lunedì 25 aprile 2022

CONSIGLI ALLA LETTURA 79: KAIJU No.8 #1

Bentornati cari followers ed insuperabili amanti dei fumetti, ad una nuova puntata della nostra rubrica dedicata ai consigli di lettura fumettistici. Ancora una volta, grazie alla recensione del nostro Presidente, andremo a proporvi una lettura interessante, un titolo hot proveniente dal Sol Levante.

"KAIJU No.8 #1"






Una pubblicazione Edizioni Star Comics.
Un manga scritto e disegnato da Naoya Matsumoto con la collaborazione di Osamu Koiwai, Jiro Sakura e Mantohihi Binta.
Brossurato, 208 pagine in bianco e nero, prezzo di copertina €4,90.

La campagna pubblicitaria attorno a questa nuova serie manga è stata notevole ma, ad onor del vero, il titolo e la copertina da soli erano più che convincenti per testare l'acquisto del primo tankobon.
L'idea di base è davvero interessante e sposa la visione moderna dei kaiju e della lotta contro di essi.
Un aggiornamento del mito che cerca, come visto in Pacific Rim, nella saga del Monsterverse della Warner Bros o, ancora, in Shin Godzilla, un approccio di base realistico, concentrandosi tanto sulla lotta ai colossali mostri quanto sulle conseguenze post battaglia.
Ecco che, in questo primo numero, seguiamo da vicino le vicende di Kafka Hibino, addetto di un'impresa di pulizie specializzata nello smaltimento delle carcasse dei kaiju.
Kafka sembra una persona tranquilla, ma in cuor suo è turbato di non esser riuscito a dar vita al suo sogno di diventare membro effettivo delle Forze di Difesa.
La prima metà dell'albo è concentrata su questo aspetto, per poi prendere, nella seconda parte, una deriva fantastica decisamente inaspettata, che porta ad una evoluzione narrativa tipica del genere shonen.
Questo primo albo è senza dubbio un punto d'inizio di un viaggio probabilmente incredibile ed avvincente, una porta su un'avventura fatta di mostri, armi, pericoli e una sottotrama emotiva molto forte.
Dal punto di vista artistico, la visione di Naoya Matsumoto sembra molto influenzata dalle opere cinematografiche di Guillermo Del Toro e da "Attack of Titan" di Hajime Isayama.
I mostri sono notevolmente particolareggiati, il loro aspetto rispecchia molto la visione orrifica della parola, come se provenissero da un lato dell'esistenza notevolmente sovrannaturale, quasi infernale. 
La stessa cura la troviamo nei costumi dei personaggi, sia che si tratti di tute da lavoro che da combattimento, o ancora nelle scenografie che restituiscono alla vista del lettore un Giappone notevolmente realistico nell'aspetto architetturale ed urbanistico.
Dove forse la cura artistica viene meno, equiparandosi ad altri prodotti di genere, è la definizione dei volti umani, che paiono disegnati nella norma di qualsiasi shonen commerciale.
Non che sia un difetto, il lettore medio vi è davvero abituato, ma non sarebbe stato male un approccio più realistico anche nella definizione dell'anatomia umana vista la cura al dettaglio riservata a tutto il resto.
Nel complesso una lettura interessante, non scontata, che riesce a colpire e stupire, distinguendosi in questo primo volume da buona parte dell'offerta restante di genere.
"Kaiju No.8" merita una chance di lettura e, da lettore scafato, penso che il secondo volume possa dare un'idea più precisa della direzione che l'autore intende intraprendere.
Senza dubbio un manga da tenere d'occhio nel suo sviluppo e che potrebbe scalare alla svelta la classifica dei fumetti giapponesi più letti di questo ultimo periodo.
Potete trovare il fumetto in libreria e in fumetteria, anche in edizioni variant.

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Vi abbiamo incuriositi? A breve nuovi consigli di letteratura a fumetti!
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