Caro pubblico di Bergomix, è qui con noi Giuseppe Fontana, giovane autore milanese. Grazie per essere qua a condividere le tue idee e le tue opinioni sul mondo del fumetto.
1)Come nasce la tua passione per il fumetto?
Ciao Leo, prima di tutto ti ringrazio per il tuo gentile invito;
la mia passione per il fumetto, in particolare, nasce all'età di 12 anni, più o meno, sfogliando le riviste di mio zio che aveva una gran collezione di Frigidaire, Corto Maltese e di Linus.
2)Come hai iniziato la tua carriera?
La mia carriera è iniziata un bel pò di tempo fa ed è partita da tutt'altra parte, in realtà; ho iniziato infatti facendo il grafico pubblicitario, passando poi, prima per l'animazione e poi per l'illustrazione; per finire nel fumetto solo 6 anni fa.
3)Spesso molti non comprendono il ruolo essenziale che può avere un colorista. Ti andrebbe di spiegarci brevemente in cosa consiste il tuo lavoro di colorista?
...è una domanda che mi fanno in molti, in realtà il colorista è una figura essenziale nel fumetto moderno, visto che ormai il computer ci permette di colorare, in tempo relativamente breve, anche le tavole più articolate; inizialmente la coloritura dei fumetti era puramente fine a se stessa, un lusso che si limitava a delle secchiellate per definire meglio i volumi. Oggi, invece, siamo paragonati a dei veri e propri direttori della fotografia "cartacea", che hanno la responsabilità di rendere le atmosfere e di guidare nella narrazione il lettore, tant'è che molte aziende, e non solo, organizzano corsi per diventare coloristi digitali con tanto di percorso nella storia della fotografia cinematografica e della regia, tutte cose che, ovviamente, ho dovuto studiare anche io.
Quindi per rispondere alla tua domanda mi verrebbe da dire che il mio lavoro consiste nel valorizzare il lavoro del disegnatore e dello sceneggiatore e di guidare il lettore al meglio.
4)E per quanto riguarda l'animazione, che cosa ci puoi dire?
L'animazione è semplicemente la mia più grande passione e non essendo riuscito a farne il mio lavoro principale, per tanti motivi che non sto qui ad elencarvi rischiando di tediarvi, continuo comunque ad avere come hobby realizzando le mie "piccole" cose usando flash.
5)Cos'è il Fumetto per te?
Il fumetto per me è un' arte, è l'arte di raccontare per immagini le alterazioni più belle della nostra fantasia!.
6)Il tema di Bergomix 2011 è "Miti&Meraviglie del XXI°Secolo: I Supereroi". Cosa sono per te e cosa dovrebbero rappresentare i supereroi?
I supereroi per me sono stati dei gran "compagni d'infanzia"; ci sono molto affezionato perchè sono cresciuto giocando ad interpretare Spider-Man piuttosto che Superman, leggendone le avventure e imparando (detto in soldoni) cosa vuol dire giusto e sbagliato; diciamo che per me i
supereroi sono le "FIABE del XXI secolo".
7)Nel corso della tua carriera hai avuto modo di lavorare anche su diverse illustrazioni, alcune recentissime pubblicate su albi disneyani. Che capacità ha il colore che il bianco e nero non può offrire?
...nulla! il bianco e nero riesce tranquillamente a dare tutto ciò che servirebbe e che il colore dà.
Penso che la decisione di usare il colore sia semplicemente perchè è più bello ai fini estetici; spesso, infatti, mi è capitato di lavorare su tavole monocromatiche e di riuscire a comunicare ciò che si voleva ugualmente, lì è una questione di bravura del colorista, se è veramente bravo riesce ad ottenere ciò che si vuole,se non addirittura di più, anche solo con un colore o con il bianco e nero.
8)Per chi ti segue online, sei noto anche per le tue vignette satiriche. Da dove trai spunto per realizzarle? Come riesci a trasporre fatti reali in sketch comici bidimensionali?
Dai quotidiani e dalla radio. Sai, fare il disegnatore è bello, ma come tutti i mestieri anche questo ha i suoi lati negativi; infatti spesso il disegnatore si trova, come tu saprai, nel suo studio a lavorare anche 12 ore al giorno da solo e, nel mio caso la radio e i quotidiani (l'una la mia fonte di compagnia e l'altro la mia malsana abitudine di rimanere connesso alla realtà) sono stati la fonte di ispirazione per le vignette che faccio.
9)Se te ne fosse concessa l'occasione, su cosa vorresti lavorare all'interno del mondo del fumetto e dell'animazione?
Beh, nel fumetto mi piacerebbe riuscire a fare due cose in realtà: la prima e di riuscire finalmente a realizzare un volume di ministorie mie con i miei personaggi, fino ad oggi ancora non ho trovato nessuno pronto a pubblicarle ma io continuo a perseverare e a cercare, inventando strip e "suonandomela e cantandomela" da solo, chissa che un giorno non riesca ad autopubblicarmele o a trovare un editore; La seconda invece è quella di illustrare una raccolta di fiabe giapponesi che sono sempre state una mia passione.
Per quanto riguarda l'animazione, invece, mi piacerebbe realizzare il charachter design di una serie, è una cosa cheè una cosa che mi è sempre piaciuta e che non sono mai riuscito a fare.
Grazie per esser stato con noi!
Intervista realizzata da Leonardo Monzio Compagnoni
1)Come nasce la tua passione per il fumetto?
Ciao Leo, prima di tutto ti ringrazio per il tuo gentile invito;
la mia passione per il fumetto, in particolare, nasce all'età di 12 anni, più o meno, sfogliando le riviste di mio zio che aveva una gran collezione di Frigidaire, Corto Maltese e di Linus.
2)Come hai iniziato la tua carriera?
La mia carriera è iniziata un bel pò di tempo fa ed è partita da tutt'altra parte, in realtà; ho iniziato infatti facendo il grafico pubblicitario, passando poi, prima per l'animazione e poi per l'illustrazione; per finire nel fumetto solo 6 anni fa.
3)Spesso molti non comprendono il ruolo essenziale che può avere un colorista. Ti andrebbe di spiegarci brevemente in cosa consiste il tuo lavoro di colorista?
...è una domanda che mi fanno in molti, in realtà il colorista è una figura essenziale nel fumetto moderno, visto che ormai il computer ci permette di colorare, in tempo relativamente breve, anche le tavole più articolate; inizialmente la coloritura dei fumetti era puramente fine a se stessa, un lusso che si limitava a delle secchiellate per definire meglio i volumi. Oggi, invece, siamo paragonati a dei veri e propri direttori della fotografia "cartacea", che hanno la responsabilità di rendere le atmosfere e di guidare nella narrazione il lettore, tant'è che molte aziende, e non solo, organizzano corsi per diventare coloristi digitali con tanto di percorso nella storia della fotografia cinematografica e della regia, tutte cose che, ovviamente, ho dovuto studiare anche io.
Quindi per rispondere alla tua domanda mi verrebbe da dire che il mio lavoro consiste nel valorizzare il lavoro del disegnatore e dello sceneggiatore e di guidare il lettore al meglio.
4)E per quanto riguarda l'animazione, che cosa ci puoi dire?
L'animazione è semplicemente la mia più grande passione e non essendo riuscito a farne il mio lavoro principale, per tanti motivi che non sto qui ad elencarvi rischiando di tediarvi, continuo comunque ad avere come hobby realizzando le mie "piccole" cose usando flash.
5)Cos'è il Fumetto per te?
Il fumetto per me è un' arte, è l'arte di raccontare per immagini le alterazioni più belle della nostra fantasia!.
6)Il tema di Bergomix 2011 è "Miti&Meraviglie del XXI°Secolo: I Supereroi". Cosa sono per te e cosa dovrebbero rappresentare i supereroi?
I supereroi per me sono stati dei gran "compagni d'infanzia"; ci sono molto affezionato perchè sono cresciuto giocando ad interpretare Spider-Man piuttosto che Superman, leggendone le avventure e imparando (detto in soldoni) cosa vuol dire giusto e sbagliato; diciamo che per me i
supereroi sono le "FIABE del XXI secolo".
7)Nel corso della tua carriera hai avuto modo di lavorare anche su diverse illustrazioni, alcune recentissime pubblicate su albi disneyani. Che capacità ha il colore che il bianco e nero non può offrire?
...nulla! il bianco e nero riesce tranquillamente a dare tutto ciò che servirebbe e che il colore dà.
Penso che la decisione di usare il colore sia semplicemente perchè è più bello ai fini estetici; spesso, infatti, mi è capitato di lavorare su tavole monocromatiche e di riuscire a comunicare ciò che si voleva ugualmente, lì è una questione di bravura del colorista, se è veramente bravo riesce ad ottenere ciò che si vuole,se non addirittura di più, anche solo con un colore o con il bianco e nero.
8)Per chi ti segue online, sei noto anche per le tue vignette satiriche. Da dove trai spunto per realizzarle? Come riesci a trasporre fatti reali in sketch comici bidimensionali?
Dai quotidiani e dalla radio. Sai, fare il disegnatore è bello, ma come tutti i mestieri anche questo ha i suoi lati negativi; infatti spesso il disegnatore si trova, come tu saprai, nel suo studio a lavorare anche 12 ore al giorno da solo e, nel mio caso la radio e i quotidiani (l'una la mia fonte di compagnia e l'altro la mia malsana abitudine di rimanere connesso alla realtà) sono stati la fonte di ispirazione per le vignette che faccio.
9)Se te ne fosse concessa l'occasione, su cosa vorresti lavorare all'interno del mondo del fumetto e dell'animazione?
Beh, nel fumetto mi piacerebbe riuscire a fare due cose in realtà: la prima e di riuscire finalmente a realizzare un volume di ministorie mie con i miei personaggi, fino ad oggi ancora non ho trovato nessuno pronto a pubblicarle ma io continuo a perseverare e a cercare, inventando strip e "suonandomela e cantandomela" da solo, chissa che un giorno non riesca ad autopubblicarmele o a trovare un editore; La seconda invece è quella di illustrare una raccolta di fiabe giapponesi che sono sempre state una mia passione.
Per quanto riguarda l'animazione, invece, mi piacerebbe realizzare il charachter design di una serie, è una cosa cheè una cosa che mi è sempre piaciuta e che non sono mai riuscito a fare.
Grazie per esser stato con noi!
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