giovedì 4 maggio 2023

CONSIGLI ALLA LETTURA - PUNTATA 20/23: TECHNOLDOGY

Carissimi lettori di fumetti ben ritrovati per una nuova puntata della nostra rubrica di consigli alla lettura di fumetti.
Oggetto dell'attenzione del nostro Presidente una recentissima graphic novel edita da Feltrinelli Comics.

"TECHNOLDOGY"





Editore: Giangiacomo Feltrinelli Editore / Feltrinelli Comics
Sceneggiatura: Francesco Artibani, Fausto Vitaliano
Disegni, colori e copertina: Claudio Sciarrone
Formato brossurato, 128 pagine a colori, prezzo di copertina 19€

Ho sempre pensato che una delle chiavi di successo del media Fumetto sia stata, e sia tuttora, la sua capacità di aggiornarsi nel linguaggio visivo narrativo, riuscendo a rimanere al passo coi tempi, cogliendo i peculiari cambiamenti della società, contestualizzando il momento storico in cui ci si trova.
Leggendo "Technoldogy" non ho potuto fare a meno di constatare quanto tutto ciò sia vero.
Il trio Artibani-Vitaliano-Sciarrone ci presenta un progetto editoriale molto attento, un mondo paradossalmente più vicino di quello che possiamo credere.
Un pò come avvenuto nel film "E noi come stronzi rimanemmo a guardare" di Pif e Michele Astori, gli autori aprono una finestra su di un futuro molto vicino, dove il progresso tecnologico è stato solo apparentemente utile all'uomo.
In realtà le innovazioni hanno una lama a doppio taglio, complicando la vita quotidiana, da una parte rendendo obsoleto l'essere umano, dall'altra spingendoci in situazioni talvolta rasenti la schiavitù.
Uno degli aspetti vincenti del racconto è quello di settare la narrazione su due palcoscenici principali.
Da una parte "Technoldogy" (che da il titolo alla graphic novel), un luogo che è più di una mera discarica, è un'opportunità di seconda vita per tutta quella strumentazione tecnologica apparentemente obsoleta, a tratti quasi un luogo metaforico dove diverse generazioni si confrontano e trovano comunque modo di coesistere.
Dall'altra parte la Compagnia Industriale che fa da padrone sul mercato dell'innovazione tecnologica, dove i protagonisti "umani" della storia si incontrano, confrontano ed agiscono.
Legante dei due palchi il giovane rider Andy la cui figura si rivelerà centrale e sorprendentemente importante per lo svolgimento della storia.
A metà strada tra un poetico e filo malinconico film Pixar e un moderno film d'azione fantascientifico, "Technoldogy" pesca a piene mani dall'immaginario delle cospirazioni e degli incubi distopici cameroniani e wachowskiani, portando il lettore su una montagna russa intrattenitiva altamente adrenalinica e totalmente inaspettata.
Ci sono un paio di colpi di scena davvero interessanti, piazzati al momento giusto e per nulla telefonati.
C'è spazio per riflettere, per rendere omaggio ai classici della cinematografia fantascientifica e perché no, anche per emozionarsi.
Il finale, che non spoilero, lascia letteralmente di stucco, un tocco poetico classico, non c'è che dire.
Ai disegni Claudio Sciarrone, una delle firme artistiche italiane, per me, più interessanti degli ultimi anni.
Spesso quando si parla dei lavori di Claudio moltissimi sono fermi alle rivoluzionarie visioni filo Image di PKNA, ma l'artista negli anni è andato ben oltre quei traguardi.
Il tratto di Sciarrone è sempre stato ed è tuttora in costante evoluzione, ne son riprova le recenti fatiche per il settimanale "Topolino" e ancor più i lavori realizzati per graphic novel come "Wall-E" e la nuova serie di Spider-Man a cui sta lavorando da oltre un anno.
In "Technoldogy" Sciarrone prova ulteriormente a spingersi oltre, sperimentando con un tratto ancor più graffiato e per certi versi sporco, unendo la dinamicità dell'animazione espressiva al realismo visivo tecnologico.
Come ci ha ormai ben abituato, troviamo un incredibile lavoro dietro alla recitazione anatomica ed espressiva dei personaggi, dimostrando come la gestualità e l'espressività dei volti siano elementi imprescindibili per la creazione di empatia tra lettore e personaggio, nonché per dettare clima ed atmosfera narrativa.
Altro elemento importante è la ricercatezza dei contenuti visivi effettuata dall'autore e che ci viene restituita nelle tavole.
Se siete un tipo di lettore attento, noterete come costumi, scenografie ed oggetti di scena siano ben oculati e non messi lì a caso.
Il mondo scolpito dalla matita di Claudio è quanto più verosimile possibile, così concreto da sembrarci reale nella sua futuribilità.
Ulteriore aspetto da non sottovalutare e che, ai fini dello storytelling risulta importantissimo, è la strutturazione della gabbia narrativa delle pagine, molto particolare, chiara e lineare, rivestita con una colorazione atipica eppure incredibilmente efficace e contributiva nel rendere l'atmosfera.
Un occhio attento nota come l'espansione in verticale o in orizzontale delle vignette non sia fatta a caso, ma rispetti dettami registici contemporanei, allungando o accorciando i tempi di narrazione, facendo respirare il lettore all'occorrenza o spingendolo adrenalinicamente di tavola in tavola.
Nel complesso una bella esperienza di lettura, una graphic novel molto interessante, un progetto editoriale che dimostra di sapersi distinguere tra le offerte del mercato italiano della Nona Arte.
Il formato proposto da Feltrinelli Comics è ormai divenuto un classico, un prodotto con un buon rapporto qualità/prezzo se consideriamo che stiamo parlando di un fumetto inedito, firmato da tre eccellenze della Nona Arte, e che debutta in un periodo in cui i rincari della carta sono talvolta proibitivi.
Potete trovare e richiedere il fumetto in libreria e nelle migliori fumetterie.

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LO STAFF DI ASSOCIAZIONE CULTURALE BERGOMIX

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