C'è un mistero che esplode sin da subito nella mente dello spettatore: avevamo lasciato Wanda al funerale di Tony Stark, com'è possibile che si ritrovi nel passato e per giunta sposata a Visione, morto e mai risorto negli avvenimenti di "Avengers: Infinity War"?
Illustrazione dell'artista Lukas Werneck
Una cosa è subito chiara, i poteri magici di Wanda sembrano più potenti che in passato.
Altro mistero è la presenza di oggetti, voci e talvolta persone fuori inquadratura, "fuori dimensione", che sembrano mettere in terribile agitazione la nostra Wanda, quasi come se ciò a cui assistiamo si stesse svolgendo in un mondo da lei plasmato.
E' al quarto episodio che si apre una breccia nel racconto, con una potenza non dissimile ai girati cinematografici a cui i Marvel Studios ci hanno abituati.
Assistiamo anche a graditi ritorni, come un vecchio amico di Scott Lang, l'agente Jimmy Woo o la ex stagista della Dott.ssa Jane Foster, Darcy Lewis.
Dalla crescita dei due gemelli al rapporto con Agnes la vicina, il "ritorno", se così si può definire, inaspettato del fratello Pietro che noi credevamo morto eroicamente in "Avengers: Age of Ultron".
Alla fine dell'ottavo episodio prende piede il travolgente ed inaspettato finale, che pone l'ex membro degli Avengers in lotta con la vera mente diabolica dietro a tutto, consacrando il personaggio di Wanda Maximoff come uno dei più potenti personaggi dell'universo cinematografico Marvel.
Illustrazione dell'artista Steve Thompson "It was Agatha all along"
Per certi versi, l'approccio è stato vissuto come la serializzazione in capitoli di un film, un film che non aveva bisogno necessariamente di rinarrare l'origine delle identità dei protagonisti Wanda e Visone e che poteva permettersi il lusso di partire subito col fattore divertimento.
In un elegante cartonato dall'ottimo rapporto qualità/prezzo della linea
Partendo dallo speciale del 1974 scritto da Steve Englehart, tra l'altro preludio dell'odierno evento "Empyre", vediamo come Visione prenda sempre più coscienza di sé e del senso della vita, intraprendendo un sentiero che lo porterà ad affermare e sancire definitivamente i sentimenti che prova nei confronti di Wanda.
È un matrimonio improvviso quello che apre il volume, ma benedetto dai sentimenti che i due provano l'uno nei confronti dell'altra e dal feeling di un passato comune.
Entrambi sono infatti ex villains che, entrando nelle file dei Vendicatori, hanno intrapreso un percorso di redenzione.
A seguire la miniserie "The Vision & Scarlet Witch", dove i due eroi si muovono in un contesto più intimo, cercando di costruire una propria vita lontano dal roboante caos della saga degli Avengers.
Sentimenti, famiglia, sono questi i due pilastri attorno i quali si svolgono le quattro storie della miniserie il cui clima ed alcuni elementi scenografici hanno ispirato la recente serie tv "
Dal punto di vista artistico c'è poco da dire, ci troviamo di fronte a frammenti della storia del fumetto
Un vero amante della Nona Arte non può non apprezzarlo!
La copertina, realizzata da Adi Granov, è quanto di più sensuale si possa sperare di vedere tra Wanda e Visione, quasi a citare la fusione e l'effusione tra i due amanti del celebre dipinto liberty "Il Bacio" di Gustav Klimt.
Mentre lo sguardo di Visione è rivolto verso il basso e i suoi occhi sono celati all'osservatore, quasi a voler tenere per sé quell'atmosfera tra amanti, lo sguardo di Scarlet Witch ammicca verso il lettore, esibendo tutta la sua sensualità gitana ma anche accennando a quella vena di instabilità a cui il personaggio è stato sottoposto sin dai tempi della saga di Scarlet Nera disegnata da John Byrne.
Nel complesso una bella ristampa e una meravigliosa rilettura di storie indimenticabili.
Da questa storia, per la serie "WandaVision" sono stati ripresi gli elementi inerenti alla convivenza tra i due Avengers, lontano dai compagni di squadra, e il forte legame tra Pietro e sua sorella Wanda.
Potete trovare il fumetto in libreria e in fumetteria, oppure richiederlo in prestito presso la vostra biblioteca civica di riferimento.
Ho da poco recuperato la lettura di questo ciclo degli Avengers, rimandata per diverso tempo ed ora finalmente compiuta.
Per quanto possa sembrare fisicamente faticosa, per il peso del prodotto e la mole di storie da leggere, devo essere sincero, continuo ad amare la riproposizione delle saghe Marvel in questi volumi di lusso.
Nonostante sia un'opera realizzata negli Anni 80 del XX°Secolo, non si può dire che senta la stanchezza del tempo, in particolare John Byrne mostra, in anticipo di qualche decennio, i semi dell'ottimo lavoro di soap opera che scaturisce da personaggi come Scarlet Witch, Visione, Wonder Man, Wasp, Hank Pym e Occhio di Falco.
In un certo senso l'atmosfera che si respira nel team dei Vendicatori della Costa Ovest è la stessa della Justice League International, con protagonisti personaggi non primo peso ma che per le loro caratteristiche hanno tantissimo da dire.
Ad esempio, quanto è interessante il lavoro attorno a Clint Barton, ripreso tra fine Anni 90 e primi Duemila da Kurt Busiek su Avengers e Thunderbolts, un personaggio che cerca il proprio posto nella comunità supereroica e il rispetto dei colleghi a causa della sua mancanza di poteri.
Una frustrazione la sua che si porta dietro tutt'oggi se ben ci pensiamo, dalla rovinosa fine del suo matrimonio con Mimo al periodo da Ronin coi Nuovi Vendicatori e l'attuale rivalità con Hood.
O ancora l'instabilità del rapporto tra Janet Van Dyne e Hank Pym, con lei, specchio dell'emancipazione femminile, che considera i matrimoni come una fase passeggera nel rapporto tra due persone, ed Hank totalmente spiazzato dalla filosofia della sua ex moglie.
E non parliamo del triangolo amoroso tra Scarlet, Visione e Wonder Man, qua ai suoi primi tosti fuochi in attesa di esplodere nel magnifico ciclo di Kurt Busiek e George Perez degli Avengers.
Non può non lasciare indifferenti un Wonder Man che viene umiliato, subendo violenza fisica e psicologica da una Wanda Maximoff totalmente fuori di sé, davanti agli sguardi attoniti dei suoi compagni di squadra e dello stesso Magneto, all'epoca considerato il padre biologico di Wanda e Pietro (e nel cuore di noi lettori hardcore lo è ancora).
A proposito della pazzia di Scarlet Witch, che tragedia la sua vita, come se a odiarla fosse stato Shakespeare stesso, è un personaggio stupendo da usare, uno dei miei Avengers fumettistici preferiti.
In queste pagine il lettore di primo pelo trova alcuni degli elementi che hanno reso accattivante la serie tv dei Marvel Studios "WandaVision", dai figli irreali della strega mutante e del sintezoide, alla morte e ricostruzione di Visione con il suo spettrale aspetto bianco.
Un lavoro encomiabile quello fatto su Visione, dalla messa in dubbio e rivisitazione delle origini alla tabula rasa del proprio sistema emotivo, nuovamente alla riscoperta della propria emotività umana.
Personaggi fantastici che hanno moltissimo da raccontare ancora oggi.
Il lavoro di Byrne ha ispirato altri grandi scrittori, pensiamo ad esempio, come già accennato, al ciclo narrativo di Kurt Busiek, o a quello successivo di Brian Michael Bendis o di Allan Heinberg, che con Scarlet Witch hanno fatto faville narrative, o ancora alla serie "La Visione" scritta da Tom King che ci ripropone una versione moderna di uno sintezoide alla costante scoperta del significato della parola umanità.
L'alchimia narrativa tra il cast dei personaggi e degli avversari è fenomenale, quando abbiamo John Byrne ai disegni prende il via un ritmo sequenziale che non invecchia mai.
I personaggi recitano con corpo e viso, sono curati nei minimi dettagli, John Byrne era qui ancora in ottima forma!
Una lettura davvero consigliata, per un vero credente, come ci amava definire Stan Lee, è loro puro, vieni condotto per mano a conoscere i personaggi e il loro universo narrativo.
Altro elemento contenutistico interessante del volume è la riproposizione della saga "Atti di Vendetta" con gli Avengers in pieno scontro con i più temibili villains dell'epoca.
Insomma un gran bel volume che non può mancare nella propria libreria.
Gli elementi estrapolati per la serie "WandaVision" sono le difficoltà del rapporto tra Wanda e Visione dopo la morte di quest'ultimo, Visione con un aspetto bianco spettrale, la pazzia di Wanda e il rapporto magico tra i gemelli e la realtà, nonché il personaggio di Agatha Harkness, che nei fumetti non è un diabolico villain ma un mentore per Scarlet Witch.
Il formato, come detto all'inizio, è quello del consueto omnibus, un bel balenottero cartonato con qualità di stampa davvero pregiate, con un buon rapporto qualità/prezzo (968 pagine a colori per 85€).
Potete trovare il fumetto in libreria e in fumetteria, oppure richiederlo in prestito in biblioteca.
Kurt Busiek dimostra tutta la sua conoscenza e tutta la sua passione nei confronti degli Eroi Marvel più potenti della Terra, realizzando delle saghe perfettamente bilanciate sia dal punto di vista dell'epicità, sia dal punto di vista intimista dei personaggi.
L'essere, all'epoca di pubblicazione del fumetto, una mutante ed una strega la definiva padrone di un binomio molto potente e delicato.
Indiscutibile il rapporto qualità prezzo di questa edizione, che ogni Marvel fan che si rispetti dovrebbe avere nella propria libreria.
Potete recuperare i volumi in librerie e in fumetteria, oppure richiederli in prestito presso la vostra biblioteca civica di riferimento.
Nonostante un imprinting forte dettato da Geoff Johns, la serie fatica a reggere il confronto con la gemella dell'Universo Ultimate, "The Ultimates" di Mark Millar e Bryan Hitch.
She-Hulk diviene inarrestabile ed incontrollata come il cugino, Visione viene dilaniato, Scott Lang (Ant-Man II) viene fatto esplodere da un resuscitato e zombie Fante di Cuore, Iron Man soffre di postumi da sbornia senza aver toccato alcun goccio, Captain America viene messo sotto pressione, Occhio di Falco muore suicida per annientare un'apparente invasione aliena.
Wanda si è ricordata improvvisamente dei suoi gemelli perduti, Agatha Harkness è morta nel tentativo di fermarla, la pazzia ha di nuovo preso il sopravvento di Scarlet Witch!
Ai disegni un David Finch in stato di grazia, in grado di convogliare l'impatto e l'ipertrofia della scuola Image nel tratto popolare Marvel.
Tavole dinamiche scorrono una dopo l'altra davanti agli occhi del lettore, trasciandolo nel vortice di questo disastro supereroico.
I visi dei personaggi, persino le loro pose plastiche, parlano al lettore, trasmettendo la sensazione di preoccupazione e spavento di quanto sta accadendo tra le fila degli Avengers.
Una saga memorabile, tutt'oggi fresca e chiara, riproposta da Panini Comics nel prestigioso formato cartonato economico della linea Marvel Must Have, con un rapporto qualità/prezzo più che buono 176 pagine a colori a 15 Euro.
Con estremo rammarico, ambo i team giungono alla conclusione che l'unico modo per prevenire un futuro disastro è quello di annientarla una volta per tutte.
Non è giustamente d'accordo il fratello Pietro, il quale giunge a velocità supersonica a Genosha per avvisare il padre, Magneto, di quanto sta per avvenire.
Ma proprio mentre il triste piano sta per prendere forma, Scarlet Witch riscrive totalmente la realtà.
Benvenuti nel mondo della Casata di M, dove la famiglia reale mutante di Magneto, Quicksilver e Scarlet Witch governa un pianeta dove umani e mutanti convivono in un nuovo ordine, dove i desideri più umani o personali dei personaggi che amiamo di più hanno preso vita.
Ovviamente qualcuno, a cominciare da Wolverine, si ricorda del mondo prima dell'evento bianco che ne ha riplasmato la realtà.
Solo un intervento dell'ultimo minuto del Doctor Strange impedisce che la magia della Maximoff abbia effetto su buona parte degli Eroi presenti.
Per i mutanti nel resto del mondo però è una vera e propria decimazione che durerà per anni.
Ai disegni il francese Olivier Coipel, che con uno stile decisamente iperdinamico che alleggerisce e al contempo fortifica la struttura della gabbia a fumetti e rende trasparenti le emozioni dei personaggi, coinvolge il lettore.
Potremmo immaginare Coipel come il precursore di quella corrente artistica che ha preso piede negli ultimi due-tre anni di produzione dei comic book americani, a cui appartengono artisti del calibro di Eleonora Carlini, Daniele Di Nicuolo, Francesco Mortarino, Alessandro Micelli, Dan Mora, Marco Renna e molti altri ancora.
L'edizione proposta da Panini Comics un paio di anni fa, ristampa in formato cartonato di prestigio la miniserie originale, per un totale di 232 pagine a 27 Euro di prezzo di copertina, senza dubbio un buon rapporto qualità prezzo per il prodotto che è.
Potete trovare il fumetto in libreria e in fumetteria, oppure richiederlo in prestito alla vostra biblioteca civica di riferimento.
Patriot, Wiccan, Hulking e Iron Lad, sulle orme dei più grandi eroi del mondo creano la propria storia, affrontando sin dai propri inizi un pezzo da novanta come Kang il Conquistatore, ritagliandosi uno spazio di tutto rispetto nella comunità supereroica americana.
Lo sceneggiatore Allan Heinberg e i disegnatori Jim Cheung e Alan Davis danno il via in questo volume la seconda serie degli Young Avengers che pone Wiccan e Speed su una strada che li conduce a Latveria al cospetto del Dottor Destino, nel disperato tentativo di salvare Wanda Maximoff, la loro mamma.
Wanda sprovvista della memoria della sua vita passata, come visto in un nuero di New Avengers, si ritrova nelle grinfie del temuto sovrano dittatore, che con la scusa di voler contrarre in matrimonio Wanda, cela le vere intenzioni di mettere le mani sul potere di Scarlet Witch.
"La Crociata dei Bambini" titolo di questa saga, è una vera e propria missione di salvataggio che andrà a ridefinire per il prossimo futuro, le sorti di Wanda Maximoff e dei Giovani Vendicatori.
Una storia emozionante che ha ispirato, per la serie "WandaVision" gli approfondimenti del legame tra Scarlet Witch e i suoi gemelli perduti.
Una bella edizione di pregio, con una cura di qualità sublime, un cartonato a colori con un ottimo rapporto qualità/prezzo nell'equilibrio tra consistenza, numero di pagine (256) e prezzo di copertina (32 Euro).
Potete trovare il volume in libreria e in fumetteria, oppure richiederlo in prestito alla vostra biblioteca civica di riferimento.
Con un dovuto ritardo ho avuto finalmente modo di recuperare la lettura della miniserie "La Visione" di Tom King.
La miniserie, suddivisa in due volumi cartonati nella prestigiosa edizione Marvel Collection, può essere tranquillamente letta sia come un tassello moderno del mosaico che compone la vita del sintezoide vendicatore, sia come un racconto fuori continuity narrativa incentrato sull'incontro/scontro tra vita umana ed intelligenza artificiale.
Tom King prende uno dei temi più interessanti da eviscerare dal personaggio di Visione e lo amplia, lo porta ai giorni nostri, dove la tecnologia prende sempre più piede, diventando uno dei perni della quotidianità umana.
In questa miniserie la Visione mette su casa e famiglia, nel vero senso del termine, realizza infatti una copia di quella che dovrebbe essere la perfetta famiglia americana ma in chiave sintezoide, forse per una esigenza personale, forse per meglio comprendere i concetti di vita, famiglia e umanità, in realtà il motivo lo scopriamo leggendo ogni singolo capitolo.
Ora se vogliamo leggere la storia incastonandola nella continuity Marvel, la dobbiamo collocare durante il ciclo degli Avengers scritto da Mark Waid e poco prima del debutto della serie Champions, sempre realizzata dallo stesso Waid.
In questa miniserie possiamo vedere un certo richiamo del periodo in cui la Visione militava nei Vendicatori della Costa Ovest, considerato come una potenziale minaccia per le nazioni cosiddette occidentali e privato delle proprie emozioni umane.
È interessante l'idea di porre una famiglia di intelligenze artificiali nei panni della perfetta ed idealizzata famiglia americana stile Anni 50-60, inserire elementi di pericolo ed agitazione e vedere cosa succede.
Per certi versi potremmo vedere la cosa come una specie di reality per sintezoidi con una miscela esplosiva!
Le reazioni dei protagonisti sono davvero interessanti e potrebbero dare spunto ad analisi psicologiche di criminologi come Massimo Picozzi.
Per i Marvel Fans dell'ultima ora, quelli che si sono avvicinati ai fumetti della Casa delle Idee grazie all'operato dei Marvel Studios, sarà impossibile non notare alcuni elementi d'ispirazione visiva per il serial tv "WandaVision", dal settaggio stile sitcom vecchio stampo all'abbigliamento di Visione.
I disegni di Gabriel Hernandez Walta giocano molto su scenografia ed espressioni visive, ricordano una via di mezzo tra la corrente di David Aja e Francesco Francavilla e quella di Jorge Jiménez e Tony Moore.
L'artista non perde l'occasione nelle prime pagine di citare, sfruttando una lente deformante, il dipinto "American Gothic" di Grant Wood.
Le tavole dal ritmo visivo narrativo sostenuto e di facile leggibilità, sono arricchite dai toni caldi dei colori di Jordie Bellaire.
Si può dire che il colore giochi un ruolo essenziale nella definizione della tavola!
Nel complesso una lettura interessante e consigliata, che dimostra come un personaggio quale la Visione abbia ancora molto da dare ai lettori e sia un'interessante chiave di lettura sull'essere umano.
È un'opera intelligente e per certi versi originale.
L'edizione proposta da Panini Comics è quella dei volumi cartonati di prestigio della linea Marvel Collection, con un eccellente rapporto qualità/prezzo (oltre 130 pagine a 15€).
Potete trovare l'opera, anche in differenti versioni, in libreria e fumetteria oppure richiederla in prestito presso la vostra biblioteca civica di riferimento.
E queste sono solo alcune delle tante pubblicazioni che hanno plasmato il mito di Scarlet Witch e Visione e che hanno ispirato gli architetti narrativi e visivi dei Marvel Studios.
L'Universo Marvel vi attende in edicola, libreria e fumetteria ogni giorno, con tante storie e tantissimi personaggi!
Che aspettate? Correte a leggere!
LEONARDO MONZIO COMPAGNONI
Presidente Associazione Culturale Bergomix
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