Cari followers ed amanti della Nona Arte bentornati al consueto appuntamento settimanale della nostra rubrica dedicata ai consigli alla lettura in ambito fumettistico.
Come ogni settimana vi andiamo a proporre il resoconto delle nostre letture più interessanti o particolari dedicate al mondo della Nona Arte, attraverso le recensioni del nostro Presidente.
"AVENGERS - VISIONE & SCARLET WITCH"
Contiene "Giant-Size Avengers 4" storia di Steve Englehart e disegni di Don Heck & John Tartaglione, "The Vision and the Scarlet Witch", storia di Bill Mantlo, disegni di Rick Leonardi, Ian Akin e Brian Garvey, copertina di Adi Granov, edito in Italia da Panini Comics.
In un elegante cartonato dall'ottimo rapporto qualità/prezzo della linea Marvel Italia (17€ il prezzo di copertina), vediamo riproposte alcune delle storie iniziali più significative della love story tra Scarlet Witch e il sintezoide Visione, una coppia decisamente fuori del comune ma che è sempre stata presente nelle formazioni più importanti degli Avengers.
Partendo dallo speciale del 1974 scritto da Steve Englehart, tra l'altro preludio dell'odierno evento "Empyre", vediamo come Visione prenda sempre più coscienza di sé e del senso della vita, intraprendendo un sentiero che lo porterà ad affermare e sancire definitivamente i sentimenti che prova nei confronti di Wanda.
È un matrimonio improvviso quello che apre il volume, ma benedetto dai sentimenti che i due provano l'uno nei confronti dell'altra e dal feeling di un passato comune.
Entrambi sono infatti ex villains che, entrando nelle file dei Vendicatori, hanno intrapreso un percorso di redenzione.
A seguire la miniserie "The Vision & Scarlet Witch", dove i due eroi si muovono in un contesto più intimo, cercando di costruire una propria vita lontano dal roboante caos della saga degli Avengers.
Sentimenti, famiglia, sono questi i due pilastri attorno i quali si svolgono le quattro storie della miniserie il cui clima ed alcuni elementi scenografici hanno ispirato la recente serie tv "WandaVision".
Dal punto di vista artistico c'è poco da dire, ci troviamo di fronte a frammenti della storia del fumetto Marvel, due decadi diverse interpretate graficamente (dal punto di vista del disegno e del colore) secondo lo stile e la moda del periodo.
Un vero amante della Nona Arte non può non apprezzarlo!
La copertina, realizzata da Adi Granov, è quanto di più sensuale si possa sperare di vedere tra Wanda e Visione, quasi a citare la fusione e l'effusione tra i due amanti del celebre dipinto liberty "Il Bacio" di Gustav Klimt.
Mentre lo sguardo di Visione è rivolto verso il basso e i suoi occhi sono celati all'osservatore, quasi a voler tenere per sé quell'atmosfera tra amanti, lo sguardo di Scarlet Witch ammicca verso il lettore, esibendo tutta la sua sensualità gitana ma anche accennando a quella vena di instabilità a cui il personaggio è stato sottoposto sin dai tempi della saga di Scarlet Nera disegnata da John Byrne.
Nel complesso una bella ristampa e una meravigliosa rilettura di storie indimenticabili.
Potete trovare il fumetto in libreria e in fumetteria.
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"MARVELS X N.6"
Sceneggiatura di Alex Ross e Jim Krueger, disegni di Well-Bee, copertina di Alex Ross, edito in Italia da Panini Comics.
La serie "MARVELS X" giunge alla sua attesa e ineluttabile conclusione, affermandosi come una delle migliori pubblicazioni Marvel Italia dell'ultimo semestre, un prequel che si è dimostrato all'altezza della drammaticità ed epicità della "Trilogia X".
I nodi vengono al pettine, assistiamo a due momenti iconici che finora erano stati preclusi dal racconto visivo e che ci riallacciano direttamente all'incipit di "TERRA X".
La prima parte della miniserie era centrata più sulla decadenza della società metaumana e la sua rapida decostruzione, con approccio iniziale più "realista" ed intimista.
La seconda parte invece accenna a diversi momenti di classica epicità Marvel, senza rinunciare a topici cliché di genere che tuttavia iniziano a mostrare un sapore troppo classico e fuoritempo in una società completamente rivoluzionata.
Le meraviglie non sono più un'eccezione ma la normalità e coloro che si ergevano pro e contro la legge (soprattutto negli ultimi due albi) devono trovare nuovi modi di emergere nuovamente per recuperare il proprio ruolo, pena farsi travolgere dall'onda degli eventi e del nuovo status quo.
Stupisce come la strenua lotta tra gli Eroi a difesa del giovane David contro i "mutanti no cura", che solitamente apparirebbe come un puro simbolo eroico, venga quasi surclassata in epicità dal gesto di puro eroismo di David e dalla conseguente tragica trasformazione di Bruce Banner.
A rendere formidabile questo gran finale contribuiscono ancora una volta i disegni di Well-Bee, il cui realismo scolpisce uno spettacolare impresso nella saga.
Tragedia, azione, passione per l'Universo Marvel traspirano da ogni pagina, la sofferenza e la speranza degli Eroi e di David sono come tangibili e bucano i limiti della carta stampata.
Well-Bee lascia la sua imperitura impronta, andando ad inserirsi nell'Olimpo dei grandi artisti realistici autoriali Marvel, tra Michael Gaydos, Alex Maleev, Tommy Lee Edwards e Jae Lee.
Nel complesso una bella lettura che mi ha davvero coinvolto e incuriosito di capitolo in capitolo, sino all'ultima tavola.
Per quanto la storia finisca qui, non mi dispiacerebbe leggere il continuo di questa futuribile discesa dell'epopea marvelliana, seguendo la caduta degli Avengers e dei Fantastici Quattro.
L'edizione proposta da Panini Comics per il mercato italiano è quella di uno spillato con una prestigiosa stampa su carta, per un buon rapporto qualità/prezzo (3€ per 32 pagine).
La lettura e il recupero della serie a fumetti sono consigliatissimi, la potete trovare in tutte le fumetterie!
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"DOCTOR WHO - TREDICESIMO DOTTORE"
Edito da Editoriale Cosmo.
"Un nuovo Inizio", sceneggiatura di Jody Houser, disegni di Rachel Stott, Giorgia Sposito e Valeria Favoccia, colori di Erica Eren Angiolini, Viviana Spinelli, Sara Michieli e Andrea Moretto.
"La Storia segreta dell'Umanità", sceneggiatura di Jody Houser, disegni di Rachel Stott e Roberta Ingranata, colori di Enrica Eren Angiolini e Viviana Spinelli.
Anche il tredicesimo Dottore (Doctor Who) trova finalmente spazio nel mondo della Nona Arte, con avventure che rispecchiano appieno il dictat della serie televisiva e con un cuore in parte tricolore visto il forte numero di artisti italiani coinvolti nella serie!
Il Dottore e il suo cast di companions si ritrovano invischiati in una serie di enigmi temporali che li porterà a confrontarsi con le minacce del demoniaco Accumulatore e della terrificante e misteriosa razza aliena degli Stileani.
Due avventure che non solo scaldano i motori e permettono l'affiatamento del gruppo di viaggiatori temporali ma che, soprattutto nel volume "La Storia segreta dell'Umanità", sfruttano uno degli elementi cardine della serie, ovvero trasmettere al lettore nozioni tanto di Storia quanto di Umanità.
Il Tredicesimo Dottore, interpretato da Jodie Whittaker che ne presta guisa anche nella serie a fumetti, dimostra in questi due volumi di essere all'altezza delle precedenti incarnazioni, tanto nello spirito quanto nel modo di agire e confrontarsi con gli altri, siano essi amici, estranei o nemici.
Dal punto di vista artistico non ci si può affatto lamentare!
Dal tratto iperrealistico ed altrettanto iperdinamico dell'inglese Rachael Stott, arriviamo alla sintesi realistica di Roberta Ingranata passando per le incursioni stilistiche di Giorgia Sposito e Valeria Favoccia.
Non me ne vogliano gli inglesi, ma con il tris di disegnatrici italiane per me non c'è confronto!
Sebbene abbiano un imprinting realistico riescono meglio ad interpretare e sintetizzare momenti, espressioni facciali, movimenti senza renderli meri copia incolla di fermi immagine.
La cura, tanto nelle scenografie quanto nei dettagli dei personaggi, è veramente sopraffina, graffiante sotto certi aspetti e la composizione di tavola che ne deriva si dimostra di facile lettura.
A dar manforte, arricchendo ulteriormente l'esperienza di lettura, lo strabiliante apporto del team colorista nostrano.
Se il disegno è il corpo, soprattutto in questo caso non si può non sottolineare come il colore divenga l'anima del fumetto, quell'elemento che dà la spinta necessaria all'attrazione e al fascino della lettura.
Altra chicca, la copertina del volume "La Storia segreta dell'Umanità" è realizzata dall'artista italiana Claudia Ianniciello.
Contrariamente all'illustrazione di copertina del precedente volume, dove Rachael Stott ha puntato più su un senso di dinamico slancio e nuovi inizi, l'illustrazione proposta da Claudia Ianniciello è un manifesto di epicità contraddistinta da un pittorico iperrealismo alla Alex Ross.
Al contrario però delle magnifiche opere di Ross che, visivamente parlando, son dei fermi immagine dipinti, l'illustrazione di Ianniciello è permeata da un senso di movimento creato dall'effetto luminoso dell'effetto speciale della rigenerazione.
Nel complesso una bella lettura, una piacevole sorpresa, nonché una proposta fumettistica valida ed interessante!
L'edizione proposta da Editoriale Cosmo è quella del volume brossurato, con una qualità di stampa davvero lussuosa, tanto nella copertina quanto nelle pagine interne, che conferisce una resa di stampa sopraffina.
Il costo è un pelo più elevato rispetto agli standard del mercato (13,90€ a volume) ma, soprattutto per un fan, sono soldi complessivamente ben spesi!
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"TOPOLINO #3400"
Copertina di Francesco D'Ippolito, illustrazione d'apertura di Silvia Ziche, direzione editoriale di Alex Bertani, edito da Panini Comics.
Topolino taglia il traguardo dei 3.400 numeri con un gran bell'albo dal menù veramente ricco!
La copertina, realizzata dall'artista Francesco D'Ippolito con i colori di Mario Perrotta, è davvero d'impatto!
Nell'ultimo anno, non lo nascondo, sto mostrando un debole per le copertine realizzate da D'Ippolito, così ricche di dettagli, armoniche nella loro semplicità e in grado di colpire l'occhio del lettore!
Non si può non empatizzare con l'entusiasmo di Qui,Quo,Qua a cavallo d'incredibili e festosi insetti che nulla hanno da invidiare ai protagonisti di "A Bug's life".
In questo caso l'illustrazione di copertina riprende la storia di apertura dell'albo di cui vi parlerò a breve.
Aprendo l'albo ci accoglie una vignetta umoristica di Topolino, realizzata come sempre da Silvia Ziche.
L'artista approfitta del clima invernale e gioca nuovamente, scatenando forti risate, con il tormentone delle orecchie di Mickey!
La prima storia del settimanale è il primo episodio della nuova saga "Qui, Quo, Qua in: Viaggio nel Micromondo", soggetto e sceneggiatura di Sergio Cabella e disegni di Giampaolo Soldati.
Il trio si ritrova senza volerlo vittima di un incidente in casa di Archimede Pitagotico nel corso di un temporale.
Improvvisamente rimpiccioliti si ritroveranno in un'incredibile avventura nel micromondo.
Nonostante l'incipit ricordi un poco il film "Tesoro mi si sono ristretti i ragazzi", la storia assume connotati ben diversi, dai toni e ritmi molto più simili ad una puntata della recente serie animata di Ducktales.
Se i tre nipotini sono protagonisti attivi dell'avventura, pronti a vivere appieno gli eventi, Archimede, Paperino e Zio Paperone si ritrovano passivamente alle prese con l'accaduto, con momenti di forte comicità anche grazie al prezioso ausilio dei disegni di Giampaolo Soldati.
Tavole dal ritmo serrato, ricchissime di dettagli, con uno stile dinamico e fresco, adattissimo al lettore medio del settimanale, in grado di trascinarti letteralmente nel micromondo della storia.
Il secondo racconto dell'albo è il secondo episodio della saga "Le strabilianti imprese di Fantomius", che vede Lord Quackett viaggiare nel tempo in un'avventura che, di capitolo in capitolo, lascia il lettore in tremenda suspense.
Marco Gervasio, autore unico, ancora una volta sta realizzando l'impensabile, dristicandosi nella continuity disneyana di Fantomius e Paperinik, coinvolgendo tutti i personaggi principali di questo filone da lui approfondito e coltivato negli anni.
Nulla vien dato per scontato, le tavole si susseguono incantando gli occhi, con uno stile incredibilmente fresco, ricco e morbido.
Gli sguardi dei protagonisti ti penetrano gli occhi e non puoi non lasciarti trascinare in quell'atmosfera d'incanto e intrighi.
Terza storia dell'albo è "Paperino, Billy e il blunevoso svolazzatore", soggetto-sceneggiatura di Davide Aicardi, disegni di Giampaolo Soldati.
Sono passati anni, decenni, dalle atmosfere di Paperino Paperotto eppure ci troviamo ad un nostalgico ritorno alle origini.
Il buon Billy e Paperino si ritrovano nuovamente a far squadra in una rocambolesca e divertente caccia al tesoro che regalerà risate di pagina in pagina.
Come per la prima storia dell'albo, anche qui lo stile di Soldati risulta dinamico, creando tavole ricche e coinvolgenti.
Quarta storia dell'albo un divertente nuovo capitolo de "Paperi: Mestieri & Guai", soggetto-sceneggiatura di Gabriele Panini, disegni di Maurizio Amendola.
Risate assicurate grazie a questa storia dove lo humor la fa da padrone e che da l'occasione al giovanissimo lettore di conoscere il mondo dei muratori.
Una storia breve, dove lo stile classico la fa da padrone, rimanendo però in linea con il dictat dinamico dell'albo.
Quinta storia "La Macchia Invisibile", soggetto-sceneggiatura di Matteo Venerus, disegni di Francesco D'Ippolito.
Una nuova parodia disneyana ispirata al noto romanzo vittoriano "L'Uomo Invisibile" di H.G.Wells, che ne ricalca abbastanza fedelmente la trama, come la miglior tradizione vuole.
Mistero, un pizzico di paura e azione permeano questo bel racconto, dove l'invisibile Griffin ruba letteralmente la scena a tutti i personaggi, persino a Topolino, Pippo, Clarabella e Gambadilegno, quest'ultimo in un eccezionale ruolo comico.
A rendere speciale la storia anche il tratto di D'Ippolito, con la sua verticalità autoriale, quelle linee curve e morbidissime, quella minuziosità scenografica che arricchisce tanto la storia quanto l'azione dei personaggi.
Un gioiello nascosto nell'albo, poco pubblicizzato ma davvero interessante.
A chiudere l'albo una storia a tavola autoconclusiva di Tito Faraci e Luka Bonardi che gioca sull'atavica gola di Ciccio!
Un bell'albo, dalla prima all'ultima pagina, che mi ha divertito e meravigliato!
Potete trovare TOPOLINO tutti i mercoledì in ogni edicola d'Italia e nelle migliori fumetterie!
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"COME VITE DISTANTI - COMPENDIUM SEI MESI DOPO"
Un progetto ideato da ARFestival,, in collaborazione con PressUP e il sostegno della Regione Lazio.
Dopo lo splendido volume cartonato realizzato in tarda primavera, un percorso iniziato online e successivamente edito in volume con l'obiettivo di raccogliere fondi per l'istituto INMI Spallanzani, ecco arrivare, in tiratura limitata ed esaurita, un compendium brossurato contenente delle vere meraviglie!
Si parte con una breve storia muta dell'acclamato artista internazionale Danijel Zezelj dal titolo "The Heart of a robot", dove uomo e macchina si compenetrano marciando assieme, quasi ciechi dinnanzi al mondo che sta cadendo a pezzi.
Ma il cuore dell'umanità non può rimanere cieco a lungo ed è lì che scatta la poesia.
In un bianco e nero ben definito il breve racconto colpisce dritto al cuore!
Si susseguono poi delle storie apparentemente dimenticate che non avevano trovato il proprio posto nel primo volume.
Citando Stefano Piccoli,, le storie sembrano non finire mai.
Ed ecco quindi nuove tavole, piccoli gioielli che spalancano mente e cuore al lettore, citando anche momenti e frammenti realmente vissuti nel primo tragico lockdown e qui resi indelebili.
A seguire una selezione di 5 tavole del contest #COmeVIteDistanti, aperto sia a professionisti che esordienti o aspiranti artisti.
Tra queste quella che più mi ha segnato è stata la tavola di Marco Alama, che ha ritratto uno spaccato reale tanto del primo quanto dei successivi lockdown.
A chiudere uno sguardo su alcuni dei tanti progetti a tema Covid19 realizzati da diversi artisti.
Una lettura piacevole, un albo che un vero amante della Nona Arte non può fare a meno di possedere, i cui proventi sono andati nuovamente all'Inmi Lazzaro Spallanzani.
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"SAETTA ROSSA"
Soggetto di Marco B. Bucci e Riccardo Atzeni, sceneggiatura di Marco B. Bucci, copertina-disegni-colori di Riccardo Atzeni, edito da Panini Comics.
Come una saetta che piomba dal cielo, l'annuncio improvviso sui social networks della scomparsa di David Bowie da inizio per Samuel, protagonista di questo fumetto, a un'inaspettato viaggio fisico ed esistenziale che lo porterà a mettere tutto in discussione e ad affermarsi come un adulto.
Non è un fumetto qualsiasi, sebbene si possa categorizzare sotto l'etichetta commerciale di graphic novel, è un'esaustiva guida di un sofferto percorso intimista che, attraverso metafore, parla non solo del significato della musica e della figura di David Bowie, ma soprattutto dell'affermazione del proprio io.
La notizia della morte di Bowie è una scusa, il casus belli che porta il protagonista a porsi domande sulla propria esistenza e sulla propria identità.
Il distacco tra il protagonista e i propri affetti, la scoperta di nuove persone e nuovi luoghi, l'indagine sulle proprie sensazioni e i propri pensieri, ricalcano appieno la presa di coscienza del proprio ruolo nella società adulta.
E ancora, i colpi di genio narrativi per mascherare l'essere social, le fake news, il tentativo della società di rilanciarsi in un continuo reboot... c'è veramente tanto in questo racconto!
C'è sentimento, c'è dolore, c'è speranza, c'è sogno ma anche realtà, una bella graphic novel, non c'è che dire!
I disegni e le magiche tinte piene di Atzeni sono pura poesia.
Possiede uno stile che ricorda una via di mezzo tra l'arte di Tony Sandoval e di Alessandro Tota, con quel pizzico di autorialità che rende coinvolgente e piacevole lo scorrere delle pagine.
Per certi versi ha la stessa forza e lo stesso carattere dello stile di Capitan Artiglio.
Ogni tavola è ricca di dettagli, finemente realizzata, di facile ed immediata lettura, con tinte a tratti forti, a tratti pastello.
Lettura davvero apprezzata, forse un pelo di nicchia ma senza dubbio consigliata.
L'edizione proposta da Panini Comics è quella di un brossurato con un elegante custodia al prezzo di 25€.
Potete trovare il fumetto in libreria e nelle migliori fumetterie.
"IL RICHIAMO DI CTHULHU"
Basato sul celebre racconto di H.P.Lovecraft, adattamento e disegni del mangaka Gou Tanabe, edito in Italia da J-POP Manga.
Una lettura interessante e inaspettata, una pubblicazione atipica per formato e struttura rispetto ai classici manga provenienti dal Sol Levante, ma di facile ed immediata fruibilità.
Il mangaka Gou Tanabe propone un bell'adattamento del grande classico di Lovecraft, ispirandosi, grammaticalmente parlando, ad uno stile europeo nella concezione della tavola.
È un viaggio verso mete ignote, verso l'angolo più profondo dell'abisso umano, dove la società e le conquiste del sapere cedono il passo al più mostruoso ed inarrestabile degli istinti, dove chi si spinge troppo in là ne rimane completamente segnato.
La riscoperta del mito di Cthulhu va di pari passo alla presa di coscienza della caducità della vita.
Lo stile artistico di Tanabe si rifà tanto all'influenza di Gustave Doré e Go Nagai, quanto allo stile impressivo di Naoki Urasawa e Kia Asamiya.
Un bianco e nero dinamico dove luce ed oscurità si accompagnano e autodelineano quasi animando le tavole e tenendo incollato il lettore dalla prima all'ultima tavola.
L'edizione proposta da JPop è veramente prestigiosa, un formato grande in grado di far godere appieno delle tavole, un cartonato ben rilegato, con tanto di copertina in similpelle e cordino segnalibro, al costo di 20euro.
Mi è davvero piaciuto.
Trovate il fumetto in libreria e in fumetteria.
"GODZILLA #2-#3"
Contiene "Giganti e Gangster" sceneggiatura di John Layman e disegni di Alberto Ponticelli, "Cataclisma" di Cullen Bunn e disegni di Dave Wachter, edito in Italia da SaldaPress.
Continua la serie mensile dedicata all'universo dei più popolari Kaiju del Fantastico, proposta da saldaPress, con la pubblicazione di due eccezionali miniserie.
La prima "Giganti e Gangster", di cui ho già avuto modo di parlarvi un po' di tempo fa, ci propone un classico scontro tra kaiju multiplo su Tokyo che fa da sfondo ai piani di vendetta tra un poliziotto caduto accidentalmente in disgrazia e la mafia locale.
Inaspettatamente il legame tra umani e mostri è forte e ancora una volta un fumetto di questo calibro illustra come i veri mostri siano gli esseri umani e non le gigantesche creature che provengono dall'isola dei mostri.
Il tratto di Ponticelli, così realistico, graffiante e sporco ci trascina letteralmente nel vortice degli eventi distruttivi.
La seconda "Cataclisma", ci propone uno scenario post apocalittico, un futuro prossimo dove l'umanità deve iniziare a rialzarsi dalle ceneri dei un pianeta devastato dagli scontri tra kaiju.
Tra una memoria che tende a negare quanto accaduto, persino all'esistenza stessa dei mostri, e tra i timori dei più anziani per un ritorno all'età dell'incubo, seguiamo le vicende di un gruppo di sopravvissuti che dovrà venire a patti con una realtà che travalica le certezze del loro accampamento.
Anche qui il tratto dell'artista Dave Watcher colpisce forte, un realismo dinamico, illustrazioni di battaglie tra kaiju che dir splendide è dir poco, in grado di rendere credibile in ogni minimo dettaglio questo incredibile mondo.
Il mensile proposto da saldaPress in un formato spillato dall'ottimo rapporto qualità/prezzo (3,90€ per 48 pagine è un buon compromesso), si conferma come una delle migliori proposte americane sul mercato fumettistico italiano.
Per questa settimana è tutto, vi diamo nuovamente appuntamento a Domenica prossima, sperando di aver stuzzicato la vostra curiosità con una delle nostre proposte di lettura.
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LO STAFF DI ASSOCIAZIONE CULTURALE BERGOMIX
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