Carissimi amici e followers di Bergomix ben ritrovati ad una nuova puntata della nostra e vostra rubrica fumettistica preferita.
Grazie alla recensione del nostro Presidente andremo a proporvi un interessante fumetto italiano, uno degli albi Bonelli più attesi dell'anno, il primo capitolo della saga di Tex che riporta in scena Mefisto!
"TEX N.738 - IL MANICOMIO DEL DOTTOR WEYLAND"
Una pubblicazione Sergio Bonelli Editore.
Soggetto e sceneggiatura di Mauro Boselli, disegni di Gianluca e Raul Cestaro, copertina di Claudio Villa.
Brossurato, 112 pagine bianco e nero, prezzo di copertina 4,40€.
Questo albo di TEX ha per me un significato particolare, non in molti sanno che, ormai molti anni fa, ho iniziato ad approcciarmi al fumetto bonelliano proprio con Tex Willer, in occasione della presentazione di una saga particolare, scritta da Claudio Nizzi ed interamente disegnata da Claudio Villa, copertinista storico della serie.
In quella saga, che partiva con il numero #501 della serie regolare, una delle più grandi nemesi di sempre di Aquila della Notte e dei suoi pards si apprestava a fare ritorno dagli inferi.
17 anni dopo, ecco il nuovo e lungamente ritorno di Mefisto, pronto ad ordine un grande piano di vendetta nei confronti dei suoi acerrimi nemici.
E' un bellissimo numero d'esordio l'albo dal titolo "Il Manicomio del Dottor Weyland", dove Mauro Boselli riesce a tessere un ottimo racconto introduttivo che abbraccia non solo i lettori più affezionati di Tex ma consente anche a chi lo legge saltuariamente o non lo ha mai letto, di salire a bordo di questa nuova epica avventura.
E' un numero strutturato in maniera particolare, dove il Male, nella figura di Mefisto e della sua influenza, la fa da padrone, dove il Bene pare vacillare e faticare a tenere testa alle ingiustizie e al crimine, nonostante tutti gli sforzi messi in campo da Tex e i suoi alleati.
Quella che parte come una sorta di avventura di routine, si rivela essere molto di più, l'ingresso in un labirinto oscuro ben orchestrato.
E' una partita a scacchi quella che ha inizio tra Mefisto e Tex, dove quest'ultimo è ignaro di chi sia effettivamente il suo temibile avversario.
Il racconto è coinvolgente ed affascinante, senza nulla togliere ai lavori precedenti del buon Mauro Boselli, questo albo emana tantissima passione ed è un grande esempio di epicità del fumetto popolare italiano.
Ai disegni dell'albo troviamo Gianluca e Raul Cestaro, due eccezionali firme della Fabbrica dei Sogni, attualmente impegnati come copertinisti ufficiali della serie mensile di "Dylan Dog".
Nel 2008 avevo assistito al loro debutto sulla testata di Tex, in una storia sceneggiata da Tito Faraci, e già allora c'era di che rimanere a bocca aperta.
Ancora mi ricordo con piacere l'incanto nello sfogliare e godermi le tavole da loro realizzate, con quel taglio realistico ed estremamente dinamico, quasi kubertiano, che li distingueva.
Ed ora in questa storia si nota ancor di più la loro eccellenza, l'evoluzione del loro tratto che si è fatto ancor più dettagliato ed attento all'atmosfera del racconto.
C'è un grande gioco di luci ed ombre in questo racconto, fattore determinante per far percepire al lettore l'alone mefistofelico di quest'avventura, ed ecco che, in maniera furba ed intelligente, il tratto dei Fratelli Cestaro assume all'occorrenza contorni quasi grotteschi ed orrifici.
Nei contesti dove il sovrannaturale, dove l'incubo, dove il terrore e l'oscurità la fanno da padrone, le loro tavole ci regalano momenti di puro godimento artistico, andando perfettamente a modellare la recitazione emotiva dei personaggi.
A tal proposito, è assolutamente encomiabile l'attenzione alla recitazione dei personaggi, alle loro movenze, a quel continuo senso ritmico del susseguirsi degli eventi che tiene ancora il lettore dalla prima all'ultima tavola.
Le tavole d'apertura sono un trionfo dell'epica, mostrano una regia straordinaria che omaggia al contempo gli spaghetti western di Sergio Leone e il sense of wonder dell'avventura spielberghiana.
Di pagina in pagina, di vignetta in vignetta, si nota il grande lavoro di ricerca per rendere concretamente appieno costumi, scenografie e scenari d'epoca, dove la frontiera cede il passo alla frenesia cittadina, con il lettore che viene trasportato letteralmente indietro nel tempo, rimanendo affascinato da quanto si vede scorrere innanzi agli occhi.
Che spettacolo, se siete come me dei veri amanti della Nona Arte, non potete non emozionarvi innanzi a questo sublime lavoro artistico.
La copertina è firmata, come già precedentemente scritto, Claudio Villa, che non perde l'occasione di "citarsi", proponendo nella composizione esattamente "quello sguardo", quegli occhi che avevano preannunciato il ritorno di Mefisto nell'albo #501.
E ancora come non notare ed apprezzare un'illustrazione che introduce perfettamente l'avventura, l'ardua sfida, a cui Tex Willer va incontro, con l'oscurità e il mistero che dominano letteralmente la scena ed il nostro amato Texas Ranger non così completamente sicuro di ciò che lo può aspettare.
Notare come il realismo quasi fotografico di Claudio Villa, non si congeli nel tempo ma trasmetta comunque un forte senso dinamico e d'impatto.
Nel complesso, come avrete ben capito, si tratta di un albo eccellente, di un gran bel fumetto la cui lettura è caldamente consigliata.
Potete trovare il fumetto in tutte le edicole d'Italia, vi dico solo che la mia edicola di riferimento ne ha ricevuto un carico ancor più maggiorato del solito per far fronte all'ondata di lettori che si porterà dietro questa saga.
Spendere 4,40€ per un albo brossurato di 112 pagine di pura arte fumettistica in bianco e nero, è per me, e continuo a ribadirlo, un buon spendere.
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Sketch dei Fratelli Cestaro realizzato nel 2008
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