domenica 9 gennaio 2022

SPECIALE: DIABOLIK IL FILM - UN VIAGGIO DI ANDATA E RITORNO TRA NONA E SETTIMA ARTE

Una delle più piacevoli novità delle festività natalizie 2021 è stata senza dubbio l'uscita di un'attesa pellicola cinematografica, un cinecomics totalmente italiano, "DIABOLIK - IL FILM" firmato alla regia dai Manetti Bros.
Il rapporto tra Cinema italiano e Fumetto è di vecchia data, pensiamo ad esempio a "Sturmtruppen" film del 1976 di Salvatore Samperi che ha tentato di adattare sul grande schermo l'incredibile comicità dell'omonimo fumetto di Bonvi, a "Danger: Diabolik" pellicola del leggendario regista Mario Bava che ha portato il Re del Terrore per la prima volta nei cinema di tutta Italia, o ancora a "Tex: Il Signore degli Abissi", film di Duccio Tessari, timido tentativo di portare su maxi schermo il fumetto italiano popolare per eccellenza.
Ma non è tutto, pensiamo ai più recenti tentativi di revisione del legame binomico tra Settima e Nona Arte, come il progetto "Il Ragazzo Invisibile" del regista Premio Oscar Gabriele Salvatores sviluppato sia in due pellicole cinematografiche che in due miniserie a fumetti, al pluripremiato film "Lo Chiamavano Jeeg Robot" di Gabriele Mainetti che ha goduto del plauso tanto della critica cinematografica che della comunità fumettistica italiana, e all'incredibile pellicola "Freaks Out" firmata sempre da Gabriele Mainetti che nell'autunno 2021 consacra definitivamente il genere supereroico nel cinema nostrano.
Ed è proprio sulla scia di questa rinnovata ondata di entusiasmo che si inserisce "Diabolik - Il Film" di cui andiamo ora a proporvi uno speciale firmato dal nostro Presidente.


DIABOLIK - IL FILM 

Sarò sincero, attendevo con ansia l'uscita del film, tanto da andare a vedermelo al Day One.
La campagna pubblicitaria, la scelta tanto del cast con Valerio Mastandrea nel ruolo di Ginko, Miriam Leone nel ruolo di Eva Kant e Luca Marinelli nel ruolo di Diabolik, quanto della regia (chi ben li conosce sa quanto sia notevole la bravura dei Manettis Bros.), il grande lavoro di collaborazione con Astorina (la casa editrice del fumetto), facevano presagire il meglio... e così è stato!
Finalmente un grande fumetto italiano è stato trasposto in un grande film, epico e magnifico!
Durante la visione son rimasto più volte stupefatto, non dissimile da come rimasi ammirato del lavoro cinematografico di Sam Raimi per i primi due Spider-Man cinematografici.
Ai Manetti Bros. è spettato un compito davvero arduo, riuscire a trasporre un fumetto iconico del panorama fantastico italiano, "Diabolik", con le sue visioni, le sue scenografie atemporali e i suoi statuari protagonisti.
Tradurre da cellulosa a celluloide la visione delle tavole di Diabolik, il loro equilibrio tanto artistico visivo quanto narrativo, non era affatto semplice.
Come ben sanno i lettori come me, la tavola tipica del fumetto è divisa in due vignette, due finestre che aprono lo sguardo su scenografie dettagliate, su piani sequenza specifici, completi, mai raffazzonati o sforzati, dove molto lavoro e molta attenzione sono incentrati sulla recitazione dei personaggi.
La frenesia, la concitata azione a cui il cinema moderno ci ha abituato, potevano ostacolare la trasposizione del fumetto, ma fortunatamente la regia dei Manetti Bros. è riuscita a scrollarsi di dosso certi dogmi cinematografici moderni e a dettare ritmi e sequenze specifici ed idonei a portare il mondo e i personaggi ideati dalle Sorelle Giussani sui maxischermi delle principali sale cinematografiche italiane.
Il film prende ispirazione in maniera particolare dagli esordi editoriali della serie, dall'incontro di Diabolik con Eva Kant.
Quella a cui assistiamo nel corso della pellicola è la nascita del loro solido legame e della loro storia d'amore, talmente potente da non poter esser fermata dalle sbarre di un'impenetrabile prigione o da chi ha come obiettivo di far rispettare la legge.
All'incredibile talento recitativo di Luca Marinelli è spettato l'arduo compito di interpretare il Re del Terrore, un personaggio molto difficile da rendere in realtà vista la sua impenetrabilità emotiva.
Grande lavoro è stato fatto sullo sguardo di Diabolik, sulla sua recitazione anatomica e vocale.
E' stata poi Miriam Leone a rubare la scena durante tutto il film, incarnando splendidamente una Eva Kant tanto seducente quanto arguta ed intrigante.
Il suo personaggio non è quello della semplice femme fatale o della bella del protagonista, è una vera e propria co-protagonista, un'icona anche femminista se vogliamo, ma non solo.
Ci son stati momenti dove la recitazione era tutta focalizzata sul suo volto, sulle sue espressioni facciali, quasi da suggerire allo spettatore cosa il suo personaggio stesse pensando.
Per non parlare poi del tono della voce, incisivo e determinante nel rendere vivo il personaggio.
Altrettanto lavoro egregio è stato fatto da Valerio Mastandrea che ha dato volto e corpo all'Ispettore Ginko, un personaggio molto importante nell'equazione narrativa della storia e della serie a fumetti.
Ginko non lo puoi odiare, per quanto Diabolik ed Eva siano i protagonisti, il lettore deve riconoscere il loro ruolo di criminali e vedere nell'ispettore di Clerville il volto delle forze del Bene.
Un trio incredibile, tanto da dominare assieme il poster promozionale del film.
Molto piacevoli anche le recitazioni di Claudia Gerini, come quella di Serena Rossi, che ha dato vita magistralmente al triste personaggio di Elisabeth che, in un certo qual modo, perfettamente incarna il malinconico ruolo a cui alcune donne degli Anni 60 erano condannate.
A tal proposito, non posso che complimentarmi per l'eccellente resa visiva degli Anni 60.
Da spettatore mi sono sentito totalmente trasportato in quegli anni, non c'era una virgola fuori posto!
Dalle architetture alle scenografie, dai costumi al trucco e parrucco, dalle luci ai colori, per non parlare della fedeltà del tempo, nei ruoli delle figure maschili e femminili, la visione dei Manetti Bros. è stata davvero impeccabile.
E lo dico da uno che ha osservato con occhio critico l'intera pellicola.
Anche a livello scenografico la fantasiosa Città Stato di Clerville funziona bene nel suo complesso, dal centro città sino ai limiti periferici, non mi è affatto sembrato che le diverse location stonassero tra di loro.
I lettori non avranno di che lamentarsi visto che anche la Jaguar e i rifugi di Diabolik hanno fatto la loro cosiddetta porca figura, conservando l'importanza e l'iconicità che abbiamo vissuto negli anni sulle pagine dei fumetti.
Ho molto apprezzato anche due camei fumettistici, quello del Direttore Mario Gomboli che ha prestato volto e voce al giudice del tribunale e a quello del disegnatore Giuseppe Palumbo, visto nei panni del ritrattista del tribunale, perfettamente ripreso nella sua arte di disegnare.
Nel complesso quindi un bel film, con una storia solida che scorre via bene dall'inizio alla fine, oltre due ore che filano, galoppano, senza stancare mai lo spettatore, sia esso un lettore del fumetto o un semplice occasionale fruitore della pellicola.
I personaggi funzionano, azione, emozioni, momenti epici e commediali son ben resi e dosati.
Davvero, siamo di fronte ad un lavoro egregio, ad un cinecomics italiano di tutto rispetto che non ha nulla da invidiare alle pellicole provenienti da Oltralpe e da Oltreoceano.
Se non avete ancora avuto modo di vederlo, il mio consiglio è di correre al cinema perché non ve ne pentirete assolutamente.

Il Presidente di Bergomix posa soddisfatto davanti al poster cinematografico dopo la visione del film

DIABOLIK - IL FUMETTO: DOVE E COSA LEGGERE?

Quello che spesso accade, dopo la visione di un film tratto da un fumetto, è di aver voglia di saperne di più, di conoscere il destino dei personaggi, di vedere cosa stanno facendo ora.
Fortunatamente, in questi casi, il nuovo possibile od occasionale lettore, può contare su tutta una serie di produzioni editoriali facilmente acquistabili in edicola, fumetteria e libreria (oltre che sugli store online delle rispettive case editrici).
Andremo quindi qui a proporvi alcuni titoli fumettistici di Diabolik, recensiti dal nostro Presidente, che sono di facile reperibilità.
La serie regolare e le ristampe si trovano facilmente in tutte le edicole d'Italia, persino nei centri commerciali (noi però vi consigliamo di recarvi presso l'edicola di fiducia del vostro paese o della vostra città).
In fumetteria e in libreria potete trovare alcune ristampe di pregio e pubblicazioni originali ad hoc.

"DIABOLIK N.12 - ANNO LX - COME PER MAGIA" 


Una pubblicazione di Astorina.
Soggetto di Mario Gomboli e Andrea Pasini, sceneggiatura di Rosalia Finocchiaro e Andrea Pasini, disegni di Giuseppe Di Bernardo.
Brossurato tascabile, 120 pagine bianco e nero, prezzo di copertina 2,80€.

Nel mese di Dicvembre ha debuttato in edicola il nuovo numero inedito di Diabolik - Il Re del Terrore che ha accompagnato l'uscita in sala di "Diabolik - Il Film", l'attesa pellicola cinematografica lungamente rimandata per problemi pandemici.
Questo nuovo numero si è rivelato decisamente affascinante, con Diabolik nuovamente messo a dura prova nel suo tentativo di mettere le mani su di un antico gioiello che cela un grande segreto.
Quella che parte come una storia su un'agognata eredità diventa una vera sfida per il Re del Terrore che, pur dovendo dividersi contemporaneamente su quattro fronti, si ritrova a rischio beffa in più di un'occasione.
Diabolik deve vedersela con l'antica Arte intrattenitiva della prestidigitazione.
Può la magia, o presunta tale, essere a prova di ladro?
Ispirandosi forse un poco a "Now you see me", tant'è che il lettore stesso rimane, nell'assistere ai trucchi e agli inganni, a bocca aperta in più di un'occasione, Gomboli, Pasini e Finocchiaro ideano e strutturano una trama lineare, avvincente e per nulla scontata.
Come ho già avuto modo di dire in passato, le storie migliori, degli ultimi anni, sono quelle che vedono Diabolik ed Eva in difficoltà, cosa che costringe l'autore a scavare e trovare dei meccanismi narrativi che non rendono mai banale le imprese del Re del Terrore.
Tra l'altro, in questo numero, possiamo godere di uno sfogo di rabbia del nostro amato ladro, cosa che non capita spesso di leggere.
Ai disegni ritroviamo Giuseppe Di Bernardo, uno dei miei disegnatori preferiti della serie, che, con il suo tratto realistico e dinamico, firma tavole che lasciano il segno.
Giuseppe si dimostra un disegnatore molto attento ai dettagli, in grado di cogliere i protagonisti in pose plastiche o placide, in situazioni ardue o del quotidiano.
In questo albo, dove ogni dettaglio non viene mai trascurato, sebbene la classica gabbia strutturale dell'albo "Diabolik" ponga tutta una serie di limitazioni, ogni tavola, se non addirittura ogni vignetta, da l'impressione di essere una finestra che da sulla vita degli abitanti di Clerville.
Giuseppe ritrae dei personaggi fantastici, cogliendone la caratterizzazione in ogni dettaglio, facendo si che volti e pose anatomiche divengano il fulcro della narrazione.
Gli occhi di Diabolik, così come lo sguardo di Eva, bucano i limiti della tavola.
Devo dire che mi ha fatto molto piacere vedere ritratto, in un cameo particolare che non spoilererò, uno dei più importanti sceneggiatori italiani della Nona Arte.
Giuseppe ne ha colto ogni lineamemento e il modo di comunicare, sia tramite le smorfie del volto che con la gestualità del personaggio.
Durante la lettura mi sembrava proprio di sentire il suo timbro di voce!
La copertina dell'albo è firmata come sempre da Matteo Buffagni.
Buffagni, ad ogni numero, si rivela l'artista giusto per firmare queste piccole, incisive e simboliche opere d'arte.
Il disegno di copertina di questo mese fa rumore, non solo ritrae in una posa classica di genere escapista il nostro Diabolik, ma sembra proprio trasmettere e far risuonare l'atmosfera del momento.
In un certo senso sembra quasi simboleggiare le imprese impossibili del Re del Terrore.
Nel complesso una bella ed avvincente lettura, godibile tanto dai fans del personaggio quanto da chi vi si vuol avvicinare per la prima volta.
È davvero incredibile come, ancora oggi, un albo tascabile brossurato di 120 pagine inedite in bianco e nero dal prezzo di copertina di €2,80 , possa contenere un racconto in grado di intrattenere ad alti livelli.
In allegato all'albo troviamo un piccolo spillato dedicato al film e ai suoi diabolici segreti.
Potete recuperare il fumetto in tutte le fumetterie e tramite lo store online dell'editore.

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"DIABOLIK- IL GIOVANE DIABOLIK"



Una pubblicazione Oscar Mondadori Vault.
Soggetto di Mario Gomboli e Tito Faraci, sceneggiatura di Tito Faraci, disegni di Giuseppe Palumbo e Giuseppe Di Bernardo.
Cartonato, 232 pagine bianco e nero, prezzo di copertina 19€.

Quello che ho appena letto è un corposo volume che ristampa uno dei cicli più recenti e importanti di Diabolik - Il Re del Terrore, una delle più note icone non solo della Nona Arte ma anche della pop culture italiana.
Le storie presenti contribuiscono a togliere il pluriennale velo di mistero sulle origini e il percorso formativo del leggendario ladro di Clerville, in una ambientazione totalmente differente da quella a cui siamo abituati nella serie regolare mensile.
Dimentichiamoci della fidata Eva o dell'implacabile Ginko, qui i personaggi principali sono tutt'altri e l'atmosfera è quella di una perenne spada di Damocle che pende sulla testa di tutti gli abitanti dell'isola di King.
Le due storie principali del volume sono illustrate dalla straordinaria firma di Giuseppe Palumbo, che si scrolla di dosso gli stilemi classici della serie e propone uno stile più moderno, tipico della sperimentazione grammaticale fumettistica italiana.
Al di là dei minuziosi dettagli delle vignette e dello spettacolare uso di un bianco e nero più morbido e dinamico, ciò che più mi affascina di Palumbo è la capacità di sfruttare appieno in modo accattivante il viso dei personaggi, conferendogli una espressività talmente potente da empatizzare subito col lettore.
Ad introdurre e concludere la prima storia, due frammezzi ambientati nel presente, troviamo un'altra grande firma di Diabolik, Giuseppe Di Bernardo il cui lavoro differisce parecchio da quello di Palumbo.
La sua impostazione di tavola rispecchia la classica gabbia bonelliana, il suo tratto amplifica la luce delle scene e particolareggia tantissimo scenografie e personaggi, contribuendo a far rallentare e respirare la storia.
Nel complesso una bella ed avvincente lettura che sa coinvolgere tanto il lettore più fan hardcore quanto quello più occasionale e neofita.
Il volume presenta un'eccezionale rapporto qualità/prezzo per il tipo di confezione, formato e cura di stampa.
Lo potete trovare e recuperare in libreria e nelle migliori fumetterie.


"KID IL RAGAZZO CHE VOLEVA ESSERE DIABOLIK"


Una pubblicazione  DeA Planeta Libri.
Scritto da Guido Sgardoli, copertina e illustrazioni interne di Andrea Artusi.
288 pagine, prezzo di copertina 14,90€.
 
Un romanzo originale che trasuda di passione nei confronti di Diabolik - Il Re del Terrore quello scritto da Guido Sgardoli, uno dei più noti e pluripremiati scrittori italiani per giovani.
L'opera, aperta ad un amplio target di pubblico, non si svolge nella fittizia Clerksville ma idealmente, seppur in maniera sapientemente mascherata, nella realtà italiana di tutti i giorni.
Ha per protagonisti Kid e Evelyne, due giovani ragazzi in età adolescenziale, i cui destini saranno portati dal più luttuoso dei casi ad incrociare le proprie strade e che si troveranno coinvolti in un'avventura che li porterà ad emulare, in qualche modo, le imprese di Diabolik ed Eva Kant.
Due personaggi con i quali i lettori più giovani ed i fans hardcore del personaggio creato dalle Sorelle Giussani entrano sin da subito in empatia, che ti entrano dentro e ti fanno emozionare.
Quando Evelyne piange non possiamo non struggerci per lei, quando i nostri eroi sono in pericolo non possiamo non farci coinvolgere dall'adrenaliniche situazioni in cui si trovano.
Lo stile di scrittura di Sgardoli è davvero coinvolgente, riesce ad incollare il lettore alla pagina, trascinandolo nell'Immaginario di questa avventura, un sogno che tutti i fans di Diabolik hanno segretamente covato, e che per certi versi segna un inedito e ben riuscito esperimento.
Avventura, thriller, azione, sentimenti si incrociano in questa pubblicazione che, per contenuti, avrebbe sicuramente ben affiancato la tanto attesa uscita cinematografica dei Manetti Bros.!
Quanti rimandi, non solo simbolici, alla storia fumettistica di Diabolik, Sgardoli ha fatto un ottimo lavoro intessendo una trama convincente con un innovativo mix tra i ritmi delle migliori serie televisive, eccezionali caratterizzazioni che rispecchiano l'animo dei più giovani e gli elementi vincenti di un'icona italiana della Nona Arte
Non leggo spesso romanzi, negli ultimi anni mi sono specializzato più sui saggi, ma questo mi è veramente piaciuto, l'ho divorato in poche ore!
L'illustrazione di copertina e alcune illustrazioni/tavole in bianco e nero che compaiono all'interno del libro sono state realizzate dall'artista Andrea Artusi che da circa 20 anni cura le edizioni digitali di Astorina.
Un tratto semplice e graffiante ma che con poco riesce a rendere appieno l'idea di quel che accade e delle emozioni provate dai personaggi.
Un libro di cui consiglio la lettura, anche a chi non è lettore di fumetti.
Forse soprattutto a loro è dedicato questo tipo di pubblicazione, sia mai che in qualche modo si spingano a leggere anche un albo di Diabolik, serie a fumetti che trovate regolarmente in ogni edicola d'Italia.
Trovate o potete ordinare il libro in libreria e nelle migliori fumetterie.


"DIABOLIK IL FILM - IL GRAPHIC NOVEL"



Una pubblicazione congiunta MONDADORI LIBRI e ASTORINA  sotto l'etichetta editoriale OSCAR INK.
Soggetto dei Manetti Bros., Mario Gomboli e Michelangelo La Neve, sceneggiatura di Michelangelo La Neve, adattamento di Mario Gomboli e Rosalia Finocchiaro, disegni di Giulio Giordano, Salvatore Cuffari e Bianca Burzotta, revisione disegni e colori di Agnese Storer.
Copertina di Claudio Villa.
Cartonato 144 pagine a colori, prezzo di copertina 19€.

E' essenzialmente un'operazione di andata e ritorno, il fumetto che adatta il film ispirato al fumetto di Diabolik.
Una pubblicazione che, per la sua peculiarità narrativa e commerciale, possiamo considerare come una graphic novel vera e propria.
Un lavoro molto complesso, che tiene conto di diversi fattori.
Il primo è senza dubbio la fedeltà al film, con la necessità ovviamente di adattare i tempi narrativi, differenti nei due media.
Il secondo è il rimando visivo che da una parte deve essere il più fedele possibile, mentre dall'altra non può, in questo caso, riportare i lineamenti fisici degli attori, permettendo così ai disegnatori di osare e differire dai canoni estetici della serie a fumetti (non troppo ovviamente).
A livello narrativo è un fumetto che funziona molto bene, "condensa" i ritmi del racconto e garantisce al lettore una storia dai sapori diabolici, che ben adatta la pellicola e che è in grado di rendere omaggio all'enorme lavoro produttivo che vi è stato dietro al film.
A livelli artistici un prodotto più che discreto, con tavole belle, dallo storytelling fluido, che conservano in parte il timbro della serie regolare e che in parte offrono un prodotto più "commerciale" e visivamente adatto ad un pubblico di massa.
Per intenderci, se un lettore di fumetti americani si approccia alla lettura di questa pubblicazione, avrà sicuramente meno barriere visive rispetto ad approcciarsi ad un qualsiasi numero inedito mensile del Re del Terrore.
Per chi come me ha amato il film, si tratta di un bel fumetto, un acquisto che non può assolutamente mancare nella propria collezione.
Lettura consigliata, anche per chi non ha voglia, o tempo, di vedersi il film (fate malissimo), ma vuol godersi questa nuova visione delle origini della coppia formata da Diabolik ed Eva Kant.

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Illustrazione dell'artista Giuseppe Di Bernardo, uno dei disegnatori della serie regolare di Diabolik, che ritrae il Re del Terrore ed Eva Kant a Bergamo

Ed eccoci così giunti alla fine del nostro speciale dedicato a Diabolik, dal fumetto al film e ritorno.
Noi rinnoviamo l'appuntamento a domani con un nuovo consiglio di lettura fumettistica, ma non dimenticatevi di seguirci anche sui nostri canali social, Facebook - Associazione Culturale Bergomix e Instagram - Bergomix Official per rimanere sempre aggiornati sulle meraviglie della nona Arte e i nostri eventi dal vivo!

LO STAFF DI ASSOCIAZIONE CULTURALE BERGOMIX

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