"TOPOLINO GOLD - REGINELLA LA TRILOGIA"
Sceneggiatura di Rodolfo Cimino, disegni e copertina di Giorgio Cavazzano, edito da Panini Comics Italia.
Un vero gioiello prezioso questa riedizione in volume dell'esordio di Reginella, una vera e propria trilogia dedicata al personaggio ideato dal compianto autore Rodolfo Cimino e concepito graficamente dalla matita del Maestro Giorgio Cavazzano.
Reginella, regina di Pacificus ed esule sul pianeta Terra, sconvolge nella primissima storia lo status quo di Paperino, rompendo anche un grande tabù, la fedeltà nella relazione con Paperina.
L'emozione tra la giovane regina aliena e il nostro irascibile ed intrepido papero è un fulmine a ciel sereno, una cotta cocente, non così dissimile da un bruciante amore estivo.
Quello tra Reginella e Paperino è un amore perduto, impossibile, ostacolato dal destino dei due, dai loro doveri che li allontanano, dalla loro quotidianità che solo per breve tempo è tangente.
Eppure il lettore non può far a meno di entrare in empatia coi due personaggi, di soffrire e gioire con loro e per loro.
Ma la storia non è solo incentrata sull'Amore.
Rodolfo Cimino ha creato scenari e cast di comprimari in grado di reggere la scena ed intrigare il lettore, anche quando i due protagonisti sono fuori dal campo narrativo principale.
È una vera e propria epopea, con tinte tra il fantasy e lo sci-fi, dove, ad esempio, il Maestro Cavazzano non perde l'occasione per omaggiare un grande classico, "Azarch" di Moebius.
Anche a livello artistico questo volume è molto importante.
Giorgio Cavazzano si trova in un periodo ancora distante dai fasti odierni, quelli di "Topo Maltese" per intenderci, vediamo il suo timbro umoristico evolvere, partire dall'impronta disneyana di base per poi evolversi in una direzione più personale.
Il suo disegno è una melodia che parte dolce per poi trionfare in un'epica sinfonia orchestrale.
Il senso di movimento dei personaggi, la loro plasticità, il loro modo di recitare tanto con il corpo quanto con il viso, sono un vero spettacolo da osservare attentamente.
Una bellissima ristampa, una rilettura che meritava a tutti gli effetti di essere fatta.
L'edizione proposta è quella di un cartonato alla francese, ricco di inserti speciali.
Un tomo di 152 pagine a 14,90€ di prezzo di copertina.
Potete trovare ed ordinare il fumetto in libreria e fumetteria.
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"U.S.AGENT - IL FANATICO AMERICANO"
Sceneggiatura di Christopher Priest, disegni di Georges Jeanty, copertina di Marco Checchetto, edito in Italia da Panini Comics Italia.
Un volume che raccoglie la più recente miniserie dedicata al controverso personaggio di John Walker, conosciuto dai più come U.S.Agent, una versione più militare e più filo destra oltranzista rispetto a Steve Rogers.
Il personaggio in passato ha sostituito brevemente Captain America quando questi non credeva più nel proprio Paese, per poi trovare una propria direzione personale, allontanandosi dal ruolo di Cap, dapprima nelle fila dei Vendicatori della Costa Ovest e poi in una serie di ruoli in posizioni di controllo.
Questa miniserie si discosta, per stile ed intensità narrativa, dalla figura che abbiamo imparato a conoscere nei decenni, per avvicinarsi di più alla sua controparte cinematografica, quella della serie Marvel Studios "Falcon & Winter Soldier".
C'è tanto spazio riflessivo sul personaggio, su ciò che è e ciò che vorrebbe essere, sul suo passato e la sua famiglia.
C'è una sorta di tormentone tragicomico legato all'uso del suo scudo che mi ha regalato dei bei sorrisi.
Sostanzialmente quanto narrato è una tragedia annunciata, un viaggio su ciò che dovrebbe significare essere oggi americani e patrioti, strizzando l'occhio anche alla tematica del razzismo.
Priest tesse una trama curiosa ed inaspettata, che non tradisce l'essenza del personaggio ma provando a renderlo meno macchietta e più umano.
I disegni di Georges Jeanty sono di stampo realistico, dinamici e semplici, ma non lesinato sulla cura del dettaglio emotivo e recitativo dei personaggi.
A colpire l'occhio la copertina (la serie di copertine in realtà) di Marco Checchetto che rende appieno il contenuto tragico ed intimista dell'opera.
L'edizione proposta per il mercato italiano è quella del canonico formato Marvel Collection, un bel cartonato solido e di buona qualità.
Un tomo di 120 pagine ad un prezzo di copertina di 16€.
Potete trovare il fumetto in libreria e fumetteria.
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"X-MEN LEGENDS VOL.1"
Sceneggiature di Fabian Nicieza e Louise Simonson, disegni di Brett Booth e Walter Simonson, edito da Panini Comics Italia.
Primo volume italiano per l'attesa nuova serie mutante "X-Men Legends", un'antologica che propone al suo interno una serie di racconti incastonati nella continuity "perduta" e mai narrata dei mutanti della Casa delle Idee.
Si parte con un racconto in due parti, ambientato nei ruggenti Anni 90 di Claremont e Lee, dove Fabian Nicieza, scrittore che per i mutanti ha fatto tanto, recupera il tormentone del famigerato terzo fratello Summers (oggi da noi inquadrato come Vulcan).
In soli due capitoli, complice anche un'abilità di compressione narrativa unita ad una ritrovata sospensione dell'incredulità, viene raccontata una riunione di famiglia ed "accantonata" per essere prima o poi rispolverata in futuro.
Per certi versi, al lettore più attento non può sfuggire, il metodo e lo schema narrativi non sono così dissimili dal finale della saga di Fenice Nera.
I sentimenti dei membri della famiglia Summers sono contrastanti eppure così vivi.
La narrazione risulta empatica e coinvolgente, soprattutto per un lettore come me che si è avvicinato ai fumetti degli X-Men proprio in quegli anni.
La seconda parte del volume è ambientata all'epoca della prima X-Factor, composta dal team di mutanti Marvel originali: Ciclope, Jean Grey, Bestia, Uomo Ghiaccio ed Arcangelo.
Scott e Jean, genitori di un piccolo Nathan Christopher Summers, si ritrovano, assieme al proprio team, in una trappola lanciata dal malvagio Apocalisse.
Un racconto che scorre via velocemente, meno significativo, se vogliamo, rispetto al precedente.
Più che la lotta per la sopravvivenza di X-Factor, ciò che colpisce di più questo racconto è la rappresentazione e l'imponenza del temibile En Sabah Nur, un villain storico che si è conquistato l'affetto di noi veri credenti.
Ai disegni del volume troviamo due artisti che adoro tantissimo.
Nella prima storia, a dar corpo ai testi di Fabian Nicieza, troviamo i disegni di Brett Booth, un artista realistico e iperdinamico, il cui tratto è figlio dell'impronta di Jim Lee.
Ad un primo sguardo disattento infatti, i due stili di disegno si somigliano parecchio, ma in realtà ho sempre trovato l'impostazione di Booth molto più plastica e dinamica, rispetto alla statuarietà di Jim Lee.
Brett Booth dimostra ancora una volta di saper far recitare i personaggi tanto con le espressioni del volto, quanto con la loro anatomia.
Le sue tavole, per quanto tentino qui giustamente di scimmiottare il periodo Anni 90, mostrano uno storytelling molto più chiaro.
Nella seconda storia troviamo ai disegni una leggenda vivente dei comic books americani, Walter Simonson (The Official Walter Simonson Page).
Il tratto di Simonson permane in stato di grazia, non invecchia.
Il suo storytelling rimane dinamico e fluido, i suoi personaggi recitano empaticamente facendo trapelare una forte emotività nei confronti del lettore.
Un vero spettacolo di pura azione che immortala la lotta contro il tempo di X-Factor e rende appieno la loro sofferenza.
Nel complesso una lettura molto piacevole, un volume proposto per il mercato italiano nell'ormai rodato formato Marvel Collection, un cartonato con un livello qualitativo notevole.
Un tomo di 104 pagine a colori ad un prezzo di copertina di 16€.
Potete trovare il fumetto in libreria e in fumetteria.
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"TEX PRESENTA: I GRANDI EROI DI GIANLUIGI BONELLI - RICK MASTER"
Sceneggiature di Gianluigi Bonelli e Glauco Verozzi, disegni di Guglielmo Letteri e Sergio Tarquinio, copertina di Claudio Villa, edito da Sergio Bonelli Editore.
Dopo Yuma Kid e El Kid ecco arrivare, in questa serie di accorte ristampe popolari, un altro affascinante personaggio ideato dalla mente di Gianluigi Bonelli e successivamente sviluppato, sempre sulle pagine della Collana Rodeo, da Glauco Verozzi.
Sto parlando di RICK MASTER, essenzialmente un eroe figlio del suo tempo, figura di riferimento per la polizia di New York nel risolvere intricate indagini, spesso e volentieri fulcro delle sue stesse vicissitudini.
Un uomo tutto d'un pezzo, le cui avventure si può dire siano influenzate da un know-how hard boiled che sicuramente aveva avuto modo di lasciare il segno nell'immaginario di Bonelli padre.
Al suo fianco il giovanissimo Yoko, che ha un debito di vita nei confronti del nostro eroe, tanto da diventarne sparring partner, in una formula non così distante da quanto visto nella serie televisiva "The Green Hornet".
Yoko in effetti è una sorta di caricatura, meno spaccaculi se mi è concesso il termine, del Kato di Bruce Lee, un amico e fedele servitore del protagonista.
A voler ben guardare c'è un pò di peccato d'ingenuità dell'epoca in questo fumetto, una sorta di confusione nei confronti del mondo asiatico, tenendo ad accumunare cinesi e giapponesi, quando in realtà la cultura dei due popoli differisce in maniera evidente.
Resta comunque efficace ed affascinante a livello narrativo, almeno nella prima metà del volume, la minaccia di una setta criminale cinese segreta.
Ad ogni modo, le avventure di Rick Master, per quanto figlie della Fantasia e delle influenze dell'epoca, si muovono in un preciso contesto reale, mostrano concretezza e realtà, sebbene in talune sequenze vi sia la cosiddetta sospensione dell'incredulità tipica dei fumetti di quegli anni.
Persino le figure femminili mostrano uno spessore caratteriale ed un'importanza narrativa notevole per l'epoca.
I ruoli femminili risultano elementi chiave nell'economia delle storie di Rick Master, accennando a quel forte senso di rivalsa nei confronti di una società rimasta troppo a lungo a vantaggio della sfera maschile.
Mi ha positivamente colpito come il modo di raccontare questo genere narrativo, di Bonelli padre e Verozzi, risulti tutt'oggi fresco ed avvincente, anche grazie al bellissimo lavoro artistico di Guglielmo Letteri e Sergio Tarquinio.
I due artisti infatti mostrano un tratto realistico e dinamico, con uno storytelling ed una incisività che vanno a segnare il fumetto popolare dell'epoca.
Che incredibile cura nei dettagli scenici come dei costumi e, ancora, nella delineazione della recitazione anatomica dei personaggi.
Testo e disegno si coniugano tra loro rasentando la perfezione.
Una lettura che risulta al contempo popolare ma anche di nicchia, fatta tanto d'azione quanto di racconto.
Ho apprezzato anche la copertina di Claudio Villa che rende onore al carattere e alla fisionomia originale del personaggio, discostandolo dalla rappresentazione figurativa di TEX.
Eleganza ed impatto è il timbro efficace di questa copertina che attira notevolmente l'attenzione sugli scaffali dell'edicola.
Un bel tomo di 224 pagine, ricco anche di inserti d'approfondimento, ad un prezzo di copertina di 8,50€.
Permettetemi di dire che il rapporto qualità/prezzo è davvero notevole!
Potete trovare il fumetto in tutte le edicole d'Italia.
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"DANTE 2.O - RITORNO ALL'INFERNO"
Un'opera di Marcello Toninelli, edita da Shockdom.
Uno dei fumetti umoristici extra disneyani a cui sono più affezionato in assoluto è il Dante di Toninelli.
Il suo adattamento della Divina Commedia l'ho sempre trovato geniale ed intelligente, un ottimo strumento d'integrazione didattica nell'apprendimento dell'opera di Alighieri.
Anni dopo, in occasione dei festeggiamenti del 700°Anniversario della scomparsa del Sommo Poeta, Toninelli torna a lavorare su Dante, con un'opera inedita e contemporanea.
Il lavoro fatto non si discosta molto da quello proposto un paio d'anni fa dalla trasmissione radiofonica "Lo Zoo di 105", immaginando un inferno dantesco adattato ai nostri tempi, con gironi infernali dedicati a nuovi tipi di peccati.
Il lavoro di Toninelli non si ferma però alla semplice reimmaginazione di un inferno contemporaneo, ma si assume un compito ancora più arduo.
"Dante 2.0" è un vero ritorno agli intenti originali della Commedia di Alighieri, venendo sviluppato, tra sberleffo e satira, tanto in strisce a fumetti, quanto in veri e propri inediti canti in terzine di endecasillabi incatenati, esattamente come l'originale opera di Dante.
Toninelli non risparmia niente e nessuno degli avvenimenti storico sociali degli ultimi secoli.
Si va da chi commette crimini contro l'ambiente agli indicibili atti violenti contro donne e bambini, fino a figure storico politiche di spicco.
Ma non solo, troviamo un intelligente lavoro di satira su manifesti politici dove tanto il Comunismo quanto il Capitalismo vengono condannati, persino alcune figure ed idee dell'epoca di Dante vengono totalmente ribaltate.
Insomma un nuovo viaggio per Dante e il suo vate Virgilio, iniziato come un omaggio al cult "Ritorno al Futuro", per poi svilupparsi in una "Nuova Divina Commedia" tutta da scoprire.
Alcune idee di Toninelli per la legge del contrappasso sono davvero geniali, non solo fanno ridere ma mostrano un grande lavoro d'intelligenza e di ricerca.
Nel complesso una gran bella lettura, davvero consigliata.
E se non avete letto il suo adattamento della Divina Commedia vi consiglio caldamente di recuperare anche quello.
Questo gioiellino è un vero esempio della potenza comunicativa del media Fumetto.
L'edizione proposta da Shockdom è quella di un brossurato a colori di buona fattura, 128 pagine a 15 euro, tutto sommato davvero un buon rapporto qualità/prezzo per il tipo di prodotto che è.
Potete trovare il fumetto in libreria e in fumetteria.
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"BATMAN #31 - FUTURE STATE"
Contiene "The Next Batman #1-2", sceneggiatura di John Ridley, disegni di Nick Derington e Laura Braga, edito in Italia da Panini Comics Italia.
Primo albo della parentesi futuribile dell'uomo pipistrello che trasporta il lettore in una Gotham City al di là negli anni, dove criminali e maschere, indipendentemente che queste ultime siano buoni o cattivi, sono marchiati come pericolo pubblico e quindi vanno fermati.
In questo primo albo l'attenzione è focalizzata su un nuovo Batman, figlio di Lucius Fox, non troppo dissimile nei metodi e nelle movenze da Nightwing.
Meno oscuro e meno imponente, se vogliamo, rispetto a Bruce Wayne, eppure celebrativo dell'eredità del mantello.
Un nuovo Batman agli inizi, in un futuro distopico e meno accogliente della versione Beyond, un Batman afro americano, un personaggio in un contesto emotivo e famigliare nuovo ed inedito, che va ad arricchire il mito del Cavaliere Oscuro.
Una lettura che scorre via piacevolmente, un'indagine che intriga e i cui risvolti filosofici non sono da sottovalutare.
Ai disegni troviamo due artisti interessanti, entrambi di stampo realistico eppure diversi tra loro.
Ad aprire le danze il segno incisivo ed autoriale di Nick Derington, arricchito dai colori della veterana Tamra Bonvillain.
Un iper realismo che riesce ben a coniugare pop art e fotografia, che ritrae in movimento i personaggi, senza dare quella sensazione di fermo immagine a cui un filo fotografico tende.
Il secondo capitolo brilla grazie all'esplosivo tratto Made in Italy di Laura Braga, una artista che ha già lasciato il segno nell'universo DC e che ora è approdata su uno dei più interessanti progetti della parentesi Future State.
Il suo disegno, volumizzato dai colori di Arif Prianto, risulta dinamico, con una particolare plasticità nella recitazione scenica ed anatomica dei personaggi.
Il suo storytelling appare decisamente fluido e la cura al dettaglio, alla morbidezza dei movimenti così come alla recitazione dei volti sono notevoli.
Nel complesso una bella lettura, aria decisamente fresca questo "The Next Batman", in un panorama supereroico dove, riuscire a reinventarsi o ad evolvere, non è mica così semplice.
Non vedo l'ora di leggerne il proseguo.
L'edizione del mensile "Batman" prosegue la sua corsa in formato spillato anche in questa parentesi FUTURE STATE.
Una pubblicazione dall'alta qualità di stampa.
Un albo di 48 pagine a colori a 5€ di prezzo di copertina.
Potete trovare il fumetto in edicola e in fumetteria.
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"L'INFERNO DI TOPOLINO - DELUXE EDITION"
Sceneggiatura di Guido Martina, disegni di Angelo Bioletto, colorazione di Luca Merli, supervisione colorazione Fabio Celoni, edito da Panini Comics Italia.
In occasione dei 700 anni dalla scomparsa di Dante Alighieri, Panini Comics propone quella che, a tutti gli effetti, potrebbe essere l'edizione definitiva della più grande e storica parodia Disney di tutti i tempi: "L’INFERNO DI TOPOLINO"!
L'opera è il tentativo più famoso ed amato di trasferire nel linguaggio della Nona Arte il capolavoro dantesco, avvenuto nell'ormai lontano 1949, consacrandosi, tra le altre cose, come primo riuscitissimo esempio di Parodia Disney, una chiave di lettura delle opere letterarie (ma non solo) ideata proprio in Italia.
Guido Martina, allora insegnante di lettere e filosofia, abbandona la cattedra per dedicarsi alle sceneggiature di Topolino Magazine, mentre Angelo Bioletto è il disegnatore dell'album di figurine "I Quattri Moschettieri", ispirato all'omonima trasmissione radiofonica.
I due autori, per quanto "lontani", si trovano ad un certo punto, forse per volere del Fato, assieme in Mondadori, che all'epoca deteneva i diritti per pubblicare le storie Disney a fumetti.
Ed è proprio in quel momento che avviene l'origine di tutto.
"L'INFERNO DI TOPOLINO", oltre che per l'atipica ambientazione tra diavoli e dannati, è importante per l'intenzione istruttiva di parapedagogia.
Ispirandosi al noto racconto di Collodi, "Pinocchio", Guido Martina vuole con quest'opera ammonire, impressionandoli, i giovani lettori del settimanale sulla sorte che potrebbe esser loro riservata a seguito delle marachelle commesse in ambito scolastico.
Lo sceneggiatore si sbizzarrisce nel dar vita ad una serie di pene per punire gli scansafatiche, ambientando addirittura una lezione, con tanto di aule, studenti ed insegnanti, direttamente agli inferi.
Non si risparmia in cast e guest star d'eccezione, coinvolgendo su questo colossale palcoscenico parodico persino personaggi provenienti dai film d'animazione disneyani.
Paperino si manifesta, nel corso dei vari gironi, come uno spiritello dispettoso che perseguita Topolino.
Questo sino a quando, proprio grazie al Topo, avviene la sua conversione, quasi a simboleggiare una purga dal peccato, una seconda possibilità che nessun dannato può in qualche modo meritare.
E un finale poi metafumettistico, con Dante Alighieri che tortura, per punirli, i due autori stessi dell'opera, almeno fino all'arrivo di Topolino che spiega al Sommo Poeta le reali intenzioni della parodia.
Argomenti e scene, in quei tempi, superficialmente ritenuti troppo forti, o complessi, per il target di lettura del settimanale, tanto da risultare, ahimè, un unicum mai più replicato.
Oddio, se ben vogliamo guardare, nell'ultimo decennio sono state diverse le opere disneyane ad essersi avvicinate a questa risma qualitativa, vedi ad esempio la trilogia horror del duo Bruno Enna e Fabio Celoni, o ancora il Metopolis di Francesco Artibani e Paolo Mottura.
Il volume che abbiamo tra le mani, un formato gigante/oversize davvero celebrativo, presenta la versione originale (integrale e non censurata), con una nuova pregiata colorazione firmata da Fabio Celoni, autore che non ha mai nascosto la passione verso il lavoro di Martina e Bioletto, con Luca Merli, un grande colorista in forze al settimanale TOPOLINO.
Il lavoro di ricolorazione non è stato certo preso alla leggera.
L'intenzione che traspare, è stata quella di sfruttare il colore per attirare ancora di più l'occhio del lettore, immergendolo nelle atmosfere, nel gioco di luci ed ombre dei diversi canti.
È come se si fosse voluto rendere il più reale possibile quel visionario scenario infernale.
Pensiamo ad esempio all'oscurità delle ombre della selva oscura o dei dannati appena giunti agli inferi.
O ancora alla predominanza della luce rossa per buona parte del panorama infernale, una luce tanto naturale quanto artificiale perché non figlia del cielo, ma della fiammeggiante dannazione dell'inferno.
Un'atmosfera da incubo, che forse esalta ancor più le intenzioni iniziali di Martina.
Che dire poi dell'angelica luce della Fata Turchina che, come Beatrice fece con Dante, intercede per la salvezza dei bambini?
Un lavoro complesso che rasenta l'eccellenza nella riuscita finale.
Oltre a tutto ciò, questa edizione "definitiva", cobtiene un abbondante sezione di inserti speciali dedicati alla parodia, ai suoi autori, con la possibilità poi di vedere da vicino tanto gli originali quanto il duro lavoro svolto per dare alle stampe questo tomo.
La copertina è firmata da Fabio Celoni, un'illustrazione che possiamo goderci appieno sia nella sua anima in bianco e nero sia nella fiammeggiante sinfonia a colori.
Il disegno di per sé non appare solo d'impatto, ma rappresenta una vera propria storia che nasce dallo stupore di Topolino sino a scendere al più basso e terribile livello dei dannati.
Diavoli, mostri, dannati parlano da questa illustrazione all'anima del lettore, ammonendolo come l'opera stessa vuole fare.
A conclusione di questa edizione troviamo una galleria d'illustrazioni che altri Maestri Disney, Silvio Camboni, Corrado Mastantuono e Paolo Mottura hanno realizzato per celebrare questa straordinaria opera.
L'edizione Deluxe Edition de "L'Inferno di Topolino" si contraddistingue, al di là per i contenuti e le dimensioni, per essere un cartonato a tiratura limitata, dalla consistenza pregiata, una copertina impreziosita da una tela nera con scritte rosso metallizzate, ed una litografia di Fabio Celoni firmata a mano.
Un vero pezzo da collezione da 98 pagine ad un prezzo di copertina di 79€, forse non per tutte le tasche, ma sono davvero soldi ben spesi.
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"DARK ARK #3"
Sceneggiatura di Cullen Bunn, disegni di Juan Doe, edito da Edizioni BD.
Terzo volume per l'epopea mostruosa da "Dark Ark", una saga che revisiona ed amplia il mito biblico del Grande Diluvio ponendo l'attenzione sul Male incarnato, fiere leggendarie, vampiri, goblin ed esseri orribili.
Perché il Diluvio Universale non li ha spazzati via?
A questa domanda risponde questa interessante ed intrigante serie a fumetti che giunge qui ad una tappa che sa tanto, forse apparentemente, di una conclusione.
Quando si pensa che i giochi siano fatti, lo stregone Shrae e i mostri si ritroveranno inaspettatamente bersagliati da un nemico occulto.
Umani e mostri, contro ogni pronostico, dovranno fare fronte comune, ma quanto sta avvenendo è del tutto imprevedibile.
Un racconto senza esclusione di colpi di scena, che spiazza totalmente le certezze del lettore.
Una storia che parla di famiglia, di eredità dei peccati e di sopravvivenza.
Un capitolo decisamente, almeno per me, inaspettato e che mi ha davvero soddisfatto (sebbene una certa curiosità permanga), con uno Shrae trasformato rispetto gli inizi e il cui destino, sebbene più tragico, ricorda quello di altri personaggi del Vecchio Testamento.
Una lettura che nel suo complesso scorre molto piacevolmente, resa eccellente anche dai disegni di Juan Doe.
Un autore che, sfruttando un tratteggio tanto lineare quanto sporco, alimentato da un eccezionale tavolozza di colori, elemento visivo imprescindibile in quest'opera, crea tavole dinamiche e spettacolari, di immediata leggibilità, dove l'elemento mostruoso diventa elemento di stupore ed intrigo.
Uno storytelling fluido, un segno netto, in grado di rendere appieno anche sentimenti ed emozioni dei personaggi.
Un fumetto brillante ed intrigante, che intrattiene degnamente un lettore vorace di fumetti come me.
L'edizione proposta da Edizioni BD è quella di un bel volume brossurato formato comicbook, con una copertina molto morbida al tatto.
136 pagine di pura e colorata epopea apocalittica al costo di copertina di 15 euro, personalmente lo trovo un bel rapporto qualità/prezzo alla vista di contenuti e consistenza prodotto.
Potete trovare il fumetto in libreria e nelle migliori fumetterie.
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LO STAFF DI ASSOCIAZIONE CULTURALE BERGOMIX
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