nostro paese, come nel resto del mondo, il riscontro sia sempre positivo e che le persone continuino a godere di questa arte nei vari modi in cui si esprime tutti i giorni al di la di come la percepiscono.

Grazie infinite per esser stato nostro ospite, ti facciamo il più grosso in bocca al lupo per i tuoi progetti!

Grazie a voi per l'intervista e buon Bergomix a tutti!

Se volete saperne di più su Jacopo Scarabelli e il suo lavoro potete andare ai seguenti indirizzi:
jacarts.blogspot.com
jacarts.deviantart.com
facebook.com/jacopo.scarabelli
twitter.com/#!/jacArts

Intervista realizzata da Leonardo Monzio Compagnoni

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