Carissimi lettori di fumetti bentornati ad una nuova puntata della nostra rubrica dedicata ai consigli alla lettura dei fumetti!
Anche oggi, grazie alla recensione del nostro Presidente, andremo a proporvi un bellissimo albo a fumetti tutto italiano, l'ultimo numero in senso cronologico di una delle icone italiane più amate di tutti i tempi, Dylan Dog!
"DYLAN DOG #433 - CAVALCANDO IL FULMINE"
Editore: Sergio Bonelli Editore
Sceneggiatura: Diego Cajelli
Disegni: Corrado Roi
Copertina: Gianluca e Raul Cestaro
Formato bonelliano, 96 pagine bianco e nero, prezzo di copertina 4,40€
Riuscire a dar vita ad un albo di Dylan Dog non è per nulla facile, bisogna conoscere e comprendere bene il protagonista e il cast principale, nel quale personalmente farei rientrare non solo i personaggi, ma anche alcuni elementi scenici tipici della serie.
Bisogna anche sapere un'altra cosa, ogni albo deve trattare la tematica dell'incubo che, a ben guardare, non sempre deve coincidere con l'horror puro, ma con situazioni ed elementi che rendono la nostra vita quotidiana un bel tormento.
In "Cavalcando il Fulmine", Diego Cajelli riesce non solo a scrivere una bella storia di Dylan Dog, ma anche un bellissimo albo a fumetti, dove persino il lettore occasionale non può che apprezzare.
Personalmente ho sempre considerato Diego Cajelli uno dei più grandi sceneggiatori di fumetti italiani, l'ho visto affrontare diversi personaggi, differenti scenari e sempre ne è uscito con un bell'albo da leggere, indipendentemente da chi vi si trovasse ai disegni, fatto questo che secondo me sottolinea ancor più la bravura di chi scrive, non legando l'esperienza di lettura esclusivamente ad un gusto estetico visivo.
In questo albo di Dylan Dog, lo sceneggiatore ci presenta un racconto classico e di qualità, con un incipit misterioso legato ad una esecuzione capitale e, solo successivamente, ci presenta l'indagatore dell'incubo intento ad accettare il caso, enigmatico, di una cliente convinta di vivere delle allucinazioni in loop nella propria abitazione.
Quello che ne emerge è solo la punta dell'iceberg perché, tavola dopo tavola, veniamo a conoscenza di un disegno più ampio e dalle tinte nettamente più terrorizzanti, in grado di unire credenze religiose ad elementi più sovrannaturali, con un vero e proprio villain di storia intento ad orchestrare la propria liberazione sul piano fisico.
L'incubo quindi tenta di trascendere il piano astrale, andando a concretizzarsi e a radicalizzarsi sempre più nella realtà quotidiana.
E' un racconto che parla di vita dopo la morte ma anche di morti violente, di spaventi ma anche di possessioni, di vere devianze psicologiche ma anche di coraggio.
E' una storia, in pratica, che intrattiene e fa riflettere, che lega empaticamente il lettore tanto a Dylan Dog quanto alla propria assistita, presentando uno scenario dove la figura maschile e quella femminile si equivalgono per importanza e per mentalità.
All'occhio più attento non potranno sfuggire piccoli rimandi alle opere di Stephen King, al film Ghostbusters di Ivan Reitman, ma anche, come indicato dal curatore Roberto Recchioni, al secondo album musicale dei Metallica "Ride the Lighting", che risulta tra l'altro un ottimo accompagnamento musicale nella lettura dell'albo.
Ai disegni dell'albo troviamo una delle firme più amate ed apprezzate della serie, Corrado Roi, di cui ho già avuto modo di parlare ampiamente in questi ultimi anni.
Vi dirò però che, ogni volta che mi ritrovo a leggere un albo da lui disegnato, non posso fare a meno di rimanere stupito dall'efficienza del suo tratto.
Corrado Roi riesce sempre ad affascinare, a non risultare mai ripetitivo e a cogliere appieno l'atmosfera dell'albo su cui è all'opera, arrivando a delineare benissimo, attraverso un magistrale gioco di luci ed ombre, il realismo di alcune situazioni e il surrealismo di frangenti più foschi, sfumati e di stampo nettamente più horror.
In questo albo riusciamo ad esempio a vivere, sia a livello visivo che emotivo, la pesantezza psicologica di un'esecuzione capitale, l'apertura su riflessi di un mondo sovrannaturale e malvagio, ma anche frangenti di vita quotidiana più normali.
Il realismo del tratto di Roi, che gioca molto sul chiaro scuro con abbondanti riflessi all'arte romantica, riesce a rafforzarsi laddove ce ne è bisogno e a farsi molto più velato, molto più sfumato, nel momento stesso in cui il sovrannaturale entra preponderante nella narrazione.
Ne consegue quindi quanto il suo stile sia tra i più indicati per affrontare un albo di questo tipo, riuscendo ad imbrigliare, artisticamente parlando, la sceneggiatura di Cajelli e a potenziarla all'inverosimile.
La visione che ha Roi di questo racconto è senza dubbio superlativa, pur usufruendo per tutto l'albo di una classica gabbia bonelliana, riesce a conferire alle proprie tavole un eccellente storytelling che accentua di molto il passaggio da uno scenario concreto ad uno più esoterico.
Riallacciandomi a quanto prima detto, non posso che rimanere stupito da come è in grado di imprimere emotività nei volti e nei gesti dei personaggi, come riesce incredibilmente a conferire tanto ai personaggi quanto agli scenari un grado di recitazione encomiabile.
Per non parlare poi dell'attenta cura al dettaglio e all'incredibile fascino che questa esercita sul senso di lettura.
Infine un doveroso complimento anche ai copertinisti dell'albo, Gianluca e Raul Cestaro, che attraverso una semplice ma dinamica e al contempo efficace composizione, riescono a fornire al lettore alcuni rimandi ed elementi chiave dell'albo.
Una copertina che sicuramente affascina e fa riflettere, in grado di attirare l'attenzione del lettore spingendolo a sfogliare l'albo.
Una copertina che sicuramente affascina e fa riflettere, in grado di attirare l'attenzione del lettore spingendolo a sfogliare l'albo.
Lo dico spesso, ma mai abbastanza, quanto una buona copertina possa essere l'ideale biglietto da visita che spinge all'acquisto di un fumetto.
Questo ne è proprio l'esempio!
Nel complesso quindi un ottimo albo, non solo di Dylan Dog, ma anche un eccellente esempio di ottimo fumetto italiano.
Potete trovare il fumetto in tutte le edicole e nelle migliori fumetterie.
Cari amici di Bergomix speriamo davvero di avervi affascinato e spinti ad acquistare questo splendido albo!
La nostra rubrica tornerà a breve con nuovi e meravigliosi consigli!
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LO STAFF DI ASSOCIAZIONE CULTURALE BERGOMIX
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