sabato 23 ottobre 2021

FUMETTI: I CONSIGLI DELLA SETTIMANA 42

Buona Domenica a tutti voi che siete approdati sul nostro blog, sia che siate assidui followers di Bergomix, sia che siate semplicemente lettori ed appassionati della Nona Arte.
Puntuali come ogni settimana siamo lieti di accogliervi con la nostra rubrica dedicata ai consigli alla lettura di Fumetti!
Attraverso le recensioni del nostro Presidente, grande estimatore e mecenate della Nona Arte, andremo proporvi una manciata di titoli tra i tantissimi presenti sul mercato.

"CHEST THE SCARECROW" 


Sceneggiatura di Pietro Gandolfi, disegni e colori di Alberto Locatelli, edito da Midian Comics.

"Chest the Scarecrow" è una storia spettacolare, un fumetto perfetto da regalare e da leggere ad Halloween, poetico quanto il primo capitolo cinematografico di "IT" di Muschietti, ma arricchito da una salsa horror, talvolta con tinte splatter, tipica degli Anni 90.
Un racconto dell'orrore perfetto, che non è solo terrore ed ammazzamenti ma qualcosa di sostanzioso ed una storia concreta da raccontare.
L'inizio di un vero e proprio viaggio alla scoperta di sè stessi, dei propri bisogni istintivi reconditi, dove i protagonisti, sia umani che sovrannaturali, si pongono alcune serie domande esistenziali.
Una lettura che potrebbe diventare presto un piccolo cult, dove Gandolfi mostra di poter mettere in scena un racconto horror inedito, fatto di emozioni e pulsioni, sfruttando una figura nota mostruosa, lo Spaventapasseri, riuscendo però a conferirgli qualcosa in più del consueto lato mostruoso, ovvero un'inedita ed emotiva umanità.
Ad uno sguardo più attento, la storia viaggia su due binari paralleli.
Da una parte abbiamo Chest, Spaventapasseri nato per gioco e passione, combattuto tra istinto, dubbi e timori.
Dall'altra abbiamo Martha, una giovane adolescente alle prese con i primi timori dell'abbandono dell'età dell'innocenza e le prime turbe legate alla sessualità.
È abbastanza chiaro quanto il suo personaggio sia un omaggio a quello di Beverly Marsh del romanzo "IT" di Stephen King.
Gandolfi riesce brillantemente a legare la sfera della sessualità, sia fisica che mentale, al genere horror.
Tra l'altro il suo modo di raccontare ha, in quest'opera, un che d'ipnotico e trainante, facendo immergere totalmente il lettore nel racconto.
A rendere questo fumetto un vero e proprio successo è il tocco artistico di Alberto Locatelli.
Alberto lo sa, ci conosciamo da anni, con lui posso essere sincero.
È un artista che in questi anni ha dimostrato di essere in costante crescita, che ricerca una costante evoluzione del suo tratto, sposando una corrente artistico visiva che lo affianca, per la resa finale, a grandi firme come Sean Gordon Murphy, Matteo Scalera e Gigi Cavenago.
Alberto, che come disegnatore è un drago, si è posto in questi ultimi anni una vera e propria sfida, ovvero quella di unire disegno e colore in un unico elemento artistico.
Le sue pennellature sono un che di magico che volumizza e conferisce vita al segno incisivo della matita e che, come uno scalpello, modella e plasma il mondo in cui andiamo ad immergerci durante la lettura.
Il suo storytelling è fluido e di impatto immediato.
Come pittorico non si può non elogiare la sua capacità di imprimere dinamicità e senso di movimento ad ogni vignetta, evitando così fastidiosi fermi immagine.
La visione registica di Alberto, qui molto più libera e ad ampio respiro, rispetto a quanto visto nei suoi passati ed innumerevoli lavori su "Don Camillo a fumetti", ha un che di hollywoodiano, quasi a riproporre quell'incanto alla Abrams, Spielberg o Muschietti stesso per intenderci.
Locatelli dimostra quanto l'inquadratura e l'impostazione di gabbia divengano elementi essenziali ed imprescindibili nella resa finale dell'opera.
E ancora, notiamo come il colore divenga uno strumento per dettare la gravità o la quiete dell'atmosfera della storia.
I rossi/magenta in netta contrapposizione con i blu e la loro unione nel viola Alberto li rende alla perfezione!
Notare poi come Alberto, con le sue pennellature, riesca a contemporaneizzare l'impronta dell'Impressionismo, risultando più incisivo e netto nella delimitazione delle figure e dei contorni.
Molto bella, efficace e d'impatto anche la copertina, ben equilibrata in composizione ed atmosfera e con un font/titolo davvero accattivante!
Nel complesso una stupenda lettura, davvero un gran bel fumetto che ha permesso ad ambo gli autori di dare il massimo, incatenando il lettore dalla prima all'ultima tavola.
Un racconto che diviene chiaramente, pagina dopo pagina, il primo capitolo di una potenziale serie horror brillante, in grado di omaggiare i classici di genere, ma prendendo una strada originale tutta da esplorare.
L'edizione in cui il fumetto viene proposto, è quella di un brossurato oversized, che permette alle tavole di essere ammirate in tutto il loro splendore e che presenta in appendice tutta una serie di studi artistici.
La qualità di consistenza e di stampa è molto alta per essere un prodotto dell'editoria cosiddetta indipendente.
Un albo di 68 pagine ad un prezzo di copertina di 25 euro.
Potete trovare il fumetto in fiera presso lo stand di Midian Comics o richiederlo direttamente sui canali social dell'editore e degli autori.


"GLI STATI UNITI DI CAPITAN AMERICA #1" 


Sceneggiature di Christopher Cantwell e Josh Trujillo, disegni di Dale Eaglesham e Jan Bazaldua, copertina di Alex Ross, edito da Panini Comics Italia.

Inizia qui il nuovo ciclo narrativo di Captain America che saluta il raffinato lavoro di ricostruzione di un'icona di Ta-Nehisi Coates, per abbracciare la fase evolutiva narrativa successiva.
Cantwell, che già sulla testata di Iron Man ha dimostrato una brillante gestione del personaggio, coglie al volo una questione attuale, già più volte sollevata dai suoi predecessori: chi e cosa rappresenta oggi Captain America?
Una domanda interessante che, ad ogni decennio, trova una risposta differente.
Cap ancora una volta riflette sulla propria identità e il proprio percorso, per poi ritrovarsi, volente o nolente, su un accidentato sentiero che lo andrà a definire.
In questa nuova avventura Steve Rogers intraprende un cammino, a fianco del suo storico partner Sam Wilson, che lo porterà ad incontrare diversi personaggi che lo aiuteranno a capire chi o cosa rappresenta oggi la sua icona.
Un racconto avvincente che parte in maniera introspettiva per poi svilupparsi in una caccia all'uomo.
Nella seconda storia dell'albo facciamo conoscenza di Aaron Fisher, un giovane della comunità Lgbtq, scappato di casa che per difendere i più deboli dai soprusi si maschera con un costume raffazzonato da Captain America.
L'intera comunità di lettori Marvel ne ha fatto conoscenza quando negli scorsi mesi ne è arrivata notizia da oltreoceano attraverso i principali canali di settore.
Devo però dire che nessuno degli articoli usciti a suo tempo è stato in grado di descrivere esattamente situazione ed atmosfera contenuti in questo albo, che appare ben più profondo di quello che pensiamo.
Qui non si tratta, come erroneamente promosso da qualcuno affamato di clickbait, di trasformare Captain America in un omosessuale, bensì di fornire un'indicazione su chi sia oggi Cap e chi debba rappresentare e proteggere.
Se il giovane Aaron decide di vestire i panni di Cap, è perché vede nel personaggio una sentinella della Libertà, la libertà di essere sé stessi, di poter vivere la propria vita secondo propria decisione, senza costrizioni che possano ledere a sé stessi o altri.
Per Aaron, Cap fa sempre la cosa giusta, prende sempre la decisione giusta in difesa degli oppressi.
Un bel modo di vedere Cap!
Ai disegni troviamo il grandioso Dale Eaglesham, per me il Jack Kirby del nuovo millennio e Jan Bazaldua.
Entrambi realistici e dinamici, con uno storytelling efficace e con una capacità incisiva nel far recitare i personaggi attraverso le movenze anatomiche e smorfie facciali.
Il talento artistico dei due disegnatori riesce a cogliere le sfaccettature narrative e a creare atmosfere intriganti che incantano il lettore.
I personaggi parlano al di là dei baloons e del confine della carta, risultando convincenti ed empatici.
Nel complesso una bella lettura e un bell'incipit per una saga che promette bene e che può trascinare Cap in questa nuova decade.
L'edizione proposta da Panini Comics è sempre quella della serializzazione in albi spillati dall'ottima qualità di stampa.
Un albo di 40 pagine a colori ad un prezzo di copertina di 5€.
Potete trovare il fumetto in edicola e in fumetteria.

#marvel #marvelcomics #paninicomics #captainamerica #sentinella #libertà #StatiUniti #statiunitidamerica #christophercantwell #daleeaglesham #capontheroad #ontheroad #steverogers #samwilson #fumetto #comics #nonaarte #intrattenimento #ilpiaceredileggere #lettureconsigliate #lettureinteressanti #WhoWillWieldTheShield

"BATMAN L'IMPOSTORE #1" 


Sceneggiatura di Mattson Tomlin, disegni di Andrea Sorrentino, colori di Jordie Bellaire, edito in Italia da Panini Comics Italia.

Parte in Italia la nuova miniserie di Batman sotto l'etichetta editoriale DC Black Label, un racconto quindi non incastrato nella stretta continuity narrativa dell'Omniverso DC ma più semplicemente una storia a sé stante, dalla forte vena stilistica autoriale.
Troviamo qui un Batman alle prime armi, non ancora divenuto il Cavaliere Oscuro di Gotham City, un giovane colmo di rabbia che, nonostante l'addestramento ricevuto negli anni, risulta fallibile innanzi alla semplice criminalità.
Un racconto dai toni realistici e crudi che prende elementi della leggenda e si pone la domanda: come sarebbe al giorno d'oggi un Batman alle prime armi?
Teatralità e inganno sono armi potenti, le sa ben usare, ma il suo corpo ancora deve essere plasmato da anni di lotta.
Ed è in questa fallibilità che il giovane Bruce Wayne rincontra una vecchia amica, Leslie Thompkins.
La narrazione diviene più intima, Bruce deve obbligatoriamente calare la maschera (non quella fisica del costume), aprirsi, mostrare il proprio io e le proprie ragioni per indossare il costume dell'uomo pipistrello.
Un punto di vista interessante, una visione moderna che, almeno in apparenza, sembra ricreare le medesime atmosfere viste nel trailer del film di prossima uscita The Batman.
Ai disegni ritroviamo un grande artista italiano, Andrea Sorrentino che, dopo le precedenti prove su "Batman: il Killer che Sorride" e "Joker: l'Uomo che Ride" trova modo di mostrare una costante crescita artistica, seguendo sì la corrente artistica di Jae Lee, riuscendo però a distaccarsene e mettere del suo.
I suoi personaggi ad esempio sono molto più emotivi, tridimensionali e vivi.
Sorrentino dimostra uno storytelling al contempo fluido ed epico, in grado di trasmettere il senso di azione e di passaggio del tempo.
Anche la visione registica, quasi neorealista se vogliamo, delle inquadrature si dimostra molto interessante.
Il suo tratto, arricchito dal talento dei colori di Jordie Bellaire, permette ai personaggi di recitare tanto con le movenze anatomiche quanto con le smorfie facciali.
Riesce ad esempio ad imprimere nel personaggio della Dr.ssa Thompkins quella sensazione di parlare con una madre preoccupata per il figlio, ponendo così Bruce in una situazione di forte disagio essendo lui orfano da tanti anni.
Nel complesso una bella lettura, più interessante ed intrigante di quel che potevo inizialmente pensare.
È presto per dirlo ma c'è parecchia carne al fuoco per rendere l'opera tra le più interessanti dedicate a Batman.
L'edizione proposta per la linea Panini DC Italia è quella di una serializzazione in spillati d'alta qualità di stampa.
Un albo di 48 pagine ad un prezzo di copertina di 5 Euro.
Potete trovare il fumetto in edicola e fumetteria.

#dccomics #dcuniverse #dcblacklabel #batman #impostore #mattsontomlin #andreasorrentino #Darkknight #gothamcity #TheBatman #brucewayne #LeslieThompkins #fumetto #comics #nonaarte #intrattenimento #ilpiaceredileggere #lettureconsigliate #lettureinteressanti #edicola #fumetteria #paninicomics #paninidcitalia

"TOPOLINO GIRAMONDO: I MAGICI BOSCHI DEL NORD" 


Soggetto di Gabriele Panini e Giuseppe Zironi, sceneggiatura di Gabriele Panini, disegni di Giuseppe Zironi, pubblicato su Topolino Magazine #3438, illustrazione di copertina di Andrea Freccero.

Una storia misteriosa, il giusto pane per i denti di Topolino che, nella lunga saga "Topolino Giramondo" giunge qui negli affascinanti lidi norvegesi.
Una storia studiata a quattro mani dove sceneggiatura e disegno si intrecciano meravigliosamente divenendo un tutt'uno.
Al confine tra un racconto di sopravvivenza e un mistero dalle tinte sovrannaturali che si dipana tra passato e presente, la storia tiene il lettore incollato dalla prima all'ultima pagina, in una corsa sulle montagne russe, dove i protagonisti si ritrovano costantemente in situazioni adrenaliniche.
Un racconto ben congegnato e ottimamente svolto che prende gli elementi vincenti di Topolino e li sfrutta in una situazione dove il personaggio sguazza alla perfezione.
Più metti in difficoltà il Topo e maggiore sarà la resa finale della storia.
È proprio quando Topolino è messo alle strette, faccia a faccia con sfide complesse, che le storie fanno un decollo qualitativo iperbolico.
Questa storia si conferma, almeno per me, tra le migliori del ciclo narrativo "Topolino Giramondo".
I disegni di Giuseppe Zironi sono sempre un gran bel vedere, il suo timbro di base umoristico riesce a plasmare e dirigere i personaggi e le atmosfere tipiche dei racconti disneyani, andando però a dargli quel tono autoriale che lo rendono immediatamente distinguibile.
Il suo tratto slanciato è perfetto per ritrarre scene d'azione e rendere appieno l'atmosfera enigmatica di questo racconto.
C'è tanta cura sulle scenografie come sulla recitazione dei personaggi, tra anatomia e smorfie visive.
Lo storytelling delle tavole risulta fluido e altamente dinamico.
L'illustrazione di copertina di Andrea Freccero coglie appieno l'atmosfera della storia, tra il lato sovrannaturale filomitologico e la figura di Topolino messo alle strette fuori dalla sua comfort zone.
Potete trovare ancora per oggi in edicola questo albo.
TOPOLINO vi aspetta ogni mercoledì in edicola con tantissime storie inedite spettacolari e divertenti realizzate da straordinari autori italiani.

#disney #disneycomics #topolino #TopolinoMagazine #paninicomics #paninidisney #topolinogiramondo #norvegia #fiordinorvegesi #soprannaturale #boschi #credenzepopolari #gabrielepanini #giuseppezironi #andreafreccero #fumetto #comics #nonaarte #intrattenimento #ilpiaceredileggere #lettureconsigliate #lettureinteressanti #edicola

"VETRI" 



Raccolto in un elegante portfolio, il nuovo lavoro di Alberto Lavoradori stupisce e rompe le regole del gioco mostrandosi in una veste inedita.
Non ci troviamo di fronte ad un fumetto nel senso classico, bensì a un libro illustrato sottoforma di portfolio, che sfrutta di tanto in tanto il linguaggio della Nona Arte, una cartella che raccoglie 56 schede a colori.
Ambientata in una Venezia silenziosa, quasi bucolica e sospesa nel tempo, la storia (che funziona bene anche da muta) mostra i movimenti di tre figure apparentemente scollegate tra loro, un custode misterioso, un artista incompreso e un addetto alla verifica dello stato degli edifici.
Lavoradori mette assieme una narrazione convincente, coinvolgente e rivoluzionaria che lascia la scelta e lo scorrere degli eventi in mano al lettore.
Un'opera decisamente inedita, dove l'artista non si risparmia nelle scenografie, restituendo al lettore il fascino e le meraviglie di Venezia e conducendolo in un viaggio enigmatico in una delle più belle città del mondo.
Lo stile di Lavoradori trova qui strada aperta rispetto ai dictat disneyani dove regole fisse gli permettono di imprimere solo autorialità.
Qui la mano e la visione dell'artista, dettano realismo ma anche un pizzico di sperimentazione.
Non siamo molto distanti dal timbro di Gipi o Luigi Critone, con quella arzigogolatura a tratti sporca eppure così ben definita.
Nel complesso una pubblicazione curiosa ed affascinante, un portfolio prodotto stampato nella cartelletta su carta Performa White da 300 grammi, contiene 56 schede in quadricromia su carta da 170 grammi, ad un prezzo complessivo di €29.99 euro.
Potete ordinare l'opera al link https://segnidautore.it/product/vetri-di-alberto-lavoradori/

#fumetto #fumettoitaliano #comics #portfolio #nonaarte #intrattenimento #ilpiaceredileggere #lettureconsigliate #lettureinteressanti #segnidautore #albertolavoradori #nonsolodisney

E anche per questa settimana è tutto, torneremo puntuali da voi la prossima Domenica.
nel frattempo non dimenticate di seguirci e mettere un like alla nostra pagina Facebook ASSOCIAZIONE CULTURALE BERGOMIX , per rimanere costantemente aggiornati sui nostri eventi dal vivo e sulle novità dal mondo della Nona Arte.

LO STAFF DI ASSOCIAZIONE CULTURALE BERGOMIX

Nessun commento:

Posta un commento