giovedì 14 ottobre 2010

CHIACCHIERANDO CON DAW!

Quella che segue è la chiacchierata fatta con l'autore Davide Berardi, in arte Daw, tenutasi in occasione dell'inaugurazione della mostra a lui dedicata...


Carissimo Daw, grazie per essere con noi!
La mostra esposta quest’anno in occasione della quinta edizione di Bergomix, non riguarda solo la tua opera omnia conosciuta col nome di “A” come Ignoranza, ma tratta anche di altre vignette come Sick,Sick,Sick, Il Misterioso Papero del Giappone, Animaletti Crudi, Vignette Lov e piccole sorprese. Da dove parti a creare le tue storie?

Esatto, come ho detto, alcuni miei fumetti e alcuni personaggi prendon spunto dal mondo reale, ad esempio Brullonulla ricalca un utente di internet con lo stesso nick che presenta l’identico cinismo , o ancora la Signora Fleccier è ispirata a quella del telefilm , che vedevo quando frequentavo le medie.

Parlando sempre delle tue opere non vi sono solo protagonisti ma anche comprimari, ad esempio ne “Il Misterioso Papero del Giappone”, non v’è solo il papero ma anche altri due personaggi, un ragazzino e un ninja.

Il Misterioso Papero del Giappone, faceva inizialmente parte delle gag di Sick,Sick,Sick, una serie piena di personaggi completamenti idioti, ma ha colpito molto gli editori e c’è stata una richiesta di fare più vignette a lui dedicate. Adesso l’idea è quella di fargli un mondo intorno, costruire dei personaggi, solo che è difficile perché la trama essenzialmente è lui in mezzo muto che non fa niente e tutti gli altri che si muovono.

Quindi è abbastanza difficile fare le storie del papero del giappone…

Si anche perché lui è troppo forte senza fare niente. C’è Brullonulla che è troppo forte perché ha il dottorato. Poi c’è Sbranzo che è troppo forte… sono tutti troppo fighi! Bisogna sempre attirare dei personaggi intorno a loro che muoiano, esplodano anche per creare del dinamismo.

Ho visto che hai anche utilizzato personaggi dell’immaginario comune nati anche negli Anni 80 come i robottoni, i Chiappafantasmi…

Io sono cresciuto negli Anni 80, quindi meno male l’immaginario di riferimento è quello…

Passando ad altro invece che puoi dire delle strips di Sick Sick Sick?

Sono delle vignette nate per buttarci dentro della roba demenziale con personaggi semplici semplici . Inizi a disegnarli semplici, poi col tempo inizi a fare le cose più complicate, più profonde e ti perdi a fare cazzate, quindi è meglio disegnare le cose più semplici ed immediate possibili.

Come mai, sempre in questa serie il Dottore è così cattivo ed incompetente? E’ un ritratto satirico della sanità italiana?

No, è un personaggio semplicemente cattivo e basta. Mi piaceva realizzarlo proprio così, con questo suo carattere e questa sua fisionomia. Non so ancora se lo continuerò, ci son tanti personaggi da portare avanti nella serie e diventa anche un problema.

Sempre in questa serie ogni tanto vediamo far capolino personaggi parodici del mondo del cinema, come Stiven Sigà, Alien…

Steven Seagal è un personaggio talmente stereotipato di suo che farne un fumetto… dici, è già lì e vien naturale, andava messo, utilizzato, era facile. Finora però ne ho fatto solo una storia. Invece la Signor Fleccier… c’è da approfondire però ci vuole tempo e appunto ci sono troppi personaggi. Dovrei iniziare a subaffittare la cosa ad altra gente!

Abbiam parlato di Sick,Sick,Sick, “A” come Ignoranza, Il Misterioso Papero del Giappone… a proposito di animali, in mostra ci sono anche le strip degli “Animaletti crudi”.

Si.

E gli animaletti crudi chi sono?Cosa sono?

E’ una striscia nella quale si possono mettere le cose più volgari, terra terra, umorismo di quello da bar, pipì pupù, quelle cose lì! Volevo fare tipo dei bassi istinti, se da una parte facevo delle cose da vendere che dovevan essere pulite, dall’altra si accumulava il “marcio”. Facevo personaggi “pulitini” tipo il papero del Giappone e allora l’esigenza di fare personaggi sporchi aumentava. Mi piaceva l’idea di questi animali simpaticoni che si ammazzano, in teoria ho iniziato con cose abbastanza pulite, c’è ancora una vena commerciale in queste storie.

Si possono considerare una parodia disneyana?

L’idea era di fare il contrasto tra la loro gaiezza e simpatia, e il loro essere squilibrati mentalmente, quindi son stati realizzati in stile cartone per bambini. Troppolino (uno dei protagonisti ndr) è una parodia, nel fatto che voglia diventare un cartone animato. Prima o poi ci sarà anche un paperino, vorrei chiamarlo Pupparino. C’era anche l’idea di resuscitare il cadavere di Walt Disney ma chissà se è legale!

Hai ripreso anche la figura del coniglietto. Anziché avere il coniglio batuffoloso hai inserito un coniglio che porta sfortuna.

Il fatto è che se la gioca troppo con la Fleccier, dovrei farlo leggermente differente se no ha lo stesso potere. Essenzialmente è un coniglio senza zampe porta sfiga. Me l’avevan suggerito però in origine doveva essere una coccinella, ma l’idea mi era troppo disgustosa.

I colori di questa strips, come anche delle altre, li fai tu?

Faccio tutto io al computer. Sto imparando a farli sempre meglio ma porta via del tempo, tre ore contro l’ora del semplice matita e china.

Il bianco e nero è un tratto distintivo delle tue Vignette Lov. Han un significato particolare?

Le faccio al computer per velocizzare i tempi. Avevo iniziato a farle per sfogare una situazione sentimentale negativa e poi son piaciute.

Grazie per esser stato con noi!

Grazie anche a tutti voi che avete visitato numerosissimi la mostra e che siete intervenuti all'inaugurazione!
Restate sintonizzati su queste frequenze!

Leonardo Monzio Compagnoni - Direttore Artistico di Bergomix
infobergomix@excite.it

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