lunedì 9 luglio 2018

TRIBUTO A STEVE DITKO

08 Luglio 2018, giunge la mattina presto la triste notizia della scomparsa di STEVE DITKO, lo storico disegnatore americano che contribuì alla creazione delle grandi icone supereroiche di SPIDER-MAN e DOCTOR STRANGE.




Noi di Associazione Culturale Bergomix vogliamo dedicare a questa grande icona del fumetto mondiale questo speciale tributo.

CENNI BIOGRAFICI
Steve Ditko, americano di origine slava, mostrò cenni di estro artistico sin dalla giovine età scolastica. 
Fu parecchio influenzato dai fumetti di Will Eisner e dal fumetto di Batman.
Dopo il diploma e il servizio militare studiò alla School of Visual Arts di New York, sotto la guida di Jerry Robinson, allora inchiostratore del fumetto di Batman, e di altri artisti. Cominciò la sua produzione professionale di fumetti nel 1953 per gli editori Crestwood Publications, Harvey Comics e Charlton Comics.
Sempre negli Anni 50 approdò alla Atlas Comics (antesignana della Marvel Comics) per la quale realizzò quattro tavole per Journey into Mystery 33 dell'Aprile 1956. 

Nel 1962 Steve Dikto e Stan Lee crearono una delle pietre miliari del fumetto mondiale, sulle pagine di AMAZING FANTASY 15 debuttò infatti SPIDER-MAN! 



Non tutti sanno però che Ditko non fu la prima scelta artistica di Stan Lee che provò ad affidare le matite della storia a Jack Kirby. 
Non soddisfatto del lavoro però, Lee si rivolse a Ditko, il quale sviluppò un tema visivo soddisfacente. 
Ditko disse:

« "Le tavole dell'Uomo Ragno che Stan mi mostrò non somigliavano affatto al personaggio pubblicato (alla fine). In realtà, i soli disegni dell'Uomo Ragno erano sulla splash [cioè, a pagina 1] e nella parte finale, [dove] Kirby ti faceva saltare addosso il tipo con una pistola spara-ragnatele... Comunque, le prime cinque pagine si svolgevano nella casa, e il ragazzo trova un anello e si trasforma nell'Uomo Ragno. »
(Theakston, Ibid., pag. 13.)
Ditko ricordò anche che,
« Una delle prime cose che feci fu di elaborare un costume. Una parte vitale, visiva del personaggio. Dovevo sapere che aspetto aveva... prima di fare qualsiasi schizzo. Per esempio: un potere adesivo cosicché non avrebbe dovuto avere scarpe o stivali rigidi, un lanciaragnatele da polso nascosto piuttosto che una pistola spara-ragnatele ed una fondina, ecc. ... Non ero sicuro che a Stan sarebbe piaciuta l'idea di coprire il volto del personaggio ma lo feci, perché nascondeva un viso ovviamente fanciullesco. Inoltre avrebbe aggiunto mistero al personaggio... »
(Ditko, Robin Snyder's History of Comics, Ibid.)

Un anno dopo, nel luglio del 1963, sulle pagine dell'antologico STRANGE TALES 110, sempre assieme a Stan Lee creò l'ormai noto Stregone Supremo dell'Universo Marvel, DOCTOR STRANGE!


Spesso messe in ombra dal suo lavoro su Amazing Spider-Man le storie del "Dottor Strange" di Ditko erano ugualmente notevoli, mostrando paesaggi mistici ed immagini sempre più da trip mentale, che contribuirono a rendere la serie una delle preferite degli studenti universitari, secondo i resoconti dell'epoca. 

Alla fine, come coautore e poi come unico autore delle trame, nel cosiddetto Metodo Marvel", Ditko avrebbe condotto Strange in mondi sempre più astratti, che tuttavia rimanevano con solide basi grazie ai dialoghi attendibili e umanistici, da soap opera avventurosa, di Stan Lee. La gestione di Ditko sul "Dr. Strange" culminò nell'introduzione, in Strange Tales n. 146 (luglio 1966), della grandiosa e durevole invenzione di Eternità, personificazione dell'universo, raffigurato come una maestosa silhouette i cui contorni sono riempiti dal cosmo. 



Qualsiasi serie disegnasse, il peculiare stile artistico di Ditko, nitidamente dettagliato ed immediatamente riconoscibile, capace di enfatizzare stati d'animo, incontrò grande favore presso i lettori. 
Il personaggio dell'Uomo Ragno e la sua travagliata vita personale si integravano bene con gli interessi di Ditko, che alla fine Lee riconobbe menzionando l'artista come soggettista nell'ultima parte della loro produzione di 38 numeri. Ma dopo quattro anni di lavoro sul titolo, Ditko lasciò la Marvel; da qualche tempo lui e Stan Lee non si parlavano, sebbene i dettagli rimangano incerti. Si è spesso insinuato che la goccia che fece traboccare il vaso sia stato un disaccordo riguardo all'identità segreta di Goblin, ma Ditko stesso ha dichiarato sulla stampa che questo non era accaduto.



Lo scrittore e futuro redattore della Marvel Roy Thomas disse in un'intervista del 1998: 
"Non dimenticherò mai il giorno in cui misi piede in un certo ufficio della Marvel non molto tempo dopo che Ditko se n'era andato, ed ecco John Romita Sr.. che disegnava Amazing Spider-Man, Larry Lieber che disegnava lo Spider-Man Annual e Marie Severin che disegnava il 'Dr. Strange', e io scherzai, 'Questa è la stanza di Steve Ditko; ci vogliono tre di voi per fare quello che faceva lui'"
"Stan the Man & Roy the Boy: A Conversation between Stan Lee e Roy Thomas" Comic Book Artist n. 2 (Estate 1998)

Lasciata la Marvel Comics fece ritorno alla Charlton dove Ditko lavorò su personaggi quali Blue Beetle (1967-1968), The Question (1967-1968), Capitan Atom (1965-1967 ritornando al personaggio che aveva co-creato nel 1960). Con le serie di The Question e Killjoy, espresse liberamente la sua personale ideologia, basata sull'oggettivismo di Ayn Rand e sugli scritti del filosofo greco Aristotele.
Ditko produsse anche molti lavori per i titoli di fantascienza e dell'orrore della Charlton, inoltre, nel 1966-1967, disegnò 16 storie per le riviste a fumetti horror della Warren Publishing, la maggior parte delle quali erano fatte usando acquarelli a china. Le storie erano scritte dal compianto Archie Goodwin.


Nel 1967, Ditko diede l'estrema espressione alle sue idee nella forma di MR.A, pubblicato sul n. 3 della rivista indipendente WITZEND di Wally Wood. La linea dura nei confronti dei criminali mostrata in queste storie da Ditko era controversa e alienò molti ammiratori, ma egli continuò a produrre storie e singole pagine di Mr. A sino alla fine degli Anni 70. Ditko ritornò sul personaggio di Mr. A ancora una volta nel 2000.
Ditko nel 1968 si trasferì alla DC COMICS, dove creò THE CREEPER sulle pagine di SHOWCASE n. 73 (aprile 1968) con lo sceneggiatore Don Segall. 
Ditko fu anche il co-creatore di HAWK AND DOVE (FALCO E COLOMBA) su SHOWCASE n. 75, lavorando con lo scrittore Steve Skeates, ma lasciò dopo aver disegnato i primi due numeri della loro serie in corso (settembre-novembre 1968). La serie fu poi affidata al disegnatore gil Kane.
Insolitamente per l'epoca, il soggettista e matitista Ditko usò questi tratti caratteristici dei  supereroi, affettuosamente ricordati, per esplorare complicati temi etici.




La permanenza di Ditko alla DC fu breve, avrebbe lavorato su tutti e sei i numeri del titolo da lui creato per Creeper, Beware the Creeper(giugno 1968 - aprile 1969), pur lasciando a metà dell'ultimo e di nuovo, le ragioni della sua partenza sono incerte. Da questo momento fino a tutta la metà degli anni settanta, lavorò in esclusiva per la Charlton e per vari editori indipendenti, compresa la nuova azienda Atlas/Seaboard Comics dell'ex editore della Marvel Martin Goodman, dove fu il co-creatore del supereroe THE DESTRUCTOR con lo scrittore Archie Goodwin, e fece le matite di tutti e quattro i numeri della serie omonima (febbraio-agosto 1975), i primi due dei quali furono inchiostrati dal collega Wally Wood, anche lui leggenda del mondo del fumetto.


TRIBUTI A STEVE DITKO

Illustrazione omaggio di Sergio Ponchione

Illustrazione omaggio di Gabriel Hardman

Illustrazione omaggio di John McKrea

Illustrazione omaggio di Francesco Francavilla

Tributo omaggio dei MARVEL STUDIOS

Concludiamo questo speciale tributo all'operato di Steve Ditko con un gigantesco 

G R A Z I E ! 



Grazie perché ha ispirato artisticamente molti di noi, Grazie perché ha forgiato delle icone fumettistiche tutt'oggi senza pari in grado di regalarci sogni, Grazie perché ci ha accompagnati in mondi fantastici plasmati dal suo estro artistico.
Grazie Steve Ditko, per tutto ciò che hai fatto e ci hai regalato, ora goditi il meritato riposo, il tuo lavoro rimarrà immortale!

Lo Staff di Associazione Culturale Bergomix

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