domenica 14 marzo 2021

FUMETTI: I CONSIGLI DELLA SETTIMANA 11

Carissimi amanti della Nona Arte ed assidui followers di Bergomix, bentornati alla rubrica domenicale dedicata ai nostri consigli alla lettura!

Attraverso le recensioni del nostro Presidente, vi proponiamo una cernita di alcune delle numerosissime proposte a cadenza settimanale provenienti dal mercato fumettistico italiano, scegliendo tra le più interessanti o particolari.

"DISNEY DUCKTALES #3" 


Sceneggiature di Joey Cavalieri, Joe Caramagna e Steve Behling, disegni e chine di Luca Usai, Emilio Urbano, Andrea Greppi, Cristina Stella, Ciro Cangialosi, Gianfranco Florio e Danilo Loizedda, colori di Lucio De Giuseppe, Dario Calabria, Studio Kawaii e Giuseppe Fontana, copertina di Marco Ghiglione, edito in Italia da Panini Comics.

Terzo splendido e divertente volume che raccoglie la serie a fumetti della IDW Publishing dedicata al reboot di Ducktales.
Storie totalmente inedite che si incastrano alla perfezione tra le stagioni della serie televisiva, conservandone forza, stile narrativo ed artistico e tematiche.
Una caratteristica particolare di questo volume è quella di sfruttare la figura di Paperon De Paperoni come coprotagonista quasi di secondo piano, lasciando sotto i riflettori Archimede Pitagorico, Gaia e Qui,Quo,Qua, personaggi con cui i giovani lettori si possono facilmente identificare.
Archimede rappresenta la classica figura del nerd adolescente, con una verve indomita ma che se non fa bene i conti rischia di cedere facilmente nel lato oscuro tormentato dell'adolescenza.
Gaia rappresenta la ragazza che da una fase diciamo preadolescenziale si ritrova ad affacciarsi su un mondo tendente all'adulto, cercando un proprio ruolo, mettendo in discussione se stessa ed affrontando sfide che la passeranno negli anni a venire.
Qui,Quo,Qua sono il tipico gruppo di preadolescenti, a modo loro "iperimpegnati", alle prese con serie televisive, videogiochi, sport, studi, hobby avventurosi vari, talmente sballonzolati a destra e a sinistra da rimanere difficilmente concentrati su ciò che sta accadendo, talvolta sottovalutando la situazione, altrevolte trovando soluzioni brillanti.
Devo dire che la concezione moderna del trio di nipotini di questa serie ricorda molto quella anticipata negli anni passati dalla visione rappresentativa di Sciarrone sulle pagine del settimanale TOPOLINO, andando a definirli singolarmente nella postura e nel vestire.
È proprio così che si svecchiano e rinnovano i personaggi, conservandone lo spirito iniziale.
Al di là della presenza di Cuor di Pietra Famedoro come villain di alcuni racconti, stupisce l'introduzione di un personaggio inedito "ricalcato" su una visione dello Zio Paperone più giovane.
La cura al dettaglio e alla definizione degli autori coinvolti è davvero encomiabile.
Le tavole, impostate su un dictat narrativo ritmico della gabbia americana, rendono la pagina non solo di facile leggibilità ma di facile scorrevolezza.
In particolare vorrei evidenziare una rottura degli schemi nella storia "Una missione ristretta per Gaia", con l'inserimento di tavole davvero atipiche per una storia disneyana.
Ogni vignetta del volume è curata sino al minimo dettaglio, come se il cartone animato cambiasse guisa ma mantenendo tutta l'accuratezza originale.
A rendere così potenti e notevoli queste tavole sono anche i colori, dotati di una vivacità e di resa totale pari, se non un pelo superiore, a quelle della serie animata.
È un lavoro di fusione, di più mani, dal testo al disegno sino al colore, un eccezionale lavoro di squadra.
L'edizione è sempre quella di un bel cartonato formato comic book, con un'ottima resa cartacea e di stampa ed un buon compromesso di qualità/prezzo (il costo è di 9,90€).
Potete trovare il fumetto in edicola e in fumetteria.

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"BASTAVA CHIEDERE!" 


Soggetto, testi, disegni e copertina di Emma Clitartiste, edito in Italia per l'edicola da La Repubblica e per il circuito libreria da Editori Laterza.

"Bastava chiedere!" è un manifesto a fumetti del movimento femminista, commercialmente parlando lo possiamo etichettare come graphic novel, non a caso il sottotitolo è "10 storie di femminismo quotidiano", realizzato dalla blogger, fumettista, nonché ingegnere Emma Clit, in arte semplicemente Emma.
Raccoglie infatti una decina di racconti a fumetti che sono contemporaneamente satirici e seri.
Nonostante in alcuni punti sia condito da una retorica politica di una Sinistra d'altri tempi, oggi la definiremmo fuori dal suo tempo, offre numerosi spunti di riflessione sulla figura della donna.
È una lettura che si rivolge tanto alle donne quanto agli uomini, è un fumetto che fa una forte presa sull'anima e sul bagaglio culturale ed esperienziale di ognuno di noi.
Ti entra dentro come un piede di porco che sfascia una vetrata, non è tanto l'uso di immagini che conta, non a caso le illustrazioni dell'artista Emma appartengono a quel filone dei fumetti disegnati male, è il testo che ha il compito di colpire il lettore.
Ci sono diversi punti interessanti sui quali bisogna riflettere.
Il primo è il rapporto tra la Donna e il proprio corpo, sia in senso anatomico che sessuale.
È importante per una donna conoscere la propria anatomia e i suoi punti di forza, spesso sottovalutati o addirittura sconosciuti.
Devo dire che questa pubblicazione spiega molto bene questo elemento, incoraggiando la donna e mettendo in guardia l'uomo sul piacere egoistico e sul linguaggio da tenere nei confronti del gentil sesso.
Il secondo punto è il cosiddetto "carico mentale", il pensiero fisso delle cose da fare che, anziché snellirne lo svolgimento, accumula faccende su faccende, andando a sfinire a squilibrare la donna rispetto all'uomo.
Il terzo punto è la cultura dello stupro, atto inteso non solo in senso fisico materiale ma anche verbale.
C'è chi lo riconduce all'istinto base, quasi bestiale, dell'essere umano di riprodursi, il problema è che spesso, talvolta anche non intenzionalmente, si rischia, figurativamente parlando, di nutrire un mostro strappando ciò rende l'uomo un essere umano, il pensiero.
Il volume mette davvero in guardia il lettore maschio su questo tema.
Il quarto punto è l'equilibrio tra "lavoro produttivo" e "lavoro riproduttivo".
Emma spiega bene il rischio a cui può andare incontro una coppia, spesso giovane e che si ritrova genitore troppo spesso.
L'uomo che lavora a tempo pieno fuori casa per un datore di lavoro svolge il lavoro produttivo.
La donna che, a causa anche del ruolo di mamma, si ritrova a metter da parte la propria carriera, optando per un lavoro part time o per un lavoro esclusivamente casalingo e famigliare, svolge un lavoro riproduttivo.
Il quinto punto è il cosiddetto "lavoro emozionale", un meccanismo che ha preso particolarmente piede negli ultimi decenni, proprio perché l'essere umano si trova sempre più facilmente nella situazione di relazionarsi lavorativamente con le persone altrui.
Da qui viene mostrato come certi atteggiamenti rischino di sembrare equivoci creando gestualità ed espressioni fuoriluogo.
L'autrice cita spesso anche esperienze di vita diretta ed indiretta accendendo la riflessione sull'equilibrio Uomo - Donna.
Una lettura particolare ed interessante, che sfrutta appieno la caratteristica base del media fumetto, trattare ed approfondire un tema reale attraverso l'uso di disegni e baloons.
L'edizione italiana da edicola che ho letto è quella di un corposo volume brossurato di circa 180 pagine, con introduzione della scrittrice e critica letteraria italiana Michela Murgia, al costo di 12,90€ più il prezzo del quotidiano, mentre l'edizione da libreria ha un costo di 18€.
Lo trovate in edicola, in tutte le librerie e nelle migliori fumetterie.

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"DRAGONERO IL RIBELLE #17" 


Soggetto-sceneggiatura di Stefano Vietti, disegni di Luca Malisan, Alex Massacci e Fabrizio Galliccia, copertina di Gianluca Pagliarani, edito da Sergio Bonelli Editore.

È uscito in edicola il nuovo numero di DRAGONERO, una storia cupa ed emotivamente sconvolgente, dotata di una grande empatia alchemica.
Dall'equilibrio instabile di Ian, Gmor e Sera, dove un semplice scambio di battute e il tocco artistico del disegnatore sull'impostazione anatomica dei personaggi sono sufficienti a delineare lo stato di preoccupazione ed instabilità emotiva del trio, all'interazione con gli altri personaggi, si evince quanto la Ribellione non sia semplice da mantenere ed ampliare.
Sarà anche per la scenografia mozzafiato di interni ed esterni della storia, sarà per lo stile registico e visionario che non ha nulla da invidiare alla spettacolarizzazione de "Il Trono di Spade" o de "Il Signore degli Anelli", ogni singola tavola sembra una finestra spalancata sulla fantastica terra dell'Erondar.
Si crea un'atmosfera totalmente immersiva, ci sono dei tocchi di maestria notevoli, dove testo e disegno si intersecano tra di loro.
Pensiamo as esempio alle scene dove ci sono colloqui tra personaggi in una stanza illuminata dalle candele, quello che ne deriva è un'esperienza sensoriale unica nel suo genere.
Per quanto il timbro dei tre disegnatori sia prettamente e puramente realistico, non c'è una sola tavola che non sia dotata di dinamicità, di senso di movimento e scorrimento del tempo.
La concezione stessa di tempo subisce un'esplosione, la lettura si fa talmente coinvolgente e serrata, i disegni ti stregano ad un punto tale, che hai la sensazione di aver divorato l'albo in breve tempo quando invece l'esperienza letteraria ha avuto tutt'altra durata.
La storia, sebbene sia adombrata dalla continuità narrativa di alcuni albi precedenti, risulta di facile lettura anche a chi come me è un lettore occasionale della serie.
Son rimasto piacevolmente colpito dall'escamotage narrativo dedicato al personaggio che potremmo definire "il cattivo" di questa avventura, riuscire a dedicargli uno spazio non da poco nell'ultimo atto dell'albo, senza però spezzare il ritmo narrativo della storia.
E non parliamo poi della copertina d'impatto di Pagliarani che trasmette appieno la gravitas contenuta nell'albo, o l'aura di tragedia e sacrificio che esplode dal personaggio di Yannah, quasi ad emulare la passione del San Sebastiano trafitto del Bernini.
Bravi i disegnatori e bravo il narratore, hanno confezionato un albo coi controfiocchi, un vero gioiello, non a caso, secondo mio parere personale, "Dragonero" è la serie, l'universo fumettistico, più prolifico e di alta qualità di tutto il mercato italiano.
Come qualità e proposte tra edicola e libreria può rivaleggiare benissimo con l'icona pop di Dylan Dog, il che fa ben riflettere se ci pensiamo bene.
L'edizione popolare delle serie targate Sergio Bonelli Editore è incomparabile nel rapporto qualità/prezzo è poco importa se il prezzo di copertina sia di 3,90€ o 4,40€ o ancora superiore, trovatemi voi un altro editore in Italia che mantenga qualità, ricercatezza, produzione ex novo e non importazione di fumetti a questi prezzi e questi formati.
Fatevi un favore e regalatevi attimi di puro piacere intellettuale e visivo comprando "Dragonero il Ribelle".
Potete trovare il fumetto in tutte le edicole d'Italia!

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"TOPOLINO #3407" 


Copertina di Giorgio Cavazzano, direzione editoriale di Alex Bertani, edito da Panini Comics.

È uscito in edicola il nuovissimo numero di TOPOLINO dal sapore originale, ricco di avventure, una delle quali attesissima dai fans di PK.
Apre alleanze la consueta ed umoristica illustrazione d'apertura dell'artista Silvia Ziche, che gioca molto sul rapporto di coppia tra Paperino e Paperina, con una strizzatina d'occhio ai festeggiamenti di PK.
La prima storia, "Zio Paperone, Battista e i segreti del deposito", soggetto e sceneggiatura di Alessandro Sisti, disegni di Giuseppe Facciotto, da il via alla nuova miniserie dedicata al deposito di Zio Paperone, si tratta di un vero e proprio tour turistico dei suoi locali attraverso la sapiente ed ignara guida di Battista.
Accompagna inoltre l'uscita del nuovo gadget componibile, il Deposito del papero più ricco del mondo.
La seconda e la terza tavola vedono Zio Paperone come gran mattatore comico, impossibile non farsi sfuggire una risata.
È un racconto Bassotto centrico, diverso da altri già letti in passato, sono curioso di leggere l'affresco che comporranno i diversi capitoli.
I disegni di Facciotto sono plastici e dinamici, ricordano un timbro visivo ben preciso, ben adatto sia ai lettori di vecchia data sia a quelli nuovi.
Ogni vignetta è ricca di dettagli e si susseguono ad un ritmo sfrenato.
La seconda storia "Una leggendaria notte qualunque" soggetto-sceneggiatura di Alessandro Sisti, disegni di Lorenzo Pastrovicchio, è il piatto ricco di questo albo, il racconto che celebra i primi 25 anni di storia di PK.
È davvero una celebrazione ed esaltazione del personaggio e delle sue serie, cita più volte il primo neoclassico numero 0/0, strizza l'occhio ai lettori più attempati come me e si collega perfettamente alla continuità narrativa del nuovo corso.
È emozionante, coinvolgente, adrenalinico, il grande trio composto da Pikappa, Uno e Lyla appare un maniera tosta ed equilibrata nella storia, una vicenda tutta da scoprire e dallo svolgimento lineare.
E non vi dico chi è il villain, perché la rivelazione della sua identità emoziona e non poco!
Le tavole di Pastrovicchio sono spettacolari, iperdinamiche, ricchissime di dettagli, di facile fruibilità e al contempo legate da un filo ritmico che ti tiene incollato dalla prima all'ultima tavola.
La terza storia dell'albo "Macchia Nera in semplice, pulito, diretto", soggetto-sceneggiatura di Marco Nucci e disegni di Nicola Tosolini, è un bellissimo esempio di racconto umoristico pregno di una vis comica sublime.
Protagonista un certo quartetto classico di criminali di Topolinia, tra i quali si crea un'alchimia umoristico narrativa che colpisce duro, con un susseguirsi ritmico e frenetico, reso avvincente anche dai disegni di Tosolini.
Il tratto di Tosolini sintetizza uno stile umoristico iperdinamico caricaturale, non dissimile se vogliamo da quello di Silvia Ziche.
Il suo utilizzo tanto del corpo quanto degli sguardi dei personaggi è vincente e funzionale al racconto.
La quarta storia "Zio Paperone e la disfida affaristica", soggetto-sceneggiatura di Lars Jensen e disegni di Marco Rota, è un racconto dal sapore classico, un'avventura imprenditoriale d'altri tempi di Paperon de Paperoni.
Gli stessi disegni di Marco Rota, che si distinguono per il dictat classico di illustrazione e composizione della tavola, riportano indietro alle storie disneyane di qualche decennio fa.
Potremmo definirlo un fumetto neoclassico disneyano!
La quinta storia è un racconto brevissimo di sole quattro tavole dal titolo "Pippo e gli acquisti creativi" soggetto-sceneggiatura Giorgio Fontana e disegni di Giulia La Torre.
È un breve excursus sulla stramba linea di pensiero di Pippo, humor puro!
I disegni di La Torre sono morbidi e plastici, ritrae e sfrutta appieno la figura di Pippo.
La sesta storia appartiene al filone delle imprese impossibili di Filo e Brigitta, ha titolo "Filo & Brigitta e l'impresa spaziale", soggetto-sceneggiatura di Pier Giuseppe Giunta, disegni di Roberto Vian.
È un racconto che unisce l'impossibile all'umoristico, una storia di sogni speranze, una sfida con il più grande magnate paperopolese.
Lo stile di Roberto Vian è al contempo celebrazione del dictat disneyano ed esaltazione di un timbro autoriale ben preciso.
La recitazione e lo sfruttamento della vena umoristica sono assegnati allo sguardo dei personaggi.
Mai come in questo caso mi verrebbe da dire che il tutto è affidato ad un gioco di sguardi!
Chiude l'albo una tavola umoristica autoconclusiva "muta" di Nicola Tosolini de "I Primi-Tonty" che coglie appieno non solo l'essenza di Paperoga ma anche lo spirito del fumetto umoristico cartoonesco.
Nel complesso una piacevolissima lettura, con alcuni picchi di alta qualità narrativa e visiva.
Potete trovare il nuovo numero di TOPOLINO in tutte le edicole d'Italia!

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"MARVEL INTEGRALE: X-MEN #26" 


Contiene la miniserie completa "Wolverine" del 1982, sceneggiatura di Chris Claremont, disegni e copertina di Frank Miller (con le chine di Joe Rubinstein), edito in Italia da Panini Comics.

La serie di ristampe "X-Men Integrale" presenta un nuovo imperdibile gioiello che ha fatto la storia del fumetto americano, la prima e storica miniserie dedicata a Wolverine, una delle incredibili e più affascinanti new entry degli X-Men di Chris Claremont.
È un racconto dove il livello intimista si pone in equilibrio a quello d'avventura, una struttura narrativa lineare, chiara e coinvolgente.
Si tratta di un viaggio che riporta Logan in Giappone, mettendolo a dura prova sia dal punto di vista sentimentale che filosofico.
Uno straniero in terra straniera con un obiettivo tanto chiaro quanto complicato, costantemente messo in discussione.
È avvincente come Claremont si diverta a mettere i bastoni tra le ruote a Wolverine, rendendo, di capitolo in capitolo, la sua missione sempre più ardua, quasi impossibile, provando a sfiancarlo sia mentalmente che fisicamente, sino al finale del tutto inaspettato.
Logan viene ritratto come il tipico personaggio d'azione figlio degli Anni 80, con una sua coscienza, una sua morale, un fascino da duro, se vogliamo non è dissimile da personaggi come John Matrix (Commando), Indiana Jones, Axel Foley (Beverly Hills Cop), John Rambo, John McClane (Die Hard) e molti altri ancora.
Mariko, la donna a cui il protagonista rivolge le sue attenzioni sentimentali, è un personaggio simbolo delle vittime di abusi.
Vittima del marito che alza le mani su di lei, vittima del padre la cui ombra la opprime psicologicamente.
Riesce a trovare tregua e riscatto grazie alla tenacia di Logan.
Per quanto difficile si faccia la situazione, lui dimostra di essere il migliore in quello che fa e porta a casa il risultato.
Ai disegni, per completare il modellamento del personaggio, Frank Miller, coadiuvato alle chine da Joe Rubinstein, in grado di cogliere le sfumature milleriane come pochi altri.
Miller sposa appieno il racconto di Claremont, lo arricchisce, crea composizioni di tavole equilibrate, quasi poetiche in alcune parti.
La leggibilità di questa storia è stratosferica, se ne potrebbe godere appieno anche senza leggerne didascalie e baloons.
La narrazione di Miller gioca molto tanto sullo sguardo dei personaggi quanto su una composizione di azione, con un taglio delle vignette che ne garantisce tanto la lettura del fumetto quanto il ritmo narrativo dell'avventura.
I personaggi stessi vanno a comporre e rompere i lineamenti della tavola, con una delicata sinuosità, una geometria surreale eppure così ordinata.
Nel complesso una storia matura, a tratti violenta e graffiante, forse assieme a "Weapon X" e "Origins", la miglior storia dedicata all'irsuto mutante d'origini canadesi.
L'edizione Panini Marvel Italia di questa ristampa punta tantissimo su un prezzo ed un formato popolari, alla portata delle tasche di tutti, 4,90€ per 96 pagine.
Un acquisto caldamente consigliato, soprattutto se non avete mai avuto occasione di leggere questa storia.
Potete trovare il fumetto in tutte le edicole e fumetterie d'Italia, nonché sul sito dell'editore al link: https://www.panini.it/.../marvel-integrale-gli...

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"LA FABBRICA ONIRICA DEL SUONO" 


Soggetto-sceneggiatura-disegni-colori di Sergio Algozzino, edito da Feltrinelli Comics.

Una delle caratteristiche più affascinanti del Fumetto è il saper trattare di diversi generi, adattare molteplici arti alla proprie esigenze, assumere forme pluristratificate, saper vestire abiti popolari o più ricercati, confezionando agli occhi dei lettori dei veri e propri gioielli culturali.
"La Fabbrica Onirica del Suono" rientra, a mio giudizio, tra le pubblicazioni a fumetti italiane più originali ed interessanti d'inizio 2021.
Se, commercialmente parlando, possiamo definire il volume come una graphic novel, ci troviamo innanzi ad un racconto narrativo/visivo assai particolare e d'impronta prettamente autoriale, che unisce in un'unica soluzione la Nona Arte, la Musica e la Storia moderna del nostro Bel Paese.
È la storia della formazione e dell'evoluzione di un gruppo musicale rock progressivo totalmente fittizio che, trovandosi a calpestare le medesime orme e il medesimo palcoscenico di gruppi come e "La Premiata Forneria Marconi", attraversa il panorama della musica e quello sociostorico italiani tra gli Anni 60 e gli Anni 70, due decenni caldi sotto entrambi i punti di vista.
In una corsa per affermarsi tra violenza e peace&love, ci sono la droga, le tentazioni del successo, la deriva sperimentale, il fiorire di un palcoscenico musicale non solo nostrano ma anche internazionale, che avrebbero colpito le generazioni di lì a venire.
E ancora ritroviamo citati gli avvenimenti storici che hanno afflitto l'Italia della seconda metà del XX°secolo, le lotte in nome degli ideali di una sinistra estrema, il terribile capitolo terroristico delle Brigate Rosse.
Questo ciclone di avvenimenti stravolge ogni singolo componente del gruppo musicale, in particolare le sue due figure più dominanti Nunzio e Patrizio, la cui amicizia è reale, tangibile, diversi tra loro eppure così vicini.
Si respirano la pura essenza musicale, le gioie e i dolori dentro e fuori testi e spartiti, viviamo quegli stessi elementi che accomunano i Queen, i Beatles e i Pink Floyd, c'è persino spazio per l'ondata dei film con protagonisti i cantanti italiani più in voga tra gli Anni 60 e 70.
A livello artistico i disegni di Algozzino hanno un dono, colgono l'essenza stessa della narrazione dettata da un timbro semplice e lineare ma al contempo esaustivo, con una vena onirica potremmo azzardare.
I colori pastello che rispecchiano le atmosfere vissute dai componenti del gruppo, divengono parte portante del dictat narrativo.
Davvero una lettura inaspettata ed interessante, consigliata caldamente a chi ama la Musica.
L'edizione proposta da Feltrinelli Comics è quella di un corposo volume brossurato ben curato nei dettagli, con un buon rapporto qualità/prezzo (128 pagine a colori al costo di 16€ di copertina).
Potete trovare il fumetto in libreria, nelle migliori fumetterie e sul sito dell'editore al link: https://www.lafeltrinelli.it/.../fabbric.../9788807550683...

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"JUSTICE LEAGUE - DARKSEID WAR" 


Sceneggiatura di Geoff Johns, disegni di Jason Fabok e Francis Manapul, copertina di Jason Fabok, edito in Italia da Panini Comics.

La storia contenuta in questo corposo volume cartonato fa parte della gestione di Geoff Johns della Justice League, una grande prova d'autore e di passione verso la DC Comics, come del resto lo sono stati tutti i suoi cimenti fumettistici degli ultimi anni.
È una storia importante, la somma di quanto scritto fino a quel momento tra "Crisi Infinita" e il rilancio "New 52", dove ogni tassello snocciolato sino a quel momento va a comporre un gigantesco mosaico dell'Universo DC.
La League si trova davanti alla sua sfida più grande in un racconto pura epica moderna.
È pura mitologia americana contemporanea, dove ogni personaggio ha lo spazio necessario per muoversi e narrarsi agli occhi del lettore.
Tutti gli elementi fantastici che hanno sancito il successo di questo universo narrativo, dal Corpo delle Lanterne Verdi alle Amazzoni di Themyscira, dalla rivalità tra Superman e Lex Luthor all'oscurità del Cavaliere Oscuro e tantissimi altri aspetti trovano il giusto spazio in questa saga fumettistica.
Per quanto difficoltoso e complesso sia stato questo lavoro, il demiurgo Geoff Johns è riuscito a creare il giusto equilibrio narrativo senza lasciare buchi narrativi e riuscendo a lanciare nuovi quesiti, uno dei quali risolti di recente nella miniserie "I Tre Joker".
Se fosse un film mi piacerebbe immaginarlo come la versione Snyder Cut della Justice League, anche per l'Oscurità e il livello di minaccia che permea l'intera storia.
È un volume ben leggibile a sé stante nonostante la presenza di alcuni rimandi ben comprensibili agli avvenimenti del passato, incluso il leggendario crossover "Crisi sulle Terre Infinite", tra tutti gli eventi narrativi più importanti della DC forse quello che ha continuato a segnare la storia della casa editrice.
Artisticamente parlando è uno spettacolo, Jason Fabok e Francis Manapul, per quanto differenti nella delineazione del tratto, hanno in mente una visione dinamica e a tutto campo moderna del fumetto.
Tavole così belle, di facile lettura, che ti invogliano tantissimo a soffermarti sulla cura dei loro dettagli, sulla loro ipnotica e magica colorazione, il lettore non può che rimaner incollato dalla prima all'ultima pagina.
Le donne, sia nel fronte buoni che cattivi, sono così forti e sensuali, determinanti.
Le due grandi minacce, Darkseid e Antimonitor sono così oscure, degli incubi tangibili che creano brividi nel lettore.
Davvero una gran bella lettura!
L'edizione proposta dalla linea editoriale Panini DC Italia è quella di un corposo e prestigioso volume cartonato, con una cura della qualità del prodotto sopraffina, per un complessivo rapporto qualità/prezzo davvero buono (34€ per 360 pagine).
Potete trovare il fumetto in libreria e in fumetteria.

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"CAPITAN AMERICA - CAPITANO DI NIENTE" 


Sceneggiatura di Ta-Nehisi Coates, disegni di Adam Kubert, copertina di Alex Ross, edito in Italia da Panini Comics.

Secondo capitolo della gestione di Capitan America firmata dallo scrittore Ta-Nehisi Coates, un'analisi metaforica dell'America di Donald Trump senza citare mai l'ex presidente degli Stati Uniti.
Capitan America è stato incastrato, il suo ruolo messo in dubbio, l'America ha bisogno di ritrovare se stessa e di essere difesa.
Ma da chi?
Chi può intervenire a ribaltare le sorti di una nazione, rappresentata per decenni da un uomo simbolo di ciò che il suo Paese aveva di meglio da offrire, per poi venir corrotto e tradito da chi tentava di proteggere?
Come può il vero Steve Rogers riscattarsi e trova nuovamente la forza per reagire?
Come può la Marvel lasciarsi alle spalle quell'immondo ed insensato evento conosciuto come "Secret Empire"?
Dopo un primo volume che ci ha ridonato il vero Cap, ecco che le risposte iniziano a trapelare in questo secondo tomo, un thriller alla "Il Fuggitivo" con quel tocco di Sense of Wonder e Sospensione dell'Incredulità che solo la vera Marvel sa offrire ai propri lettori.
È una nuova, moderna e saggia opera di decostruzione e ricostruzione del personaggio di Capitan America, un bell'esempio di come sfruttare appieno il potenziale del media Fumetto per trattare di argomenti contemporanei ed importanti.
C'è una delicata ed intelligente sequenza di tavole che fa tabula rasa dello stereotipo delle donne americane Anni 50-60 e che rafforza incredibilmente il ruolo della figura della "Donna".
Ta-Nehisi Coates non perde l'occasione per riportare all'attenzione del lettore il vero significato di Capitan America, citando sia il suo rapporto nello scontro con il Nazismo, sia la centralità e l'importanza di leadership della sua figura.
Steve Rogers non è più un uomo fuori dal tempo, sa dove si trova e comprende che per agire al meglio è costretto ad evolvere, in bene, ciò che è e ciò che può dare.
E il cliffanger di fine volume fa letteralmente saltare sulla sedia, riportando in scena un personaggio importantissimo, con una mossa non dissimile a quanto fatto da Ed Brubaker con il ritorno di Bucky!
I disegni di Adam Kubert sono come sempre un piacere visivo, mai adattano perfettamente alla regia narrativa della storia, centrano molto i riflettori sulle emozioni dei personaggi più che su sensazionalistiche scenografie d'impatto o combattimenti al limite dell'ipertrofismo.
Personalmente ho trovato il taglio della gabbia fumettistica un equivalente della filmografia Anni 90 di genere (thriller politico ovviamente).
Nel complesso una bella lettura che rispecchia appieno ciò che voglio trovare nel fumetto di Capitan America.
L'edizione di ristampa scelta dalla linea editoriale Panini Marvel Italia è sempre quella del vincente formato Marvel Collection, un solido e qualitativamente sublime volume cartonato di pregio, con un buon rapporto qualità/prezzo, 144 pagine a 17€.
Potete trovare il fumetto in libreria e in fumetteria.

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E per questa settimana è tutto, il nostro spazio dedicato ai consigli alla lettura a fumetti si rinnova la prossima settimana!
Ci auguriamo che le recensioni del nostro Presidente abbiano acceso la vostra curiosità di approfondire alcuni titoli fumettistici!
Vi ricordiamo che sulla nostra pagina Facebook "Associazione Culturale Bergomix" potete trovare quotidianamente in anteprima i nostri consigli fumettistici, spettacolari anticipazioni dedicate al mondo della Nona Arte e numerose altre sorprese!

LO STAFF DI ASSOCIAZIONE CULTURALE BERGOMIX

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