domenica 8 agosto 2021

FUMETTI: I CONSIGLI DELLA SETTIMANA 32

Bentornati cari followers ed amanti della Nona Arte ad una nuova puntata della nostra rubrica settimanale nella quale andiamo a consigliarvi, attraverso le recensioni del nostro Presidente, alcuni tra i tanti fumetti che potete trovare in edicola, libreria e fumetteria.

"SHANG-CHI: FRATELLI E SORELLE" 


Sceneggiatura di Gene Luen Yang, disegni di Dike Ruan e Philip Tan, copertina di Jim Cheung, edito in Italia da Panini Comics Italia.

Il ritorno di Shang-Chi ricomincia, alla grande, da questo volume che traghetta il personaggio in epoca contemporanea, celebrandone le radici cinesi e conservando tutto il background passato.
Gene Luen Yang ha colto e reso appieno, narrativamente parlando, l'essenza del personaggio, fondendogli nuova vita.
Si può dire che, a livello editoriale, il personaggio ha vissuto tre vite.
La prima è quella delle origini, un fumetto figlio dell'ondata creativa degli Anni 70, di sperimentazione ed innovazione, di fascino verso un mondo esotico, quello delle arti marziali e della mitologia del kung-fu.
Non a caso è anche l'epoca del Bruce Lee cinematografico e di tutta una serie di telefilm legati alle arti marziali.
Era la visione americana, realizzata da autori americani (Steve Englehart ai testi e Jim Starlin), del mondo del kung-fu.
La seconda vita editoriale del personaggio è quella a cavallo tra gli Anni 90 e i primi Anni Duemila, figlia di chi quei fumetti li aveva letti ed amati da giovane, una continua ricerca di rilancio del personaggio, senza mai però riuscire a trovare la spinta giusta per rendere la serie regolare.
La terza vita editoriale la si deve ad Ed Brubaker che, in un ciclo della serie "Secret Avengers" ha rispolverato il personaggio, preparando il terreno a questa sua forma "definitiva".
La storia contenuta in questo volume tratta di un viaggio fisico e mentale del personaggio, che riporta Shang-Chi in Cina sulle tracce del suo passato e, senza saperlo, alla scoperta del suo futuro.
Shang-Chi e tutto il cast del racconto vengono descritti in tutta la loro umanità, facilitando il processo di empatizzazione col lettore.
Persino la villain, se così vogliamo chiamarla, di questa saga ha un suo fascino ed un concreto perché.
Un'avventura dall'affresco internazionale, dall'America alla Cina, passando per l'Europa e la Russia, un esempio di come Shang-Chi non sia una caricatura ma un'icona mondiale dei fumetti Marvel.
Ai disegni troviamo due artisti di talento che sono riusciti a coniugare perfettamente i testi di Luen Yang.
Dike Ruan si è occupato dell'ambientazione nel presente.
Il suo tratto risulta al contempo realistico ed iperdinamico, con una grande cura per la recitazione anatomica e le scenografie.
L'artista ha confezionato delle tavole di immediata leggibilità.
Philip Tan, di cui ho bei ricordi sulle serie degli "X-Men" e "Spawn", si è occupato dei flashback.
Anche lui mostra un'impronta realistica e dinamica, versato sulla costruzione di tavole d'impatto con molti momenti iconici.
L'alternanza narrativa ed artistica si incastra perfettamente rendendo fluido lo storytelling del fumetto.
Nel complesso una bella lettura, coinvolgente, d'intrattenimento, un nuovo starting point adatto sia ai fans del personaggio sia ai nuovi lettori attratti dal film di prossima uscita dei Marvel Studios sul personaggio.
L'edizione proposta dalla linea editoriale di Panini Marvel Italia è quella della consolidata formula Marvel Collection, un robusto cartonato di ottima fattura, con un'alta qualità di consistenza e di stampa.
Un tomo di 120 pagine con un costo di copertina di 16€, una pubblicazione con un buon rapporto qualità/prezzo.
Potete trovare il fumetto in libreria e in fumetteria.

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"HEROES REBORN #1" 


Sceneggiatura di Jason Aaron, matite di Ed McGuinness, chine di Mark Morales, copertina di Leinil Francis Yu, edito in Italia da Panini Comics Italia.

Il nuovo evento Marvel è arrivato anche in Italia, un progetto particolare che ricalca quanto già visto in passato nelle gestioni creative di Kurt Busiek e Brian M.Bendis sulle pagine degli Avengers.
Questo primo numero, che vede come io narrante un certo diurno, ci presenta una realtà totalmente diversa da come la ricordavamo, un mondo senza Vendicatori dove gli Eroi più potenti della Terra sono molto più simili a quelli dell'Universo DC.
Non a caso sto parlando dello Squadrone Supremo, contraltare marvelliano della Justice League creato da Roy Thomas e John Buscema.
È un mondo totalmente nuovo eppure qualcosa non è affatto cambiato.
È solo un numero di introduzione, per seguire l'intera avventura ed avere una visione d'insieme dello scenario sarà necessario attendere i futuri albi collegati a questa miniserie evento.
Nel complesso una lettura curiosa, scorrevole che fa dell'intrattenimento il suo perno principale.
È interessante l'aver scelto Blade come uno dei personaggi chiave, segno questo che nel futuro prossimo avrà più spazio sul palcoscenico delle pubblicazioni Marvel (anche grazie al film di futura uscita).
I disegni sono affidati all'ipertrofico e dinamico tratto di Ed McGuinness, coadiuvato alle chine da Mark Morales.
Tavole semplici ed immediate le sue, che concentrano il focus artistico più su scatti d'impatto che su altro.
Come sempre molta cura la riserva alla recitazione del viso dei personaggi, alle loro movenze e pose anatomiche.
A voler ben guardare la sua corrente visiva è una sorta di evoluzione pop delle due scuole fumettistiche degli Anni 90.
L'edizione di prima stampa proposta da Panini Marvel Italia è quella del canonico albo spillato di 40 pagine, con una stampa di pregio per un prodotto suonano e popolare, a 5€ di prezzo di copertina.
Potete trovare il fumetto in edicola e in fumetteria.

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"BACTERIA" 


Testi di Paola Barbato e Matteo Bussola, disegni di Emilio Pilliu e Matteo Bussola, colore di Emilio Pilliu, edito da Star Comics.

Una lettura piacevole, a tratti intrigante, un viaggio sia fisico che mentale alla scoperta tanto della perfidia umana quanto del senso della vita.
Un racconto post apocalittico, dove l'umanità, nonostante le ripetute sofferenze, non accenna a voler smettere di farsi del male e coltivare malvagità.
Quattro innocenti creature saranno loro malgrado responsabili del destino della razza umana, portatori tanto di Male ma anche angeli di Vendetta.
Paola Barbato e Matteo Bussola tessono una trama avvincente, piena di colpi di scena.
Dopo un primo capitolo di pura introduzione all'ambientazione, parte il processo di immedesimazione tra lettore e personaggio.
Ognuno dei protagonisti viene perfettamente descritto con caratteristiche uniche, consentendo al lettore di scegliere il proprio preferito.
Per quanto breve sia, si tratta anche di una storia di affermazione della propria identità e di formazione.
Scioccante e agrodolce il finale, che lascia sorpreso il lettore.
I disegni curati da Matteo Bussola ed Emilio Pilliu mostrano sin dal principio una forte influenza orientale, miyazakiana se vogliamo.
Il timbro artistico presenta un giusto compromesso tra cartoonesco e realistico (per certi versi mi ricorda la corrente visivo-artistica di Dall'Oglio e Pascarella), le tavole scorrono piacevolmente, lo storytelling è di qualità.
Eccezionale l'uso del colore che diventa complementare alla narrazione, essenziale per alcuni passaggi.
Un fumetto a tratti fortemente emotivo, empatico, la cui lettura consiglio caldamente.
L'edizione proposta da Edizioni Star Comics sotto l'etichetta editoriale di Astra, è quella di un buon cartonato, la cui consistenza e fattura risulta senza dubbio di qualità.
Un bel tomo di 144 pagine a 14€ di prezzo di copertina.
Potete trovare il fumetto in libreria e in fumetteria.

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"DON CAMILLO A FUMETTI VOL.20" 


Sceneggiature di Davide Barzi, copertina di Gabriele Dell'Otto, disegni di Tommaso ArzenoEnza FontanaItalo MattoneRiccardo RandazzoMarco Will Villa, edito da ReNoir Comics.

"Don Camillo a fumetti" taglia il traguardo del 20°volume della serie regolare, non ho mai nascosto che si tratti, da diversi anni, di una delle mie letture preferite e più attese.
La particolarità di questo tomo sta nel proporre non solo storie che vedono per protagonisti I nostri amati Peppone e Don Camillo, ma anche alcuni racconti del Mondo Piccolo, di quella realtà della Bassa che Guareschi stesso aveva visto e vissuto in prima persona, non dissimile per certi versi alla vita che i miei nonni e mio padre da giovani, nel trevigliese, avevano vissuto quotidianamente.
Ho sempre pensato che "L'albero degli zoccoli" di Ermanno Olmi e il "Don Camillo" di Giovannino Guareschi non fossero poi così distanti tra loro per tematiche e ambientazioni, sebbene la geografia delle due opere li separi non poco.
Ma sto divagando.
Per quanto riguarda i racconti con protagonisti Peppone e Don Camillo c'è poco da dire, l'alchimia tra i due personaggi è spettacolare, due lati della stessa medaglia, la cui rivalità si soppesa tanto quanto la loro amicizia.
In effetti le due storie apripista del volume vedono i due protagonisti "unire le forze" e quando avviene, non so come dirlo, io mi gaso tantissimo, sia perché le risate sono garantite, sia perché la loro unione da vita a qualcosa che trascina letteralmente il lettore.
Quando discutono tra loro, quando si prendono in giro, non sai mai per chi effettivamente tifare, complimenti tanto al buon Barzi quanto ai disegnatori che riescono a rendere vivi questi personaggi.
Nonostante il meccanismo di narrazione sia simile, le due storie del Mondo Piccolo fanno percepire una sorta di distacco dal simpatico teatrino di Peppone e Don Camillo, di realismo accelerato nella vicenda.
Personalmente mi ha colpito parecchio l'ultimo racconto, con quel rapporto di odio/amore paterno che in un certo modo mi pare di conoscere bene.
Una lettura che, nel suo complesso, si è riconfermata ancora una volta più che piacevole, rilassante e di intrattenimento.
Trattandosi di adattamenti fedeli agli scritti del Guareschi stupisce come siano tutt'oggi freschi e lascia sbalorditi come Barzi riesca a rinarrarli attraverso la chiave del Fumetto.
Come sempre un grande lavoro è stato fatto dal team di disegnatori, ognuno dei quali ha già un bel biglietto da visita alle spalle, tutti diversi tra loro ma con in comune un timbro realistico e dinamico, con un tratto ben curato.
Ogni tavola è una finestra che si apre sulla Bassa, le scenografie e i costumi sono resi davvero bene, perfettamente contestualizzati nel periodo storico in cui le vicende si svolgono.
Ogni volta, ad ogni nuova lettura, mi sento trasportato in quei luoghi che per lavoro ho imparato a conoscere e che mi hanno sempre affascinato.
La copertina di Gabriele Dell'Otto, noto artista pittorico romano, è, come diverse sue opere, d'impatto, in grado di cogliere bene l'atmosfera dei racconti del Guareschi, con quella fusione tra serio e comico.
Un disegno con una sua storia che parte da in alto a sinistra per scendere in basso a destra, focalizzando l'attenzione nel corpo centrale.
Sarà per la tonalità seppia del colore, ricorda molto una foto d'epoca.
L'edizione si conferma, anche in questo numero celebrativo, quella di una serializzazione in volumi brossurati ben curati e di ottima fattura, in grado di dare risalto alla stampa in bianco e nero.
Un tomo di 112 pagine ad un prezzo di copertina di €12,90... visti i tempi, un ottimo rapporto qualità/prezzo oserei dire.
Fatevi un favore, comprate il volume e recuperate la serie, perché merita davvero tanto!
Potete trovare il fumetto in libreria, in fumetteria, al Museo di Peppone e Don Camillo e sul sito dell'editore al link https://www.renoircomics.it/.../don-camillo-a-fumetti-vol...

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"VORACI" 


Sceneggiatura di Christophe Bec, disegni di Stefano Landini, edito in Italia da saldaPress.

Un nuovo titolo a tema zombie arricchisce il catalogo di SaldaPress, un'opera a sfondo bellico ambientata in un mondo dove la piaga dei morti viventi è ormai dilagata e solo poche sparute realtà faticano a sopravvivere, andando incontro ad una improcrastinabile estinzione del genere umano.
Un racconto che si spinge un pò più in là rispetto alla semplice tematica del survivalismo, incentrata su un gruppo di soldati in una missione di recupero che si rivelerà essere tutt'altro, e che mette a nudo i pensieri e i comportamenti più viscerali dell'essere umano.
Sebbene possa ricordare in parte la visione di Kirkman, in realtà il fumetto tende a prendere le distanze da quanto visto finora in opere di genere, provando a mostrare uno scontro tra viventi e morti viventi che ribalta le carte in tavola.
A voler ben guardare, ignorando la caratteristica horror del racconto, possiamo cogliere un secondo livello di lettura, arrivando a pensare che l'opera potrebbe benissimo parlare di scontri tra rivoluzionarie masse civili (qui rappresentate dagli zombi) contro un regime militare giunto alle sue ultime ore.
Un fumetto intrigante, che strega ed incatena il lettore dalla prima all'ultima tavola, un racconto vivo e coinvolgente che ti fa vivere un'esperienza totalmente immersiva.
Ai disegni troviamo Stefano Landini, un artista la cui impronta realistica ben si addice a storie di azione di questo tipo.
Un tratto semplice e lineare che però palpita di dinamicità e riesce a ben descrivere persino le scene action più concitate.
Notevoli anche la cura al dettaglio, la visione registica (quasi da serie televisiva) dello storytelling e il riuscire a far trasparire emotività dal volto dei personaggi.
A tal proposito, questo è forse uno dei pochi fumetti dove il lettore non si immedesima nel personaggio ma vive l'avventura al suo fianco, diventando elemento stesso del racconto.
Trovo molto funzionale ed intelligente l'applicazione di una colorazione in scala di grigio alla "The Walking Dead".
Una bella lettura, di intrattenimento, confezionata in un volume cartonato che la rende, commercialmente parlando, una vera e propria graphic novel con un inizio ed una sorprendente fine.
La fattura del prodotto e le caratteristiche di consistenza e di stampa sono di alta qualità.
Un tomo di 128 pagine ad un prezzo di copertina di 19,90 euro.
Potete trovare il fumetto in libreria e in fumetteria oppure richiederlo in prestito presso la vostra biblioteca civica di riferimento qualora la pubblicazione rientrasse nel piano di acquisizione titoli del circuito bibliotecario urbano/extraurbano.

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"SENZANIMA - ASSEDIO" 


Soggetto di Stefano Vietti e Luca Enoch, sceneggiatura Stefano Vietti, disegni Giancarlo Olivares, colori di Paolo Gomets Francescutto, copertina di Mario Alberti, edito da Sergio Bonelli Editore.

La collana da libreria parallela di Dragonero - Sergio Bonelli Editore si arricchisce di un nuovo ed atteso capitolo, totalmente a sfondo bellico.
Cuore dell'impresa è porre fine ad un assedio estenuante, dove a nulla paiono valere gli sforzi dell'esercito imperiale.
Bisogna sporcarsi le mani e questo significa lavoro per la compagnia dei Senzanima che saranno messi a dura prova.
Una grande opportunità per il giovane Ian di fare esperienza, maturare e comprendere ancora una volta di più il destino della strada che ha deciso di intraprendere.
Un racconto tanto d'azione quanto intimo, crudo come solo la guerra sa essere, riflessivo come solo le opere personali sanno esserlo.
Colpisce dritto nell'anima la lettura di questo volume, i cui risvolti sono totalmente imprevedibili, un'avventura dal ritmo serrato che tiene il lettore ancorato dalla prima all'ultima tavola, lasciandolo spesso a bocca aperta.
Colpisce particolarmente il realismo del racconto che sembra riportare in vita scenari tipici medievali della nostra Storia.
"Assedio" è anche una tappa obbligata in questo percorso narrativo, vediamo infatti come gli equilibri e i rapporti tra i personaggi della compagnia, così come si sono evoluti, siano importanti e determinanti, altrimenti l'esito della storia sarebbe potuto essere altro.
Ripensando a quanto narrato nei capitoli precedenti e in questo tomo, si comprende ancora di più il ritratto del giovane Ian post militanza nei Senzanima che ci sta venendo proposto sulle pagine della serie regolare, con uno Ian Arandill molto più deciso e forgiato forse più nello spirito che nel corpo.
Ai disegni di "Assedio" troviamo una delle più grandi firme italiane della Nona Arte e della scuderia Bonelli, Giancarlo Olivares.
Olivares, straordinario talento dal timbro realistico, mostra in queste pagine una ricercatezza sopraffina nei costumi e nelle scenografie, pur riuscendo a mantenere uno storytelling scorrevole, dinamico e piacevole.
Giancarlo riesce a cogliere perfettamente lo spirito dei personaggi della compagnia e a riproporlo, giocando anche su una incisiva recitazione emotiva.
Le sue tavole sono finestre spalancate sul fiume del Tempo e dello Spazio, trasportando il lettore direttamente al fianco dei personaggi, immergendolo totalmente nelle atmosfere del racconto.
Ho notato una sua maggiore sperimentazione ed evoluzione del tratto che, almeno per me, pare ispirarsi un pò all'energia delle opere realistiche francobelghe.
Se pensiamo ad alcuni dei suoi precedenti e famosi lavori, dallo Spider-Man per Il Giornalino al Nathan Never della saga della Guerra dei Mondi, non possiamo che constatare come Giancarlo non si accontenti dei risultati raggiunti ma cerchi di alzare, di lavoro in lavoro, l'asticella.
Notevole anche il lavoro di colorazione di Francescutto che riesce a dare volume e, per certi versi, anima al disegno di Olivares.
Non è affatto facile applicare un colore ad un tratto così complesso, eppure Francescutto riesce a conferire le giuste tonalità all'atmosfera bellica ritratta nel volume.
La copertina è affidata ancora una volta al grande Mario Alberti che con una inquadratura particolare, quasi hollywoodiana, riesce a trasmettere l'intera essenza del volume, dall'assedio allo sviluppo personale ed emotivo di Ian.
Trovo perfettamente azzeccata la tonalità seppia del colore di copertina che gli conferisce un tono, se così si può dire, più d'epoca.
L'edizione proposta da Sergio Bonelli Editore si conferma nella sua veste cartonata alla francese, con una qualità di stampa e di consistenza del prodotto davvero di pregio.
80 pagine a colori, al prezzo di copertina di 17€.
Potete trovare il fumetto in libreria e in fumetteria.

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"MILES MORALES: ONDE D'URTO" 


Sceneggiatura di Justin A. Reynolds, disegni di Pablo Leon, edito in Italia da Panini Comics Italia.

Un fumetto particolare, commercialmente parlando ascrivibile nel filone graphic novel, dedicato allo Spider-Man di Miles Morales, scevro dal peso della continuity della serie regolare, che si avvicina per stile registico al film d'animazione "Spider-Man: Into the Spiderverse".
Buona parte del racconto è incentrata sull'alias umano dell'eroe, conservando nello spirito il motto "da un grande potere derivano grandi responsabilità".
Trovo l'opera molto intelligente e sensibile, indirizzata in maniera prevalente ad un target adolescente con il quale riesce facilmente a comunicare.
Il lettore entra da subito in sintonia con il protagonista, soffre con lui, lo incita, sentendosi parte stessa della narrazione.
Non siamo troppo distanti, per contenuti e stili narrativo artistici, se vogliamo, dalle graphic novel per giovani adulti della DC Comics di cui vi ho parlato nell'ultimo anno.
Lo stile di disegno di Pablo Leon è molto semplice e lineare, un tratto quasi filo umoristico, una via di mezzo tra il timbro di Kaare Andrews e l'impronta d'animazione di "Spider-Man-Into the Spiderverse", le sue tavole sono di immediata leggibilità.
Una lettura interessante, consigliata, la cui qualità è indiscutibile.
In appendice c'è un'anteprima della prossima pubblicazione di genere dedicata a Ms.Marvel.
L'edizione proposta da Panini Comics è quella di un comodo e morbido brossurato di 128 pagine a colori, al prezzo di copertina di 9,90€.
Potete trovare il fumetto in libreria e in fumetteria.

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"BENVENUTI IN KOSOVO" 


Storia di Simona Mogavino in collaborazione con Nikola Mirković, disegni di Giuseppe Quattrocchi, colori di José-Luis Rio e Salvo Salvatore Bevacqua, edito da Magic Press.

Un fumetto interessante, molto profondo, a tratti intimista e che rientra a pieno titolo nel cosiddetto genere graphic journalism.
Simona Mogavino e Nikola Mirković ci mostrano uno sguardo su antefatti e conseguenze del sanguinolento conflitto bellico che scosse le nazioni della ex Jugoslavia e che ancora oggi portano le cicatrici intestine di quei terribili momenti.
Fatti che, chi come me era all'epoca bambino, si ricorda per le immagini e perché il panorama bellico era così vicino e tangibile.
Tra queste la grande incognita dettata dal territorio del Kosovo, una terra che ha lungamente sofferto.
Il racconto narra il viaggio di Dimitri, erede di una famiglia serba ortodossa, la cui infanzia è stata colpita da una terribile tragedia, che dall'Italia fa un temporaneo triste ritorno al suolo natio.
Man a mano che la meta si fa più vicina e che ha modo di confrontarsi, volente o nolente, con i propri connazionali, la sua memoria si fa sempre più viva ed accesa.
Il lettore non può non entrare in sintonia con la tristezza provata dal protagonista, con le sue incertezze e la sua totale impotenza.
Quanto narrato ti entra dentro e ti prende a cazzotti l'anima.
A rendere appieno l'atmosfera il tratto realistico di Giuseppe Quattrocchi, un artista che mostra una particolare ricercatezza nel tratto, con un'impostazione di gabbia prettamente francese.
Gestualità e recitazione anatomica, espressioni facciali fortemente emotive, i suoi disegni risultano davvero incisivi, anche grazie ai colori di José-Luis Rio e Salvatore Bevacqua.
Ci sono frangenti in cui ti fa sembrare di essere realmente lì.
Molto particolare e significativa anche la copertina, ma preferisco non spoilerarvi il motivo.
Una lettura davvero significativa per un fumetto che, commercialmente parlando, potremmo etichettare come graphic novel e che gode di una introduzione firmata dal giornalista Toni Capuozzo, un professionista che ho sempre apprezzato.
L'edizione proposta da Magic Press è quella di un bello e sano cartonato alla francese di 64 pagine a colori, con un'ottima consistenza e un'alta qualità di stampa, ad un prezzo di copertina di 14,90€.
Potete trovare il fumetto in libreria e nelle migliori fumetterie.

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"K-11 VOLUME 5" 


Sceneggiatura di Matteo Casali, disegni di Stefano Landini, edito da Sergio Bonelli Editore.

Quinto ed ultimo volume per questa interessante, originale e coinvolgente serie della linea editoriale Audace - Sergio Bonelli Editore.
Scopriamo il fato di Karl e della sua famiglia, ambientato poco dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale in un momento in cui i due grossi colossi, USA da una parte e Russia dall'altra, iniziano a gonfiare i muscoli sulla cadaverica Europa, muovendo i primi pezzi su quella grande scacchiera che verrà poi conosciuta come la Guerra Fredda.
È un numero dove l'azione non manca, ma ritengo che sia molto più importante il nuovo status quo dei personaggi, segnati nel profondo da quanto avvenuto.
Non sono gli stessi che abbiamo incontrato all'inizio di questa avventura, portano dentro di loro delle cicatrici vistose.
Karl non è più un uomo "malleabile" al servizio della Nazione, tant'è che gli screzi sono particolarmente sentiti tra lui e l'agenzia governativa americana che si occupa di controllarlo e sfruttarlo per missioni tattiche.
Karl in questo numero compie anche un arduo percorso di riscoperta della propria umanità, apparentemente andata persa tra gli esperimenti sulla sua pelle e i segni della fuga verso il paese della libertà.
Una situazione particolare, con un equilibrio precario, resa ottimamente nelle atmosfere dal tratto di Stefano Landini (impreziosito dai colori di Fabiana Mascolo), un artista di stampo realistico che con una linea decisamente pulita riesce a plasmare scenografie, costumi e anatomie.
Molto significativa l'emotività impressa nei volti dei personaggi, sensazioni e sentimenti forti traspaiono da loro, rendendo immediata ed efficace l'immedesimazione tra lettore e protagonista.
E c'è da dire anche un'altra cosa, non si può non notare l'efficacia della sospensione dell'incredulità negli unici momenti del racconto dove appaiono i "superpoteri" di Karl.
Se all'inizio dell'opera si poteva pensare che "K-11" trattasse di una variante russa del celebre super soldato che sfociasse in un racconto supereroico popolare, in realtà il tutto si è rivelato ben altro.
Una storia di umanità, di guerra, di sentimenti dove i superooteri sì ci sono ma non rappresentano un elemento saliente bensì un semplice deus ex machina per risolvere alcune situazioni.
Come in "The Walking Dead" gli zombi erano un pretesto per parlare della decadenza psicosociale dell'uomo, così in "K-11" gli esperimenti che generano poi un supersoldato sono una scusa per parlare dell'umanità e delle speranze che si infrangono di fronte alla guerra, di nazioni che antepongono il potere e le risorse al benessere dei propri cittadini.
Forse la copertina realizzata dal realistico (è in questo caso pittorico) Emiliano Mammucari è una delle più significative della serie con Karl innanzi all'alba dell'era atomica.
La bandiera a stelle strisce impugnata in una mano che simboleggia più una rabbia che un amore verso la nuova patria, la sensazione di gelo tra quanto avviene e lo sguardo di spregio e desolazione di Karl, sono quasi simboli di un futuro tutt'altro che sereno.
Ho amato questa serie, un progetto editoriale che non solo mi è piaciuto ma che mi ha pienamente convinto, di alta qualità sia a livello narrativo che artistico.
Consiglio altamente non solo la lettura di questo volume finale ma anche il recupero dell'intera serie, una delle pubblicazioni italiane da libreria/fumetteria che ho più apprezzato nell'ultimo biennio.
L'edizione, una serializzazione di volumi cartonati dall'alta qualità di consistenza prodotto e stampa, è senza dubbio di pregio.
72 pagine a colori a 17€ di prezzo di copertina.
Potete trovare il fumetto in libreria e nelle migliori fumetterie.

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"DIABOLIK ANNO LX N.8" 


Soggetto di Mario Gomboli e Tito Faraci, da un'idea di Angelo Palmas, sceneggiatura di Tito Faraci, disegni di Sandro Giordano e Giuseppe Palumbo, copertina di Matteo Buffagni, edito da Astorina.

Gran bella lettura il nuovo numero di Diabolik - Il Re del Terrore, un'avventura intrigante e diversa dal solito, che rispolvera tra l'altro un personaggio apparso ne "Il Grande Diabolik 2/2020 Io sono Eva".
Buona parte dell'ambientazione elude dalla canonica cornice di Clerville, trasportandoci a Suntown in Sudafrica, una terra d'incanto.
Anche Diabolik, differentemente da diversi albi letti nell'ultimo anno, appare solamente a tavola 36 dell'albo, lasciando maggior spazio nella narrazione a colui che potremmo definire il vero protagonista, Roger Barry.
I due assieme si dimostrano un inedito ed ottimo team d'azione, che colpisce in armonia, facendo ben capire al lettore come mai Eva si sia perfettamente legata ad entrambi.
Tito Faraci si dimostra ancora una volta un grande sceneggiatore, tessendo un racconto dal ritmo serrato ed avvincente, che affronta il tema dello sfruttamento delle popolazioni africane offrendo al contempo un perfetto ritratto del Re del Terrore.
Un thriller geopolitico che lascia tanto spazio all'azione pura.
I disegni di Sandro Giordano, di stampo realistico, risultano dinamici e ben curati in ogni dettaglio, esaltati anche dalle chine di S.Santoro.
Fa piacere ritrovare poi, seppur per un breve flashback, il segno incisivo di Giuseppe Palumbo.
Nel complesso un bell'albo, una lettura che rilassa, intrattiene, adatta anche al clima vacanziero in cui ci troviamo, dove persino il lettore neofita non fatica nella lettura.
130 pagine in bianco e nero ad un prezzo popolare ed economico di 2,80€.
Potete trovare il fumetto in tutte le edicole d'Italia.

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"DYLAN DOG#419 - ALBA CHIARA" 


Ideazione e supervisione Tiziano Sclavi, soggetto e sceneggiatura Gabriella Contu, liberamente ispirato a "Albachiara" di Vasco Rossi, disegni di Sergio Gerasi, copertina di Fabrizio De Tommaso, quarta di copertina di Gigi Cavenago, edito da Sergio Bonelli Editore.

Secondo albo della trilogia di racconti ispirati ad alcune tra le più celebri canzoni di Vasco Rossi dedicate all'universo femminile.
"Albachiara", a differenza dell'albo precedente, si distacca in parte dai contenuti della canzone focalizzando l'attenzione sulla figura della donna, di una giovane donna in questo caso e dei suoi incubi.
L'incubo più terribile è l'opprimenza del peso fisico e psicologico dell'uomo sulla donna.
Alba, la protagonista del racconto, è una giovane donna perseguitata da un apparente invisibile incubo che prova in ogni modo a tarparle le ali, soffocandone sogni, speranze ed ambizioni.
È una storia di Amore, di Amicizia, di forza di volontà, di riscossa del genere femminile sui soprusi del genere maschile.
Un racconto dove anche la figura maschile viene approfondita e messa in discussione, dall'uomo bello, maledetto e soffocante al ragazzo acqua e sapone che pare troppo spesso invisibile agli occhi di chi lo merita, sino alla figura del nerd senza speranza.
Gabriella Contu ben identifica l'incubo e ci ricama attorno una trama lineare ed avvincente che ti tiene ancorato alla lettura dalla prima all'ultima pagina.
Mi è parso anche di cogliere una citazione a "Grindhouse" di Quentin Tarantino.
Ai disegni troviamo l'artista Sergio Gerasi in stato di grazia, forse una delle sue migliori performance artistiche sull'indagatore dell'incubo.
Un tratto prettamente realistico il suo, curato in ogni dettaglio, in ogni direzione recitativa, da quella dinamica anatomica a quella emotiva del viso.
Alcune tavole, in particolare quelle dove la sofferenza di Alba è provante e tangibile, sono maestose e d'impatto, quasi iconiche, ti entrano dentro e ti segnano.
Talmente sono belle che mi ci soffermerei ore ad ammirarle.
Una gran bella lettura che consiglio caldamente.
Anche in questo caso l'albo presenta due copertina.
La prima è quella realizzata dal pittorico, forse in parte al limite del fotografico/pittorico, Fabrizio De Tommaso che ritrae il progetto editoriale, con il Blasco in esibizione davanti all'Indagatore dell'Incubo e al suo mondo di "mostri".
La quarta di copertina è illustrata da Gigi Cavenago e ritrae sia alcune delle caratteristiche più importanti dell'albo, sia una sorta di bucolico peccato originale.
Il tocco di Cavenago è sempre sopraffino.
114 pagine sublimi in bianco e nero, nel classico formato popolare bonelliano al prezzo di copertina, anch'esso popolare, di 4,40€.
Potete trovare il fumetto in tutte le edicole d'Italia.

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