domenica 21 novembre 2021

FUMETTI: I CONSIGLI DELLA SETTIMANA 46

Buona Domenica a tutti voi e bentornati sul nostro blog per una nuova puntata della nostra rubrica dedicata ai consigli alla lettura fumettistica!
Come ogni settimana andiamo a consigliarvi alcuni tra i tantissimi titoli usciti che potete trovare in edicola, fumetteria o libreria!
Attraverso le recensioni del nostro Presidente, grande appassionato ed intenditore di fumetti, vi porteremo in un fantastico viaggio nella Nona Arte.

"JOKER #1" 

Sceneggiatura di James Tynion IV e Sam Johns (Punchline), disegni di Guillem March e Mirka Andolfo (Punchline), edito da Panini Comics Italia.

Prende il via anche in Italia la serie a fumetti dedicata al principe del crimine di Gotham City e lo fa con un numero del tutto inaspettato che prende il lettore contropiede.
Protagonista di questa prima storia è l'ombra di Joker, i suoi crimini passati e il peso della propria figura, anche a seguito degli eventi narrati nello story arc "Joker War", di cui questa serie è un vero e proprio proseguo.
James Tynion IV tesse una trama intrigante, sviluppando un mistero su dove sia finito Joker dopo i recenti fatti che lo hanno visto protagonista.
Sotto l'ombra della minaccia, troviamo un James Gordon vicino alla pensione, per quanto provato dall'età, sempre pronto a lanciarsi dietro la lotta al crimine.
Forse più riflessivo rispetto al passato e conscio dei propri limiti, Gordon risulta un personaggio col quale il lettore empatizza facilmente.
A chiusura dell'albo troviamo la prima parte di una storia con protagonista Punchline, la nuova fiamma del Joker, focalizzata principalmente sulla causa che la vede coinvolta come partecipante colpevole agli eventi della "Joker War".
La storia, che fa seguito immediato al volume di recente pubblicazione, sempre dedicato a Punchline, scorre via in maniera veloce ed intrigante.
Ai disegni della storia del Joker troviamo il tratto dell'artista Guillem March, un disegnatore la cui corrente artistica si rifà palesemente all'ondata rivoluzionaria della Image Comics.
Non è difficile scorgere un pò di Marc Silvestri nella strutturazione anatomica, talvolta filo grottesca, dei personaggi.
C'è tantissima cura nei dettagli, nella realizzazione di scenografie e costumi, così come nel tratteggiare l'anatomia dei personaggi.
Ai disegni della storia di Punchline troviamo lo straordinario talento dell'italiana Mirka Andolfo che incide perfettamente l'atmosfera frenetica, alla "Law & Order" per intenderci, della storia.
Mirka è uno degli esponenti di quella corrente fumettistica moderna che ha sintetizzato il gusto del lettore odierno coniugando dinamicità ed emotività, figlia se vogliamo di diverse generazioni di animazioni e di videogiochi.
Mirka Andolfo ha uno stile di disegno che spacca, in grado non solo di sottolineare la sensualità delle forme femminili ma anche l'anima e le emozioni dei personaggi ritratti.
Il suo è uno storytelling fluido, dal ritmo serrato in questo caso.
Nel complesso una bella lettura, un buon numero uno di cui tutti possono usufruirne con facilità, sia che si tratti di un lettore neofita curioso che di batfan accanito.
L'edizione proposta per il mercato italiano è quella di una serializzazione in spillati di ottima qualità di stampa e consistenza.
Un primo albo di 32 pagine a colori ad un prezzo di copertina di 3€.
Potete trovare il fumetto in edicola e fumetteria.

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"GROSSO GUAIO A PAPEROPOLI" 

Idea di Alex Bertani, soggetto-sceneggiatura Alex Bertani e Marco Gervasio, disegni di Giuseppe Facciotto, edito a puntate su Topolino Magazine #3440-3441-3442-3443 da Panini Comics Italia.

Sulle pagine del settimanale "Topolino", nelle ultime settimane, è stato pubblicato un fumetto a puntate molto particolare, un crossover tra paperi e topi, avente per protagonisti Topolino e Paperinik.
È forse la prima volta che i due personaggi vivono, fianco a fianco, un'avventura così lunga su un terreno a loro comune, quello della lotta alla criminalità.
Un'occasione di lettura molto interessante, che ha dato modo di vedere, esaltandoli, pregi e difetti, similitudini e differenze, delle due icone fumettistiche.
Si tratta di una storia ben ingeniata e perfettamente articolata, dove non solo si è dato agio ad un incontro/scontro tra i due beniamini dei lettori, ma si è potuto godere anche di un meccanismo narrativo che non ha nulla da invidiare a serie televisive come "24".
Un mistero da risolvere in una corsa contro il tempo, che ha portato i due mondi e le due filosofie ad incontrarsi, spingendo il lettore a riflettere su caratterizzazioni e scenari, quasi a dover scegliere se schierarsi col Team Topolino o il Team Paperinik.
Uno sguardo ben attento, da lettore scafato ed appassionato, si accorge dell'importanza tecnica di questo fumetto, di come alcune regole non dette siano fondamentali nello sceneggiare gli uni e gli altri personaggi.
Ad esempio la differenza tra la polizia di Topolinia, troppo dipendente da Topolino, e quella di Paperopoli, più indipendente e quasi osteggiatrice nei confronti di Paperinik.
O ancora ai modus operandi dei due Eroi, dove Topolino preferisce agire nell'ambito pulito della legge, mentre Paperinik tende a chiudere un occhio, varcando talvolta il confine della legalità, per raggiungere il risultato finale.
Particolarmente d'effetto è stata la rappresentazione del rapporto tra Topolino e l'alias quotidiano di Paperinik, Paperino.
La loro amicizia pluridecennale viene esaltata soprattutto nel primo capitolo, quando Topolino si sposta a Paperopoli.
Gervasio replica, in quest'avventura, un giochetto già usato in una precedente storia di Paperinik, dove il Vendicatore Mascherato quasi tradisce il proprio segreto, rischiando così di rivelare la propria identità al vecchio amico di sempre.
Interessante la scelta di optare per villains inediti, non particolarmente colorati, piuttosto che ripescare Gambadilegno, Macchia Nera o i Bassotti.
Una scelta coraggiosa ed intelligente, che ha dato modo di creare dei criminali che mi hanno riportato alla mente i marvelliani Kingpin e i Duri.
Ai disegni ritroviamo Giuseppe Facciotto, un artista che abbiamo già visto all'opera in ambito Disney e che mostra il meglio di sé in questa saga.
Al di là dell'encomiabile lavoro di cura nei particolari, che ha trasformato ogni vignetta in una finestra aperta sul mondo dei Paperi e dei Topi, quello che ho apprezzato maggiormente è stato il grande sforzo di rappresentare artisticamente e visivamente i modi diversi di ritrarre Topolino e Paperinik.
Come avvenuto a livello di sceneggiatura, anche dal punto di vista del disegno questo racconto si dimostra tecnicamente e didatticamente molto interessante.
Facciotto sfrutta alla perfezione la dinamicità e la plasticità dei personaggi, buoni o cattivi che siano, per aumentarne la dote recitativa, scandendo il ritmo della storia ed evidenziandone le atmosfere.
Nel complesso una bella lettura intrigante ed appassionante che, non solo meriterebbe un'edizione più da collezione in formato oversized cartonato, ma anche un bel seguito intitolato "Grosso Guaio a Topolinia".
Mi esaltarebbe non poco veder estrapolato Paperinik dalla sua comfort zone e portato in un'altra città.
Piccola chicca, questa saga ha goduto di una variant cover lenticolare illustrata da Andrea Freccero e di una copertina regolare sempre illustrata da Andrea Freccero.
Potete trovare l'ultima parte della saga in edicola già ora, mentre per i precedenti capitoli potete rivolgervi alla vostra fumetteria di fiducia o al servizio arretrati.
"TOPOLINO" vi attende ogni mercoledì in edicola con una valanga di belle storie nuove.

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"X-MEN #1" 

Sceneggiatura di Gerry Duggan, disegni di Pepe Larraz, edito in Italia da Panini Comics Italia.

Gli X-Men ripartono con un nuovo numero uno, uno starting point ideale per vecchi e nuovi lettori.
La comunità mutante, dopo aver asceso a specie determinante e, per certi versi dominante, sul pianeta Terra nel ciclo di Hickman, assumendo di tanto in tanto anche delle caratteristiche filo neomitologiche, grazie alla penna di Gerry Duggan, raggiunge lo step narrativo successivo.
Con questo albo la Marvel presenta la nuova incarnazione della prima squadra di supereroi mutanti, riconquistando quella fetta di umanità e compassione che si era persa nella precedente gestione della X-Family.
Il nuovo team, pur rimanendo collegato a Krakoa (ai più attenti non sfuggirà il riferimento a "Il Processo di Magneto") ritrova casa nella Grande Mela.
Duggan si pone una lista di obiettivi:
-Creare un gruppo variegato con forti relazioni interpersonali, facendo sentire a proprio agio il lettore;
-Mostrare, o dimostrare, come gli X-Men siano una squadra di supereroi di tutto rispetto, allo stesso livello degli Avengers e Fantastici Quattro;
-Porre gli X-Men innanzi a nuove sfide/minacce, creando avversari sicuramente interessanti.
In questo primo numero viene enfatizzato il fattore wow, con un pò di tamarria che ogni tanto non guasta.
Mi ha fatto piacere veder recuperato il rapporto Ciclope/Jean Grey, come pure lo spazio lasciato a Polaris, un personaggio che ritengo da sempre molto interessante.
Un pò enigmatica la battuta mossa da Rogue a Polaris ad inizio scontro, quasi a sottolineare il passaggio alla bisessualità della dama mutante del sud.
Ai disegni troviamo Pepe Larraz, disegnatore spagnolo, in piena forma artistica, in grado di unire la strutturazione realistica as un tratto dinamico che conferisce uno storytelling d'impatto e in movimento alle tavole dell'albo.
Un disegnatore che non si risparmia, tanto nelle scene d'azione quanto nella cura delle scenografie.
Confermo l'impressione che ho dato in una precedente recensione, a livello qualitativo e artistico, tutte le X-Testate si stanno livellando, come avvenuto negli Anni 90, su stili visivi simili e su alti picchi di qualità.
L'edizione proposta di questo starting point si conferma nella forma stilistica di uno spillato ad alta qualità di stampa, 40 pagine a colori ad uno straordinario prezzo di copertina di 1 Euro!
Potete trovare il fumetto in edicola e fumetteria!

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"IL PROCESSO DI MAGNETO #1"


Sceneggiatura di Leah Williams, disegni di Lucas Werneck, edito in Italia da 
Panini Comics Italia.

Debutta in Italia la miniserie mutante "The Trial of Magneto", un'avvincente avventura, conseguente all'evento "Gala Infernale", che vede per protagonista il Signore del Magnetismo.
Qualcuno ha ucciso uno dei più potenti personaggi dell'universo Marvel, membro degli Avengers e responsabile della decimazione dei mutanti.
Tutti gli indizzi sembrano portare a Magneto, ma sarà davvero così?
Leah Williams tesse un intrigante giallo, una vera e propria Crime Story sull'isola di Krakoa, cuore della comunità mutante.
Magneto viene ritratto alla perfezione, rispettando sia il suo status attuale sia il background storico di criminale/leader della Confraternita dei Mutanti Malvagi.
Per il lettore è impossibile non provare empatia nei confronti di Magneto, delle sue ragioni, dei suoi sentimenti.
Leah Williams mostra come sia semplice, per diversi e numerosi abitanti di Krakoa, condannare con forse troppa facilità e senza una vera e propria prova schiacciante il buon Magnus, dimenticando dei vari passi verso la redenzione compiuti sino ad oggi.
Altro elemento molto ben reso è il rapporto famigliare tra Magneto, Quicksilver e Scarlet Witch, così intenso e sofferto come visto durante il crossover evento di diversi anni fa "House of M".
A livello artistico il tratto di Lucas Werneck risulta ben d'impatto e dinamico, di un buon storytelling fluido.
A livello di recitazione dei personaggi il timbro del disegnatore risulta vincente nel delineare emozioni ed atmosfere.
È interessante notare come oggi si ripeta quanto avvenuto negli Anni 90, con un allineamento artistico di qualità e d'impatto sulle testate mutanti.
Spettacolare e potente la copertina realizzata da Valerio Schiti, celebrativa della figura del Signore del Magnetismo e, in un qualunque modo, molto emotiva.
Non si può non pensare che l'omicidio di Wanda Maximoff non lo logori nel profondo, sia esso la causa o meno.
Nel complesso una lettura interessante, un buon numero introduttivo, godibile anche da chi non segue assiduamente le testate mutanti.
L'edizione italiana proposta per questa miniserie è una serializzazione in albi spillati di alta qualità, 40 pagine a colori ad un prezzo di copertina di 5€.
Potete trovare il fumetto in edicola e in fumetteria.

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"LE SORELLE GRÉMILLET - IL SOGNO DI SARA"


Sceneggiatura di 
Giovanni Di Gregorio, disegni di Alessandro Barbucci, edito in Italia da Tunué.

Un bellissimo fumetto sul significato di famiglia e sorellanza, di "peccati" del passato il cui peso ricade sulle nuove generazioni.
È un racconto di puro amore ed umanità, tanto delicato quanto profondo, intimista e, per certi versi, una perfetta fusione tra Realismo e Fantastico.
Protagoniste della storia tre giovani sorelle la cui età è compresa nella forchetta tra spensierata fanciullezza e tormentata adolescenza.
Sullo sfondo un mistero legato alla propria madre che sarà da scoprire e che metterà a dura prova il legame famigliare del gruppo.
Timori e incertezze si trasformano in amore, compassione e speranza, in questo splendido fumetto che potremmo definire come una favola moderna.
Giovanni Di Gregorio tesse una trama avvincente, sapiente dosata nei tempi e nel ritmo, con personaggi con i quali creare forte empatia.
Destinata ad un pubblico di amplio genere ed età, l'opera tiene il lettore incollato dalla prima all'ultima pagina in un viaggio così particolare che non può non segnarlo.
Ai disegni una delle eccellenze italiane a livello internazionale, Alessandro Barbucci, qui in splendida forma artistica, con un tratto in grado di coniugare sapientemente le peculiarità del realistico a quelle dell'umoristico.
Encomiabile la strutturazione delle tavole, permeate da uno storytelling che dire fluido è dire poco.
Il suo segno mostra una grande cura, tanto nel dettagliare scenografie e costumi, quanto nello sfruttare una recitazione plastica e inquadrata sui volti e le movenze anatomiche dei personaggi.
Un vero spettacolo di Fumetto con la F maiuscola, dove anche la colorazione gioca un ruolo fondamentale.
I colori, sempre ad opera di Barbucci, forniscono anima e volume alle tavole, contribuendo ad alimentare le atmosfere del racconto.
L'edizione scelta da Tunué per il mercato italiano è quella di un pregiato volume cartonato, di ottima fattura.
Un tomo di 72 pagine ad un prezzo di copertina di 16,90€, in linea con i prodotti di genere.
Potete trovare il fumetto in libreria e in fumetteria.

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"ALZHEIMER - STORIE A CASACCIO"


Scritto e illustrato da 
Rosa Puglisi, edito da It Comics.

Vorticerosa_ ART ripropone nel formato editoriale "I Quadri" una delle sue opere più toccanti e personali.
"ALZHEIMER - STORIE A CASACCIO" è un'opera che, commercialmente parlando, potremmo definire tranquillamente una graphic novel intimista, un racconto di Amore che l'autrice dedica ad un membro della propria famiglia.
Un racconto anche di dolore e di riscoperta, di lotta contro una malattia, ma anche uno strumento attraverso cui affrontare ed esorcizzare il buio della scomparsa.
Una narrazione che sfrutta il linguaggio del Fumetto ma che si propone, grammaticalmente parlando, come mezzo altro, una fusione tra Nona Arte, fotografia e découpage, dove il disegno ricorda molto le decorazioni tipiche delle case dei nonni di una volta.
E poi come non evidenziare come la semplicità e delicatezza del tratto di Rosa Puglisi ben si confà ad un progetto di questo tipo.
L'edizione di questa ristampa è quella di un agile brossurato di pregio, di buona consistenza, 52 pagine a colori ad un prezzo di copertina di 20€.
Potete recuperare il fumetto sul sito dell'editore al link: https://www.it-comics.com/.../alzheimer-storie-a-casaccio-2/

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E anche per questa volta è tutto gente! Ci rivediamo tra una settimana esatta su questa pagina per tante altre fantastiche letture!
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LO STAFF DI ASSOCIAZIONE CULTURALE BERGOMIX

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