Carissimi lettori di fumetti ed ineguagliabili amici di Bergomix bentornati ad una nuova puntata della nostra rubrica dedicata ai consigli di lettura fumettistici.
Grazie alla recensione del nostro Presidente, andremo a proporvi una lettura disneyana molto interessante.
"PIPPO E I BRACCIALI DI MACISTE"
Una pubblicazione di Panini Comics, originariamente pubblicato su Topolino #3467.
Sceneggiatura di Francesco Artibani, disegni a matita di Lorenzo Pastrovicchio, chine di Michela Frare e colori di Andrea Stracchi.
Anticipata da un'iconica illustrazione di copertina firmata da Corrado Mastantuono, "Pippo e i bracciali di Maciste" è il racconto a fumetti inedito che celebra il 90° anniversario di Pippo, al secolo Goofy, l'ineguagliabile compare di avventure di Topolino, sempre carico di ottimismo e con una visione singolare della vita.
Ciò che subito balza all'occhio è la volontà di celebrare l'essenza stessa del personaggio, con una narrazione back to the basic, dove il lettore viene riportato all'epoca d'oro dei racconti disneyani, quando Topolino, Paperino e Pippo facevano squadra.
La storia, sapientemente intessuta da Francesco Artibani, vede Pippo come indiscusso protagonista, come incognita importante dell'equazione narrativa del trio disneyano.
Da spalla, Pippo diviene il fulcro del racconto attorno al quale ruotano in perfetta armonia tutti i personaggi.
Bella e nostalgica l'emotività che regna tra Pippo e i suoi compari, un inno all'amicizia e al suo significato più puro.
L'idea di base del racconto è senza dubbio un classico interessante, i nostri protagonisti vedono la propria quotidianità rivoluzionata dall'introduzione di due personaggi inediti, il professor Hanselmaus e la giovane Clara, custodi di un segreto incredibile.
Da qui prende il via un'escalation narrativa, un'indagine svolta in maniera irregolare ed originale, con l'attenzione apparentemente focalizzata su Pippo e le sue nuove abilità circensi mentre sullo sfondo si dipana un mistero la cui soluzione viene egregiamente svelata alla fine dell'avventura.
Se il racconto risulta avvincente e divertente, un mix tra azione e commedia davvero ben riuscito, i disegni non sono da meno.
Alle matite ritroviamo una delle firme più note ed amate del settimanale Disney per eccellenza, Lorenzo Pastrovicchio, il cui tratto estremamente plastico e umoristico ben si addice ad una storia di questo calibro.
Pastrovicchio sembra trovarsi estremamente a proprio agio in questo contesto, con uno slancio artistico dinamico che, non solo rende omaggio ai classici d'origine, non solo permette ai personaggi di esprimersi emotivamente al meglio, ma riesce a dar modo al disegnatore di continuare la propria evoluzione stilistica.
Ad un occhio ben attento, notiamo come la visione originale dei personaggi sia solo un punto di partenza attorno al quale Pastrovicchio modella uno stile più moderno, fresco e dinamico, fortemente incentrato sull'azione, dove le espressioni facciali e la recitazione dinamica delle anatomie vengono spinte al massimo delle proprie capacità espressive.
Uno stile che ben miscela ambientazione e ricercatezza moderna, perfettamente in sintonia con la visione moderna artistica del Direttore Bertani.
Tra l'altro, un racconto di questo tipo, permette al disegnatore una sperimentazione artistica che ben si concilia con la propria passione per il fumetto disneyano.
Le chine di Michela Frare sono riuscite a dare volume e dinamicità alle matite di Pastrovicchio, andando e definire e delineare tanto personaggi quanto le ricche scenografie portanti del racconto.
Ciliegina sulla torta i colori di Andrea Stracchi che, attraverso una lente calda e apparentemente deformante su note vintage, riescono a dare quel senso di ambientazione classica senza però dare un'idea di vecchio.
Ancora una volta il colore si rivela un elemento importante per la riuscita narrativa ed emotiva del racconto.
Nel complesso una bella lettura, un racconto in grado di mettere d'accordo e soddisfare sia i lettori di vecchia guardia che il target medio di Topolino.
Da amante del buon Fumetto, spero in una futura edizione cartonata che dia estremamente spazio anche alle matite di Pastrovicchio, al passaggio delle chine ed ovviamente alla colorazione.
Confido in un bel Topolino Extra autunnale che completi il cerchio di questi festeggiamenti.
Per chi vuole recuperare immediatamente in racconto, può farlo tramite la propria fumetteria di fiducia o attraverso il servizio arretrati.
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Vi abbiamo incuriositi?
A breve nuovissimi consigli di lettura a fumetti!
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