Bentornati carissimi e voraci lettori di fumetti, insuperabili followers di Bergomix, ad una nuova puntata della nostra rubrica di consigli alla lettura fumettistica!
Grazie alla recensione del nostro Presidente, mecenate e profondo conoscitore dei meandri della Nona Arte, andremo oggi a proporvi un'interessante fumetto totalmente italiano!
"MARTIN MYSTÈRE 835 - L'OMBRA DI MICHELANGELO"
Una pubblicazione Sergio Bonelli Editore.
Sceneggiatura di Francesco Matteuzzi, disegni di Michela Da Sacco, copertina di Giancarlo Alessandrini e Alessandro Muscillo.
Da che ne ho memoria, con il mio primo approccio al fumetto bonelliano, la Sergio Bonelli Editore ha sempre dato alle stampe storie in grado di spaziare in lungo e in largo per diversi generi, in grado d'intrattenere un pubblico di diverse generazioni.
Nel mio cuore ho ancora la prima miniserie bonelliana Brad Barron, il Tex con l'esordio dei Fratelli Cestaro, il Nathan Never sceneggiato da Stefano Vietti, le storie ambientate in Italia di Dampyr, il vittoriano Greystorm di Serra, Cozzi e Vietti, il primi tre cicli di Orfani, lo storico Volto Nascosto, il Dylan Dog di Sclavi, Barbato e Recchioni, il mitico Dragonero e tanti altri ancora.
Fumetti grandiosi realizzati per palati di diversi gusti.
Non è da meno questo nuovo numero di Martin Mystère, che vede il Detective dell'Impossibile alle prese con un caso davvero particolare, legato a doppio filo tanto con la propria storia personale, quanto con la figura artistica di Michelangelo Buonarroti.
Francesco Matteuzzi mette in piedi una trama avvincente che concatena sapientemente misteri artistici, storici e fantascientifici, dove mito, religione, scienza ed arte si incrociano tra di loro.
E' un racconto dal ritmo incalzante, adatto non solo ai fans hardcore di Martin Mystère ma, soprattutto, al lettore occasionale, attratto fortuitamente dal titolo e dall'ammaliante copertina di Alessandrini.
Il lettore viene stregato sin dalle primissime tavole dal mistero che circonda una "sconvolgente" scoperta artistica legata ad una delle opere più note del Buonarroti, la tomba di Papa Giulio II.
Ho trovato incredibile come Matteuzzi sia riuscito a creare una così intrigante doppia narrazione parallela.
Da una parte tutta la storia che coinvolge il Detective dell'Impossibile e gli altri personaggi, dall'altra uno spacca, oserei dire quasi realistico, della vita dell'artista Michelangelo, riuscendo ad unire Storia e finzione, arti e avventura.
Veramente un lavoro ben fatto, si denota ormai come Matteuzzi abbia raggiunto livelli narrativi molto alti!
E' uno scrittore davvero poliedrico, in grado di muoversi liberamente tra fumetti storiografici e fumetti molto più fantasiosi, o per lo meno poco limitanti dal punto di vista dei paletti realistici.
Ai disegni troviamo Michela Da Sacco, disegnatrice di stampo realistico ma che, da diversi anni, ha saputo sviluppare una propria visione, una propria corrente artistico dinamica che fonde vita e ritmo alle opere a cui presta la propria mano.
Un lettore accorto, amante delle tavole dei fumetti, non può non accorgersi di come ogni pagina sia strutturata in maniera tale da imporre un ritmo narrativo-visivo incalzante.
Non c'è nessuna vignetta statica, persino nei momenti del racconto in cui viaggiamo a ritroso nel tempo o ci soffermiamo su visioni architettoniche e panorami scenografici, abbiamo l'impressione di un senso di scorrimento della camera registica.
Inoltre, lo stile "graffiante" di Michela Da Sacco, riesce secondo me a dare quella svecchiata di stile necessaria ad una serie così longeva come quella di Martin Mystère, che deve perennemente gareggiare con il passare del tempo e la variazione di pubblico.
L'artista imprime nelle proprie tavole un'incredibile recitazione scenica, dalla plasticità anatomica dei personaggi, alla recitazione dei loro volti, in grado di trasmettere immediatamente l'emotività del momento.
Direi che il connubio Matteuzzi-Da Sacco risulta ancora una volta vincente, in grado di rendere la lettura estremamente empatica, di incantare il lettore, stregandolo dalla prima all'ultima tavola.
Veramente una bella lettura, un bell'esempio di fumetto popolare italiano, in grado non solo di intrattenere ma anche di erudire il lettore su alcuni temi "poco popolari".
Una nota d'encomio va anche alla copertina firmata nei disegni da Giancarlo Alessandrini e nel colore da Alessandro Muscillo.
Si tratta di un'illustrazione molto efficace che unisce Pop Art all'Arte Rinascimentale, che riassume in un'eccellente composizione i contenuti dell'albo senza spoilerarli e riuscento anche a citare/omaggiare la copertina del mitico primo numero.
Un bellissimo ed attraente biglietto da visita in grado di attirare l'attenzione del lettore sullo scaffale dell'edicola.
Potete trovare il fumetto in tutte le edicole d'Italia.
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Vi abbiamo incuriositi?
A breve nuovi consigli fumettistici di lettura!
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