"L'ORGOGLIO DI BAGHDAD - EDIZIONE DELUXE"
Sceneggiatura di Brian K. Vaughan, disegni e copertina di Niko Henrichon, edito in Italia da Panini Comics.
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"CATWOMAN SPECIALE 80°ANNIVERSARIO"
Contiene dieci storie celebrative sceneggiate da Paul Dini, Ann Nocenti, Tom King, Jeff Parker, Mindy Newell, Chuck Dixon, Will Pfeifer, Ram V, Ed Brubaker, disegnate da Emanuela Lupacchino, Robson Rocha, Mikel Janín, Jonathan Case, Liam Sharp, Lee Garbett, Kelley Jones, Pia Guerra, Fernando Blanco e Cameron Stewart,edito da Panini Comics.
Catwoman, ci sono tanti modi per definirla, figlia illegittima, ladra di professione, antieroe, donna che si è fatta da sola, amore proibito (ma non troppo) da sempre del Cavaliere Oscuro, icona sexy, emblema femminista.
Selina Kyle è un personaggio davvero affascinante che, attraverso le decadi, ha saputo conquistarsi il favore dei lettori e, se pensiamo a film e telefilm, del pubblico, arrivando anche a prendere le distanze da Batman, conquistando una vera indipendenza, persino a livello editoriale.
Senza dubbio sono tantissime le visioni del personaggio, anche se quelle firmate da Frank Miller e Jeph Loeb sono rimaste ad oggi, fumettisticamente parlando, le più indelebili.
Questo particolare volume della linea editoriale Panini DC Italia si propone di celebrare gli 80 anni editoriali del personaggio, riproponendo anche le versioni più celebri.
"SCUOIA IL GATTO" di Paul Dini e Emanuela Lupacchino è di sicuro una storia graffiante, dai toni originali con cui aprire questo volume, dedicata al rispetto per la vita e che ci mostra Catwoman nelle vesti di antieroe indipendente ed animalista.
Il tratto realistico, dettagliato, dinamico, a tutto tondo di Emanuela Lupacchino ben si sposa alla storia di Paul Dini, ponendola come donna emblema, sicura e conscia di sé.
"ORA MI VEDI" scritta da Ann Nocenti insiste nell'inquadrare l'indomabilità e la sicurezza di Catwoman, ponendola in contrapposizione con la corruzione della polizia di Gotham City.
L'artista Robson Rocha ha optato per omaggiare tanto il costume indossato da Michelle Pfeiffer in "Batman Returns" quanto l'aspetto da "dominatrice" del personaggio.
"HELENA" scritta da Tom King e disegnata da Mikel Janín è un preludio alla serie di prossima uscita, apparentemente fuori continuity, "Batman/Catwoman".
Il racconto di King, come l'autore ci ha abituato, prende spunto da un elemento narrativo già ipotizzato ed accennato negli anni in diversi ambiti (fumetti e serie televisive), facendo procedere la relazione tra Bruce Wayne e Selina Kyle ad un livello successivo.
Uno spunto sempre interessante che si concentra in questo racconto sulle sensazioni, sulle emozioni, di Selina al nuovo ruolo in cui si ritrova.
"CATWOMAN DELLA TERRA" di Jeff Parker e Jonathan Case riporta il lettore alle ambientazioni e ai costumi più scanzonati del serial conosciuto ed amato da tutti come "Batman '66".
Non a caso la coppia di autori è la medesima dell'omonima serie a fumetti.
Sebbene ambientato diversi decenni fa, la forza del personaggio non viene affatto sminuita, concentrando l'attenzione sulla risolutezza di Catwoman.
"GATTA A NOVE STORIE" di Liam Sharp ironizza sulle proverbiali nove vite dei gatti, proponendo un nuovo scontro tra Catwoman e la polizia.
Una storia brevissima, un divertissement sul personaggio.
"UCCELLINO" di Mindy Newell e Lee Garbett è un meraviglioso racconto ambientato negli Anni 80 della storia editoriale del personaggio.
Quella a cui assistiamo è un bellissimo e sentito omaggio alla visione artistica e stilistica di Catwoman nel "Batman Anno Uno" di Frank Miller.
La fierezza e la sicurezza di Selina, la posizione che si è ricavata con le sue sole forze sono aspetti davvero ben descritti in questa storia.
"LA GATTA E LA BESTIA" di Chuck Dixon e Kelley Jones ci riporta agli Anni 90 e ci mostra uno scontro tra Catwoman e Faccia d'Argilla (Clayface).
Visivamente parlando Jones punta tanto sulla resa ipertrofica e mostruosa del metaumano in netta contrapposizione con lo slancio e la furbizia di Catwoman.
"UNA CONVENTION DA SOGNO" di Will Pfeifer e Pia Guerra ci riporta ai primi Anni 2000 del personaggio, abbandonando l'aspetto dark ed ipertrofico a vantaggio dell'introspezione della protagonista, del realismo e della contemporaneità della storia, non disdegnandone apparentemente l'aspetto metafumettistico.
Le due storie conclusive "PATITA PER I GUAI" di Ram V e Fernando Blanco e "L'ARTE DELLO SCASSO" di Ed Brubaker e Cameron Stewart prediligono concentrarsi su Selina Kyle, sui suoi comprimari, il suo essere donna, la sua sicurezza indipendente dall'indossare il costume.
Nel complesso una bella lettura che fornisce al lettore, sia esso un fan sfegatato oppure un neofita, un bellissimo ritratto di Catwoman m, cogliendone e celebrandone appieno l'essenza.
L'edizione italiana proposta da Panini Comics è quella di un elegante cartonato, con una qualità e resa di stampa ormai a livelli alti, come d'altronde siamo stati abituati negli ultimi mesi dall'editore modenese.
Il costo di 18€ è, per me, più che buono per il tipo e la caratura di prodotto.
Potete trovare il fumetto in libreria e in fumetteria.
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"DIABOLIK N.2 ANNO LX"
Soggetto di Mario Gomboli e Andrea Pasini da un'idea di T.Pistoia, sceneggiatura di R.Altariva, disegni di S.Giordano e S.Santoro, copertina di Matteo Buffagni, edito da Astorina.
L'albo inedito di Diabolik di Febbraio è senza dubbio adrenalinico e intrigante.
Intitolato "In Cambio di una Vita", si presenta in edicola con una copertina meno sperimentale e più tradizionale, enigmatica e sbalorditiva nel suo soggetto e rivelatoria nell'equilibrio narrativo del racconto.
La storia è relativamente Ginko centrica, un elaborato costrutto di incastri che si muovono tra di loro alla perfezione, dove i ruoli tra Ginko e Diabolik si ribaltono, talvolta compenetrandosi a vicenda.
L'esperienza non si compra, in questo caso è frutto di un background di esperienze che torna davvero utili a Ginko, che però deve fare i conti con Diabolik.
Il Re del Terrore ci lascia spesso a bocca aperta quando entra in azione, ma questa volta ci fa saltare sulla sedia per come e quando prende in mano la situazione!
Ho amato questo racconto, mi ha tenuto col fiato sospeso sino alla fine.
I disegni di Giordano e Santoro sono freschi, ben curati nei dettagli, le loro tavole scorrono visivamente che è un piacere.
Nel complesso un fumetto in grado di colpire e trainare il lettore, sia occasionale che hardcore.
Il rapporto qualità/prezzo è come sempre eccezionale, spendere 2,8€ per una storia inedita di 120 pagine significa mettersi in tasca un vero tesoro.
Lettura consigliata, trovate l'albo in tutte le edicole d'Italia e nelle migliori fumetterie.
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"TOPOLINO #3402"
Copertina di Andrea Freccero, illustrazione d'apertura di Silvia Ziche, direzione editoriale di Alex Bertani, edito da Panini Comics.
È appena uscito un nuovo numero bomba di TOPOLINO, un albo ricco di belle storie, sia dal punto di vista narrativo che artistico!
La copertina è firmata da Andrea Freccero che ci propone un'illustrazione dedicata alla storia d'apertura di questo numero, che vede per protagoniste le Giovani Marmotte.
Un disegno reso sublime anche dai colori di Andrea Cagol, dove c'èun perfetto equilibrio di livello tra i personaggi ed utopico idillio tra paperi e natura!
Ad aprire l'albo la consueta, in questo caso oserei dire anche satirica, vignetta realizzata da Silvia Ziche.
Protagonisti della vignetta Paperino e Paperina, una coppia che dopo decenni ha ancora moltissimo da dire e che l'estro artistico di Silvia Ziche riesce a rendere sempre eccezionale.
In questo preciso caso ho letto anche un riferimento alla nostra contemporaneità, non solo stagionale.
Ribadisco quanto ho avuto modo di dire in precedenza sull'operato della Ziche, ti lascia ogni volta sbalordito come riesca a sintetizzare e ad pompare uno stile umoristico caricaturale su personaggi disneyani già di per loro dotati di una forte carica artistica umoristica.
La prima storia dell'albo, come accennato, vede per protagonisti alcuni membri di spicco delle Giovani Marmotte, ha titolo "Newton Pitagorico e il cammino del Puma Bianco", è ideata e sceneggiata da Marco Nucci e disegnata da Emmanuele Baccinelli.
È una storia particolare, inserita contemporaneamente sia nel filone narrativo delle GM, sia in quello di Newton Pitagorico, riuscendo a cogliere e gestire al meglio i punti di forza di entrambe le saghe.
Buona parte della storia verte sull'amicizia e il suo vero significato, ma devo dire che il colpo di scena delle ultime tavole è davvero fantastico.
I disegni di Baccinelli, firma ormai di una certa e notevole caratura sul settimanale, sono un bel connubio tra l'imprinting classico disneyano e quella ricerca di iperdinamicità, di stile graffiante amato dal target medio di riferimento.
Quanto esercizio di recitazione c'è nello stile umoristico dei personaggi di questa storia!
La seconda storia dell'albo ha titolo "La Fine... e l'Inizio", quarto e conclusivo capitolo della nuova (ma non finale) saga de "Le Strabilianti imprese di Fantomius", ideata, scritta e disegnata da Marco Gervasio.
E' il momento della riscossa e del riscatto per Fantomius!
Famedoro è l'avversario da abbattere e ciò che ne conseguirà segnerà per sempre il presente e il futuro di Paperopoli!
Marco Gervasio porta a compimento un'altro brillante capitolo di Fantomius con il brio a cui ci ha abituati, oserei dire viziati, in questi anni.
L'autore ingolosisce la storia con riferimenti ai grandi capitoli della storia Papera e, se mai fosse possibile, rende ancor più sensazionali i toni del racconto.
Il sapore di un'altra epoca, intriso d'azione e della plasticità dei personaggi, è un marchio imprescindibile delle tavole di Gervasio, come sempre sinonimo di alta qualità!
Il suo tratto è una sintesi visiva di narrazione vecchio e nuovo stile, adatto a più generazioni di lettori.
La terza storia dell'albo è il terzo conclusivo episodio della saga "Qui,Quo,Qua in: Viaggio nel Micromondo" , avente titolo "Back Home", soggetto e sceneggiatura di Sergio Cabella e disegni di Giampaolo Soldati.
Per Qui, Quo e Qua è tempo di compiere il grande ritorno a casa e alle normali dimensioni, non prima però di un'ultima spericolata avventura, accompagnati da un grande gruppo di amici del micromondo.
Il timbro della storia confermo essere vicino al dictat narrativo del moderno Ducktales, con i personaggi ben definiti nei loro ruoli e con quel mix tra avventura e umorismo sapientemente dosati tra loro.
La penna di Cabella e la matita di Soldati rendono vivo e tangibile il micromondo degli insetti, sfruttandone le particolarità a scopi narrativi.
Il ritmo narrativo artistico di Soldati rimane serrato anche in questo ultimo capitolo, i disegni, in particolar modo quando ritrae gli insetti, sono ricchi di dettagli e di una verve umoristica davvero splendida.
La quarta storia dell'albo, suddivisa in due parti, ha titolo "Topolino e i goof viewer", scritta da Giorgio Salati e disegnata da Lucio Leoni.
Una storia tutta incentrata sulla tecnologia moderna e i timori che essa comporta, che riprende una componente narrativa già vista qualche anno fa sul settimanale nella storia "Zio Paperone e la realtà diminuita".
Al di là dei rischi a cui un cattivo uso della tecnologia conduce, ciò che a livello narrativo mi ha più colpito di questa storia è un "ritorno alle origini" per Topolino, nuovamente messo in strette difficoltà, un personaggio che deve dare fondo a tutte le sue forze e a tutto il suo ingegno per risolvere la situazione.
Il tratto di Leoni, perfetto per dinamicità e forza umoristica sui personaggi disneyani, è veramente un bel vedere.
Dalla rappresentazione di Pippo che ricalca goffamente Steve Jobs alla frenesia sul volto di Topolino, per non parlare delle tavole ricchissime di particolari, tra cui alcuni easter eggs che solo un fan hardcore sa cogliere, davvero una lettura frizzante.
Chiude l'albo l'immancabile tavola umoristica autoconclusiva, firmata questa volta da Carlo Panaro e Maurizio Amendola, con protagonista Super Pippo e un aspetto umoristico del suo lato super.
Nel complesso un numero di Topolino scoppiettante, una fantastica lettura, adatta a grandi e piccini, una pubblicazione davvero per tutte le età, iniettata di quella verve che solo il Fantastico disneyano sa dare.
Potete trovare "Topolino", come sempre, in tutte le edicole d'Italia e nelle migliori fumetterie.
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"MARTIAN MANHUNTER"
Sceneggiatura di Steve Orlando, disegni e copertina di Riley Rossmo, colori di Ivan Plascencia, edito in Italia da Panini Comics.
Fantascienza e poliziesco si incontrano in questo magnifico volume che racchiude l'intera maxiserie moderna dedicata a Martian Manhunter, un personaggio che potremmo definire il cuore della Justice League fumettistica, un visitatore da un altro mondo, Marte, che ricerca nel suo peregrinare sulla Terra un riscatto, una seconda possibilità di vita.
Steve Orlando esegue una sublime operazione di svecchiamento in questo reboot fumettistico del personaggio, andando ad approfondire alcuni aspetti della società marziana che sino ad oggi erano appena stati accennati.
È vero, sappiamo da tempo immemore della guerra tra marziani bianchi e marziani verdi e, grazie al serial televisivo di Supergirl, abbiamo potuto assistere ad alcuni rituali del popolo di Marte, ma a memoria è forse la prima volta dove possiamo finalmente osservare la società, gli usi e i costumi di Marte in tutto il suo splendore e le infinite sfaccettature delle sue caste sociali.
Un senso di dejavu è forte mentre assistiamo agli ultimi giorni di Marte, equiparabili in drammaticità alla fine di Krypton, ma Martian Manhunter non è Superman, è un personaggio più tosto, più drammatico, non ha l'obiettivo di ispirare la razza umana, semmai di analizzarla, comprenderla.
La sua figura, per certi versi simile al Silver Surfer della Marvel, è una chiave di lettura e analisi sull'uomo e i suoi comportamenti.
I disegni di Riley Rossmo sono davvero spettacolarmente non convenzionali.
Da un lato sembrano rispecchiare quella corrente artistica deformante a cui appartengono disegnatori del calibro di Humberto Ramos, Pasqual Ferry e Skottie Young, dall'altro trasmettono una sensazione alienante, amplificata e particolareggiata dai colori acidi di Ivan Plascencia.
Le tavole sono frenetiche, dinamiche e quando, attraverso i flashback, torniamo su Marte l'artista da libero sfogo al suo tratto graffiante.
Una lettura che mi è davvero piaciuta, in grado di far innamorare il lettore di Martian Manhunter.
L'edizione proposta dalla linea editoriale Panini DC Italia è quella di un corposo volume brossurato, un balenottero non dissimile nelle dimensioni dai vecchi Marvel Monster Edition, ma con una qualità di stampa molto più alta, per un buon rapporto qualità/prezzo (23€ per 304 pagine non è male).
Potete trovare il fumetto in libreria e in fumetteria.
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"SILVER SURFER- DEMONI INTERIORI"
Sceneggiatura di J.M.DeMatteis, Glenn Greenberg e James Felder, disegni di Ron Garney, Cary Nord, Bryan Hitch, Ed Benes & Adriana Melo, copertina di Ron Garney, edito in Italia da Panini Comics.
Era l'estate del 1997 in Italia quando, nel parco testate dell'allora Marvel Italia, si scatenò quello che ad oggi è considerato, assieme a "Civil War", uno dei crossover a fumetti più potenti ed importanti di sempre, "Onslaught".
Fantastici Quattro, Avengers, Namor, Dottor Destino, Bruce Banner e la famiglia reale degli Inumani si sacrificarono nello scontro lasciando la Terra priva dei suoi campioni più importanti.
Fu un momento di grande proposta editoriale extra mutante in Marvel, nacquero le serie dei Thunderbolts, dei nuovi Heroes for Hire ed alcuni eroi solitari trovarono nuovamente spazio da titolari di testata, tra loro Quicksilver e Ka-Zar.
Fu in quel periodo che iniziò la mia esperienza da lettore Marvel e a tutt'oggi conservo bellissimi ricordi di quelle letture.
Tra i vari lanci e rilanci ve ne fu uno particolare, quello di Silver Surfer, che venne inserito come comprimario sulla testata dei Fantastici Quattro.
A distanza di quasi un quarto di secolo, Panini Comics ripropone la prima parte di quel ciclo di storie, in uno strepitoso volume cartonato con un ottimo rapporto qualità/prezzo (oltre 250 pagine al costo di 28€, un buon spendere).
Per chi, come me, ha già letto quelle storie è un'ottima occasione di rilettura, per chi non le ha mai lette o vuole avvicinarsi per la prima volta al personaggio, un'occasione ghiotta per farlo.
La storia ci propone l'ex araldo di Galactus in una situazione di "ritorno alle origini", alla scoperta, o per meglio dire riscoperta, del suo lato umano, legato spiritualmente tanto al suo ex padrone quanto alla Terra.
Orfano dei propri sentimenti e con un terribile vuoto interiore, incrocia sin dall'inizio la strada di Alicia Masters, anche lei ritrovatasi sola e sperduta a causa della dipartita di Ben Grimm.
Anche altri eroi appaiono in queste pagine, tra di loro i membri fondatori dei Difensori, segno tangibile di quanto quel passato eroico sia stato importante per Silver Surfer.
Sono storie colme di umanità e sense of wonder, mi ricordano non tanto la leggendaria gestione del silverado a firma Lee-Buscema, quanto piuttosto il clima delle prime avventure dei Fantastici Quattro di Lee-Kirby, con quel continuo voler esplorare, quel voler risaltare l'anima umana dei personaggi.
Non ci giurerei ma credo che Dan Slott, per il suo ciclo di storie si sia ispirato anche a questa gestione di DeMatteis del personaggio.
Una pubblicazione, questo volume, che rende manifesto il motto Marvel "supereroi con superproblemi".
Sebbene in questo ciclo di storie spicchino tre capitoli disegnati dalle straordinarie firme di Cary Nord, Bryan Hitch, Ed Benes & Adriana Melo, che di lì a pochi anni si sarebbero affermati nell'Olimpo dei disegnatori dei comic books, a farla da padrone sono i disegni di Ron Garney le cui tavole sono uno splendore per gli occhi.
Il suo tratto lineare e pulito, accompagnato dai colori di Tom Smith e American Color, rende realmente alieno il personaggio di Silver Surfer con una potentissima resa visiva dello sguardo del personaggio che fa trasparire tutte le sue emozioni e le non emozioni.
Per non parlare di un paio di omaggi al primo Superman cinematografico di Richard Donner, veramente deliziosi.
E ancora Alicia Masters e il Burattinaio, due personaggi così veri, così umani, così afflitti da dubbi e pene che bucano i limiti della pagina.
Insomma una lettura fantastica, oggi come ieri realmente fresca e scorrevole.
Potete trovare il fumetto in libreria e in fumetteria.
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E anche per questa volta è tutto, ci auguriamo di aver solleticato la vostra curiosità e la vostra voglia di leggere un buon fumetto!
L'appuntamento si rinnova Domenica prossima, con tante nuove letture!
Vi ricordiamo che sulla pagina Facebook "Associazione Culturale Bergomix" potete trovare quotidianamente nuove recensioni e le imperdibili novità dal mondo del Fumetto e del Fantastico!
Lo Staff di Associazione Culturale Bergomix
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