domenica 5 settembre 2021

FUMETTI: I CONSIGLI DELLA SETTIMANA 35

Cari followers ed amanti della Nona Arte, dopo lo splendido SPECIALE SHANG-CHI E LA LEGGENDA DEI DIECI ANELLI, dedicato al film e ai fumetti con tanto di intervista esclusiva all'artista Dike Ruan, fa ritorno il nostro imperdibile appuntamento settimanale dedicato ai consigli di lettura fumettistica.
Questa Domenica, solo per voi, ecco tutta una serie di titoli davvero interessanti, originali ed unici tra Oriente e Occidente, tra edicola, libreria e fumetteria, tante proposte di lettura che, attraverso le recensioni del nostro Presidente, siamo sicuri riscuoteranno il vostro interesse!

"SAMUEL STERN #22" 


Soggetto-sceneggiatura di Massimiliano Filadoro e Marco Savegnago, disegni di Stefano Manieri, copertina di Valerio PiccioniMaurizio Di Vincenzo e Emiliano Tanzillo, edito da Bugs Comics.

"Storia di un angelo" è un albo davvero significativo per la serie di Samuel Stern, molto legato alla continuity narrativa della saga, dall'atmosfera grave, che preannuncia una grande tempesta in arrivò.
Premetto una cosa, non sono un lettore assiduo della serie, più per motivi di spazio dove archiviare gli albi che altro, anche perché "Samuel Stern", a quasi due anni dal debutto, si sta davvero affermando come un gran progetto fumettistico italiano che si è ben guadagnato il proprio posto sugli scaffali dell'edicola.
Detto ciò, non si può non sottolineare l'alta qualità artistica e narrativa di questo albo, che ho trovato ben godibile anche per chi, come me, non acquista regolarmente ogni numero.
A lato della spettacolare narrazione principale, l'albo contiene una storia importante, di errori e speranze giovanili, di fallimenti e di violenza sulle donne.
Due storie su due binari paralleli, una ambientata nel passato e perfettamente sviluppata secondo le regole narrative della serie ed una che si svolge nel presente, raffigurante una lotta contro il tempo dove il buon Samuel non può far altro che osservare passivamente quanto sta avvenendo.
Un racconto dal ritmo incalzante, coinvolgente e che tiene il lettore col naso incollato dalla prima all'ultima pagina.
A farla da padrone in questo numero gli strabilianti disegni di Stefano Manieri che regala agli amanti della Nona Arte una duplice grande prova artistica.
Il disegnatore infatti, anche grazie ad una particolare lente grigia di colore, riesce a distinguere e confezionare le due diverse impressioni visive per i due binari temporali del racconto.
Quanto avviene nel presente viene immortalato in tavole dall'amplio respiro con una regia dal timbro hollywoodiano.
Il passato presenta invece una rappresentazione visiva apparentemente più vivida ed accesa.
In ambo i casi troviamo una grandissima cura al dettaglio, anatomico, scenografico e costumistico.
Realismo e dinamismo vanno perfettamente a braccetto, garantendo scorrevolezza ed una immediata leggibilità alle tavole.
Senza esagerare ci troviamo di fronte a tavole davvero magnifiche, dove luci ed ombre ben si soppesano tra loro.
La copertina dell'albo è, per me, una delle migliori della serie, epica ed artistica nel suo richiamo ad una composizione di vetro cattedrale e che ben rappresenta l'essenza di quanto narrato all'interno.
Una gran bella lettura, un bellissimo esempio di fumetto popolare italiano ed una spettacolare prova visiva artistica.
Mi è davvero piaciuto tanto.
Un albo brossurato, nel canonico formato bonellide, 98 pagine in bianco e nero ad un eccellente prezzo di copertina di 3,50€.
Potete trovare il fumetto in tutte le edicole d'Italia.

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"CORTO MALTESE - OCEANO NERO" 


Corto Maltese creato da Hugo Pratt, testi di Martin Quenehen, disegni di Bastien Vives, edito in Italia da Cong.

Ci sono opere e personaggi che rimarranno per sempre immortali, che col passare del tempo non perderanno mai il proprio fascino.
Uno di questi è Corto Maltese, celebre personaggio creato dalla mente di Hugo Pratt, i cui fumetti hanno segnato e segnano tutt'oggi migliaia di lettori.
Il progetto "Corto Maltese - Oceano Nero" è una mossa editoriale di marketing non nuova.
Rivisitare un noto personaggio dei fumetti "vecchio di decenni" e portarlo, con la sua essenza e il suo cast di comprimari, nel nuovo millennio, ponendolo in un contesto più attuale senza lederne le caratteristiche principali.
È successo qualche anno fa con "Mister No Revolution", vent'anni fa con l'universo Ultimate della Marvel Comics e ancor più indietro con le serie DC Comics post "Crisi sulle Terre Infinite".
Martin Quenehen e Bastien Vivès riescono nell'arduo compito di applicare questa modernizzazione con una delle più celebri icone occidentali della Nona Arte, ripresentandone personaggi, scenari e caratteristiche, portando però il tutto al 2001, in un contesto più realistico e meno idilliaco rispetto ai classici racconti di Pratt.
Se il Corto Maltese di Pratt distaccava il lettore dalla realtà trasportandolo in avventure da sogno, quasi debitrici del know-how fantastico di grandi scrittori come Salgari e Verne (giusto per fare due nomi), questa nuova versione porta il lettore in un'avventura che attraversa il globo, in contesti però meno onirici e più concreti.
Una storia possibile quindi, con un Corto Maltese sempre affascinante ed iconico in grado di affrontare le difficoltà che si pongono sul suo cammino e sempre legato al mare.
È la storia di un viaggio alla ricerca di un tesoro, tra cartelli criminali e donne seducenti.
I disegni di Bastien Vivès, animati da un'anima in scala di grigi, rievocano in parte le atmosfere prattiane, sebbene il tratto dell'autore si distingua parecchio da quello originale di Pratt, per forma e colore.
Per certi versi è più vicino a quella di Manuel Fior.
Vivès ci regala, all'interno della storia, una serie di tavole mute, la cui scorrevolezza ed immediata leggibilità sottolineano uno storytelling fluido d'alto livello.
La gabbia utilizzata è quella classica occidentale da 6 vignette per tavola e qualche rara splash-page, fatto che però non limita affatto la regia e la visione artistica di Vivès, in grado di sfruttare appieno inquadrature e recitazione anatomica dei personaggi per imporre scorrevolezza e dinamicità al fumetto.
Nel complesso una lettura interessante, una visione e reinterpretazione curiosa di Corto Maltese che potrebbe far storcere il naso ai puristi prattiani, ma in grado di proporsi come un fumetto coraggioso, con un saldo obiettivo ed un racconto che fila liscio dal principio alla fine.
Mi è piaciuto? Sì. Ne consiglio la lettura? Sì.
Sostituirà le classiche storie del personaggio?
Assolutamente no, quelle rimarranno immortali e sempre disponibili, anche per le generazioni a venire.
Questo è un altro modo di raccontare Corto Maltese, più contemporaneo e realistico, che mette da parte la magia prattiana a favore di una concretezza moderna.
Un progetto che mi ha convinto, di cui consiglio la lettura e che potrebbe aprire la strada a nuovi titoli.
L'edizione italiana è curata direttamente da Cong ed è uscita in contemporanea a livello mondiale.
Il volume è un classico brossurato di buona fattura e rilegatura, 168 pagine ad un più che soddisfacente prezzo di copertina di 19,50€.
Potete trovare il fumetto in libreria e in fumetteria.

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"SUPER DRAGONBALL HEROES - MISSIONE NELL'OSCURO MONDO DEMONIACO #1-3" 


Dragonball creato da Agira Toriyama, storia e disegni di Yoshitaka Nagayama, contiene la miniserie completa "Super Dragon Ball Heroes Ankoku Makai Mission!", edito in Italia da Star Comics.

Ci sono fumetti che rappresentano il mio lato più tamarro, quello che cerca un intrattenimento semplice con risate, azione e colpi di scena, scontri fisici, storie lineari in un crescendo orgiastico di puro machismo e spesso senza troppe pretese: The Punisher e Preacher di Garth Ennis, All-Star Batman& Robin e Sin City di Frank Miller, Garrett di Roberto Recchioni, Conan il Barbaro di Roy Thomas, Kurt Busiek e Gerry Duggan, e Dragonball di Akira Toriyama.
Da quando, pochi anni fa, l'opera più nota a livello mondiale di Toriyama è tornata con la nuova avventura "Dragonball Super", ho potuto trascorrere piacevoli momenti di lettura che mi hanno riportato, in parte, alla mia spensierata adolescenza.
Negli ultimi mesi Edizioni Star Comics ha dato alle stampe una nuova miniserie legata all'universo, o per meglio dire Multiverso, di Dragonball, vero e proprio adattamento manga di un popolarissimo videogioco arcade giapponese, basato sull'uso di particolari carte collezionabili.
È il sogno bagnato di ogni fan di Dragonball con gli incontri, le fusioni e gli scontri tra i più disparati personaggi della saga.
Super Sayan di quarto livello, Super Sayan God, antichi avversari super potenziati, avversari magici e malvagi in grado di tenere testa a Goku, Vegeta, Trunks e compagnia, personaggi non canonici che incontrano quelli canonici, c'è di tutto in questa miniserie che intrattiene ed ha fatto della spettacolarizzione per il fandom il proprio marchio di fabbrica.
Un manga senza troppe pretese ma che un vero fan della saga sa ben apprezzare.
Protagonista indiscusso il Trunks del futuro che si ritrova coinvolto, senza volerlo, in una nuova avventura che lo porterà a far parte della Pattuglia Temporale fondata dalla Kaioshin del Tempo, un inedito e potente personaggio in grado di viaggiare nel tempo ed evocare a suo piacimento i personaggi della saga.
Trunks si ritroverà a combattere fianco a fianco con tutti i sayan del pianeta Terra, arrivando a superare limiti di forza per lui sconosciuti.
Lo stile di Yoshitaka Nagayama tende a ricalcare quello originale di Toriyama sebbene di tanto in tanto proponga soluzioni visive, tratteggi sporchi e tonalità meno luminose rispetto ai classici disegni della serie.
Trovo Nagayama, artisticamente parlando, più libero di sperimentare rispetto a Toyotaro o Dragongarow Lee.
Non che la cosa mi dispiaccia ovviamente, ho sempre apprezzato l'accento autoriale dei fumettisti.
Il primo volume della miniserie contiene inoltre una simpatica ed irriverente digressione dalla storia principale, una vera e propria guida al gioco di carte collezionabili tenuta dai personaggi stessi del gioco e che tende spesso ad infrangere la quarta parete.
Nel complesso una piacevole lettura, davvero divertente, intrattenimento allo stato puro e senza impegno.
Una lettura consigliata non solo ai fans duri e puri di Dragonball, ma anche a chi si vuol rilassare con un bel battle shonen!
L'edizione proposta da Edizioni Star Comics è quella della serializzazione in volumetti brossurati da 200 pagine in bianco e nero su carta usomano, ad un prezzo di copertina di 4,50€ cad.uno.
Potete trovare la miniserie completa del fumetto in libreria e fumetteria.

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"TASKMASTER - L'INNESCO DEL RUBICONE" 


Sceneggiatura di Jed MacKay, disegni di Alessandro Vitti, edito in Italia da Panini Comics Italia.

Una piacevole lettura di puro intrattenimento, che vede per protagonista Taskmaster, il mercenario criminale che, in passato, per una buona offerta ha militato anche tra le fila dei buoni.
Tornato sotto le luci della ribalta grazie al film "Black Widow" che ne ha proposto un singolare e per certi versi erraticao adattamento, lo troviamo in questa miniserie completa alle prese con un mistero del quale dovrà venirne a capo.
Qualcuno ha assassinato Maria Hill e la descrizione del sicario, nonché il modus operandi, corrispondono a quelli di Taskmaster.
Imboccato nell'indagine da Nick Fury e braccato dalla Vedova Nera in cerca di giustizia, Taskmaster sarà portato al limite delle proprie capacità, in un viaggio alla ricerca del vero colpevole.
Una storia piena di colpi di scena, dal ritmo serrato, una sorta di thriller spionistico dipanato lungo tutto il panorama Marvel attuale, con Taskmaster al centro di una caccia all'uomo sfiancante.
Il fumetto si presenta come un'interessante lettura per chi conosce il personaggio da sempre, ma anche come ottimale starting point per il lettore neofita occasionale, spinto magari all'acquisto dalla serie cinematografica targata Marvel Studios.
Jed MacKay tesse una trama lineare ed intrigante, dimostra di conoscere e saper ben sviluppare i personaggi della storia, da Task Master a Nick Fury e tutti gli altri.
Ai disegni troviamo lo straordinario talento italiano di Alessandro Vitti, un artista dal timbro realistico e dinamico, le cui tavole propongono un taglio visivo narrativo nettamente cinematografico.
Lo storytelling di Alessandro è senza dubbio incredibile, fluido, sembra nato per illustrare scene di azione come quelle presenti in questo fumetto.
La cura del tratto, dei particolari, come pure della recitazione anatomica sono notevoli, un bell'esempio di fumetto Marvel Made in Italy.
Di prova in prova, di serie in serie, lo stile di Alessandro Vitti ha raggiunto livelli qualitativi molto alti,è davvero un piacere godere delle sue performance artistiche.
Nel complesso una gran bella lettura, forse per le sue caratteristiche di svincolo dalla serrata continuity narrativa Marvel, una delle migliori proposte della Casa delle Idee degli ultimi mesi.
L'edizione italiana presentata da Panini Comics è quella dell'ormai rodata e vincente formula del volume Marvel Collection, un sano cartonato con una qualità di stampa egregia.
Un tomo di 112 pagine a colori ad un prezzo di copertina di 16€.
Potete trovare il fumetto in libreria e in fumetteria oppure richiederlo in prestito presso la vostra biblioteca civica di riferimento qualora l'opera rientri nel piano di acquisizione titoli del circuito bibliotecario urbano/extraurbano.

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"BLUE BARON #3" 


Sceneggiatura di Darin Henry, disegni di Ron Frenz e Sal Buscema, edito in Italia da Sbam Comics.

Ultimo numero per questa acclamatissima miniserie della Sitcomics i cui toni hanno riportato alla mente sensazioni di quando si leggevano fumetti negli Anni 80 e 90.
Un capitolo finale decisamente atipico, che anziché chiudere il cerchio continua a gettare benzina sul fuoco, complicando ulteriormente la situazione dei nostri eroi.
Un adulto nel corpo di un adolescente ed un adolescente nel corpo di un adulto (oltretutto supereroe), un canovaccio forse non troppo originale ma che consente di sviluppare continui ed imprevedibili colpi di scena.
La qualità narrativa si mantiene stabile ad alti livelli persino in questo numero dove azione e comedy si intrecciano tra loro regalandoci piacevoli momenti di lettura.
La sospensione dell'incredulità palpita in ogni pagina di questo fumetto, eppure si riesce a percepire l'estrema volontà di narrare una storia che potrebbe accadere e svilupparsi ai giorni nostri.
Gli adolescenti parlano con lo slang e i modi delle nuove generazioni, rafforzando e semplificando l'empatia tra lettore e protagonisti.
Darin Henry sviluppa molto bene la dicotomia del divario d'età tra i due protagonisti, fa riscoprire a Cedric Carson, l'alias umano di Blue Baron, elementi della gioventù che parrebbe essersi dimenticato, mentre contribuisce, con una verticalissima e rigida iperbole, all'ingresso nell'età adulta del giovane Ernie.
L'albo in questione rimarca, forse, ancor più questa differenza, ponendo i due protagonisti ad un punto della storia in cui bisogna pian piano iniziare a risalire la cima, cercando una soluzione definitiva a questo impasse.
Come avvenuto in ogni numero della miniserie, anche in queste pagine fa il suo debutto un nuovo singolare villain.
Darin Henry riesce a plasmarlo e farlo identificare al pubblico in sole 4 tavole.
Tra i nuovi personaggi introdotti in questo albo c'è il collettivo metaumano conosciuto come la Classe, una via di mezzo tra gli X-Men di Byrne e i Vendicatori dei Grandi Laghi, con caratteristiche molto legate all'ambiente in cui Ernie deve sapersi muovere, la scuola.
Ai disegni troviamo sempre l'eccezionale tocco di due leggende, le matite di Ron Frenz e le chine di Sal Buscema.
La tavola è impostata con uno storytelling fluido e scorrevole, il tratto degli artisti, rafforzato e maggiormente valorizzato dai colori di Glenn Whitmore, è estremamente dinamico, consentendo ai personaggi una recitazione plastica e di immediata trasparenza emotiva.
Movimento dei corpi ed espressioni del volto sono senza dubbio il tratto caratteristico dei due autori.
Persino la copertina, interamente realizzata da Sal Buscema, trasmette senso di movimento e non pare un momento congelato nel tempo.
La cura al dettaglio, alle scenografie come ai costumi rimane sublime.
Spiazzante il finale aperto, tipico delle serie televisive, che getta maggiori quesiti su ciò che verrà.
L'edizione si conferma anche in questo caso nelle vesti di una serializzazione brossurata di 64 pagine a colori ad un eccezionale prezzo di copertina di 3,90€.
Un magnifico rapporto qualità/prezzo.
Potete trovare il fumetto in tutte le edicole d'Italia e recuperare l'intera miniserie sul sito di Sbam Comics al link: https://sbamcomics.it/?s=Blue+Baron+

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"DYLAN DOG #420 - JENNY" 


Ideazione e supervisione di Tiziano Sclavi, soggetto-sceneggiatura di Barbara Baraldi, liberamente ispirato a "Jenny è pazza" di Vasco Rossi, disegni di Davide Furnò, prima copertina di Fabrizio De Tommaso, quarta di copertina di Gigi Cavenago, edito da Sergio Bonelli Editore.

Terzo ed ultimo spettacolare capitolo della trilogia di Dylan Dog - Sergio Bonelli Editore dedicata alla figura della donna nelle canzoni del rocker di Zocca, Vasco Rossi.
È il turno di Jenny, protagonista di una canzone che coglie appieno il disagio giovanile della donna (aggiungerei non solo), attorno a cui la sapiente penna della scrittrice Barbara Baraldi sviluppa un racconto emotivo, a tratti psicologico, molto forte.
In questo caso l'identificazione del lettore e delle lettrici con l'indagatore dell'incubo e Jenny è pressoché immediata.
La partenza è di quelle col botto, con Dylan immerso in un thriller che, pagina dopo pagina, lascerà spazio ad una vera e propria tragedia moderna, tra demoni ed incubi che si fanno man a mano sempre più gravi.
Le atmosfere del racconto lasciano un segno incisivo nell'anima del lettore che si sente, al pari dei protagonisti, inizialmente intrappolato nella storia, per poi farsi trascinare dalla corrente emotiva del fumetto.
Tra tutti e tre i racconti, per me, se la batte alla pari con il primo, "Sally".
La storia scorre velocemente, è impossibile distogliere sguardo ed attenzione dagli eventi che vengono narrati e magistralmente illustrati da Davide Furnò.
L'artista consegna nelle mani di noi voraci lettori delle tavole spettacolari, dallo storytelling fluido.
La sua impronta realistica con deriva pittorica è un puro spettacolo per gli occhi di un amante della Nona Arte come me.
Furnò coglie appieno l'energia della sceneggiatura della Baraldi, proponendo raffigurazioni che perfettamente si adattano alle atmosfere dell'albo.
Dylan Dog e Jenny bucano il limite della tavola, col il suo tratto si fanno reali.
Le emozioni e gli incubi si fanno concreti, reali e tangibili, ti senti totalmente avvolto dalla narrazione del fumetto.
Grande cura vi è nei dettagli, nella recitazione di volti e corpi, trasmettendo di vignetta in vignetta un senso di plasticità e dinamicità.
È impossibile non rimanere estasiati dalle sue tavole che, in alcuni punti, regalano piacevoli brividi di stupore.
Nel complesso una gran bella lettura, un fumetto di alta qualità.
Questo esperimento, dove Musica e Fumetto si incontrano e si fondono tra loro, lo trovo perfettamente riuscito, lo promuovo a pieni voti.
Viene ben resa l'essenza dello spirito della serie a fumetti e ben svolta la poetica delle canzoni del Blasco nazionale.
Spettacolari, per quanto diverse tra loro, le due copertine dell'albo.
La prima di copertina presenta un'illustrazione di Fabrizio De Tommaso che, a voler ben guardare, ci ha proposto, nel corso di questi ultimi tre mesi, una vera e propria storia fatta di tasselli (copertine).
Qui, in una composizione dove il realismo pittorico di De Tommaso si fa ben sentire, vediamo Vasco concedersi in una esibizione privata al numero 7 di Craven Road.
La quarta di copertina è l'ultima illustrazione dell'artista Gigi Cavenago per il mensile, che saluta il lettore con una splendida composizione dove riesce a rendere appieno i contenuti dell'albo.
Il suo pennello fluido ed avvolgente in grado di creare, di numero in numero, dei veri e propri capolavori di arte contemporanea mi mancherà parecchio.
L'albo, che si presenta nel canonico e formidabile formato bonelliano, 116 pagine in bianco e nero ad un prezzo di copertina di 4,40€, presenta anche degli interessanti inserti speciali dedicati alla storia e al progetto.
Potete trovare il fumetto in tutte le edicole d'Italia.

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"CAPTAIN MARVEL #23" 


Sceneggiatura di Kelly Thompson, disegni di Jacopo Camagni, copertina di Marco Checchetto, edito in Italia da Panini Comics Italia.

Lo ammetto, sono tre i motivi che mi hanno spinto ad acquistare questo fumetto.
Il primo è la stratosferica copertina d'impatto di Marco Checchetto che ci presenta Carol Danvers con un nuovo costume creato appositamente per questa nuova saga di Captain Marvel.
Il secondo è il forte accento Made in Italy dell'albo, difatti non presenta solo una cover illustrata da Checchetto ma anche delle tavole interne firmate da un altra grande firma italiana, quella di Jacopo Camagni.
Terzo punto, ma non meno importante, non essendo un lettore abituale della serie "Captain Marvel", con questo albo mi si presenta una buona occasione per risalire a bordo e leggere una saga senza avere il peso di una pesante e serrata continuity alle spalle.
Kelly Thompson che, badate bene, sta tessendo una storia lineare fatta di diversi capitoli tra cui quello che inizia in questo albo, riesce a far sentire a proprio agio il lettore, andando a riassumere con facilità quanto avvenuto sinora, spiegando anche perché un personaggio dalle caratteristiche prettamente fisiche come Carol Danvers debba introdursi al lato magico del Marvel Universe.
C'è un momento nella narrazione della storia che, se togliamo nomi e costumi, rispecchia paro paro la vita quotidiana, parlando di amicizia, scelte scomode, situazioni imbarazzanti, tentativi che vanno a vuoto.
Bellissimo il dialogo gossipparo tra Carol Danvers e Jessica Drew e l'atmosfera d'imbarazzo con il Dr.Strange!
Ci ho rivisto molte situazioni alla "Desperate Housewives" in questo fumetto, persino quella del cliffanger finale che ci traghetta nell'evoluzione del racconto e al contempo si riallaccia alla continuity narrativa della serie.
C'è tanta soap opera in questa storia e, se ci fate caso, il pieno rispetto della formula Marvel "supereroi con superproblemi".
Kelly Thompson ci sa decisamente fare con i personaggi supereroici femminili, riesce a descrivere ed esaltare appieno la figura della donna cogliendo l'essenza della femminilità e il quotidiano di tutti i giorni.
Scava proprio nell'intimo del personaggio, mostrando ai lettori chi sono queste eroine dietro la propria maschera e al loro, talvolta sgargiante, costume.
Chi è Carol Danvers? Quale umanità si nasconde dietro una donna dal potere cosmico? A queste e tante altre domande Kelly Thompson cerca di dare una risposta.
Come dicevo prima, l'albo è illustrato da Jacopo Camagni, grande talento italiano, un artista dall'impronta realistica e molto dinamica, che abbraccia quella corrente moderna a cui appartengono artisti del calibro di Camuncoli, Carlini e tanti altri.
Una libertà nel tratto notevole, dove essenzialità si sposa con cura del dettaglio.
Il disegno di Camagni e la sua impostazione di gabbia ben seguono il ritmo narrativo della Thompson.
L'artista gioca molto sulla recitazione degli sguardi e sulle movenze anatomiche dei personaggi, il suo storytelling risulta fluido.
Ho particolarmente apprezzato come è riuscito a rendere umano un personaggio dalla potenza cosmica come Captain Marvel, dandole connotati "comuni".
Persino nel momento di ricerca e di confronto tra Carol e Wanda c'è un che di, mi si passi il termine, quotidiano e normale.
Una lettura interessante che mi ha messo molta curiosità sul proseguo della storia e che trovo davvero adatta sia ad un pubblico maschile che femminile.
L'albo si presenta nella sua canonica veste di spillato dall'alta qualità di stampa, 24 pagine a colori ad un prezzo di copertina di 3€.
Potete trovare il fumetto in edicola e in fumetteria.

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"SHANG-CHI: IL PIÙ POTENTE MAESTRO DI ARTI MARZIALI DELLA TERRA" 


Contiene "X-Men #62-64" sceneggiatura di Scott Lobdell e Ben Raab, disegni di Carlos Pacheco, "Heroes for Hire #18-19 sceneggiatura di John Ostrander, disegni di Pasqual Ferry, "Shadowland: Spider-Man #1" sceneggiatura di Dan Slott, disegni di Paulo Siquiera, "Secret Avengers #18" sceneggiatura di Warren Ellis, disegni di David Aja, "Avengers #11" sceneggiatura di Jonathan Hickman e disegni di Mike Deodato Jr, edito in Italia da Panini Comics Italia.

Un volume decisamente interessante ed inaspettato, che ripropone alcune storie del passato, per la precisione degli ultimi 30 anni, in cui Shang-Chi ha avuto modo di incontrare e incrociare le mani con alcuni noti personaggi della Casa delle Idee.
Si potrebbe affermare che si tratti di un vero e proprio volume di Team-Up nella più pura tradizione Marvel.
Eccezion fatta per i due albi della serie "Heroes for Hire", che mi risultano inediti e che propongono per la prima volta il gran finale di una delle serie supereroiche del post-Onslaught, le altre storie sono state per me una piacevolissima rilettura.
Si parte da una mini saga degli X-Men, in cerca di una possibile cura al virus Legacy che, negli Anni 90, mieteva vittime tra le fila dei portatori del gene mutante.
Brillante l'idea di Lobdell e Raab di prendere gli X-Men e trasportarli all'altro lato del mondo, facendoli scontrare con l'eredità dell'impero criminale del padre di Shang-Chi.
Qui il nostro amato maestro di arti marziali si presenta nelle sue vesti di "alleato" dei servizi segreti inglesi, spoglio dei forti colori che lo avevano caratterizzato nelle sue passate apparizioni.
Lobdell e Raab dimostrano una profonda conoscenza del personaggio, sfruttandolo davvero bene.
Nel racconto di "Heroes for Hire", così come nelle due storie degli Avengers, Shang-Chi viene sfruttato come "mina vagante", che si muove lateralmente al contesto narrativo principale.
Senza dubbio vederlo a fianco di Iron Fist non è cosa di tutti i giorni e non mi dispiacerebbe rivedere i due nuovamente assieme.
Nella storia del one-shot parallelo all'evento crossover "Shadowland", viene riproposto il classico moderno Shang-Chi/Spider-Man, forse una delle migliori e più sfruttate accoppiate di questi ultimi anni.
Come già visto in altre pubblicazioni, i due hanno incrociato spesso i propri cammini negli ultimi anni.
In questa storia, complice anche il villain Mr. Negativo, i due eroi si incontrano e si scontrano in un momento davvero disperato, con un Daredevil leader della Mano, posseduto da un antico spirito, che tiranneggia su Hell's Kitchen in quella che è stata la run finale di una lunga saga, passata di mano in mano a fior di autori, che ha portato il personaggio alla ribalta.
Come non sottolineare in questa storia la presenza del noto colorista italiano Fabio D'Auria che ha prestato la propria tavolozza ai colori del racconto, sapendo cogliere e rendere appieno le atmosfere del momento.
A livello visivo ed artistico vien proposto un gran bel menù, cinque grandissimi artisti internazionali che, partendo da un'impronta base realistica, hanno saputo evolvere il proprio tratto in maniera differente.
Si va dalla dinamicità e fluidità ispanico/latina di Pacheco, Ferry e Siquiera, all'iper realismo, a tratti fotografico, di Aja e Deodato Jr.
Cinque gioielli, cinque modi di disegnare ed impostare la tavola differenti, eppure tutti ben attenti alla minuziosità dei dettagli, allo storytelling e alla cura di costumi e scenografie.
Ci sono tavole dove la storia scorre ed è comprensibile anche senza leggere nei baloons, segno questo di grande maestria nel disegno.
Seppur con metodi ed inquadrature differenti, tutti gli artisti mostrano quanto sia essenziale riuscire a rendere i personaggi dei veri e propri attori su un palcoscenico di carta.
La comunicazione visiva diviene uno dei fondamenti di questi racconti, creando empatia tra lettore e personaggi.
Allo stesso modo il colore diventa un elemento che conferisce volume e tono al fumetto.
Nel complesso davvero una bella lettura!
L'edizione proposta da Panini Comics è quella di un robusto cartonato nell'eccellente formato da libreria Marvel Collection.
C'è grande cura ed equilibrio tra contenuti e resa di stampa, elevando il prodotto ad una pubblicazione di alto livello qualitativo.
Ben 192 pagine a colori ad un prezzo di copertina di 23€.
Potete trovare il fumetto in libreria e in fumetteria oppure richiederlo in prestito presso la vostra biblioteca civica di riferimento qualora l'opera rientri nel piano di acquisizione titoli del circuito bibliotecario urbano/extraurbano.

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"MARVEL-VERSE: SHANG-CHI" 


Contiene "Wolverine First Class #9" sceneggiatura di Fred Van Lente e disegni di Francis Portela, "Marvel Adventures Spider-Man #2" sceneggiatura di Paul Tobin e disegni di Matteo Lolli, "Free Comic Book Day 2011 Spider-Man #1" sceneggiatura di Dan Slott e disegni di Humberto Ramos, "Master of Kung-Fu #126" sceneggiatura di CM Punk e disegni di Dalibor Talajić, "The Legend of Shang-Chi #1" sceneggiatura di Alyssa Wong e disegni di Andie Tong, edito in Italia da Panini Comics Italia.

Un volumetto davvero curioso che propone un'antologia di racconti dedicati a Shang-Chi, qui ritratto nella sua versione moderna di maestro delle arti marziali, talvolta come maestro ed alleato di noti eroi della Casa delle Idee, talvolta come guerriero pronto a gettarsi in imprese ardue.
Una selezione di racconti interessante, alcuni tra l'altro inediti, appartenenti a quella fase transitoria che ha permesso di traghettare Shang-Chi nel nuovo millennio, sfociando nell'attuale serie regolare di cui vi ho già parlato.
Prendendo il tutto con le pinze, si potrebbe considerare il volume come una sorta di vademecum a fumetti sul Wu-Shu, la dottrina filosofica e di combattimento orientale di cui Shang-Chi è maestro.
Quasi in tutti i racconti qui proposti, l'eccezione l'ha fatta "Master of Kung-Fu #126", Shang-Chi si discosta dalla sua visione natia filo Bruce Lee, cercando di essere un elemento chiave con il quale stupire il lettore e dare una svolta "rivoluzionaria" al racconto.
Sicuramente tra tutti i racconti, i due che colpiscono maggiormente il vero credente Marvel sono quelli che vedono Shang-Chi a fianco di Spider-Man, ponendosi come possibile maestro da cui poter apprendere e, forse, imparare ad affinare la propria tecnica facendo a meno dei propri poteri.
Quello che, personalmente, ho preferito è quello dai toni più "realistici" avente titolo "Shang-Chi's Day Off".
Dal punto di vista dei disegni ci troviamo davanti ad un bel menù visivo, dalle diverse visioni dinamiche di Portela, Lolli, Ramos e Tong a quella iper realistica di Talajić.
Dal punto di vista della composizione della tavola, la più cacofonica è senza dubbio quella di Ramos, un artista in costante mutamento che ha ridefinito, come diversi suoi colleghi, il limite fisico della pagina.
Se Portela e Tong puntano maggiormente su slanci di puro dinamismo e comunicazione vis a vis dei personaggi, il tratto di Lolli risulta forse il più curato, pulito, espressivo e coinvolgente, in grado di coniugare esigenze narrative ed artistiche con un ottimo storytelling.
Nel complesso una bella lettura di puro intrattenimento che scorre via molto piacevolmente.
L'edizione proposta da Panini Comics si conferma quella di un agile volumetto brossurato come già proposto per Loki, Falcon&Winter Soldier ed altre pubblicazioni di genere.
120 pagine a colori al costo di copertina di 9,90€, direi un buon rapporto qualità/prezzo.
Potete trovare il fumetto in libreria e in fumetteria.

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"JSA DI GEOFF JOHNS VOL.1 - LA VECCHIA GUARDIA" 


Sceneggiature di Geoff Johns, David S. Goyer e James Robinson, disegni di Stephen Sadowski, Michael Bair, Buzz, Scott Benefiel, Mark Propts, Derek Aucoin, Marcos Martin, Keith Champagne, edito in Italia da Panini Comics Italia.

Dopo l'edizione mastodontica del precedente editore, tocca a Panini Comics proporre l'intero ciclo moderno della Justice Society of America che, tra le tante cose, segna anche l'inizio della carriera in casa DC Comics di Geoff Johns, il nerd che ce l'ha fatta, colui che da semplice lettore è divenuto uno dei grandi demiurghi dei progetti DC su carta e celluloide.
A lui si deve ad esempio il successo televisivo delle serie di "Doom Patrol" e "Stargirl" e gli acclamati cicli narrativi di "Green Lantern", "Flashpoint" e "Aquaman".
Questo primo volume introduce ai lettori di vecchia e nuova data la JSA, un gruppo di supereroi, vecchie glorie della DC che hanno fatto da apripista a personaggi e concetti fumettistici moderni.
Quello che abbiamo tra le mani è un vero e proprio starting point ideale per conoscere da vicino i membri di questo team.
Nelle pagine di questo tomo si evince la volontà tanto di celebrare quanto di trasmettere ciò che questo gruppo rappresenta.
È la fiamma della torcia dell'eroismo, il canto del cigno dei grandi superprecursori della pop culture supereroica, che nei decenni ha sempre più preso piede tra gli scaffali di librerie e fumetterie.
Già in queste pagine si coglie il profondo senso di rispetto e di conoscenza di Johns, in questi inizi nelle vesti di aiuto a David S. Goyer e James Robinson, verso questi grandi eroi.
È tangibile la volontà di traghettare la serie nel nuovo millennio, aprendo le proprie fila ad eroi più giovani e fortemente umani come Atom Smasher e Stargirl, tanto vicini se vogliamo al lettore moderno.
E come non rimanere stupiti innanzi alle tematiche della vecchiaia e del senso di resa, sollevate più volte in modo diverso, da diversi personaggi.
Persino i cattivi sono particolarmente variopinti ed approfonditi, con quella voglia di iniziare a distaccarsi dalla parodistica deriva Anni 90 in cui i grandi editori americani erano finiti sulla fine del secolo scorso.
Ai disegni troviamo un bell'esempio artistico di fumetto supereroico di stampo realistico-dinamico nei tratti di Stephen Sadowski e Michael Bair, che riescono ben a rendere l'atmosfera narrativa della serie.
L'alternanza tra i due non risulta affatto di disturbo agli occhi del lettore.
Una lettura piacevolissima, che attendevo di fare nella sua completezza da parecchio tempo.
È anche un'occasione, per chi ha amato la prima stagione televisiva di "Stargirl" di recente ed acclamata trasmissione, di approfondirne alcune figure.
Questa nuova edizione proposta dalla linea editoriale Panini DC Italia è una ristampa in robusti cartonati di notevole fattura, 392 pagine a colori ad un prezzo di copertina di 36€.
Potete trovare il fumetto in libreria e in fumetteria.

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"L'ULTIMA AVVENTURA DI REGINELLA" 

Illustrazione di copertina realizzata da Andrea Freccero

Pubblicata su Topolino Magazine #3430 - #3431, soggetto di Alex Bertani, sceneggiatura di Alex Bertani e Vito Stabile, disegni e supervisione colore di Stefano Zanchi, edito da Panini Comics Italia.

Un graditissimo ritorno, dolce e amaro al tempo stesso, sulle pagine di "Topolino", quello di Reginella che dopo quattro anni, da quello splendido capitolo firmato da Bruno Enna e Giada Perissinotto, torna a far parlare di sé.
Una storia fortemente emotiva che miscela saudade, amore e amicizia, una storia di emozioni contrastanti che ha per protagonisti Paperino e Reginella.
In un racconto a due puntate Alex Bertani, direttore editoriale del settimanale, e lo sceneggiatore Vito Stabile, offrono ai lettori di vecchia e nuova data un nuovo prezioso capitolo della produzione fumettistica disneyana nostrana.
Una storia che scorre via piacevolmente, che penetra l'animo del lettore trascinandolo dalla prima all'ultima pagina.
Emozione pura, di se, di forse, di chissà, di gioia e dolore, yin e yang dell'altare emotivo della vita.
Paperino e Paperina sono una coppia assodata, "normale" nel loro equilibrio quotidiano di romanticismo e bisticci, saranno per sempre inseparabili.
Eppure Paperino, nel corso della sua lunga vita editoriale, ha avuto modo di legarsi ad altre figure femminili, come ad esempio Lyla sulle pagine della saga di PK, l'agente Kay K sulle pagine della saga di Double Duck e, per l'appunto Reginella.
La storia dei due e il loro legame hanno il sapore agrodolce di quelle storie estive vacanziere adolescenziali, brevi ed intense, fatte di una sana ed indissolubile intesa.
A pesare tanto, in questo caso, è anche il passato avventuroso, comune, del duo.
Che gran bella storia ragazzi!
Alle matite (e a supervisionare i colori) troviamo l'artista Stefano Zanchi che, dopo l'eccezionale storia di Gastone, "La solitudine del quadrifoglio", di inizio anno torna in piena forma con un'altra impresa artistico emotiva.
Zanchi coglie appieno le atmosfere del racconto, elaborando tavole fluide con tagli registici ricercati, proponendo una gabbia "sciarroniana" con vignette settate per dettare il ritmo narrativo della storia.
Il suo tratto morbido, plastico e dinamico colpisce lo sguardo del lettore.
La cura ai dettagli come l'incisività della recitazione dei volti sono davvero encomiabili.
Un elemento che lascia il segno nel lettore è anche la presenza di tavole prive di baloons ma, che grazie alla recitazione dei personaggi, sanno esprimere anche più di ciò che si vuol dire.
Uno spettacolo puro e una gioia per chi come me ama il fumetto Disney d'autore.
Una gran bella lettura, non c'è che dire, in parte persino legata all'attualità grazie ad un forte messaggio di preservazione e cura dell'ambiente.
E anche piacevole godersi il legame di affetto, in questo caso, tra Paperino e suo Zio.
Zio Paperone in questa storia fa un grande gesto d'amore per il nipote.
Potete recuperare la lettura di questa saga presso il servizio arretrati o le fumetterie più fornite.
La seconda parte è in edicola da oggi.
TOPOLINO vi aspetta in edicola, tutte le settimane, con un nuovo numero ogni mercoledì!

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"WONDER WOMAN - TERRA UNO VOL.3" 


Sceneggiatura di Grant Morrison, disegni di Yanick Paquette, edito in Italia da Panini Comics Italia.

È approdato in Italia il tanto atteso terzo volume della trilogia Morrisoniana di Wonder Woman, che si svolge interamente nell'Universo parallelo di Earth One, dove gli avvenimenti principali del percorso formativo degli Eroi DC prendono una piega differente, narrativamente parlando più autoriale ed intima.
Nel caso di Wonder Woman l'acclamato scrittore scozzese ha fatto un lavoro realmente particolare, andando a ripescare le caratteristiche iniziali del personaggio, non solo icona dell'emancipazione femminile americana (più corretto forse dire Occidentale), ma anche la figura ambigua che essa rappresenta.
Per chi combatte realmente Wonder Woman? Quali sono le attitudini di Diana di Themyscira?
Come può essersi sviluppata e come può proseguire una società completamente basata sul matriarcato?
A queste ed altre domande prova a rispondere questa epopea moderna e contemporanea di Wonder Woman, di cui questo volume ne è il giusto epilogo narrativo, con uno scontro maschi contro femmine molto profondo e per nulla scontato.
La storia riparte dai tragici avvenimenti del secondo volume, dove la Regina Hyppolita è stata assassinata.
Tocca ora a Diana farsi carico del peso della corona delle Amazzoni, con tutto quel che ne consegue.
Ed è proprio questo punto che permette a Morrison di approfondire ancor più intimamente il personaggio di Wonder Woman, lo stretto rapporto Madre/Figlia, l'amicizia, la sorellanza, persino la sessualità del personaggio.
Per chi conosce bene il personaggio e lo scrittore, non ci sarà fatica alcuna nel rivedere nella narrazione quanto affrontato nel film biografico "Professor Marston and the Wonder Women", una pellicola basata sulla vita del creatore della principessa amazzone.
Ai disegni ancora una volta confermata la straordinaria visione artistica di Yanick Paquette, un grande autore di stampo realistico dall'incredibile slancio dinamico.
Le tavole di Paquette son ricche di particolari e sono in grado di coniugare una verve rinascimentale all'espressività popolare dei comics.
Quanta cura ai dettagli anatomici, alle scenografie come ai costumi, persino l'emotività stessa dei personaggi, impressa sui loro volti, palpita e trascende il limite della tavola per incantare lo sguardo del lettore.
Paquette esprime appieno quella corrente visiva di cui fanno parte anche Dodson, Lupacchino e J.G.Jones, dove morbidezza delle linee e sinuosità delle figure vanno a scolpire tavole di vera maestria artistica.
Persino la loro composizione risulta visivamente fuori dall'ordinario.
Nel complesso una gran bella lettura, aperta sia ad un pubblico maschile che femminile.
L'edizione proposta dalla linea editoriale Panini DC Italia è quella di un solido cartonato qualitativamente di pregio.
Un tomo di 136 pagine a colori dal prezzo di copertina di 17€, in linea con le produzioni di genere.
Potete trovare il fumetto in libreria e in fumetteria oppure richiederlo in prestito presso la vostra biblioteca civica di riferimento qualora l'opera rientri nel piano di acquisizione titoli del circuito bibliotecario urbano/extraurbano.

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E anche per questa volta è tutto, l'appuntamento con la nostra e vostra rubrica preferita torna puntuale la prossima Domenica!
Nel frattempo vi preannunciamo che sia sul blog che sulla nostra pagina Facebook, "Associazione Culturale Bergomix", stanno per essere annunciate una serie di novità!
Continuate a seguirci!

LO STAFF DI ASSOCIAZIONE CULTURALE BERGOMIX

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