Cari lettori di fumetti e fedelissimi seguaci di Bergomix, bentornati ad una nuova puntata speciale della nostra rubrica di recensioni fumettistiche.
Grazie all'analisi di un grande appassionato della Nona Arte quale è il nostro Presidente, andremo a proporvi un paio delle più recenti storie a fumetti apparse sul settimanale Topolino.
Si tratta di racconti di alta qualità narrativa ed artistica, proprio come il settimanale ci ha ben abituato in questi ultimi anni.
"TOPOLINO E IL RITORNO DELL'UOMO FALENA"
Apparso in due puntate su TOPOLINO 3471-3472 edito da Panini Comics.
Sceneggiatura di Sergio Badino, disegni di Andrea Malgeri, chine di Simone Paoloni, colori di Putra Shah Bin Bin Abd Jalil.
Un grande racconto con protagonisti Topolino e i due nipotini Tip & Tap, sullo sfondo del mistero de l'Uomo Falena qui rivisto attraverso la lente narrativa dei più moderni creepypasta e che arriva addirittura a presentare un personaggio reale in chiave parodica disneyana "Massimo Polidoro", qui divenuto Max Topidoro.
Nella realtà giornalista e divulgatore scientifico, diviene qui un personaggio chiave per affrontare, vivere e svelare il mistero del terrificante Uomo Falena, mito mostruoso nato sul finire degli Anni 60 in Virginia, Stati Uniti d'America e ben sviluppato anche dal romanzo/film "The Mothman Prophecy".
La storia presenta un racconto saldo ed avvincente con un preludio che colpisce da subito il lettore, proiettandolo in quel viaggio che è questa storia a fumetti.
Ecco quindi che i vari pezzi della scacchiera iniziano a muoversi, dando corpo alla narrazione, portando un continuo dubbio dove mito e realtà si intersecano, si scambiano tra di loro, sino alla forte ed importante risoluzione finale che apre uno scenario di cui sentiremo sicuramente presto riparlare.
La storia di Sergio Badino riprende quel filone filo orrorifico che negli ultimi mesi abbiamo visto, di tanto in tanto, prender piede tra le pagine del settimanale, proponendo al lettore un fumetto fresco, coinvolgente, intelligente e, per certi versi, inaspettato.
E' chiaro sin dalle prime pagine che l'intento di una storia di questo calibro sia quello tanto di intrattenere il lettore, quanto quello di spronarlo nel ragionamento, facendolo divenire parte integrante del racconto.
Ai disegni troviamo Andrea Malgeri, coadiuvato nelle chine dal tocco di Simone Paoloni, che propone tavole dettate da un potente e ritmato storytelling.
Pur prendendo ispirazione da un imprinting disneyano decisamente classico (impossibile non cogliere una chiara influenza carpiana), Malgeri fa suo lo stile espressivo del racconto imprimendo un grande dinamismo a tavole e personaggi, forgiando tavole che rispettano e al contempo rivoluzionano la narrazione della gabbia disneyana.
Ogni vignetta si sussegue in modo intrigante, mostrandosi al contempo ricca di accurati dettagli.
Costumi e scenografie attraggono lo sguardo ammaliando il lettore, dimostrando come tali elementi scenici divengono parte importante del racconto stesso.
Malgeri coglie appieno la sceneggiatura di Badino, la plasma in una visione meravigliosamente concreta, inserendo qua e là sapienti ed infinitesimali indizi che solo il lettore più attento riesce a cogliere e a mettere di fila.
Altro fattore importante a livello visivo è la recitazione impressa sui movimenti e sulle smorfie dei personaggi.
Anche la colorazione del fumetto, seppur rispettando i canoni più classici delle storie di "Topolino", gioca un ruolo fondamentale, dando luci e sfumature interessanti, importanti per l'impatto scenico.
Nel complesso una bellissima storia, ben scritta e magistralmente illustrata, che rende ancor più affascinante una pubblicazione come quella del settimanale disneyano per eccellenza.
"GASTONE LO SFORTUNATO"
Apparso in due puntate su TOPOLINO 3472-3473 edito da Panini Comics.
Sceneggiatura di Emiliano e Matteo Mammucari, disegni e chine di Stefano Zanchi, colori di Emanuele Virzì.
Un anno fa, sulle pagine del settimanale "Topolino", è stata pubblicata quella che, ad oggi, è a tutti gli effetti La Storia di Gastone Paperone.
"LA SOLITUDINE DEL QUADRIFOGLIO", di cui ho già ampiamente parlato (clicca sul link), ha dato spessore emotivo e narrativo ad un personaggio dalla natura estremamente antipatica e sfruttata il più delle volte come semplice deus ex machina di risoluzione.
"GASTONE LO SFORTUNATO" non si propone come sequel ideale di tale storia, ma pone ancora una volta l'anima emotiva di Gastone al centro dell'attenzione, assieme alla sua caratteristica principale, ovvero la Fortuna, sua benedizione e maledizione.
Coprotagonista a tutti gli effetti di questo racconto è Amelia, la fattucchiera che ammalia, personaggio che negli ultimi mesi è stato parecchio alla ribalta sulle pagine di "Topolino" per i lunghi festeggiamenti dei suoi 60 anni di vita editoriale.
Il racconto dei fratelli Mammucari può ricordare in parte uno dei più noti episodi della serie animata "Ducktales - Avventura di Paperi" dove Gastone viene sfruttato da Amelia, ma in realtà la storia prende dei connotati e delle direzioni totalmente differenti, riuscendo così a trovare delle brecce esplorative in ambo i personaggi.
Vediamo quindi come Gastone sia letteralmente dipendente dalla propria Fortuna, impreparato ad affrontare la vita comune di tutti i giorni, come Amelia possa divenire un'antagonista affascinante e scaltra e dalla indole molto solitaria.
E' una storia di un furto, un giallo a cui i lettori assistono sin da subito nella propria completezza, mentre Gastone deve rimettere assieme i diversi pezzi per riconquistare la benedizione della Dea Bendata.
E' una storia molto intimista, dove vediamo Amelia trascinata in una spirale discendente di terribile solitudine, incapace di sopportare il peso della Fortuna e della ricchezza.
E' una storia dove Paperino diviene un vero alleato prezioso per l'odiato cugino Gastone, mostrando come sotto quella pulsante rivalità si celi in realtà un forte legame famigliare.
I fratelli Mammucari mettono così in piedi un racconto saldo, coinvolgente, che trascina il lettore dalla prima all'ultima tavola e che regala qualche chicca, come il ritorno della strega Roberta o, ancora, una battuta splendida di Amelia che fa intuire quanto la continua disputa con Zio Paperone l'abbia letteralmente influenzata nei comportamenti e nelle scelte da adottare.
Coprotagonista a tutti gli effetti di questo racconto è Amelia, la fattucchiera che ammalia, personaggio che negli ultimi mesi è stato parecchio alla ribalta sulle pagine di "Topolino" per i lunghi festeggiamenti dei suoi 60 anni di vita editoriale.
Il racconto dei fratelli Mammucari può ricordare in parte uno dei più noti episodi della serie animata "Ducktales - Avventura di Paperi" dove Gastone viene sfruttato da Amelia, ma in realtà la storia prende dei connotati e delle direzioni totalmente differenti, riuscendo così a trovare delle brecce esplorative in ambo i personaggi.
Vediamo quindi come Gastone sia letteralmente dipendente dalla propria Fortuna, impreparato ad affrontare la vita comune di tutti i giorni, come Amelia possa divenire un'antagonista affascinante e scaltra e dalla indole molto solitaria.
E' una storia di un furto, un giallo a cui i lettori assistono sin da subito nella propria completezza, mentre Gastone deve rimettere assieme i diversi pezzi per riconquistare la benedizione della Dea Bendata.
E' una storia molto intimista, dove vediamo Amelia trascinata in una spirale discendente di terribile solitudine, incapace di sopportare il peso della Fortuna e della ricchezza.
E' una storia dove Paperino diviene un vero alleato prezioso per l'odiato cugino Gastone, mostrando come sotto quella pulsante rivalità si celi in realtà un forte legame famigliare.
I fratelli Mammucari mettono così in piedi un racconto saldo, coinvolgente, che trascina il lettore dalla prima all'ultima tavola e che regala qualche chicca, come il ritorno della strega Roberta o, ancora, una battuta splendida di Amelia che fa intuire quanto la continua disputa con Zio Paperone l'abbia letteralmente influenzata nei comportamenti e nelle scelte da adottare.
Ai disegni ritroviamo Stefano Zanchi, una delle firme moderne del settimanale più celebrate, che regala delle tavole spettacolari, arricchite dal tocco dei colori e delle sfumature emotive di Emanuele Virzì.
Le tavole di Zanchi, di tipica radice sciarroniana, assumano una regia che riesce ben a miscelare tempi narrativi classici a momenti molto più dinamici e vivi, con una composizione ed uno storytelling molto filo pikappiani.
Zanchi ci ricorda come il lettore di Topolino sia moderno e contemporaneo e necessiti di quelle visioni e di quelle composizioni che altri suoi colleghi hanno colto e suggerito in questi ultimi anni.
Pensiamo a D'Ippolito, a Sciarrone stesso, a Soffritti, Mottura, Celoni, Pastrovicchio e numerosi altri, che come Zanchi hanno saputo cogliere e plasmare quel dinamismo e quella plasticità necessari a svecchiare l'arte disneyana, senza però stravolgerla mai completamente.
Ecco allora che le tavole di Zanchi cambiano sovente occhio registico ed inquadrature, in grado di rallentare e sottolineare l'emotività degli sguardi o di mettere il focus e l'attenzione sulla dinamicità del momento e dei corpi.
Una storia nel complesso molto bella, ben ragionata, svolta ed ottimamente illustrata.
Le tavole di Zanchi, di tipica radice sciarroniana, assumano una regia che riesce ben a miscelare tempi narrativi classici a momenti molto più dinamici e vivi, con una composizione ed uno storytelling molto filo pikappiani.
Zanchi ci ricorda come il lettore di Topolino sia moderno e contemporaneo e necessiti di quelle visioni e di quelle composizioni che altri suoi colleghi hanno colto e suggerito in questi ultimi anni.
Pensiamo a D'Ippolito, a Sciarrone stesso, a Soffritti, Mottura, Celoni, Pastrovicchio e numerosi altri, che come Zanchi hanno saputo cogliere e plasmare quel dinamismo e quella plasticità necessari a svecchiare l'arte disneyana, senza però stravolgerla mai completamente.
Ecco allora che le tavole di Zanchi cambiano sovente occhio registico ed inquadrature, in grado di rallentare e sottolineare l'emotività degli sguardi o di mettere il focus e l'attenzione sulla dinamicità del momento e dei corpi.
Una storia nel complesso molto bella, ben ragionata, svolta ed ottimamente illustrata.
In attesa, e con la speranza di una prossima ristampa in una confezione più regale come quella cartonata dei Topolino Extra, potete recuperare queste storie e gli albi sopra indicati in fumetteria o attraverso il servizio arretrati indicato nei crediti del settimanale.
TOPOLINO vi aspetta ogni mercoledì in tutte le edicole d'Italia con storie nuove firmate da eccezionali artisti italiani.
TOPOLINO vi aspetta ogni mercoledì in tutte le edicole d'Italia con storie nuove firmate da eccezionali artisti italiani.
#disney #disneycomics #topolino #themothmanprophecy #mothman #creepypasta #massimopolidoro #sergiobadino #andreamalgeri #topolinomagazine #ducktales #paperino #amelia #gastone #fortuna #deabendata #emilianomammucari #matteomammucari #stefanozanchi #paninicomics #fumetto #fumettoitaliano #nonaarte #comics #fumettodisneyano #nerd #nerdlife #lettureconsigliate #lettureinteressanti #bergomix
Vi abbiamo messo curiosità?
A breve nuovi suggerimenti di lettura fumettistica!
A breve nuovi suggerimenti di lettura fumettistica!
Nel frattempo non dimenticate di seguirci sui nostri canali social, Facebook - Associazione Culturale Bergomix ed Instagram - Bergomix Official, per rimanere aggiornati sui nostri eventi dal vivo dedicati al mondo della Nona Arte, ai suoi indiscussi protagonisti e alle sue infinite diramazioni nel Fantastico.
LO STAFF DI ASSOCIAZIONE CULTURALE BERGOMIX
Nessun commento:
Posta un commento