domenica 12 settembre 2021

FUMETTI: I CONSIGLI DELLA SETTIMANA 36

Buona Domenica cari followers ed amanti della Nona Arte!
Eccoci di nuovo qui, assieme, per una nuova puntata della nostra acclamata rubrica settimanale dedicata ai fumetti!
Attraverso le recensioni del nostro Presidente, andremo a proporvi tutta una serie di titoli che potete recuperare in edicola, fumetteria e libreria.

"MARVEL - LA MERAVIGLIA" 

Progetto curato da Alex Ross, sceneggiature di Alex Ross, Steve Darnall, Sajan Saini, Kurt Busiek, Dan Brereton, Eric Powell, Paolo Rivera, Alan Weiss, Bill Sienkiewicz, Scott Gustafson, Ryan Heshka, Daniel Acuña, Doug Rice, Hilary Barta, Gene Ha, Zander Cannon, Adam Hughes, Mark Waid, Greg Dmallwood e Lee Bermejo, disegni di Alex Ross, Frank Espinosa, Steve Rude, Dan Brereton, Eric Powell, Paolo Rivera, Alan Weiss, Bill Sienkiewicz, Scott Gustafson, Ryan Heshka, Daniel Acuña, Hilary Barta, Sal Abbinanti, Gene Ha, Adam Hughes, Lucio Parrillo, Mitch O'Connell, Greg Smallwood e Lee Bermjo, edito in Italia da Panini Comics Italia.

Un bel volume antologico che celebra l'essenza stessa dei fumetti Marvel, muovendosi in lungo e in largo nella vasta storia editoriale della Casa delle Idee.
Alex Ross ha realizzato un progetto davvero interessante, una sequela di racconti brevi sviluppati da una serie di straordinari talenti del comicfandom, uniti assieme da una macro trama.
Tutti tasselli di un vasto mosaico che colgono ogni singolo e peculiare aspetto del successo dell'editore americano, dall'avventura all'azione, dal sovrannaturale alla fantascienza, dal thriller alla soap, non dimenticandosi mai di unire all'intrattenimento la vincente formula "supereroi con superproblemi".
Alcuni di questi racconti hanno una narrativa intimista, come quelli con protagonista Uatu l'Osservatore, la Cosa, Nick Fury alla fine del secondo conflitto mondiale e Silver Surfer alla fine dei giorni della Terra.
Altri hanno, non solo dal punto di vista visivo, una vena fortemente esplosiva Pop Art, come i racconti incentrati sul Dottor Droom e i Mostri o ancora quello con Nick Fury e lo S.H.I.E.L.D..
Storie fantastiche, in grado di accontentare lettori della vecchia guardia e di nuovo pelo, trasportando il lettore in diversi angoli del vasto Multiverso Marvel.
C'è un forte tributo al periodo scanzonato della Silver Age, come pure alla tipologia filo realistica del presente.
A livello artistico il volume in sé è una vera e propria galleria d'arte contemporanea!
Si va dalle opere pittoriche di Alex Ross, Lucio Parrillo e Dan Brereton a quelle più sperimentali ed auliche di Bill Sienkiewicz e Sal Abbinanti.
Un bell'esempio delle meraviglie che la Nona Arte può regalare sia a livello artistico che narrativo.
Nel complesso una lettura piacevolissima e fortemente consigliata, un fumetto che un vero Marvel Fan non può lasciarsi sfuggire.
L'edizione proposta da Panini Comics è quella del consolidato formato Marvel Collection, un robusto cartonato di ottima fattura e rilegatura.
Un tomo di 200 pagine ad un prezzo di copertina di 24€.
Potete trovare il fumetto in libreria e in fumetteria oppure richiederlo in prestito presso la vostra biblioteca civica di riferimento qualora l'opera rientri nel piano di acquisizione titoli del circuito bibliotecario urbano/extraurbano.

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"SUICIDE SQUAD - LA PROVA DEL FUOCO" 

Sceneggiatura di John Ostrander, disegni e copertina di Luke McDonnell, edito in Italia da Panini Comics Italia.

Interessante volume a fumetti, uscito in concomitanza con la pellicola "Suicide Squad: Missione Suicida", che ripropone le origini della serie a fumetti della Task Force X, con le primissime, e a tratti crude, storie di Ostrander e McDonnell.
Premesso che, personalmente, non considero "Suicide Squad" un titolo imprescindibile, non posso non sottolineare come ai suoi albori questo fumetto proponesse contenuti interessanti.
Ci troviamo nella seconda metà degli Anni 80, in un periodo editoriale in cui la DC Comics riparte da capo dopo il crossover "Crisi sulle Terre Infinite".
Una ripartenza che ricerca un contatto più concreto e "reale" col lettore, dove i supereroi DC riscoprono quell'iconicità ed epicità quasi sparite negli Anni 70.
"SUICIDE SQUAD" si inserisce in questo contesto mettendo sin da subito le regole in chiaro.
Quanto narrato nella serie, infatti, è un prodotto diverso da ciò che si è visto sinora, un non team di villain di bassa lega (eccezion fatta per pochi personaggi come Pinguino, Captain Boomerang e Deadshot) che lavorano segretamente per il governo americano al fine di scontare alcuni anni di pena di detenzione.
Il loro compito è chiaro, eseguire gli ordini o morire nel tentativo.
La squadra, che nei primi 9 albi contenuti nel volume si dimostra molto elastica, è capitanata dal Colonnello Rick Flagg, direttamente agli ordini di Amanda Waller la cui volontà si dimostra legge nel corso della narrazione.
Se c'è un aspetto davvero affascinante in questo fumetto è l'approfondimento e lo sviluppo dei personaggi.
Scopriamo molto più da vicino ciò che spinge Amanda Waller ad assumere il ruolo che le compete, una tragedia pesante, non da poco, che l'ha plasmata in una donna forte e sicura di sé.
Rick Flagg, come d'altronde viene adattato anche sul grande schermo, è l'unica mosca bianca del gruppo, un eroe che stona davvero in mezzo ad un branco di supercriminali.
Captain Boomerang è un uomo dalle peggio qualità, egoista, talvolta inetto, che pensa solo al proprio tornaconto.
La sua anima doppiogiochista salta fuori quasi subito e nonostante possa essere per lui un rischio, si dimostra un vero stronzo.
Deadshot è un personaggio più complesso, molto velato dal punto di vista introspettivo, pronto a sporcarsi le mani se necessario, non tanto per la riuscita della missione quanto per la propria incolumità.
Incantatrice è l'anima più tormentata della squadra, una scheggia che, a causa dei propri connotati sovrannaturali, rischia d'impazzire e mandare all'aria i piani della Task Force X.
Timer Bronze assomiglia più ad uno yes Man, un soldato sottoposto che esegue fedelmente gli ordini.
Da questo punto di vista è stato ben adattato ai tempi nel serial tv "Arrow".
Gli scenari geopolitici che fanno da sfondo alle avventure della Squadra Suicida sono un altro punto focale a favore della qualità del fumetto.
C'è tanto thriller, c'è spionaggio, è un racconto a tratti sorprendente e ben incastonato nell'epoca in cui si trova.
In due occasioni vediamo infatti l'ex Presidente Ronald Regan e l'ex Segretario del Partito Comunista Sovietico entrare come comprimari laterali alle storie, segno questo di una ricercatezza di realismo che permettesse al lettore di orientarsi nel racconto.
I disegni di Luke McDonnell sono molto interessanti, se ben analizzati sembrano il bozzolo creativo di ciò che avverrà di lì a poco, ovvero la rivoluzione Image.
Il suo tratto dinamico e realistico, influenzato in parte da tagli alla Simonson ed adatto ad un titolo di supereroi d'azione come questo, permette di plasmare tavole ricche di particolari e fluide, che trainano lo sguardo del lettore dalla prima all'ultima vignetta.
Seppur penalizzato da una colorazione piatta che soffoca in parte il proprio operato, non si può non ammirare l'eccellente lavoro svolto nella recitazione anatomica e dei volti dei personaggi.
Ci sono sguardi di Captain Boomerang che ti fanno venire i brividi, così come percepisci empatia nei confronti della frustrazione del Colonnello Flagg e persino della Waller.
Una lettura interessante, un titolo che sicuramente mette in ombra alcuni cicli successivi della Suicide Squad più improntati sulla spettacolarizzazione che nei contenuti.
L'edizione proposta per la linea editoriale Panini DC Italia è quella di un robusto e corposo cartonato, di ottima consistenza ed una qualità di pregio, ormai marchio di fabbrica di tantissimi prodotti Panini.
Un tomo di 232 pagine a colori ad un prezzo di copertina di 27€.
Potete trovare il fumetto in libreria e in fumetteria oppure richiederlo in prestito presso la vostra biblioteca civica di riferimento qualora l'opera rientri nel piano di acquisizione titoli del circuito bibliotecario urbano/extraurbano.

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"PUGACIÒFF" 

Creato da Giorgio Rebuffi, edito da Sbam Comics.

Sbam Comics arricchisce il proprio catalogo di volumi, dedicati ai titoli che hanno fatto la Storia del fumetto umoristico italiano del passato, con una bellissima riproposta, le storie di Pugaciòff del compianto Giorgio Rebuffi.
Direttamente dalle pagine di Beppe e Cucciolo, un grande comprimario che è riuscito a conquistarsi l'affetto dei lettori sino ad evolvere nel ruolo di protagonista indiscusso in storie a lui totalmente dedicate.
Un lupo della steppa con la parlata che scimmiotta alla benemeglio uno slang russo, e che, negli anni, dalla forma animale si è evoluto ad una forma quasi antropomorfa, eretta.
Non un vero e proprio eroe, bensì un personaggio con una fissazione ben precisa, quella di conciare per le feste il gaglioffo Bombarda, spesso accompagnato dal compare di furti Salsiccia, entrambi modellati sulla guisa di Stanlio e Ollio.
È proprio l'alterco tra loro e il rapporto del personaggio con il duo Beppe e Cucciolo che ha sancito il successo di queste storie, semplici e lineari nella trama, ma decisamente spassose e coinvolgenti.
Tra episodi di metafumetto e storie a puntate non dichiarate, le avventure di Pugaciòff qui riproposte sono una bella camminata sul viale dei ricordi ed una bella scoperta per chi, all'epoca non ancora nato, le può gustare per la prima volta.
Il volume permette anche di assistere all'evoluzione del tratto artistico di Giorgio Rebuffi che, negli Anni, ha acquisito slancio e dinamicità notevoli, riuscendo a coniugare un dictat umoristico di scuola bianconiana ad una deriva cubista picassiana.
A livello puramente estetico ed artistico le sue tavole sono una vera meraviglia in cui perdersi.
Una splendida lettura che afferma ancor di più il ruolo di Sbam Comics nel panorama editoriale fumettistico italiano, contraddistendosi come editore e promotore del fumetto umoristico nel nostro Bel Paese.
Da Pugaciòff a Braccio di Ferro, da Felix al Mago Merlotto, dal Gigante Grissino a Nonna Abelarda, da Geppo a Bongo, da Pinocchio a Flauer, da Beato Diario a Zio Dragoou e tanti altri, c'è la dimostrazione della necessità di titoli e storie simili, personaggi che regalano risate e buon umore e che, ancor oggi, hanno tantissimo da dire e da dare.
L'edizione proposta da Sbam Comics per questa ristampa è quella di un agile e ben rilegato brossurato, 208 pagine in bianco e nero al prezzo di copertina di 13€, un eccellente rapporto qualità/prezzo.
Potete trovare il fumetto in libreria e fumetteria oppure richiederlo sul sito web dell'editore al link: https://sbamcomics.it/prodotto/pugacioff-di-giorgio-rebuffi/

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"BATMAN VS RA'S AL GHUL" 

Storia e disegni di Neal Adams, edita in Italia da Panini Comics Italia.

C'è poco da mettere in dubbio, dopo Bob Kane e Bill Finger, una delle più importanti e storiche accoppiate d'autore approdate sui fumetti dell'Uomo Pipistrello è quella formata da Dennis O'Neil e Neal Adams, due artisti straordinari che hanno segnato una bella fetta dell'immaginario DC Comics degli Anni 70 dello scorso secolo.
Negli ultimi anni Neal Adams è tornato in azione con una serie di miniserie, da lui realizzate in solitaria, legate alle due punte di diamante della DC, "Superman: The Coming of the Supermen" e "Batman: Odissey".
"BATMAN VS RA'S AL GHUL" si unisce a questo filone, facendo forza sullo storytelling artistico visivo di Adams più che sul livello narrativo.
La storia, slegata dalla continuity narrativa principale, e quindi facilmente godibile e comprensibile anche a chi non segue abitudinariamente le gesta del Cavaliere Oscuro, vede Batman e i suoi principali alleati colpiti da un ben congegnato piano di Ra's Al Ghul, atto a spezzare tanto il simbolo del protettore di Gotham City, quanto l'impero industriale di Bruce Wayne.
Ne scaturisce un confronto, ricco di colpi di scena, per l'anima stessa di Gotham City.
Il racconto prevede un meccanismo ad incastri, non sempre perfettamente fluido, che mette in dubbio tanto i personaggi quanto i lettori, ponendo nel corso dell'avventura una sequela di severi enigmi non così semplici da svelare.
Interessante l'idea di ricorrere in parte, per questa storia, al lato sovrannaturale, inserendo con mossa furba ed intelligente la figura di Deadman, il personaggio che, se vogliamo, ha spianato la strada alla carriera artistica di Neal Adams.
L'autore ha una bella idea e la sfrutta appieno, arricchendo il mosaico della storia di Deadman con un tassello che lo lega, in questo caso, al mondo di Batman.
"Batman vs Ra's Al Ghul" si pone come un nuovo capitolo, non pretenzioso, del lungo scontro tra il Detective e la Testa del Demone, una longeva partita a scacchi pari, forse, solamente allo scontro tra Batman e Joker.
Dal punto di vista artistico c'è poco da aggiungere a quanto non si sia già detto su Neal Adams in passato.
Sebbene il suo tratteggio possa qui sembrare meno definito, meno lineare e, in parte, più sporco rispetto alle prestazioni del passato, conferendo un'aura autoriale al progetto, rimane inalterata la propensione a piegare i limiti della tavola al proprio fabbisogno, come pure permane una morbida plasticità nella strutturazione delle figure umane.
Ad essere ben accentuate sono le espressività dei visi, elementi recitativi fortemente sfruttati dall'artista, che si ripercuotono sull'impostazione anatomica dei personaggi.
Lo si può già ben notare dall'illustrazione di copertina, dove sorpresa e sofferenza dei tre storici sidekicks di Bats dominano la scena.
Per certi versi, vedi anche il logo, si respira aria aulica del passato in quest'opera.
Una lettura particolare, interessante e curiosa.
L'edizione proposta per la linea editoriale Panini DC Italia è quella di un volume cartonato con una qualità di stampa e rilegatura di pregio, come l'editore ci ha ormai abituato.
Un tomo di 152 pagine a colori, ad un prezzo di copertina di 18€.
Potete trovare il fumetto in libreria e in fumetteria, oppure richiederlo in prestito presso la vostra biblioteca civica di riferimento qualora l'opera rientri nel piano di acquisizione titoli del circuito bibliotecario urbano/extraurbano.

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"PAPERBRIDGE" 

Secondo ciclo originariamente pubblicato su Topolino Magazine 3431-3432-3433# soggetto-sceneggiatura-disegni-supervisione colori Marco Gervasio.

Si è concluso, con il numero di Topolino in edicola questa settimana, il secondo ciclo di "PAPERBRIDGE", la saga a puntate che narra della formazione del futuro Fantomius, ladro gentiluomo e precursore del moderno Paperinik.
È una stagione narrativa senza dubbio più veloce, e per certi versi intima, quella che si è appena conclusa, con un Marco Gervasio in splendida forma, non appesantito dal fatto di dover introdurre il nutrito cast di personaggi e l'affascinante location di sfondo.
Persino il villain di questa stagione, rivelato a pieno nel penultimo capitolo di questo ciclo, è una vecchia ed amata conoscenza del fandom disneyano, Cuordipietra Famedoro!
È interessante vedere come viene costruito l'alias del giovane Fantomius, un personaggio in costante evoluzione e non ancora ben definito alla fine di questo ciclo.
Il giovane signorino Quackett viene descritto come personaggio che deve ancora capire il proprio percorso e scoprire chi è veramente.
Un ragazzo, da una parte, come tanti altri eppure con quel qualcosa in più in grado di distinguerlo dalla massa.
Il nostro giovane protagonista, dopo aver percorso i primi curiosi passi nella direzione che lo porterà un giorno ad essere Fantomius, inizia a comprendere di poter essere qualcosa di più e fare la differenza, riparando ai torti e alle ingiustizie.
Il continuo misurarsi con personaggi carismatici, perfidi e senza dubbio temibili, lo plasma tra rischi e vittorie e lo porta ad evolvere le proprie abilità.
Non è una vita facile quella del giovane Lord Quackett, alle prese anche con i primi veri affetti, sia che si tratti di amicizia sia che si tratti di qualcosa di più.
Gervasio riesce a scrivere magnificamente di queste situazioni, comunica al lettore cosa significa la parola amicizia e riesce a dar corpo a situazioni che ritraggono perfettamente ciò che vivono i giovani lettori del settimanale con i loro primi amori.
L'epilogo di questo secondo ciclo narrativo poi, è davvero strappalacrime!
Un'opera di vera qualità, realmente pensata e concepita sia per accontentare ed affascinare il target a cui mira il settimanale diretto da Alex Bertani, sia per continuare ad affascinare i Disney Addicted più maturi come me.
Dal punto di vista artistico c'è poco da aggiungere a quanto si sia già detto su Marco Gervasio.
Il suo tratto trasuda di amore verso il timbro umoristico disneyano.
La plasticità con la quale cura le dinamiche movenze dei personaggi è pari alla cura ai singoli dettagli.
Al di là delle sfumature di luci ed ombre dettate da una colorazione che trasporta la visione del lettore in un altro secolo, è encomiabile come Gervasio riesca a trovare un giusto equilibrio tra fluidità dello storytelling e ricercatezza in definizione di costumi e scenografie.
Non c'è spazio ai dubbi, quando leggi PAPERBRIDGE non puoi non comprendere di trovarti in un altro secolo rispetto ai tempi dove siamo.
L'autore riesce ad attingere ad un grande bacino immaginiristico, creando l'occasione per proporre una storia disneyana di qualità sotto una lente autoriale davvero affascinante.
Se leggi PAPERBRIDGE non puoi far a meno di pensare alle atmosfere dei primi due volumi della "Lega degli Straordinari Gentlemen" di Moore o a "Nadia - Il Mistero della Pietra Azzurra" o ancora a "Steamboy" di Katsuhiro Ōtomo e Sadayuki Murai.
È un immaginario potente quello steampunk, che strappa letteralmente il lettore dalla realtà e trasportandolo in mondi dove il Fantastico lo vivi e lo respiri, facendo ritrovare quella sospensione dell'incredulità che tendiamo a smarrire.
Altro elemento visivo da sottolineare è la recitazione che correla anatomia ed espressioni facciali, portando i personaggi ad essere fortemente espressivi e coinvolgenti, trascinando empaticamente i lettori.
Sempre per quanto riguarda il disegno, e forse se ne saranno accorti al primo colpo solo i lettori più sgamati, Gervasio allena l'occhio del lettore a seguire con attenzione ogni particolare delle vignette.
Ogni particolare può essere un indizio sulla storia e il suo sviluppo, sia esso dettato dalle mosse dei personaggi o dagli elementi scenografici.
In questo secondo ciclo c'è di che stare attenti!
Nel complesso una bella e piacevole lettura!
Confido che l'intera saga possa godere di una ristampa, almeno in brossurati non dissimili dalla Fantomius Collection.
Potete trovare l'ultimo capitolo in edicola e recuperare le precedenti puntate in fumetteria o con il servizio arretrati.
"TOPOLINO" vi aspetta tutti i mercoledì in edicola con un nuovo numero!

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"AVENGERS - SENZA RITORNO" 

Contiene la maxiserie completa "Avengers:No Road Home", sceneggiatura di Mark Waid, Al Ewing e Jum Zub, disegni di Paco Medina, Sean Izaakse e Carlo Barberi, edito in Italia da Panini Comics Italia.

Un corposo volume che ripropone la saga "Avengers: Senza Ritorno" precedentemente pubblicata in spillati.
Una storia corale, che scava nell'essenza stessa di cosa significa essere un Vendicatore, e che vede come punta di diamante il personaggio di Hercules, uno dei supereroi Marvel di secondo piano, per me, più affascinanti di sempre.
La storia, che si propone come seguito ideale di "Avengers: Senza Tregua", vede Voyager ed Hercules assemblare un team realmente disparato, da Hulk ad Occhio di Falco, da Scarlet Witch a Monica Rambeau e Visione, oltre a due guest star d'eccezione, Rocket Racoon e Conan il Barbaro!
La notte è calata sulla Terra, come pure su tutti gli altri pianeti dell'universo, l'intero pantheon greco è stato brutalmente sterminato e solo questo gruppo di Eroi più potenti del pianeta può tentare di ergersi a barriera contro le forze oscure di Nyx.
È una corsa contro il tempo quella intrapresa dai nostri eroi che, nell'ora più buia, dovranno non solo affrontare un avversario apparentemente inarrestabile, ma venire a patti anche con loro stessi.
Visione sta morendo, Monica Rambeau si domanda quale possa essere il proprio ruolo nella società metaumana, Scarlet Witch è insicura sul suo ritrovato equilibrio, Occhio di Falco è costretto a misurarsi con Hulk, da lui apparentemente ucciso qualche tempo prima.
Supereroi con superproblemi quindi, nel pieno rispetto della vincente formula della Casa delle Idee (sulla quale c'è in quest'opera anche un bel momento metafumettistico), in grado di creare forte empatia col lettore.
Un cast ben equilibrato e variegato, certamente non con un punto di partenza facile, un viaggio tra le dimensioni e l'essere, un'epopea degna dei Vendicatori, magistralmente orchestrata dal team creativo Mark Waid, Al Ewing e Jum Zub.
Un racconto lineare e piacevolmente scorrevole, con personaggi forse non di punta ma ormai conosciuti ed amati anche dal grande pubblico.
Non è sicuramente un'impresa facile scrivere gli Avengers, eppure il team creativo di questa maxiserie è riuscito nell'impresa, dimostrando di ben conoscere i personaggi, non soffermandosi a quanto già detto su di loro ed aggiungendo un tassello narrativo ulteriore alla storia dei membri di questo gruppo.
Allo stesso modo, per quanto la minaccia affrontata possa ricordare in parte gli Dei Oscuri del ciclo di Dan Jurgens su "The Mighty Thor", è senza dubbio lodevole l'idea d'introdurre dei nuovi e letali villains, rifacendosi in parte, e nuovamente aggiungerei, ai grandi miti dell'antichità che hanno plasmato le nuove meraviglie di questo ultimo secolo fumettistico.
Ai disegni troviamo Paco Medina, Sean Izaakse e Carlo Barberi, un trio di artisti dotati di uno storytelling fluido, con un tratto plastico e ben curato.
Partendo da un'impronta realistico supereroica, i tre disegnatori riescono ad imporre energia e fascino nelle varie tavole, a restituire esattamente l'atmosfera della situazione e a coinvolgere il lettore, incollandolo dalla prima all'ultima pagina.
In particolare con Paco Medina e Carlo Barberi è davvero apprezzabile la recitazione anatomica e del volto dei personaggi.
Nel complesso una bella lettura.
L'edizione di questa ristampa è quella di un corposo volume cartonato, dall'ottima qualità di stampa e consistenza.
Un balenottero di 256 pagine ad un prezzo di copertina di 27 Euro.
Potete trovare il fumetto in libreria e in fumetteria oppure richiederlo in prestito presso la vostra biblioteca civica di riferimento qualora l'opera rientri nel piano di acquisizione titoli del circuito bibliotecario urbano/extraurbano.

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"NATHAN NEVER: MISSIONE GIOVE #4" 

Soggetto-sceneggiatura di Bepi Vigna, disegni di Max Bertolini e Germano Bonazzi, copertina di Ivan Zoni, edito da Sergio Bonelli Editore.

Ultimo numero per la miniserie celebrativa dei 30 anni editoriali di Nathan Never Sergio Bonelli Editore.
Un epilogo davvero inaspettato e per certi versi sorprendente.
Settato in maniera abbastanza equilibrata su diversi livelli narrativi temporali, l'albo regala ai fans dell'Agente Speciale Alfa emozioni forti, come la completa rivelazione delle origini di Mister Alfa o i momenti di puro metafumetto che ti fanno dubitare di quanto sino ad oggi narrato.
In un certo senso quello che leggiamo in questo albo potrebbe rappresentare il vero futuro dell'umanità.
Il titolo "Viaggio infinito" rappresenta la continua sfida dell'umanità nei confronti dell'ignoto, quel volersi spingere nell'esplorazione verso nuovi lidi, non necessariamente fisici.
La miniserie, nel suo complesso, è stata una bella galoppata, un buon esempio di sci-fi d'azione a fumetti, mai banale nelle svolte narrative e in grado di sorprendere anche il lettore più scafato.
L'idea di trattare l'argomento "extraterrestri" è stata ben sviluppata, un filone narrativo che dimostra ancor oggi di aver sempre molto da dare.
L'albo risulta essere tra tutti, forse, quello che sfrutta maggiormente il Sense of Wonder, lasciando il lettore a bocca aperta sin dalle primissime tavole (tra l'altro mi sono innamorato di una con illustrati i dinosauri).
La disperata lotta della razza umana per la vita e per le proprie speranze risulta un cazzotto piantato nello stomaco per come colpisce il lettore.
Sono diversi i rimandi all'immaginario fantascientifico presenti nell'albo, tra cui, nelle pagine finali, la strizzatina d'occhio all'immortale opera dei fratelli Wachoski, "Matrix".
Ai disegni troviamo il piacevole alternarsi di Max Bertolini e Germano Bonazzi, due artisti dall'impronta realistica e dinamica, ben curati nei dettagli, consapevoli dell'importanza scenica non solo dei personaggi e della loro recitazione, ma anche della resa degli eventi.
C'è senso di movimento, c'è emotività che traspare dal viso dei personaggi.
Davvero un bell'albo conclusivo.
La copertina di Ivan Zoni da un senso di chiusura e di rivelazione, con al centro di tutto il nostro amato Nathan Never, quasi rappresentasse egli stesso la chiave del fato.
Nel complesso una bella lettura, consiglio caldamente il recupero dell'intera miniserie qualora non l'abbiate seguita.
Il formato è come sempre quello bonelliano, 96 pagine in bianco e nero ad un prezzo di copertina di 4,40€.
Potete trovare il fumetto in edicola, mentre la miniserie potete recuperarla in fumetteria oppure sul sito dell'editore al link: https://www.sergiobonelli.it/.../nathan-never-missione-giove

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"PENSS E LE PIEGHE DEL MONDO" 

Un'opera di Jérémie Moreau, edita in Italia da Tunué.


Dal pluripremiato autore Jérémie Moreau, arriva in Italia quella che, commercialmente parlando potremmo definire come una graphic novel molto particolare che, idealmente, immagina uno dei primi approcci dell'uomo preistorico nel passaggio dalla vita nomade di caccia a quella sedentaria agricola.
Ci troviamo di fronte ad un racconto narrato come una visione, a tratti fortemente onirico, dove l'artista prova a fondere il post impressionismo di Paul Gauguin al segno semplice lineare di mangaka come Hideo Azuma e Osamu Tezuka, con un accenno di colore non dissimile, talvolta, dalle pitture rupestri di Lascaux.
Moreau ci propone una storia molto introspettiva e riflessiva, una lotta tra l'uomo preistorico, che non vuole sottostare alla legge del proprio clan di cacciatori, e la natura del mondo.
Tra errori mortali e tentativi non sempre a lieto fine, il giovane Penns ha una grande intuizione che lo porterà a porre un primo importante passo verso il futuro della civiltà.
È fenomenale e spiazzante come le "pieghe del mondo" del titolo si possano in qualche modo rifare allo sviluppo evolutivo del cervello e quindi della ragione umana.
Un capitolo dopo l'altro Penns cresce, evolve, mostrando un sempre maggiore uso del linguaggio, sino ad arrivare ad influenzare anche altri uomini primitivi come lui.
Il lettore si sente totalmente ipnotizzato e trainato nel racconto, è quasi impossibile riuscire a distogliere l'attenzione da quanto viene narrato.
Moreau concepisce tavole talvolta dallo storytelling così fluido che non necessitano di baloons, talvolta al contrario parecchio psichedeliche, chiedendo al lettore uno sforzo in più che però viene ripagato con straordinarie composizioni artistiche.
Il silenzio di alcune tavole rimbomba nell'animo del lettore.
Spettacolare l'uso del colore che ben restituisce le atmosfere del racconto.
Da brividi gli esterni notte con la volta celeste che risplende, così come i riflessi del fuoco nella grotta.
Una lettura interessante, con perfette ed idealizzate ricostruzioni storiche, una storia che ti sorprende e riprende anche il tema del cerchio della vita.
L'edizione proposta da Tunué è quella di un mastodontico e robusto volume cartonato, con un alta qualità in consistenza e rilegatura, dotato di sovracoperta.
Un tomo di 240 pagine a colori, ad un buon prezzo di copertina di 27,00€.
Potete trovare il fumetto in libreria e in fumetteria oppure richiederlo in prestito presso la vostra biblioteca civica di riferimento qualora l'opera rientri nel piano di acquisizione titoli del circuito bibliotecario urbano/extraurbano.

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"GLI ETERNI DI JACK KIRBY: IL GIORNO DEGLI DEI" 

Sceneggiatura e disegni di Jack Kirby, edito in Italia da Panini Comics Italia.

Panini Comics ripropone, in preparazione all'uscita del nuovo capitolo cinematografico dei Marvel Studios "Eternals", l'intera prima serie a fumetti degli Eterni, personaggi nati dalla mente e forgiati dalla matita di Jack Kirby, l'immortale Re dei fumetti americani, colui che ha plasmato l'immaginario di centinaia, se non migliaia, di artisti in tutto il mondo.
Questa nuova edizione ripropone, in eleganti volumi cartonati di pregio, una delle più grandi epopee Marvel di tutti i tempi, assieme a "Il Quarto Mondo", una delle interpretazioni artistiche più visionarie di sempre nella Nona Arte.
Jack Kirby declina gli antichi miti delle civiltà del passato, in particolare di quelle precolombiane, a favore di una narrazione più contemporanea, facendo coincidere divinità e demoni con la figura dei metaumani.
La fantascienza diviene qui una mitologia moderna.
La visione e la narrazione di Kirby come autore unico è del tutto diversa rispetto ai lavori firmati in coppia con Stan Lee.
Se, ad esempio, ne I Fantastici Quattro, Avengers e X-Men, scoprivamo sin dal primo numero i principali comprimari delle storie, sulle pagine de "Gli Eterni" ciò avviene in maniera graduale, inserendo un numero dopo l'altro i principali protagonisti di quest'epica moderna, in un crescendo iperbolico dove la sospensione dell'incredulità la fa da padrone.
Le caratteristiche principali degli Eterni coincidono con quelle delle figure divine dei miti antichi, greci e precolombiani, a cui Kirby s'ispira, quasi rinnegando in parte il lavoro fatto sulle pagine di "The Mighty Thor" e lasciando l'aspetto umano di identificazione col lettore ai comprimari umani.
Spettacolari e tutt'oggi, a quasi cinquant'anni di distanza, stupefacenti ed inarrivabili le scenografie di sfondo, come pure l'idea dei Celestiali, antichi ed imponenti esseri cosmici in confronto ai quali i metaumani impallidiscono.
Gli Eterni vengono descritti come esseri potenti, dai poteri più disparati e costumi sgargianti, più appariscenti che funzionali ai propri poteri.
Al contrario i Devianti, la controparte malvagia, sono appariscenti e minacciosi nell'aspetto mostruoso mentre i loro costumi non colpiscono i maniera particolare.
Nel mezzo tra le due fazioni troviamo gli umani, rappresentati perfettamente come era la società americana a metà Anni 70, epoca in cui il fumetto ha debuttato.
Sullo sfondo la grande minaccia dei Celestiali, gli antichi e giganteschi esseri cosmici la cui mano ha deciso il fato e la vita sui pianeti dell'universo.
Nelle sue inquadrature Kirby fa sentire il lettore minuscolo in confronto a questi esseri!
Se, nei primissimi numeri della serie, sia gli Eterni sia i Devianti sembrano lontani dalle vicende umane, dal numero 8 iniziamo ad assistere a qualcosa di inaspettato.
L'eterna Thena e il deviante Kro rivelano di una loro tormentata relazione e diventano, grazie a questa umanizzazione, immediatamente due personaggi con cui i lettori possono creare empatia.
Altro aspetto da sottolineare è il grande equilibrio di genere nelle storie, dove figure maschili e femminili appaiono perfettamente bilanciate.
La donna non è la classica bella in pericolo, bensì una figura che prende per le redini la propria vita ed è perfettamente emancipata.
I disegni di Jack Kirby uniscono intuizioni ed espressioni cubiste alla spettacolarizzazione ed affermazione della Pop Art.
Le tavole, settate per lo più nella gabbia classica, presentano di tanto in tanto delle splash-page d'impatto.
La cura ai dettagli, la regia, la recitazione scenica dei personaggi, così come rappresentate da Kirby, risultano ancora adesso vette qualitative irraggiungibili.
Nel complesso una bella rilettura, un volume che tutti gli aspiranti fumettisti dovrebbero leggere ed assimilare.
L'edizione di questa nuova ristampa rispecchia in termini qualitativi di consistenza, stampa e rilegatura, la rodata formula "Marvel Deluxe", un volume di pregio di 216 pagine ad un buon prezzo di copertina di 25€.
Potete trovare il fumetto in libreria e in fumetteria oppure richiederlo in prestito presso la vostra biblioteca civica di riferimento qualora l'opera rientri nel piano di acquisizione titoli del circuito bibliotecario urbano/extraurbano.

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"M.O.D.O.K. - GIOCHI DELLA MENTE" 

Contiene "M.O.D.O.K.: Head Games" sceneggiatura di Jordan Blum e Patton Oswalt, disegni di Scott Hepburn, "Super-Villain Team-Up: M.O.D.O.K.'s 11" sceneggiatura di Fred Van Lente, disegni di Francis Portela, "M.O.D.O.K.: Reign Delay" e "Fall of the Hulks: M.O.D.O.K." sceneggiatura-disegni di Ryan Dunlavey, edito in Italia da Panini Comics Italia.

Una lettura inaspettatamente piacevole, un grande volume che contiene quasi tutte le serie a fumetti degli ultimi 11 anni dedicate al celebre Organismo Mentale Progettato Solo per Uccidere della Casa delle Idee.
Una vera e propria enciclopedia a fumetti su M.O.D.O.K., che ne sottolinea i diversi aspetti e le diverse caratteristiche.
Si parte con "M.O.D.O.K.: Head Games" firmato da Jordan Blum e Patton Oswalt, lo stesso team creativo della recente, irriverente ed acclamata serie animata "M.O.D.O.K." su Disney+, i cui elementi salienti, narrativi e compositivi, vengono qui introdotti nell'universo Marvel a fumetti.
M.O.D.O.K., la sua essenza, l'umanità dietro il capoccione, vengono qui estrapolate e messe sul tavolo, creando una commedia dai risvolti fantascientifici e che ripercorre persino i passi delle origini del leader dell'A.I.M..
Azione e divertimento per un personaggio con superpoteri ma anche superproblemi che celebra e rinnova la tradizione Marvel, e trova in queste pagine la sua esatta dimensione.
Bellissimo, inusuale e da morir dal ridere il team-up con Iron Man!
Ai disegni Scott Hepburn il cui tratto realistico, dinamico e dettagliato, ben si presta alle atmosfere di questo racconto.
Tavole scorrevoli e dalla composizione equilibrata con un fluido storytelling tengono il lettore incollato dalla prima all'ultima pagina.
Si prosegue poi con la miniserie "Super-Villain Team-Up: M.O.D.O.K.'s 11" di Fred Van Lente che propone una versione ironica e parodica di "Ocean's Eleven" con M.O.D.O.K. alla guida di un'improbabile team di super criminali di seconda/terza categoria.
Un racconto di azione con sprazzi di comicità illustrato da Francis Portela, un disegnatore dal tratto realistico e con una forte influenza visiva da Steve McNiven.
I suoi disegni sono fluidi, dinamici e curati al dettaglio, con una forte attenzione alla recitazione anatomica e dei volti.
Chiudono il volume due irriverenti titoli dalla forte vena umoristica, dal timbro underground ed autoriale firmati da Ryan Dunlavey.
Nel complesso una bella lettura, non mi aspettavo di godermi storie di questa caratura.
L'edizione proposta da Panini Comics è quella di un robusto volume cartonato nella collaudata formula Marvel Collection.
Un bel prodotto di alta qualità di stampa e rilegatura, un tomo di 240 pagine ad un buon prezzo di 27€.
Potete trovare il fumetto in libreria e in fumetteria oppure richiederlo in prestito presso la vostra biblioteca civica di riferimento qualora l'opera rientri nel piano di acquisizione titoli del circuito bibliotecario urbano/extraurbano.

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E anche per questa Domenica siamo giunti alla fine del nostro spazio.
Ci risentiamo tra una settimana con tante nuove letture!
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LO STAFF DI ASSOCIAZIONE CULTURALE BERGOMIX

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