Carissimi amanti dei fumetti ben ritrovati al vostro e nostro appuntamento preferito.
Attraverso la recensione del nostro Presidente andiamo a proporvi la lettura del primo volume della nuovissima serie della Suicide Squad!
"SUICIDE SQUAD VOL.1 - GIVE PEACE A CHANCE"
Una pubblicazione Panini Comics.
Sceneggiatura di Robbie Thompson e Tim Sheridan, disegni di Eduardo Pansica, Rafa Sandoval, Max Raynor, Dexter Soy.
Copertina di Eduardo Pansica.
Cartonato 176 Pagine a colori, prezzo di copertina 21€.
Sulla scia del periodo editoriale Infinite Frontier prende inizio il nuovo ciclo di avventure della "Suicide Squad", l'incredibile serie a fumetti DC Comics con protagonista un gruppo di supercriminali, e talvolta antieroi, mal amalgamati e decisamente complessati.
La dichiarazione d'intenti è chiara sin dal primo capitolo, nessuno è al riparo dalla morte, tutti i membri di questa task force sono al servizio indiscutibile di Amanda Waller e dei suoi piani.
Il ritmo narrativo si differenzia parecchio dall'ultima gestione e risulta un pelo influenzato, come è giusto che sia, dalla tanto chiacchierata pellicola "THE SUICIDE SQUAD" di James Gunn.
Robbie Thompson, con l'aiuto in un capitolo crossover da parte di Tim Sheridan, tesse una trama avvincente, con personaggi da una parte iconici (Peacemaker, Rick Flagg, Superboy, Artiglio e Bloodsport), dall'altra totalmente assurdi, chiare pedine sacrificabili nel contesto narrativo della storia.
Thompson rispetta appieno la caratterizzazione, a tratti estrema, dei personaggi più noti, rendendo inoltre Amanda Waller un vero leader e gran burattinaio senza scrupoli, facendole perdere quel filo di vaga umanità che aveva acquisito di recente.
La serie si interfaccia notevolmente con la continuity narrativa dell'universo DC, con da una parte i più recenti accadimenti dell'Arkham Asylum e dall'altra con il progetto della Teen Titans Academy.
E' una serie del tutto rinnovata quella che ci troviamo davanti, dal ritmo molto più incalzante, con personaggi decisamente sopra le righe, ognuno un vero e proprio pericolo tanto per la società quanto per il team.
Peacemaker e Bloodsport sono praticamente scritti sulla scia della loro controparte cinematografica, rendendo di fatto il secondo un pò più tosto e figo rispetto a come era in origine sulle pagine dei fumetti.
Peacemaker è una vera e propria mina vagante, yes man quanto basta ma pronto a fare di testa sua se le missioni non coincidono con la sua politica personale.
Superboy non è lo stesso personaggio che abbiamo visto sulle pagine di Young Justice, raccoglie senza ombra di dubbio la sua eredità precedente, un clone la cui personalità è molto influenzabile dal momento, più Lex Luthor che Superman e, sicuramente, con una grande turba psicologica personale.
E' protagonista del cliffhanger di chiusura del volume che ne preannuncia delle belle.
Rick Flagg è un personaggio di cui, per ora, si vede poco, eppure è sufficiente per capire che potrebbe rivelarsi una vera spina nel fianco per la Waller.
Artiglio, guerriero scelto della Corte dei Gufi, deve ancora mostra di che pasta è fatto ma, senza dubbio, questa sua versione rispetta quanto narrato in precedenza sul personaggio.
Ci sono poi altri personaggi che, personalmente, non dicono molto, ma che trovo adatti per come sfruttati nell'equilibrio narrativo.
Molto interessante ed inaspettato il crossover con la serie "Teen Titans Academy" che ci dà modo di vedere il livello successivo della narrazione dei Giovani Titani.
Da quel poco che si evince il gruppo è decisamente cresciuto e maturato ed ha aperto le porte ad una nuova e più giovane generazione di sidekicks.
Il team originale è pronto ad insegnare loro come divenire la versione migliore di se stessi.
Molto interessante l'inserimento di personaggi di più svariato genere, segno di voler rendere il fumetto accessibile a ragazzi e ragazze di ogni provenienza.
Colpisce moltissimo il personaggio disabile di Bolt, entrato nelle mire di Amanda Waller per le sue peculiarità velociste.
La dichiarazione d'intenti è chiara sin dal primo capitolo, nessuno è al riparo dalla morte, tutti i membri di questa task force sono al servizio indiscutibile di Amanda Waller e dei suoi piani.
Il ritmo narrativo si differenzia parecchio dall'ultima gestione e risulta un pelo influenzato, come è giusto che sia, dalla tanto chiacchierata pellicola "THE SUICIDE SQUAD" di James Gunn.
Robbie Thompson, con l'aiuto in un capitolo crossover da parte di Tim Sheridan, tesse una trama avvincente, con personaggi da una parte iconici (Peacemaker, Rick Flagg, Superboy, Artiglio e Bloodsport), dall'altra totalmente assurdi, chiare pedine sacrificabili nel contesto narrativo della storia.
Thompson rispetta appieno la caratterizzazione, a tratti estrema, dei personaggi più noti, rendendo inoltre Amanda Waller un vero leader e gran burattinaio senza scrupoli, facendole perdere quel filo di vaga umanità che aveva acquisito di recente.
La serie si interfaccia notevolmente con la continuity narrativa dell'universo DC, con da una parte i più recenti accadimenti dell'Arkham Asylum e dall'altra con il progetto della Teen Titans Academy.
E' una serie del tutto rinnovata quella che ci troviamo davanti, dal ritmo molto più incalzante, con personaggi decisamente sopra le righe, ognuno un vero e proprio pericolo tanto per la società quanto per il team.
Peacemaker e Bloodsport sono praticamente scritti sulla scia della loro controparte cinematografica, rendendo di fatto il secondo un pò più tosto e figo rispetto a come era in origine sulle pagine dei fumetti.
Peacemaker è una vera e propria mina vagante, yes man quanto basta ma pronto a fare di testa sua se le missioni non coincidono con la sua politica personale.
Superboy non è lo stesso personaggio che abbiamo visto sulle pagine di Young Justice, raccoglie senza ombra di dubbio la sua eredità precedente, un clone la cui personalità è molto influenzabile dal momento, più Lex Luthor che Superman e, sicuramente, con una grande turba psicologica personale.
E' protagonista del cliffhanger di chiusura del volume che ne preannuncia delle belle.
Rick Flagg è un personaggio di cui, per ora, si vede poco, eppure è sufficiente per capire che potrebbe rivelarsi una vera spina nel fianco per la Waller.
Artiglio, guerriero scelto della Corte dei Gufi, deve ancora mostra di che pasta è fatto ma, senza dubbio, questa sua versione rispetta quanto narrato in precedenza sul personaggio.
Ci sono poi altri personaggi che, personalmente, non dicono molto, ma che trovo adatti per come sfruttati nell'equilibrio narrativo.
Molto interessante ed inaspettato il crossover con la serie "Teen Titans Academy" che ci dà modo di vedere il livello successivo della narrazione dei Giovani Titani.
Da quel poco che si evince il gruppo è decisamente cresciuto e maturato ed ha aperto le porte ad una nuova e più giovane generazione di sidekicks.
Il team originale è pronto ad insegnare loro come divenire la versione migliore di se stessi.
Molto interessante l'inserimento di personaggi di più svariato genere, segno di voler rendere il fumetto accessibile a ragazzi e ragazze di ogni provenienza.
Colpisce moltissimo il personaggio disabile di Bolt, entrato nelle mire di Amanda Waller per le sue peculiarità velociste.
Nel complesso una lettura decisamente interessante, molto più di quello che mi aspettassi in prima battuta.
Siamo sulla strada giusta per ridonare epicità alla serie, c'è ancora da lavorare (non vedo l'ora di leggerne il seguito) le cose si fanno davvero interessanti.
Ai disegni della serie "Suicide Squad" troviamo Eduardo Pansica, autore realistico e dinamico, con una visione registica notevolmente scoppiettante e fluida.
Si denota nel suo stile un'influenza artistica a metà strada tra Joe Bennett e Mike Deodato Jr.
Siamo sulla strada giusta per ridonare epicità alla serie, c'è ancora da lavorare (non vedo l'ora di leggerne il seguito) le cose si fanno davvero interessanti.
Ai disegni della serie "Suicide Squad" troviamo Eduardo Pansica, autore realistico e dinamico, con una visione registica notevolmente scoppiettante e fluida.
Si denota nel suo stile un'influenza artistica a metà strada tra Joe Bennett e Mike Deodato Jr.
Non ho idea di come siano le sceneggiature di Robbie Thompson, ma ho idea che Eduardo Pansica riesca ad essere pienamente in sintonia con lo scrittore, andando addirittura ad arricchire la narrazione tramite la costruzione di tavole ed inquadrature ad hoc.
L'artista focalizza molto l'attenzione sulla recitazione anatomica dei personaggi, sulle espressioni del loro volto, facendo trapelare apertamente quanto siano disagiati e disturbati, non degli eroi senza macchia e paura ma ben altro.
Un grande lavoro visivo lo fa con il personaggio di Peacemaker il cui elmo nasconde occhi e buona parte dei lineamenti del volto.
Anche Artiglio gode di un bel trattamento di favore dalla matita di Pansica, che ne sottolinea il fatto di essere un prigioniero di un manicomio criminale e, apparentemente, una semplice scheggia folle impazzita.
Nota di merito va al disegnatore Dexter Soy, messo in forze negli ultimi due capitoli del volume, che non solo suggerisce correttamente una visione diversa della Terra parallela del Sindacato del Crimine ma che va anche a citare una scena di coipeliana e marvelliana memoria dalle pagine della miniserie evento "Assedio".
Ribadisco, una bella lettura che può piacere tanto ai fans della serie a fumetti quanto ai curiosi attratti dalla più recente versione cinematografica di questi personaggi.
L'edizione proposta per il mercato italiano è la serializzazione in volumi di pregio della linea DC Collection, dotati di un'ottima rilegatura nonché consistenza cartacea del prodotto.
Potete trovare e recuperare il fumetto in fumetteria e in libreria.
Anche Artiglio gode di un bel trattamento di favore dalla matita di Pansica, che ne sottolinea il fatto di essere un prigioniero di un manicomio criminale e, apparentemente, una semplice scheggia folle impazzita.
Nota di merito va al disegnatore Dexter Soy, messo in forze negli ultimi due capitoli del volume, che non solo suggerisce correttamente una visione diversa della Terra parallela del Sindacato del Crimine ma che va anche a citare una scena di coipeliana e marvelliana memoria dalle pagine della miniserie evento "Assedio".
Ribadisco, una bella lettura che può piacere tanto ai fans della serie a fumetti quanto ai curiosi attratti dalla più recente versione cinematografica di questi personaggi.
L'edizione proposta per il mercato italiano è la serializzazione in volumi di pregio della linea DC Collection, dotati di un'ottima rilegatura nonché consistenza cartacea del prodotto.
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Vi abbiamo solleticato la curiosità?
Il nostro appuntamento si rinnova domani con un'altra imperdibile recensione nonché consiglio alla lettura.
Nel frattempo ricordatevi di seguirci anche sui nostri canali social, Facebook - Associazione Culturale Bergomix e Instagram - Bergomix Official, per rimanere aggiornati sul mondo dei fumetti, le sue meraviglie e i nostri eventi dal vivo!
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LO STAFF DI ASSOCIAZIONE CULTURALE BERGOMIX
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