domenica 31 ottobre 2021

FUMETTI: I CONSIGLI DELLA SETTIMANA 43

Buona Domenica di Halloween a tutti voi e bentornati per una nuova puntata della nostra immancabile rubrica dedicata ai consigli alla lettura fumettistica.
Attraverso le recensioni del nostro Presidente andremo a proporvi alcuni tra i tantissimi titoli presenti sul mercato fumettistico italiano.

"HARLEY QUINN #13" 


Contiene "Harley Quinn Future State #1" sceneggiatura di Stephanie Phillips, disegni di 
Simone Di Meo e "Suicide Squad Future State #1" sceneggiatura di Robbie Thompson, disegni di Javier Fernandez, edito in Italia da Panini Comics Italia.

Anche le pagine del mensile dedicato ad Harley Quinn viene investito dell'ondata futuribile di Future State, portandoci in un possibile futuro non troppo distante dell'Universo DC.
La storia di Harley Quinn, scritta da Stephanie Phillips, si lega a quanto narrato sul mensile di Batman, con una Gotham City che da la caccia a maschere e criminali.
Lo status quo di Harley viene scosso e la sua figura torna ad una visione meno caotica e molto più lucida, giocando un ruolo chiave nella caccia alle maschere.
I disegni vengono affidati all'astro italiano di Simone Di Meo che ci regala delle tavole magnifiche valorizzate dai colori di Tamra Bonvillain.
Sebbene più "costretto" nella narrazione visiva rispetto ad altre pubblicazioni di cui vi ho già parlato in passato, Di Meo mostra la piena maturazione del suo tratto realistico ed iperdinamico, della sua capacità di sfruttare tanto la recitazione anatomica quanto quella delle smorfie del viso dei personaggi.
Molto interessante il nuovo look del personaggio, visto qui in una versione a metà tra filo Sol Levante e metà post Apocalittico.
La storia della Suicide Squad si mostra altrettanto interessante e per certi versi più terrorizzante del passato, con una sorta di Justice League distorta nelle mani di Amanda Waller.
Una visione più cruda ma al contempo più accattivante della Task Force X, sotto la quale è sepolta una montagna di segreti.
Una storia dal sapore introduttivo che si sofferma molto sul Superman distorto di questa squadra, una vecchia conoscenza dei lettori DC che farà rimanere di sasso.
I disegni di Javier Fernandez si dimostrano dinamici e dal ritmo serrato.
Partendo da un'impronta di base realistica, l'artista ci ricama attorno dimostrando uno storytelling ad impatto e fluido.
Molto apprezzata la cura ai dettagli e alla recitazione dei personaggi.
Nel complesso una bella lettura ricca di colpi di scena e che tiene sul vivo il lettore.
L'edizione si conferma nella serializzazione in formato spillato a 48 pagine a colori dall'ottima qualità di carta e stampa, per un prezzo di copertina di 5€.
Potete trovare il fumetto in fumetteria.

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"LA BALLATA DI JOHN D. ROCKERDUCK" 


Pubblicata a puntate su 
Topolino Magazine #3439 e #3450, idea di Alex Bertani, soggetto e sceneggiatura di Marco Nucci, disegni di Giorgio Cavazzano, edito da Panini Comics Italia.

Si è conclusa sul numero di TOPOLINO di questa settimana una storia molto particolare dedicata ad uno dei villain più noti di Zio Paperone, John D. Rockerduck.
Si tratta di un racconto molto introspettivo, su una delle figure, per me, più sottovalutate nel panorama paperopolese.
Un imprenditore in costante lotta con Zio Paperone, con una filosofia e politica opposte a quelle dello Zione, che non riesce mai a primeggiare.
In questa storia il team di autori coinvolti indaga a fondo sulla sua incapacità di vincere le sfide e sulla sua figura, sul suo passato, presentandone al contempo sia la caduta che la rinascita.
Uno degli elementi più interessanti è il legame tra il padre di Rockerduck e Zio Paperone, fattore che gioca un ruolo a tratti inaspettato e sorprendente nell'economia del racconto.
Un'avventura costruita sullo spirito e sulle azioni del personaggio, sempre accompagnato dal suo fido Lusky, qui ritratto più come un amico che semplice scagnozzo tuttofare.
La storia, messa in parallelo a "ZIO PAPERONE E L'ULTIMA AVVENTURA" mostra intensamente la profonda differenza tra i due ricchi industriali di Paperopoli e, al contempo, l'importanza del legame di rivalità instauratosi tra loro.
Ai disegni troviamo il Maestro Giorgio Cavazzano che, secondo me, ha trovato nella sceneggiatura di Nucci una nuova linfa per mettersi alla prova.
Una delle peculiarità del Maestro Cavazzano è sempre stata quella di aumentare i toni di epicità del proprio tratto, arrivando per certe storie a ricercare una sperimentazione adatta alla narrazione.
In questo racconto il Maestro Cavazzano, il cui tratto umoristico ha fatto scuola dentro e fuori l'ambito disneyano, riesce non solo a rendere perfettamente i personaggi e la loro recitazione , ma anche a dar vita alle giuste atmosfere dell'avventura e all'emotività dei personaggi, rendendole palpabili.
Questo lavoro permette al lettore di creare un legame empatico col protagonista, cosa che di solito sarebbe impossibile data l'antipatia di Rockerduck.
Bella la citazione, sul finale, all'apparizione del personaggio nel reboot animato di Ducktales!
Nel complesso una bella lettura, poetica ed epica allo stesso tempo, che si inserisce in quel filone di storie di approfondimento sui personaggi che la direzione di Bertani ha portato sulle pagine del settimanale.
Emozioni ed avventure calibrate sui personaggi, una formula che si sta dimostrando vincente e in linea con i gusti dei lettori.
Potete recuperare la prima parte in fumetteria o attraverso il servizio arretrati, mentre la seconda la trovate ancora in edicola.
TOPOLINO ogni mercoledì un nuovo numero colmo di avventure e di straordinarie storie firmate da grandi autori italiani.

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"VENOM #38"


Contiene "Extreme Carnage: Scream" sceneggiatura di Clay McLeod Chapman, disegni di Chris Mooneyham e "Extreme Carnage: Phage" sceneggiatura di Steve Orlando, disegni di Gerardo Sandoval, edito in Italia da 
Panini Comics Italia.

Continua sul mensile a fumetti di Venom l'adrenalinica miniserie evento "Extreme Carnage".
Le profonde conseguenze degli eventi di "Absolute Carnage" e "King in Black" si fanno sentire sulla comunità simbiontica marvelliana, con i simbionti rimasti vivi, e nascosti sulla Terra, presi di mira dal seme di pazzia di Cletus Cassady.
Dopo il numero alfa introduttivo che ha visto il redivivo Agente Anti Venom assoldato da Iron Man a monitorare la situazione e gestire una nuova potenziale crisi, è il momento di vedere da vicino come l'influenza di Carnage si estenda sui simbionti di Phage e Scream e sui loro ospiti umani.
Molto interessante come, con le dovute differenze, gli ospiti umani si raffrontino con i propri simbionti e sul loro legame, talvolta forte, altre volte non così saldo come si pensa.
Storie di confronto, di conflitto interiore, di passione, che ben ritraggono alcuni dei personaggi marvelliani minori ma mai dimenticati dagli appassionati di Venom.
Stupisce, in positivo, come rispetto alle storie Anni 90 dove questi personaggi apparivano con regolarità, si tenda oggi preferire una narrazione più intima, personale, con un ottimo equilibrio d'azione, rispetto a racconti dark, più improntati su rappresentazioni artistiche ipertrofiche o sperimentali che sulla consistenza dei testi.
Ai disegni troviamo due artisti dal tratto interessante, realistico e dinamico, le cui tavole appaiono di immediata leggibilità.
Entrambi diversi eppure ben scelti per rappresentare le ambientazioni e i protagonisti dei diversi one shots.
L'edizione del mensile si conferma quella di un agile albo spillato dall'ottima qualità cartacea e di stampa.
48 pagine a colori ad un prezzo di copertina di 5€.
Potete trovare il fumetto in edicola e fumetteria.

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"7 CRIMINI - LA TRUFFA" 



Sceneggiatura di Katja Centomo e Emanuele Sciarretta, disegni di Daniele Caluri e Marco Caselli, edito da Tunué.

Un bell'esempio di buon Fumetto italiano, ben progettato, scritto, disegnato e curato nei minimi dettagli.
Ci troviamo davanti al primo volume di un progetto, seguito e contornato anche da approfondimenti di noti e rispettati criminologi come Massimo Picozzi, incentrato sui cosiddetti sette crimini più efferati, tutti suddivisi per gravità di tipologia.
Il primo in analisi è la truffa.
Piccola premessa, Katja Centomo ed Emanuele Sciarretta, per poter ben sviluppare storie e contenuti, sfruttano un'idea di base molto interessante, estraniando un gruppo di persone dalla comfort zone quotidiana e "rinchiudendole" in un rifugio in alta montagna.
Un metodo di narrazione, se ben ci pensiamo, non dissimile da quello adoperato dal celebre Boccaccio per il "Decamerone".
"La truffa" si dimostra una storia avvincente che trascina il lettore dal suo principio alla fine, ribaltando completamente lo status quo del racconto e dei suoi protagonisti.
Il predatore diviene la preda e viceversa, il lettore prova una forte empatia per tutti i personaggi, siano essi vittima o carnefice.
L'intrigo aumenta di pagina in pagina, in un susseguirsi di pathos e colpi di scena, sino agli inaspettati gran finale ed epilogo della vicenda.
Molto ben equilibrato il rapporto di genere all'interno della vicenda.
Un'opera brillante, sia per narrazione sia per visione artistica.
La storia introduttiva e di contorno è illustrata da Daniele Caluri, un artista già noto sul panorama fumettistico italiano.
Facente parte del duo "I Paguri" e cocreatore dell'irriverente "Don Zauker", Caluri ha già avuto modo di dar prova di sé nel corso degli anni tra "Nirvana" e "Dylan Dog".
In questo volume il buon Caluri mette da parte quella vena filo umoristica presente nel suo tratto per concentrarsi totalmente su una strutturazione del disegno iper realistica.
C'è tanta cura nei dettagli e nella recitazione dei personaggi, nelle loro movenze.
Ci sono momenti in cui sembra di percepire il contrasto tra il freddo esterno e il tepore dell'interno del rifugio.
La storia principale è invece disegnata da Marco Caselli, un autore che non conoscevo e che mi ha totalmente, e positivamente, sorpreso.
Il suo tratto è fresco, giovane, con una parziale influenza dalla scuola americana di Humberto Ramos e Mike Wieringo.
Il suo è un segno realistico iper dinamico, con uno storytelling d'impatto e molto fluido.
Mostra non solo cura e ricercatezza nei dettagli scenografici e di costume, ma anche nella recitazione dei personaggi, esaltando il tutto con una regia visiva da serie televisiva.
Nel complesso, lo ribadisco, davvero una bella lettura e una nuova serie da libreria/fumetteria da tenere d'occhio.
L'edizione proposta è quella di una serializzazione in volumi brossurati da 96 pagine in puro bianco e nero, l'anima stessa del racconto e dei fumetti, ben curati per consistenza e qualità complessiva del prodotto, per un prezzo di copertina di 14,50€.
Potete trovare il fumetto in libreria e nelle migliori fumetterie.

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"DON CAMILLO A FUMETTI - L'UOMO SENZA TESTA" 


Tratto dal racconto originale di Giovannino Guareschi, sceneggiatura di Davide Barzi, disegni di Emanuele Ranzani, copertina di Alberto Locatelli, edito da Cartoon Club e ReNoir Comics.

Nuovo imperdibile albo in formato pocket di Don Camillo a fumetti che propone uno spettacolare racconto dalle tinte sovrannaturali , che coinvolge uno dei paesini della Bassa più noti dalla letteratura italiana, quello di Don Camillo e Peppone, plasmato dai racconti del compianto Giovannino Guareschi.
Davide Barzi si ispira per questo racconto alla storia dell'uomo senza testa, un misterioso brigante ritrovato nel 1752 senza il capo e sepolto nel cimitero del paesello di Don Camillo sotto una tomba dall'epitaffio misterioso.
Ed è qui che inizia il bello, in un susseguirsi di colpi di scena tra dubbi e sovrannaturale, tra credenze popolari e fede religiosa.
Barzi riesce come sempre a rendere giustizia al racconto originale intessendo una trama avvincente, in un crescendo di paura e terrore, un fumetto perfetto come intrattenimento e per il periodo in cui ci troviamo (Halloween).
Ad accompagnare Davide Barzi, troviamo ai disegni Emanuele Ranzani, un disegnatore dal tratto davvero interessante.
Premetto una cosa, la serie "Don Camillo a fumetti" ha sempre avuto la fortuna di avere tra le sue fila numerosi artisti, tra di loro totalmente differenti, che sono stati in grado di mettere mano e dare corpo ad una delle più grandi saghe letterarie contemporanee del Bel Paese.
Ranzani è senza dubbio un artista da scoprire, vale la pena spendere un pò di tempo ad osservarne le tavole.
Il suo tratto di stampo realistico, mostra un'accesa dinamicità, il suo segno è incisivo, la sua cura ai costumi e alle scenografie è significativa, come pure lo è la recitazione dei visi.
Il suo segno risulta a tratti "sporco" e fortemente autoriale, fatto che ne accentua la peculiarità.
Il suo storytelling risulta di immediata leggibilità e dallo scorrimento fluido.
La copertina è firmata da uno dei più noti ed amati nomi della collana, quell'Alberto Locatelli di cui vi ho già ampliamente parlato pochi giorni fa e che, nel prossimo futuro, ci riserverà non poche sorprese.
Lo dico spassionatamente, se fossi in qualcuno della Sergio Bonelli Editore non me lo farei scappare.
Detto ciò veniamo alla sua spettacolare illustrazione di copertina.
Sfruttando pennellate dal sapore impressionista ed una definizione dinamica che altri autori pittorici si sognano, Alberto realizza una composizione perfettamente equilibrata in struttura e senso di lettura, andando a trasmettere esattamente atmosfera e contenuto interno dell'albo.
Notare poi come Peppone e Don Camillo siano l'esatto specchio del lettore innanzi agli elementi horror predominanti in primo piano.
Un vero spettacolo che rimanda alla mente le copertine degli albi dell'orrore della EC Comics.
Nel complesso un gran bel fumetto, un'ottima lettura di intrattenimento che rilassa, diverte ed appassiona.
L'edizione proposta è sempre quella del brossurato formato pocket tascabile alla Diabolik, con un'ottima consistenza e qualità di stampa.
Un albo di 96 pagine in bianco e nero ad un prezzo di copertina di €5,90.
Potete trovare il fumetto in fumetteria.

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"MS.MARVEL - SOTTOPRESSIONE" 


Sceneggiatura di Nadia Shammas, disegni di Nabi H. Ali, edito in Italia da Panini Comics Italia.

Una deliziosa pubblicazione etichettabile, commercialmente parlando, come graphic novel, che ha per protagonista la giovanissima Kamala, meglio conosciuta come Ms. Marvel.
La storia, se togliamo tutta la parte relativa ai superpoteri, è incentrata sulla vita di una pre-adolescente che deve trovare un equilibrio tra gli studi, gli impegni di famiglia e i propri hobby.
Si parla anche di sicurezza digitale sui social, dei potenziali pericoli dietro ogni angolo in cui possono incappare accidentalmente i più giovani.
Il personaggio risulta molto reale ed empatico col lettore.
La sua caratterizzazione viene pienamente rispettata, dalla devozione nei confronti di Carol Danvers alle problematiche famigliari, sino all'energica passione nell'affrontare le minacce metaumane.
Un racconto davvero interessante, semplice nella sua struttura, ma profondo e manifesto della vincente formula Marvel "supereroi con superproblemi".
Ai disegni troviamo Nabi H. Ali un'artista che "spiazza".
Seppur il tratto non sia particolarmente ricercato, i disegni risultano essere perfetti per il tipo di prodotto che questo fumetto è.
Interessante la sinuosità delle curve e una cura nelle scenografie, non molto particolareggiate ma che vanno a completare la visione delle vignette.
Nabi H.Ali si dedica molto alla recitazione espressiva dei volti dei personaggi.
Nel complesso una bella lettura destinata ad un pubblico di tutte le età e multigenere.
L'edizione proposta per il mercato italiano è quella di un formato brossurato simile all'A5, quindi quasi tascabile, con una qualità di stampa interessante.
Un albo di 128 pagine a colori al prezzo di copertina di 9,90€.
Potete trovare il fumetto in libreria e in fumetteria.

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"IL CAPITANO COLLECTION" 


Sceneggiature di Mark Gruenwald, David Michelinie e Bob Layton, disegni di Tom Morgan, Kieron Dwyer, Mark D. Bright e John Byrne, edito in Italia da Panini Comics Italia.

Un bellissimo e prestigioso cofanetto che raccoglie uno dei capitoli fondamentali della storia editoriale di Captain America, qui suddiviso in due tomi cartonati.
Si tratta di una storia tutt'oggi fresca ed interessante, profonda e dalle diverse sfaccettature, che ha ispirato, tra le altre cose, la recente serie televisiva dei Marvel Studios, "THE FALCON AND THE WINTER SOLDIER".
Messo alle strette dalla commissione interna della presidenza degli Stati Uniti d'America, Steve Rogers decide amaramente di rinunciare al costume e allo scudo di Captain America per rimanere fedele alla propria missione, non sempre in linea con gli interessi politici del proprio paese.
Il governo americano ha però già pronto un apparente valido sostituto, il commilitone John Walker, all'apparenza un soldato più ubbidiente, più aggressivo e più efficace sul campo di battaglia.
Ad affiancarlo nella lotta il fido amico e compagno Battle Star.
Una carambola di eventi intriganti quelli progettati dal compianto Mark Gruenwald che, ponendo il destino di Rogers e Walker su due binari apparentemente paralleli e distanti, va a tessere un racconto rivoluzionario, complesso, e profondo sul ruolo e sulla figura di Captain America.
È delizioso vedere come il susseguirsi degli eventi porta ad un certo punto i due protagonisti ad incontrarsi e scontrarsi.
È chiaro sin dagli inizi che l'intero status quo viene sovvertito apposta ai danni di Steve Rogers eppure ciò che avviene diviene davvero un avvenimento interessante.
Se da una parte abbiamo uno Steve Rogers inizialmente contrario a porsi contro l'elemento governativo del suo Paese, dandosi inizialmente alla macchia, dall'altra abbiamo un John Walker fin troppo ligio al proprio dovere e nei confronti della patria.
Si nota in maniera pesante la forza della macchina bellica e politica dietro alla creazione del nuovo Cap.
Dopo un primo periodo, apparentemente felice, qualcosa si incrina, Steve Rogers inizia a mostrarsi dubbioso della scelta a cui è stato costretto e torna in azioni con panni e scudo simili al suo precedente alias, mentre John Walker mostra una netta predisposizione alla collera e alla violenza, finendo per infangare la buona reputazione di Captain America.
È inevitabile arrivare quindi ad un bellicoso faccia a faccia tra i due e alla scoperta del vero nemico che ha tramato nell'ombra sino a quel momento.
Un racconto che trascina il lettore, tenendolo col fiato sospeso ed incollato dalla prima all'ultima tavola.
Una vera e propria odissea che vede da una parte Steve Rogers viaggiare per l'America, confrontarsi con i suoi fedeli alleati (da Iron Man a Falcon, da D-Man a Black Panther) e combattere contro la Società dei Serpenti, mentre dall'altra abbiamo John Walker che si dimostra essere un personaggio affascinante, tutto da scoprire.
Vi dirò, in un secondo momento successivo a queste storie, a parte un buon sfruttamento del personaggio sulla serie West Coast Avengers, il carisma e la caratterizzazione di Walker sono andate un pò scemando, almeno sino alla sua recentissima miniserie di cui vi ho parlato qualche settimana fa.
Ai disegni troviamo dei veri artisti leggendari, Tom Morgan, Kieron Dwyer, Mark D. Bright e John Byrne, disegnatori dal tratto realistico e dinamico, molto attenti tanto alla recitazione dei personaggi tramite movenze anatomiche e smorfie facciali, quanto alla definizione di scenografie e costumi, sempre pronti a predisporre importanti dettagli narrativi nelle vignette.
Il loro storytelling risulta fluido e d'impatto.
Peccato per la colorazione tipica dell'epoca, siamo alla fine degli Anni 80, che da quel sapore vintage ad un fumetto che, per tematiche e ritmo narrativo, appare tutt'oggi bello fresco e non invecchiato.
L'edizione proposta da Panini Comics è quella di un cofanetto di prestigio che contiene due volumi cartonati dall'ottima consistenza e qualità sia cartacea che di stampa.
Un totale di 528 pagine a colori in una veste di lusso, ad un prezzo di copertina complessivo di 60€.
Potete trovare il cofanetto con i fumetti in libreria e in fumetteria.

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E anche per questa volta è tutto, il nostro appuntamento domenicale si rinnova tra una settimana esatta.
Nel frattempo, non lasciatevi sfuggire i nostri eventi dal vivo dedicati alla Nona Arte che potete trovare annunciati sia qui che sui nostri canali social, tra cui la pagina Facebook "Associazione Culturale Bergomix".

LO STAFF DI ASSOCIAZIONE CULTURALE BERGOMIX