mercoledì 9 novembre 2022

NUOVI CONSIGLI ALLA LETTURA 17: KING OF SPIES

Ineguagliabili followers di Bergomix e preziosi lettori di fumetti, bentrovati nuovamente ad una nuova puntata della nostra e vostra rubrica a fumetti preferita.
Anche oggi, grazie alla recensione del nostro Presidente, andremo a proporvi una lettura a fumetti molto particolare.

"KING OF SPIES"





Editore: Panini Comics
Sceneggiatura: Mark Millar
Disegni: Matteo Scalera
Colori: Giovanna Niro
Formato cartonato, 136 pagine a colori, prezzo di copertina 19,00€

"King of spies" è l'ultima, in ordine di tempo, opera firmata da Mark Millar, autore di fumetti che negli anni ha firmato opere non solo per case editrici come Marvel e DC Comics, ma che si è distinto per aver saputo creare un proprio filone narrativo dove l'effetto wow, dove azione e surrealismo prendono il sopravvento rispetto al valore dei contenuti del racconto.
Per intenderci Mark Millar ha capito appieno che tipo di prodotto vuol leggere e godersi il pubblico medio americano e non perde l'occasione per sfornare nuove chicche, anche in un ottica di possibili adattamenti cinematografici e/o televisivi.
"King of spies" è il suo omaggio, la sua visione estrema, del mito di James Bond, in un mondo corrotto nel midollo.
Per certi versi è una vera e propria allegoria dello scenario politico mondiale moderno.
Sfruttando un meccanismo facile ma, al contempo, decisivo e rivoluzionario come quello di una neonata conversione in cerca di un'impossibile espiazione dei propri peccati, incontriamo e conosciamo Roland King, penultimo erede di una stirpe di spie e forze speciali a servizio di sua Maestà.
Quello che accade a Roland lo spinge a "sistemare le cose" prima che il proprio tempo finisca.
Ecco quindi che viviamo una pura avventura adrenalinica, un viaggio come dicevamo di apparente impossibile redenzione, una storia che unisce intimismo e dinamicità, che parla di padri e figli, di doveri verso la patria e di eredità.
E' un'avventura dal ritmo incalzante che ammalia e trascina il lettore dalla prima all'ultima tavola e che riesce a stupire nel finale e nella svolta narrativa delle ultime tavole, arrivando quasi a commuovere, seppur con quel tono smargiassico tipico di Millar.
Ai disegni troviamo l'eccellenza italiana di Matteo Scalera, un artista che ha saputo dimostrare di sapersi mettere in gioco e spingersi sempre più in là, in una continua sfida con se stesso e ricerca nel migliorare il proprio tratto.
Matteo Scalera ha sposato appieno quella corrente artistica di cui Sean Gordon Murphy è il promulgatore e simbolo, dove l'elemento scenico si fonde ad forte senso di dinamicità, dove la composizione della tavola deve seguire la necessità narrativo visiva arrivando anche a rompere, se necessario i limiti grammaticali della gabbia.
Vignette ricche di dettagli scenici e tratteggi dinamici si alternano a vignette dove il focus è cnetrato esclusivamente sui personaggi e la loro recitazione.
Tavole dal tratto "sporco" si alternano ad altre chiare, tagli registici sapienti con una visione artistica precisa atta a dettare il ritmo di scorrimento, mostrano uno storytelling peculiare ed estremamente efficace.
Non c'è spazio per la noia in questa storia, dove testo e disegni si fondono in un unico imprescindibile elemento visivo/narrativo, sapientemente animato dai colori di Giovanna Niro che riescono ad enfatizzare le tavole e i disegni di Scalera, imprimendo il tocco d'atmosfera necessario alla storia.
Sarà poi per la caratterizzazione del protagonista, o per il ritratto che ne fa Scalera con l'enfatizzazione della sua recitazione scenica, il lettore non può non empatizzare con Roland arrivando in breve tempo a comprenderlo.
Diversamente da altre storie, questo racconto non ha un vero e proprio villain, è una storia che pur estremizzando il contesto reale, vuol dare al lettore una giustizia sporca contro quel cancro che sta lentamente uccidendo il mondo.
Ed è proprio qui che Millar compie un gesto inaspettato, riuscendo a mettere il protagonista e la nostra realtà quotidiana, quasi sul medesimo asse narrativo.
A me è piaciuto particolarmente e, badate bene, non ho apprezzato tutte le opere di Millar, ritenendole alcune confusionarie o troppo finte e/o forzate.
Qui c'è una storia che vale la pena di essere raccontata e letta, oltretutto presentata in un volume unico e, forse, autoconclusivo.
L'edizione italiana proposta da Panini Comics è quella di un cartonato sulla falsa riga delle linee Marvel Collection e DC Collection, che regala al lettore un prodotto di ottima qualità ad un prezzo in linea con quello che il mercato attuale può consentire.
Potete trovare il fumetto in libreria e in fumetteria.

Vi abbiamo incuriositi?
Prossimamente in arrivo altri consigli di lettura!
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LO STAFF DI ASSOCIAZIONE CULTURALE BERGOMIX

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