1)E' qui con noi una cara e vecchia conoscenza di Bergomix, Massimiliano Brighel, storico editor de L'Uomo Ragno. Grazie per la disponibilità! Iniziamo con una domanda da un milione di dollari: che cos'è per te il Fumetto?
Un'esperienza sensoriale, che inizia guardando il packaging della rivista e sentendo l'odore della carta. Poi, uno svago spesso di valore pari al romanzo e anche il mio lavoro.
2)Molti lettori non conoscono bene i retroscena del tuo lavoro. Ti va di parlarcene? Di che cosa ti occupi sulle testate a fumetti?
In pochissime parole, revisiono le traduzioni e curo gli articoli di presentazione.
3) Il tema di Bergomix 2011 è "Miti&Meraviglie del XXI°Secolo: I Supereroi". Chi sono per te i supereroi? E cosa dovrebbero significare per la società?
I fumetti di supereroi sono tra i miei preferiti, e il genere supereroico uno dei più versatili del fumetto. Come la gente sta iniziando a capire attraverso film e telefilm.
Cosa dovrebbero significare per la società? Un genere di intrattenimento!
4) Un eroe si riconosce anche dal proprio nemico e di cattivi spettacolari in Marvel son pieni. Secondo te, qual è il segreto del fascino di molti villains?
Il look, ho idea. Ma anche l'origine e la motivazione.
5) Per anni il tuo nome è sempre stato associato agli albi de L'Uomo Ragno. Qual è secondo te il segreto del successo di questo supereroe? Che cosa ti affascina di più delle sue storie?
Il segreto del suo successo dipende dal fatto che Peter Parker è, alla fine della fiera, una persona comune con pregi, difetti e problemi comuni. Io sono affascinato dalle storie, dai personaggi e dalla varietà di disegnatori: Spider-Man è uno dei pochi personaggi dei fumetti che risulta infatti credibile e interessante sia in stile caricaturale che realistico. Topolino? Solo caricaturale. Tex? Solo realistico. E così via...
6) Hai potuto seguire e toccare con mano i mutamenti presentati nel corso degli anni dalla casa editrice Marvel Comics. Secondo te quali sono stati i più significativi e perché?
Per esempio, alcuni disegnatori attuali non avrebbero mai potuto disegnare supereroi trent'anni fa a causa di uno stile che prima ho definito "caricaturale" in contrapposizione al realistico. Poi le sceneggiature sono molto cambiate anche soltanto per il fatto che mancano sempre il riassunto "interno" delle puntate precedenti (d'altronde c'è il riassunto scritto prima del fumetto) e sono diminuite moltissimo le didascalie classiche del tipo "Nel frattempo..." o "Mentre Spider-Man si gira...". Non c'è più bisogno di spiegare coi dialoghi quello che già si vede nel disegno.
7) Che futuro si prospetta ai fumetti dei supereroi Marvel? Ci puoi illustrare brevemente quali e di che carattere sono gli sviluppi futuri?
Purtroppo non riesco a prevedere il futuro, ma credo che i fumetti di supereroi saranno sempre un mix di realismo e fantascienza come è sempre stato. Ogni tanto, una delle due cose prende il sopravvento per un po' nelle storie, poi si torna all'altra.
Grazie di cuore per aver nuovamente dedicato del tempo al nostro pubblico!
Intervista realizzata da Leonardo Monzio Compagnoni
mercoledì 27 aprile 2011
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento