lunedì 27 marzo 2023

CONSIGLI ALLA LETTURA - PUNTATA 17/23: VALGARD IL VICHINGO

Cari lettori di fumetti ed ineguagliabili supporters di Bergomix bentornati ad una nuova puntata della nostra rubrica dedicata ai nostri consigli alla lettura.
Oggi vi porteremo nel mondo dell'auto produzione ad incontrare una nostra vecchia conoscenza.

"VALGARD IL VICHINGO"


Etichetta di autoproduzione: MCP
Storie e disegni: Michele Carminati
Colori: Prima storia Luciano La Rocca, seconda e terza storia Michele Carminati
Brossurato, 76 pagine a colori, prezzo di copertina 15€

Michele Carminati è uno degli eredi contemporanei del grande fumetto umoristico italiano.
Quando leggi un suo fumetto la risata è assicurata, quando hai letto un suo fumetto ti rendi conto di aver fatto una grande esperienza.
Michele è ormai sulla breccia del mercato italiano da diversi anni ed ha dimostrato di potersi ricavare una propria nicchia di lettori che non fanno a meno di manifestare il loro apprezzamento e il proprio affetto.
Potrei soffermarmi a lungo sulla brillantezza di Michele Carminati, sulla sua grande capacità di saper far ridere senza mai sembrare banale o ripetitivo, del saper utilizzare all'occorrenza il linguaggio parodistico, ma senza perdersi mai dentro di esso.
Ma ritengo che a questo giro sia necessario concentrarsi maggiormente sulle caratteristiche delle storie narrate dal buon Michele. 
Sono due i personaggi storici di Michele Carminati, FLAUER (di cui vi ho parlato abbondantemente in passato e che è stato ristampato un bellissimo volume di Sbam Comics) e VALGARD, entrambi eccezionali per le proprie caratteristiche e il proprio linguaggio, eppure totalmente diversi tra loro.
Flauer è figlio dei fumetti di Silver e di Schulz, di quella capacità di fare fumetto sfruttando appieno le peculiarità comunicative delle strips, arrivando persino a rompere regole della gabbia quando necessario.
Con "Flauer" Carminati dimostra quanto fatto in Francia da Pascal Jousselin con "Imbattibile", ovvero che si possono ancora fare fumetti umoristici innovativi, dalla comicità non volgare e in grado di utilizzare l'espressività del media a tutto campo, persino stravolgendone la struttura stessa.
Con "Valgard" Michele Carminati da vere e proprie lezioni di fumetto.
Le storie di "Valgard" sono essenzialmente mute, se non per la presenza di urla o onomatopee rumorose.
L'autore omaggia la grande comicità, quella animata delle Merri Melodies, quella cinematografica di Chaplin, quella televisiva di Benny Hill, intrattiene senza mai annoiare, riuscendo a tenere il lettore incollato dalla prima all'ultima pagina.
Quella di "Valgard", e del suo creatore, è una vena umoristica che esplode in tutta la sua sfolgorante prepotenza in questo volume, proprio come in passato.
Tre le storie presenti nel nuovo albo.
La prima è un refresh a colori delle origini del personaggio, la sua prima storica avventura che, riletta ad anni di distanza, rimane fresca, giovane e forte, dimostrando quanto già anni fa Michele fosse avanti nella propria sintesi del tratto (qui opportunamente rifinito) e nella narrazione umoristica.
Un racconto dove il protagonista mostra sin da subito i propri muscoli, non solo in senso figurato, dove si confronta con giganti in luoghi di meraviglia e stupore, quasi a simboleggiare un'allegoria di quella che è la vita editoriale di Carminati stesso.
La seconda storia è un sentito e brillantissimo omaggio allo humor nero dei Looney Tunes, al loro saper ridere sulla sfortuna del meccanismo del contrappasso, dove il cacciatore si trova suo malgrado vittima della propria furbizia, divenendo da predatore a preda.
A nulla possono i mille tentativi, gli innumerevoli sforzi per conquistare particolari manufatti da sfruttare nell'impresa, la preda è ineluttabilmente sempre un passo più avanti!
La terza storia prosegue sulla falsariga della seconda, ma si distacca da quel rapporto alla Willy il Coyote e Beep Beep, per proporre una propria visione umoristica alla Marvin il Marziano con una contaminazione palesemente e saggiamente nipponica.
Non sfuggirà di fatto al lettore il rimando al mondo di Dragonball, eppure qui Michele riesce a differenziarsi dalla classica parodia, andando a proporre una propria e, per certi versi rivoluzionaria, visione di sviluppo umoristico della storia.
Tutte e tre le storie che compongono l'albo hanno in comune un elemento importante, la recitazione dei personaggi.
Che sia attraverso la dinamicità e la plasticità dei corpi o le smorfie facciali, i personaggi si esprimono in maniera efficace e facilmente intuitiva all'occhio del lettore, rendendo ancor più importante la caratteristica muta del racconto.
La leggibilità delle tavole, lo storytelling adoperato dall'autore, è qualcosa di sbalorditivo.
Il ritmo della narrazione è grandioso, tutto scorre come un fiume in piena e senza intoppo alcuno.
Insomma, come sempre una bellissima lettura, i fumetti di Michele Carminati sono una vera garanzia di alta qualità.
Michele propone il suo fumetto ancora una volta in un formato classico, a lui adeguato, con una qualità di scelta della carta notevole per trattarsi di un'auto produzione.
A completare l'albo una bellissima carrellata di illustrazioni che omaggiano "Valgard", firmate da Luca Usai, Alberto Locatelli, Davide Castelluccio, Luca Rota Nodari e Gaia Ruggenini, nonché dal colorista della prima storia Luciano La Rocca.
Potete richiedere l'albo direttamente al suo autore al seguente LINK.
Compratelo e non ve ne pentirete.

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LO STAFF DI ASSOCIAZIONE CULTURALE BERGOMIX

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