Un caro saluto a voi, irriducibili lettori di fumetti ed amici di Bergomix!
Siamo nuovamente qui per consigliarvi una nuova interessante lettura fumettistica, attraverso la recensione del nostro Presidente.
"LE GIOVANI MARMOTTE IN LA TERRA DELLE NUVOLE"
Tavola originale in bianco e nero di Mario Ferracina
Copertina di Topolino #3454, realizzata a tema da Ivan Bigarella e colorata da Andrea Cagol
Tavola originale in bianco e nero di Mario Ferracina
Originariamente pubblicata in due parti su Topolino #3454 , edito da Panini Comics.
Soggetto e sceneggiatura di Francesco Vacca e disegni di Mario Ferracina.
Il ritorno, sulle pagine di Topolino, delle Giovani Marmotte inizia ad ingranare una nuova marcia.
Dopo un'introduzione sapientemente raccontata e una serie di passaggi narrativi che ne hanno riaffermato, dopo molto tempo, l'importanza e la peculiarità nell'economia dell'universo disneyano, con questo nuovo racconto inizia a palesarsi un vero e proprio disegno di massima che mai ci saremmo aspettati.
Quanto raccontato sinora inizia ad assumere i toni di un gigantesco mosaico narrativo, con un'oscura e malefica minaccia che sembra avercela proprio con le nostre amatissime Giovani Marmotte.
Questo nuovo viaggio, che porta tanto le GM quanto i lettori, nell'affascinante "Terra delle Nuvole", ovvero la magnifica Salar De Uyuni, la più grande distesa di sale al mondo, situata in Bolivia.
Trovo affascinante come Francesco Vacca, con questa storia, voglia lavorare e narrare su più livelli.
Da una parte evidenzia il forte legame tra le Giovani Marmotte, la natura e l'ecologia, ritraendolo specularmente alla forte attenzione delle generazioni più giovani nei confronti del nostro pianeta, portato, forse, oltre il punto di non ritorno del disastro ambientale ed ecologico.
Dall'altra parte il confronto generazionale rappresentato tanto dal Gran Mogol con la sua truppa quanto dal peso della responsabilità del team paperopolese delle GM nell'illustrare e "vendere" a chi ci sta facendo un pensiero, cosa significa essere Giovane Marmotta.
Sotto un ulteriore punto di vista, infine, Vacca racconta e stupisce, mostrando un forte filo narrativo di continuity che non era così ben palesato nelle storie più recenti.
Credo che, già dalla prossima storia, inizieremo a vedere dei veri e propri colpi di scena.
Uno degli elementi narrativi che in questo racconto mi ha regalato grasse risate, è stato il perfetto e assurdo utilizzo del genio di Newton Pitagorico.
C'è davvero una grande differenza tra il ritratto odierno del personaggio, contagiato da una sorta di follia parentale, e quello Anni 90, dove era considerato più "il tizio sulla sedia", il nerd della squadra che sa sfruttare la tecnologia a differenza dei propri compagni.
Anche Qui, Quo e Qua vengono descritti e sfruttati in maniera differente.
Se negli Anni 90 erano quasi sempre al centro dell'attenzione delle storie portanti, accompagnati poi da Alvin, Lardello, Newton e gli altri fidi compari, in questa nuova gestione rientrano, narrativamente parlando, nell'insieme dell'economia del racconto, senza risultarne però gli indiscussi protagonisti.
Ai disegni di questa nuova avventura troviamo il dinamico tratto umoristico di Mario Ferracina, che nella sintesi dell'impronta disneyana trova una forte energia artistica.
Le sue tavole sono dotate di uno straordinario e fluido storytelling, la sua visione artistico narrativa dimostra di essere moderna, atta allo scopo e in grado di plasmare graficamente il racconto di Francesco Vacca.
Notevole anche la cura nelle scenografie, negli sfondi ambientali e nella delineazione degli animali.
Le matite di Ferracina sembrano portare fisicamente il lettore in quel paesaggio da sogno che è Salar De Uyuni.
Plastico e dinamico l'utilizzo della recitazione anatomica e facciale dei personaggi, che creano a livello visivo una forte empatia col lettore.
Le emozioni delle Giovani Marmotte traspaiono da ogni tavola ed avvolgono il nostro sguardo, facendoci sentire parte del team.
Nel complesso quindi non solo una bella lettura ma persino intrigante che lascia il lettore con la voglia di sapere cosa accadrà poi.
Questo rilancio sta funzionando alla grande, sono davvero contento di come stia procedendo il ritorno delle Giovani Marmotte, in un contesto moderno, attuale e realmente sensato.
Il numero di Topolino che ospita questa storia gode anche di una sensazionale illustrazione d'impatto firmata nei disegni da Ivan Bigarella e nei colori da Andrea Cagol.
Una copertina che colpisce e che ritrae perfettamente, senza spoilerare, i contenuti della storia.
Meravigliosa!
Potete trovare questa storia a fumetti su TOPOLINO in ogni edicola d'Italia.
Questo nuovo viaggio, che porta tanto le GM quanto i lettori, nell'affascinante "Terra delle Nuvole", ovvero la magnifica Salar De Uyuni, la più grande distesa di sale al mondo, situata in Bolivia.
Trovo affascinante come Francesco Vacca, con questa storia, voglia lavorare e narrare su più livelli.
Da una parte evidenzia il forte legame tra le Giovani Marmotte, la natura e l'ecologia, ritraendolo specularmente alla forte attenzione delle generazioni più giovani nei confronti del nostro pianeta, portato, forse, oltre il punto di non ritorno del disastro ambientale ed ecologico.
Dall'altra parte il confronto generazionale rappresentato tanto dal Gran Mogol con la sua truppa quanto dal peso della responsabilità del team paperopolese delle GM nell'illustrare e "vendere" a chi ci sta facendo un pensiero, cosa significa essere Giovane Marmotta.
Sotto un ulteriore punto di vista, infine, Vacca racconta e stupisce, mostrando un forte filo narrativo di continuity che non era così ben palesato nelle storie più recenti.
Credo che, già dalla prossima storia, inizieremo a vedere dei veri e propri colpi di scena.
Uno degli elementi narrativi che in questo racconto mi ha regalato grasse risate, è stato il perfetto e assurdo utilizzo del genio di Newton Pitagorico.
C'è davvero una grande differenza tra il ritratto odierno del personaggio, contagiato da una sorta di follia parentale, e quello Anni 90, dove era considerato più "il tizio sulla sedia", il nerd della squadra che sa sfruttare la tecnologia a differenza dei propri compagni.
Anche Qui, Quo e Qua vengono descritti e sfruttati in maniera differente.
Se negli Anni 90 erano quasi sempre al centro dell'attenzione delle storie portanti, accompagnati poi da Alvin, Lardello, Newton e gli altri fidi compari, in questa nuova gestione rientrano, narrativamente parlando, nell'insieme dell'economia del racconto, senza risultarne però gli indiscussi protagonisti.
Ai disegni di questa nuova avventura troviamo il dinamico tratto umoristico di Mario Ferracina, che nella sintesi dell'impronta disneyana trova una forte energia artistica.
Le sue tavole sono dotate di uno straordinario e fluido storytelling, la sua visione artistico narrativa dimostra di essere moderna, atta allo scopo e in grado di plasmare graficamente il racconto di Francesco Vacca.
Notevole anche la cura nelle scenografie, negli sfondi ambientali e nella delineazione degli animali.
Le matite di Ferracina sembrano portare fisicamente il lettore in quel paesaggio da sogno che è Salar De Uyuni.
Plastico e dinamico l'utilizzo della recitazione anatomica e facciale dei personaggi, che creano a livello visivo una forte empatia col lettore.
Le emozioni delle Giovani Marmotte traspaiono da ogni tavola ed avvolgono il nostro sguardo, facendoci sentire parte del team.
Nel complesso quindi non solo una bella lettura ma persino intrigante che lascia il lettore con la voglia di sapere cosa accadrà poi.
Questo rilancio sta funzionando alla grande, sono davvero contento di come stia procedendo il ritorno delle Giovani Marmotte, in un contesto moderno, attuale e realmente sensato.
Il numero di Topolino che ospita questa storia gode anche di una sensazionale illustrazione d'impatto firmata nei disegni da Ivan Bigarella e nei colori da Andrea Cagol.
Una copertina che colpisce e che ritrae perfettamente, senza spoilerare, i contenuti della storia.
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Vi abbiamo incuriositi?
A presto con un nuovo consiglio alla lettura fumettistica!
Nel frattempo continuate a seguirci anche sui nostri canali social per rimanere aggiornati sui nostri appuntamenti dal vivo, Facebook - Associazione Culturale Bergomix e Instagram - Bergomix Official.
LO STAFF DI ASSOCIAZIONE CULTURALE BERGOMIX
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