domenica 5 dicembre 2021

FUMETTI: I CONSIGLI DELLA SETTIMANA 48

Buona Domenica a tutti voi e ben ritrovati, cari followers, al vostro appuntamento preferito, la nostra rubrica settimanale dove, attraverso le recensioni del nostro Presidente, andiamo a proporvi alcune letture e pubblicazioni fumettistiche molto particolari ed interessanti.

"I GRANDI TESORI MARVEL: FANTASTICI QUATTRO - L'ARRIVO DI GALACTUS" 


Sceneggiature di Stan Lee e John Byrne, disegni di Jack Kirby, John Buscema e John Byrne, edito in Italia da Panini Comics Italia.

Un bel volume oversized per celebrare una delle icone marvelliane cosmiche più importanti di sempre, Galactus il Divoratore di Mondi!
Panini Comics ripropone in un grande cartonato di pregio tre storie, tra le più significative, nelle tre decadi iniziali dell'universo Marvel, ambientate rispettivamente negli Anni 60, 70 e 80, che vedono Galactus giungere sulla Terra e confrontarsi con i Fantastici Quattro.
Una grande minaccia cosmica, un pericolo oltremisura che, di volta in volta, pone la prima famiglia supereroica Marvel innanzi a dubbi e paure, esaltandone l'umanità, enfatizzando la formula vincente "supereroi con superproblemi", amplificando così quel legame empatico tra lettore e personaggi tipico dei fumetti della Casa delle Idee.
Tre racconti tanto simili quanto differenti tra loro.
Nel primo, che si sviluppa tra le pagine di Fantastic Four 48-50, Stan Lee e Jack Kirby pongono il lettore innanzi alla scoperta di Galactus, alla sua maestosa forza mostrandolo non come un classico villain ma come una forza della natura, uno degli elementi del cosmo immutabili ed inarrestabili.
È essenzialmente la visione della fine del mondo negli Anni 60, con l'eroe americano che non vuole arrendersi nemmeno innanzi all'ineluttabile fine e che trova nell'elemento il deus ex machina narrativo per debellare la minaccia.
Ciò che più colpisce di questo racconto sono le figure di Uatu l'Osservatore e Silver Surfer.
Il primo è un essere alieno condannato ad osservare le gesta dell'umanità senza mai interferire, seppur venendo colpito dallo spirito di sacrificio, dal coraggio, dall'altruismo e dal genio degli esseri umani.
Il secondo è l'araldo di Galactus, colui che è condannato a trovare pianeti vitali che sfamino il proprio padrone, annunciandone l'improcrastinabile arrivo.
In ambo i casi, le due figure aliene, totalmente estranee al concetto di umanità, vengono influenzate dai Fantastici Quattro, convertiti se vogliamo al significato di essere umano.
La storia, impoverita delle caratteristiche metaumane, possiamo considerarla una sorta di parabola degli USA visti come salvatori delle umane sorti e gli unici in grado di convincere improbabili alleati in caso di bisogno.
Il secondo racconto, firmato da Stan Lee e John Buscema è la visione Anni 70 della fine del mondo, ma anche qualcosa di più.
Sicuramente è un'accesa critica, sotto forma di parabola, della politica militare del Presidente Nixon.
È, a memoria, la prima storia dove viene sottolineata l'importanza del legame tra Galactus e Silver Surfer, del bisogno del Divoratore di Mondi di un araldo che altri non sia se non Silver Surfer.
È un racconto di voglia di vivere, di lotta quotidiana per la sopravvivenza, della volontà dell'essere umano di non arrendersi mai, neppure quando la Fine sembra prossima.
Coraggio, Volontà, Intelligenza sono forse i tre elementi che governano gli eventi di questa avventura.
Il terzo racconto, estrapolato dalla lunga gestione Anni 80 dei Fantastici Quattro ad opera di John Byrne, è qualcosa di totalmente differente da quanto letto sino a quel momento.
Per la prima volta Galactus, pur mantenendo l'aura di forza della natura, viene mostrato sotto un punto di vista umano.
Seppur in una situazione di estremo pericolo in grado di condannare milioni di persone, gli Eroi Marvel riescono a portare speranza, a ribaltare le avverse sorti.
C'è tutto lo spirito della presidenza Regan in questo racconto, quella New Wave americana tipica degli Anni 80 che sembrava enfatizzare la promessa del Sogno Americano e quella notevole emancipazione della figura femminile nel fumetto, tipica di quel periodo.
Il grande formato di quest'opera, così come l'eccellente qualità di consistenza e di stampa, permettono al lettore di godere, in un formato wide screen, l'arte di tre grandi leggende del Fumetto occidentale.
Jack Kirby, la cui visione trascendeva i limiti della fantasia, un artista che ha segnato un'epoca nonché decenni di storia del Fumetto e centinaia di artisti.
John Buscema, l'esatto step evolutivo successivo del fumetto americano e il cui tratto ha spalancato finestre sul cosmo.
John Byrne, la leggenda che ha avuto modo di lavorare sulle più importanti icone del fumetto americano, il cui tratto ha posto le basi sull'evoluzione artistica dei due decenni successivi e che riusciva a rendere eccezionale tanto la recitazione anatomica dei personaggi quanto quella del volto.
Una bellissima, nel mio caso, rilettura marvelliana, altamente consigliata a tutti.
Uno splendido tomo cartonato di 232 pagine a colori con una gigantesca sovracopertina che, ben aperta, rivela un poster magnifico, ad un prezzo di copertina di Euro 33.
Potete trovare il fumetto in libreria e in fumetteria.

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"DIABOLIK N.12 - ANNO LX - COME PER MAGIA" 


Soggetto di Mario Gomboli e Andrea Pasini, sceneggiatura di Rosalia Finocchiaro e Andrea Pasini, disegni di Giuseppe Di Bernardo, edito da Astorina.

Ci siamo, ha debuttato in edicola il nuovo numero di Diabolik - Il Re del Terrore che accompagnerà l'uscita in sala di "Diabolik - Il Film", l'attesa pellicola cinematografica lungamente rimandata per problemi pandemici.
Questo nuovo numero si è rivelato decisamente affascinante, con Diabolik nuovamente messo a dura prova nel suo tentativo di mettere le mani su di un antico gioiello che cela un grande segreto.
Quella che parte come una storia su un'agognata eredità diventa una vera sfida per il Re del Terrore che, pur dovendo dividersi contemporaneamente su quattro fronti, si ritrova a rischio beffa in più di un'occasione.
Diabolik deve vedersela con l'antica Arte intrattenitiva della prestidigitazione.
Può la magia, o presunta tale, essere a prova di ladro?
Ispirandosi forse un poco a "Now you see me", tant'è che il lettore stesso rimane, nell'assistere ai trucchi e agli inganni, a bocca aperta in più di un'occasione, Gomboli, Pasini e Finocchiaro ideano e strutturano una trama lineare, avvincente e per nulla scontata.
Come ho già avuto modo di dire in passato, le storie migliori, degli ultimi anni, sono quelle che vedono Diabolik ed Eva in difficoltà, cosa che costringe l'autore a scavare e trovare dei meccanismi narrativi che non rendono mai banale le imprese del Re del Terrore.
Tra l'altro, in questo numero, possiamo godere di uno sfogo di rabbia del nostro amato ladro, cosa che non capita spesso di leggere.
Ai disegni ritroviamo Giuseppe Di Bernardo, uno dei miei disegnatori preferiti della serie, che, con il suo tratto realistico e dinamico, firma tavole che lasciano il segno.
Giuseppe si dimostra un disegnatore molto attento ai dettagli, in grado di cogliere i protagonisti in pose plastiche o placide, in situazioni ardue o del quotidiano.
In questo albo, dove ogni dettaglio non viene mai trascurato, sebbene la classica gabbia strutturale dell'albo "Diabolik" ponga tutta una serie di limitazioni, ogni tavola, se non addirittura ogni vignetta, da l'impressione di essere una finestra che da sulla vita degli abitanti di Clerville.
Giuseppe ritrae dei personaggi fantastici, cogliendone la caratterizzazione in ogni dettaglio, facendo si che volti e pose anatomiche divengano il fulcro della narrazione.
Gli occhi di Diabolik, così come lo sguardo di Eva, bucano i limiti della tavola.
Devo dire che mi ha fatto molto piacere vedere ritratto, in un cameo particolare che non spoilererò, uno dei più importanti sceneggiatori italiani della Nona Arte.
Giuseppe ne ha colto ogni lineamemento e il modo di comunicare, sia tramite le smorfie del volto che con la gestualità del personaggio.
Durante la lettura mi sembrava proprio di sentire il suo timbro di voce!
La copertina dell'albo è firmata come sempre da Matteo Buffagni.
Buffagni, ad ogni numero, si rivela l'artista giusto per firmare queste piccole, incisive e simboliche opere d'arte.
Il disegno di copertina di questo mese fa rumore, non solo ritrae in una posa classica di genere escapista il nostro Diabolik, ma sembra proprio trasmettere e far risuonare l'atmosfera del momento.
In un certo senso sembra quasi simboleggiare le imprese impossibili del Re del Terrore.
Nel complesso una bella ed avvincente lettura, godibile tanto dai fans del personaggio quanto da chi vi si vuol avvicinare per la prima volta.
È davvero incredibile come, ancora oggi, un albo tascabile brossurato di 120 pagine inedite in bianco e nero dal prezzo di copertina di €2,80 , possa contenere un racconto in grado di intrattenere ad alti livelli.
In allegato all'albo troviamo un piccolo spillato dedicato al film e ai suoi diabolici segreti.
Potete trovare il fumetto in tutte le edicole d'Italia.

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"QUARANTINE PROPHETS VOL.1 EPIFANIA" 


Sceneggiatura di Fabio Guaglione e Luca Speranzoni, copertina e disegni di Giovanni P. Timpano, colori di Daniele Rudoni, edito da Panini Comics Italia.

Ha preso il via un progetto crossmediale, totalmente italiano, davvero interessante, che se vogliamo, ben si collega con quanto stiamo vivendo negli ultimi due anni, ponendo però un particolare accento sul genere superpoteri.
A seguito di un evento pandemico, non bene definito e che si va pian piano a svelare nel corso della lettura, inizia a far sviluppare ad una serie di persone alcune abilità metaumane di natura psichica, tutte differenti tra loro.
Il governo americano, per studiarne il fenomeno e, apparentemente, per curare le persone affette da questa "malattia", rinchiude gli ammalati in una struttura d'accoglienza che ricorda a tutti gli effetti una prigione lagher ipertecnologica.
A metà strada tra "Prison Break", "Rising Stars", "New Universal" e "Supreme Powers", la storia viene ben imbastita in questa genesi narrativa, e perfettamente strutturata.
I personaggi risultano ben delineati e con un particolare charme che garantisce difatti il legame empatico col lettore.
C'è un gran bel bilanciamento tra ruoli maschili e femminili, con parecchie rotture degli stereotipi di genere.
Uno dei fattori narrativi che più colpisce, è mostrare gli avvenimenti sia dal punto di vista degli incarcerati che dei carcerieri, mostrando così le diverse sfaccettature di quanto accade nelle pagine.
L'originalità dell'opera sta nei suoi protagonisti, personaggi interessanti, ben sviluppati e connessi, grazie alle loro caratteristiche, con la realtà del lettore.
C'è il figlio ribelle che vuole sfuggire dall'ombra del padre, c'è la webstar che deve affrontare l'astinenza da internet, c'è il soldato che inizia a perdere la fede nella propria missione e tantissimi altri protagonisti.
Questo primo volume, che serve ad introdurre personaggi, scenari ed atmosfere, si rivela al lettore come un ottimo episodio pilota da cui strutturare una serie intrigante.
Non a caso alle redini narrative del progetto troviamo due nomi importanti, quelli di Fabio Guaglione, regista delle note pellicole cinematografiche "Mine" e "Ride", e Luca Speranzoni sceneggiatore dei film "Yonder" e "L'Ultima Notte".
Ai disegni troviamo Giovanni Timpano, noto artista italiano che da diverso tempo lavora per realtà editoriali americane.
Sue, ad esempio, alcune delle illustrazioni di copertina più significative di Batman del periodo editoriale Metal-Death Metal.
Il timbro di Timpano è senza dubbio di stampo realistico, con una strutturazione anatomica e scenografica tipica del miglior fumetto popolare italiano.
Le sue tavole sono ampie finestre su un mondo simile al nostro, i personaggi vengono disegnati come gente comune di tutti i giorni, ponendo particolare attenzione alla capacità recitativa delle anatomie e dei volti.
È proprio il lavoro di Timpano che garantisce al racconto di Guaglione e Speranzoni di prendere vita.
Ad affiancare Timpano, accentuando e volumizzando così i toni e le atmosfere delle tavole, il tocco di un colorista che da anni sa il fatto suo nell'arte del colore, Daniele Rudoni.
Rudoni, che molti di noi conoscono anche per le doti di disegnatore su "United We Stand" e "Romabot Centurion", riesce col proprio knowhow a trovare le giuste sfumature di colore, ad enfatizzare luci ed ombre, rendendo di fatto concreto e quasi cinematografico il lavoro del disegnatore.
Nel complesso davvero un gran bel fumetto, fiore all'occhiello del Made in Italy contemporaneo che vuole essere sia popolare che di "nicchia" andando ad inserirsi nel settore metaumano.
C'è una bella narrazione che, unita ad un disegno ed una colorazione che nulla hanno da invidiare ai migliori prodotti fumettistici americani, incanta il lettore.
Non si può non trovare dei riferimenti a quanto ci circonda, dalla malattia pandemica all'uso delle mascherine, dalla delimitazione degli spazi fisici alla dipendenza dai social media.
Le paure, le sofferenze, la grinta e, più in generale, tutte le emozioni dei personaggi di questo grande show editoriale, divengono per il lettore tangibili e reali.
Son davvero curioso di vedere come prosegue il racconto che, tra l'altro, si interseca con il romanzo edito da Harper Collins "QUARANTINE PROPHETS: FUTURO FRAGILE".
L'idea di sviluppare il progetto su più fronti mediatici non è nuova e sicuramente, in questo periodo storico, può rivelarsi senza dubbio vincente.
Il fumetto, che potete trovare in libreria e fumetteria, è edito in formato cartonato e mostra, come per buona parte del catalogo Panini Comics, un'alta qualità in consistenza e resa di stampa.
Davvero una gran bella rilegatura e, al tatto, un ottimo volume di 112 pagine a colori, ad un prezzo di copertina di 16€.

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"BETA RAY BILL - STELLA D'ARGENTO" 


Sceneggiatura e disegni di Daniel Warren Johnson, edito in Italia da Panini Comics Italia.

Si tratta di un vero spin-off, direttamente dalle pagine del mensile del tonante e del crossover simbiontico "King in Black", questo volume dedicato a Beta Ray Bill, magistralmente orchestrato da Daniel Warren Johnson, un autore che negli ultimi anni ha dato forte prova delle doti di narratore ed illustratore, riuscendo a coniugare la narrativa fumettistica americana alla dinamica e cinetica energia illustrativa del Sol Levante.
Non è un caso che dalle sue tavole palpiti una notevole influenza artistica e stilistica da opere come Berserk, Akira e Devilman.
L'opera è una splendida decostruzione epica del personaggio che, seguendo sia la scia tracciata dal film di spielberghiana memoria "Hook-Capitan Uncino" (saggiamente citato in diversi passaggi), sia il percorso di "redenzione" d'origine di Thor, prende il noto personaggio alieno korbita inventato da Walter Simonson e lo porta in un viaggio tra i mondi dalle atmosfere hard rock (ne è riprova anche il look dei personaggi).
Le tavole forgiate da Daniel Warren Johnson scorrono, sia a livello narrativo che artistico, che è un piacere, riprova dell'eccellente storytelling dell'autore.
Ci sono tavole che corrono via, altre che rallentano appositamente il ritmo di lettura e lo sguardo del lettore, altre, come le splash page della battaglia finale, che sembrano delle vere e proprie opere d'arte pop contemporanea.
È un vero spettacolo la splash-page della sezione dell'astronave Skutteblut, dove l'autore non perde l'occasione di omaggiare sé stesso, i propri colleghi e il suo personaggio creator-owned Murder Falcon.
Decisamente atipico, per atmosfera, ma decisamente interessante il momento "conviviale" con Odino, che si mostra come un vero e proprio mentore/padre adottivo per Beta Ray Bill.
Da non sottovalutare questa deriva più paterna che divina del padre di tutti.
Interessante la scelta di introdurre come compagni d'arme, in questa avventura, Pip il Troll e Skurge, entrambi in un ruolo diverso dal solito.
Da una parte Pip appare più "taciturno" e riflessivo rispetto alla parte da giullare nei cui limiti veniva scritto in passato.
Dall'altra parte abbiamo uno Skurge più spaccone e battagliero che mai, un personaggio decisamente fidato su cui fare affidamento.
Colpo di scena e di genio l'idea di sfruttare Skutteblut come qualcosa di più di una semplice intelligenza artificiale, donandole una guisa antropomorfa alfine di giocare un ruolo notevole nello stato d'animo di Beta Ray Bill.
Anche in questo caso è lampante il riferimento alla Trilli di Peter Pan.
Un fumetto che decisamente intriga e lascia il segno, che prende un personaggio storico, a cui i lettori Marvel sono affezionati, e lo porta a superare i propri limiti narrativi, accantonando per un attimo quel ruolo, talvolta di spalla talvolta di deus ex machina, nelle storie del mitico Thor.
Tra l'altro ho trovato profondamente umano e "reale" l'accesso confronto tra i due.
Altra cosa da sottolineare è il costante riferimento e la giusta reverenza di Daniel Warren Johnson nei confronti di Walter Simonson e Jack Kirby.
Ci sono visioni registiche ed un particolare omaggio che fanno pensare diverse volte al Re Kirby, mentre troviamo, forse più nella struttura visiva artistica, ampli riferimenti all'arte e alla gestione simonsoniana.
Nel complesso, mi ripeterò, una bella lettura, adatta sia ai fans hardcore del personaggio, sia a chi si vuole avvicinare al personaggio per la prima volta.
Un'ultima nota, provate a leggere il fumetto mettendo come sottofondo musicale i Led Zeppelin, non ve ne pentirete!
Un bel volume cartonato, nel classico formato Marvel Collection, totalmente a colori, di 128 pagine, di buona consistenza e qualità di stampa, ad un prezzo di copertina di 16€.
Potete trovare il fumetto in libreria e in fumetteria.

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"BLU TRAMONTO" 


Soggetto-sceneggiatura-disegni di Leo Ortolani Official and Gentleman, edito da Giangiacomo Feltrinelli Editore (Feltrinelli Comics).

È uscito da un pò il nuovo fumetto, targato Feltrinelli Comics, di Leo Ortolani, genio narrativo, non solo della commedia, nonché uno dei pochi e veri eredi artistici di Jack Kirby.
"BLU TRAMONTO" segue le tracce di "C'È SPAZIO PER TUTTI" e "LUNA 2069", ponendosi come nuovo tassello narrativo in collaborazione con l'eccellenza avveniristico-scientifica "ASI-Agenzia Spaziale Italiana".
L'opera si rivela essere un fumetto furbo, intelligente ed efficace che, sfruttando appieno le caratteristiche del media, offre al lettore una storia che si sviluppa su due livelli.
Da una parte, complice l'impatto del timbro umoristico dell'autore, abbiamo un racconto che presenta in pillole l'evoluzione della scoperta di Marte e dei suoi segreti.
Un vero e proprio viaggio immersivo nelle scienze astronomiche e dei progressi tecnologici.
Il lavoro grafico di Ortolani si rivela qui, come sempre in questo tipo di saggistica a fumetti, eccellente, riproducendo fedelmente passaggi, visioni e strumenti, andando a miscelare saggiamente il tratto fluido dell'umoristico a quello incisivo del realistico.
Dall'altra parte ci troviamo invece un'opera più filosofica, a tratti intimista, sulla vita e il desiderio profondo dell'Uomo di spingersi sempre più in là nelle scoperte, senza porsi limite alcuno se non la propria volontà.
Quella che leggiamo è però anche una storia d'amore tra "persone" diverse, che si confrontano, si studiano a vicenda e che poco a poco, volenti o nolenti, si avvicinano l'una all'altro.
È quindi un viaggio, alla scoperta di sè stessi, dei segreti del cosmo, delle scoperte scientifiche e dell'altro.
Direi che rispetto a "LUNA 2069", a livello qualitativo, siamo decisamente un paio di gradini sopra.
In un certo senso, tra la fine di "Rat-Man", l'exploit di "Cinzia" e "C'è Spazio per Tutti", nonché la sperimentazione di "Rango" e "Bedelia", Leo Ortolani ha dimostrato e dimostra tutt'oggi di essere un'artista ad amplio raggio, alla continua messa in gioco di sé stesso e dei propri limiti, in una costante evoluzione, narrativa od artistica che sia.
C'è molto da apprendere leggendo e "studiando" Leo Ortolani, in quanto uomo ed artista, commediante ed insegnante, narratore e personaggio.
Una eccellenza artistica italiana che, con queste opere, esalta la bellezza e sottolinea l'importanza di un media come la Nona Arte.
In "BLU TRAMONTO" i più attenti scorgeranno una vera e propria lezione di narrazione fumettistica!
Per un'amante del Fumetto come me, si tratta di un ottimo acquisto.
L'edizione proposta da Feltrinelli Comics è quella di un robusto e grande volume cartonato d'ottima qualità, sia dal punto di consistenza del prodotto che di stampa.
Un bel tomo di 224 pagine in puro bianco e nero, eccezion fatta per un ricco inserto a colori dedicato ad ASI e alle scoperte sul fronte astronomico, al prezzo di copertina di 22€.
Potete trovare il fumetto in libreria e in fumetteria.

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"ALVIN D...ISTRUTTORE DI REALTÀ VIRTUALE"



Sceneggiatura di Nino Russo, disegni di Emilio Catellani, ristampato su "IL MANUALE DELLE GIOVANI MARMOTTE N.20", edito da Panini Comics Italia.
Un grande ed atteso ripescaggio quello fatto per il nuovo numero de "IL MANUALE DELLE GIOVANI MARMOTTE" appena uscito in edicola, ovvero la storia di esordio di Alvin, membro nervoso/fifone dell'ormai leggendario ed indimenticato team Anni 90 delle GM. Quanti ricordi nel rileggere questa storia, ben pensata e scritta da Nino Russo, che prende un ragazzo qualsiasi, piuttosto timoroso e non un qualcuno abituato all'avventura, proiettandolo nel mondo delle Giovani Marmotte. È un racconto di crescita, di sfida con sé stessi, di rapporto mentore/apprendista, dove natura e progresso tecnologico sono squisitamente ben miscelati tra di loro. Per il lettore giovanissimo è immediato il legame empatico con Alvin, con i suoi dubbi e le sue paure. Impossibile non cogliere anche i messaggi di rispetto dell'ambiente presenti nel racconto. Ai disegni troviamo Emilio Catellani che, in ambito disneyano, ha dato corpo alla propria verve umoristica. Il suo tratto, allora come oggi, si dimostra morbido, perfettamente improntato sulla corrente artistica comunicativa del fumetto umoristico, andando così ad esaltare quell'umanità ed emotività dei personaggi, talvolta enfatizzandola anche oltre il normale, riuscendo così a risultare di immediato impatto. Il suo storytelling risulta fluido e di facile leggibilità. Le tavole, per quanto tendano ad una strutturazione della gabbia classica, mostrano i primi tentativi di adattamento del periodo, con una "distorsione" visiva più all'americana, necessaria al ritmo narrativo. La grande abilità dell'artista sta nello sfruttare appieno la plasticità e dinamicità dei personaggi Disney, facendo sì che la recitazione sia focalizzata tanto sui corpi quanto sulle espressioni del volto. Grande cura sta anche nella realizzazione delle scenografie e dei costumi, non lesinando mai sui dettagli. La tavola d'introduzione, vista con gli occhi di oggi, assume tutto un altro significato, più ilare se vogliamo, grazie ai progressi tecnologici degli ultimi decenni. Nel complesso una bella lettura, a cui il mensile ci ha ben abituato in ormai quasi due anni di vita editoriale. Da lettore amante del fumetto disneyano, non posso che essere grato alla direzione editoriale di Alex Bertani per averci dato la possibilità di godere nuovamente di queste storie, oggi più che mai necessarie ai lettori di ogni età, vista la centralità quotidiana del tema della salvaguardia dell'ambiente e degli sconvolgimenti climatici. Forse negli Anni 90 avremmo dovuto (mi ci metto anche io) prestare maggiormente attenzione a questo genere di narrazione. La copertina dell'albo, a tema giustamente natalizio, è ancora una volta affidata al copertinista regolare della serie, Francesco D'Ippolito che, anche grazie ai colori di Mario Perrotta, ci regala una meravigliosa illustrazione d'impatto. È senza dubbio pura poesia l'equilibrio uomo(papero)/natura del disegno, quasi come auspicio natalizio di un domani di sapiente coesistenza tra il progresso umano e l'ambiente. È comunque indiscutibile che la copertina di questo numero, come quelle precedenti, conquisti l'attenzione dell'avventore in edicola. Personalmente, non me ne vogliano gli altri straordinari artisti disneyani, ritengo che Francesco D'Ippolito sia il miglior copertinista Disney oggi presente sulla piazza, riuscendo a miscelare un timbro classico all'impronta autoriale e ad una necessità visiva plastico e dinamica specifica per il giovane lettore di oggi. Potete trovare il fumetto, un albo di 146 pagine a colori ad un incredibile prezzo di 4,90€ in tutte le edicole d'Italia. #disney #disneycomics #paninicomics #paninidisney #topolinomagazine #gm #ilmanualedellegiovanimarmotte #GiovaniMarmotte #ninorusso #emiliocatellani #francescodippolito #ristampa #anni90 #fumetto #fumettoitaliano #comics #nonaarte #ilpiaceredileggere #intrattenimento #lettureconsigliate #lettureinteressanti #ambiente #ecologia #natura

E anche per oggi è tutto, la nostra rubrica torna la prossima Domenica con nuovi titoli e nuove interessanti proposte!
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LO STAFF DI ASSOCIAZIONE CULTURALE BERGOMIX

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