Cari followers, l'Estate 2020 è passata alla svelta, è stato un periodo per noi di Bergomix, atipicamente scarico d'impegni ma, se ci seguite su Facebook, saprete bene che quasi ogni giorno vi abbiamo, tra le altre cose, consigliato una bella lettura a fumetti, recensendo alcuni dei titoli (tra i molti) più gettonati sul mercato italiano.
Con questo articolo riassumiamo per voi, attraverso le recensioni del nostro Presidente, quelle che sono state le migliori e più interessanti letture della Nona Arte in questi due caldi mesi estivi!
"SPACE BANDITS"
Sceneggiatura di Mark Millar, disegni di Matteo Scalera, edito in Italia da Panini Comics Italia.
Questo volume è un giro più che soddisfacente sulle montagne russe dell'intrattenimento fumettistico!
Mark Millar si mostra decisamente in forma con questa miniserie e ci offre un grande omaggio alla cultura Anni 80 scegliendo la medesima ricetta di successo dell'epopea spaziale dei Guardiani della Galassia di James Gunn: personaggi che si devono riscattare, uno scenario spaziale ben chiaro con luoghi molto interessanti ed importanti al fine della narrazione, bad guys da sistemare, un essere puccioso e... un cliffhanger finale che conferma ancora una volta la volontà di procedere con un universo coeso.
Il fumetto offre anche tematiche molto attuali, con due co-protagoniste femminili toste che, vittime di compagni di squadra di sesso maschile, dimostreranno come la diversità di genere sia un limite ininfluente, e alcuni personaggi la cui diversità di pelle (e di specie persino) non è considerata un problema ma un arricchimento.
Ai disegni uno dei più grandi talenti italiani al servizio dei comics americani, Matteo Scalera.
Conobbi Matteo molti anni fa, quando lavorava sul proprio progetto personale "Retrievers" e già allora il suo tratto mi aveva colpito moltissimo, uno stile artistico che negli anni è evoluto sino a diventare uno dei più apprezzati in tutto il mondo.
Le sue sono tavole che scandiscono il tempo di narrazione, con uno stile di regia visivo davvero travolgente e moderno.
Non ci sono punti morti, non ci sono passaggi raffazzonati, c'è classe, qualità e senso di spettacolarizzazione.
Ogni splash page necessita di un respiro profondo per potersela gustare da cima a fondo.
Nota di merito anche al colorista Marcelo Maiolo che non solo ha dato ulteriore luce alle tavole di Scalera, ma ha aiutato a ribadire l'omaggio agli Anni 80.
Nel complesso una lettura davvero piacevole, una confezione cartonata di qualità a un buon prezzo.
Ve lo consiglio caldamente!
"GHOSTBUSTERS VOL.4"
Sceneggiatura di Erik Burnham, disegni di Dan Schoening, edito in Italia da Edizioni Flamival.
La serie a fumetti di Ghostbusters della IDW Publishing è, negli ultimi anni, una delle mie letture preferite, sia perché è dedicata con passione ad uno dei brand a cui sono più affezionato in assoluto, sia perché, qualitativamente parlando, è un ottimo fumetto!
Le storie di Burnham non solo rendono omaggio al mito dei Ghostbusters, ma lo approfondiscono dando spessore tanto ai singoli personaggi quanto al contesto in cui si muovono.
Questo quarto volume presenta alcune idee che già avevamo intravisto nella serie animata dei "The Real Ghostbusters" ovvero che qualcun altro possa tentare di inserirsi nel business e che l'insieme di più entità ectoplasmatiche porterebbero ad un agglomerato sovrannaturale di proporzioni bibliche.
Il volume riporta in scena anche due personaggi secondari mai dimenticati da noi fans, dal videogame lo stagista Rookie e da "Ghostbusters II" il vecchio Janosz.
È il bello di questa serie a fumetti, tutto quello che abbiamo visto negli anni legato al brand viene ripescato e reso funzionale alla trama (fantasmi compresi), creando un universo narrativo parallelo veramente solido e coinvolgente.
I disegni di Dan Schoening non perdono smalto, conferendo ad ogni tavola il tocco giusto.
Col suo tratto a metà tra umoristico e realistico (mi ricorda tanto la magia del compianto Mike Wieringo) riesce a rendere viva l'anima di ogni personaggio.
I personaggi interpretati da Dan Aykroyd, Bill Murray, Harold Ramis e Ernie Hudson rivivono grazie al suo stile di disegno.
E non parliamo poi delle scenografie, degli ambienti interni ed esterni, ha una cura dei dettagli davvero eccezionale.
Nel complesso un ottimo volume a fumetti, leggibile anche a se stante se non avete letto i precedenti, con un grandissimo rapporto qualità/prezzo.
Spero sinceramente che Edizioni Flamival intensifichi le pubblicazioni, ci sono ancora 7 anni di storie a fumetti, crossover tra serie, da pubblicare in Italia e tutte di altissima qualità.
"OBLIVION SONG VOL.4"
Sceneggiatura di Robert Kirkman, disegni di Lorenzo De Felici, colori di Annalisa Leoni, edito in Italia da saldaPress.
Questa serie si conferma essere una delle migliori pubblicazioni fumettistiche d'Oltreoceano, ogni volume dell'edizione italiana appare come un capitolo di una storia sci-fi, iniziata come un cigno nero, una semplice sovrapposizione di realtà, per poi evolvere in qualcosa di più.
Trovo al momento l'impostazione della serie molto simile alle attuali serie animate americane, con una prima stagione che serve a presentare i personaggi principali e le ambientazioni, mentre con le successive si entra nel vivo dei giochi.
In questo volume Kirkman inizia a svelarci i piani di quelli che potrebbero essere i veri villains della serie, molto complessi nel loro modo di pensare e agire.
Continua inoltre lo sviluppo del legame tra Nathan, il protagonista, e suo fratello Ed, molto più articolato di quello che poteva sembrare.
I disegni di Lorenzo De Felici continuano ad essere di alta qualità.
Un disegnatore dal tratto artistico che, personalmente, mi sembra un'ulteriore e moderna evoluzione dello stile romitiano, con tavole efficaci, vignette equilibrate e d'impatto, in grado di trasmettere le emozioni tanto degli umani quanto degli esseri senza volto, come vengono definiti nella serie.
Ad affiancarlo un'artista del colore, Annalisa Leoni, il cui tocco potenzia la resa finale delle tavole, coinvolgendoci ancor più nella lettura.
È difficile, per un disegnatore, trovare il colorista giusto, ma l'accoppiata De Felici-Leoni è davvero micidiale!
Nel complesso una lettura altamente consigliata e sempre piacevole, una delle mie serie americane preferite.
Sebbene il genere supereroico stia dimostrando nel complesso una ripresa qualitativa, negli ultimi anni, per me, sono serie come questa, "Manifest Destiny", "Animosity", "The Walking Dead" e "Buffy the Vampire Slayer" (per citare altre serie edite da Saldapress) ad essere molto più meritevoli di lettura rispetto ai centinaia di titoli di supereroi.
L'edizione che sto collezionando è quella cartonata di cui confermo l'ottimo rapporto qualità/prezzo.
"MANIFEST DESTINY VOL.7"
Sceneggiatura di Chris Dingess, disegni di Matthew Roberts, edito in Italia da saldaPress.
Dopo una lunga assenza (soprattutto per un lettore come me che adora questo fumetto) torna una delle serie a fumetti americane più interessanti degli ultimi anni, sotto l'etichetta della collana Skybound della Image Comics, "Manifest Destiny".
La serie, se non l'avete mai letta, ruota attorno all'odissea del viaggio esplorativo di Lewis e Clark nel cuore del continente americano, per trovare una via che colleghi l'Est all'Ovest.
Ovviamente in questa versione a fumetti le cose sono molto più ardue perché il duo, accompagnato in particolar modo da una ciurma di gaglioffi, dovrà affrontare tutta una serie di minacce soprannaturali, ognuna delle quali si manifesta sempre in vicinanza di una misteriosa arcata colossale.
Il volume in questione vede ancora una volta l'equipaggio alle prese con le misteriose ed orride creature che popolano l'entroterra americano, l'atteso confronto dei due capomissione con la misteriosa presenza che li attanagliava e, un cliffanger finale che mi fa già venire voglia di sapere come se la caveranno nel prossimo numero.
C'è tutto in questo fumetto, azione, avventura, mistero, storie intimiste ed emozioni contrastanti tra amici e amanti.
È uno dei rari casi in cui il canovaccio del viaggio non è una scusa per narrare, ma parte integrante della narrazione.
È un viaggio tanto nel Fantastico quanto nell'animo umano.
In questo volume noto anche una piccola rivoluzione, dal masculo machismo predominante nel primo numero siamo arrivati ad una situazione di totale apertura verso le diversità e una predominanza non più esclusivamente maschile, in linea con le direzioni narrative di adesso.
I disegni di Matthew Roberts sono davvero particolari, una sorta di grottesco realistico che non si spende molto nei dettagli scenografici della singola vignetta, prediligendo una maggiore attenzione ai personaggi, ma in grado di diventare incredibilmente definito nella rappresentazione di mostri e momenti importanti.
Una via di mezzo, se vogliamo, tra il tratto di Tony Moore e il tratto di Dustin Nguyen.
Certo è, che quando ritrae i volti delle persone, ci troviamo di fronte ad una sinfonia di emozioni perfettamente ritratte.
Per non parlare delle copertine, con il logo sempre perfettamente inserito, dettagliate e che ritraggono sempre i personaggi più importanti del volume e la minaccia con la quale si trovano a che fare.
Nel complesso una lettura che non delude mai, la dimostrazione che, oltre ai supereroi, negli USA si può scrivere bene anche di altro confezionando prodotti d'alta qualità (ad esempio The Walking Dead, Animosity, Grizzly Shark della stessa Saldapress).
"GODZILLA - LA GUERRA DEI 50 ANNI"
Sceneggiatura e disegni di James Stokoe, edito in Italia da saldaPress.
Non lo nascondo, quando qualche mese fa Saldapress aveva annunciato di aver preso i diritti delle serie a fumetti di Godzilla e che avrebbe esordito in estate con il volume "Godzilla- La Guerra dei 50 Anni", mi ero esaltato una cifra.
Ho iniziato ad appassionarmi al genere ben prima dell'uscita del film di Gareth Edwards e il lancio del brand cinematografico di Godzilla e King Kong è stato la scusa buona per Associazione Culturale Bergomix di far conoscere al pubblico bergamasco la meraviglia dei fumetti dedicati ai celebri Kaiju cinematografici.
Questo volume è davvero eccezionale sotto molti punti di vista, raccoglie l'intera miniserie uscita nel 2013 per IDW Publishing e contiene tutto ciò che un lettore di questo genere potrebbe mai chiedere:
-Una storia intimista ma al contempo di enormi mostri che combattono tra loro, vissuta in prima persona attraverso cinque decadi da un uomo che ne ha visto gli albori e proclamato la fine!
-Le leggende di questo universo, Godzilla, Mothra, Rodan, Mecha Godzilla, King Gidorah e tantissimi altri kaiju!
-Un rapporto, di natura non ben specificata, tra l'umanità e Godzilla.
-Disegni fighissimi, con vignette e tavole ultradettagliate nei minimi particolari che strizzano l'occhio tanto al fumetto cosiddetto underground che quello figlio del Sol Levante.
A tal proposito, l'intrattenimento della lettura è stato tale, che oserei definirlo simile a godersi sul maxi schermo situazioni d'azione e di combattimento delle serie robotiche di Go Nagai e dell'universo di Dragonball di Akira Toriyama.
Un vero spettacolo per gli occhi, le tavole di James Stokoe!
Troviamo inoltre delle situazioni, idee, che sicuramente sono state prese in considerazione per lo sviluppo dell'universo cinematografico di questi mostri.
Per quanto mi riguarda rientra a pieno titolo nelle migliori pubblicazioni a fumetti sul mercato italiano di quest'anno, soprattutto sul versante fumetti americani, dimostrando, come già detto in passato, che non sono necessari supereroi per realizzare un buon fumetto Made in USA.
L'edizione italiana presenta un ricercato formato cartonato d'alta qualità, con una cura al dettaglio encomiabile (per non parlare poi dello speciale a fine storia).
"THE WALKING DEAD - IN AETERNUM"
Sceneggiature di Robert Kirkman, disegni di Charlie Adlard, edito in Italia da saldaPress.
Un cofanetto celebrativo quello proposto da Saldapress per il finale della versione in formato bonellide di The Walking Dead.
Lo sapete, ho seguito questa serie per intero nella sua versione in volumi conclusasi a cavallo tra il 2019 e il 2020 in libreria e fumetteria.
Non potevo però rimanere cieco di fronte a questa celebrazione del gran finale, con un cofanetto a tiratura limitata contenente ben 4 variant cover realizzate da strepitosi artisti italiani.
Il numero 67 ha la copertina variant realizzata dall'artista Stefano Caselli che ritrae Michonne in una delle sue splendide pose, omaggiando contemporaneamente una delle più famose rappresentazioni dell'arte classica italiana, il Perseo di Benvenuto Cellini.Il numero 68 ha la copertina variant realizzata dall'artista Giuseppe Camuncoli che immortala uno sprezzante Negan con Lucille, attorniato da una mandria di non morti, in una posa che ci rimanda direttamente al David di Michelangelo.Il numero 69 ha la copertina variant realizzata dall'artista Carmine Di Giandomenico che ci riporta nostalgicamente agli inizi della serie, con Rick Grimes con la sua divisa da sceriffo a cavallo mentre inizia ad esplorare questo nuovo mondo sconvolto dall'invasione dei non morti.
Anche in questo caso viene omaggiata una grande opera classica del Bel Paese, la Statua equestre di Marco Aurelio in Campidoglio-Roma.
Il numero 70 ha la copertina variant realizzata dall'artista Lorenzo De Felici che ritrae Carl e Sophia, veri protagonisti del gran finale, omaggiando quella meraviglia che è la Statua di Amore e Psiche del Canova.
Michonne, Negan, Rick e Carl, i 4 personaggi simbolo della serie, i 4 a cui il pubblico si è affezionato di più, resi ulteriormente eterni nella memoria dei lettori italiani con queste 4 Opere d'Arte.
Non poteva che esserci commemorazione migliore per questo gran finale dove il Commonwealth si prepara a vivere una piccola scossa che darà il via alla vera ricostruzione di un domani migliore.
Ancora oggi ricordo l'annuncio rilasciato, come un fulmine a ciel sereno, per la fine di una serie a fumetti che, vale la pena ricordarlo, era tra le più amate e lette in tutto il mondo.
Ricordo la fatica nell'accettare di leggere l'ultima storia, non ero pronto a vedere la parola "FINE", non ero pronto a lasciare quell'abitudine di leggermi le storie della famiglia Grimes e dei loro compagni di viaggio.
Ad oggi non posso negare che un po' mi manca questa serie, così sconvolgente e travolgente di Robert Kirkman, in grado di stregarmi e tenermi incollato di pagina in pagina.
I disegni meravigliosi, realistici ma non troppo, dapprima di Tony Moore e in seguito di Charlie Adlards, in quella tonalità di grigio che solo dopo un po' avrei capito rappresentare la grande sfumatura tra il Bianco e il Nero, tra l'idea di Buono e di Cattivo in questo mondo sconvolto.
Un mondo dove il Male non sono gli zombies ma l'uomo stesso che, nel corso dei diversi numeri, tira fuori il suo vero io viscerale.
La famosa frase della serie "Noi siamo i morti viventi!" riscattata solo verso la fine, con un'umanità che inizia a scrollarsi dalle spalle lo sporco in cui si era rintanata.
Le perdite e le conquiste, gli amori perduti, ritrovati e in seguito sgretolati, i temi scottanti della società presi, metabolizzati e analizzati nelle storie che ci hanno tenuto compagnia in questi anni.
Affrontare la paura della morte, dell'ignoto, dell'insicurezza nella crescita.
Wow, che meraviglia è stata questa serie.
Ancora adesso ripenso al suo debutto, quando nei primi giorni in pochi l'avevamo comprata in fumetteria e letta, per poi parlarne con gli amici e sui forum, facendola schizzare in poco tempo tra le letture più apprezzate e attese.
Per non parlare dell'arrivo della serie tv che ha aperto lo sguardo su una platea immensa, verso nuovi lettori ignari che fosse un prodotto derivato da un fumetto.
Era un periodo in cui leggere i fumetti non erano ancora cool (ora va un pochino meglio ma si può fare ed ottenere ancora molto di più).
Ed ora... beh proprio ora che pensavo fosse finita la Image Comics ha annunciato all'improvviso uno speciale one-shot "NEGAN LIVES", segno che forse, in fondo, quest'avventura non è ancora giunta al termine!
"DIABOLIK N.8 ANNO LIX"
Soggetto di P.Martinelli e A.Pasini, sceneggiatura di R.Finocchiaro e A.Pasini, disegni di S.Giordano e S.Santoro, copertina di Matteo Buffagni, edito da Astorina.
Non sono mai stato un lettore costante di Diabolik - Il Re del Terrore, lo ammetto, ma tutte le volte che mi sono mosso all'acquisto di uno dei suoi albi ho sempre passato piacevoli momenti di lettura.
È il caso anche di questo nuovo numero di Agosto intitolato "Viale del Tramonto".
Incuriosito dalla bellissima ed inconsueta copertina di Buffagni, con un chiaro riferimento al cinema hollywoodiano degli anni d'oro, non ho potuto resistere all'acquisto in edicola.
La storia è un classico, segue un canovaccio rodato, visto diverse volte in serie a fumetti e animate (oltre a Diabolik mi vengono in mente ad esempio Fantomius di Marco Gervasio o il Lupin III di Monkey Punch), ma non per questo l'esito del racconto è stato scontato, semmai mi sono davvero divertito nel prevedere/ipotizzare le mosse di Diabolik ed Eva Kant.
Tutti i personaggi sono davvero scritti bene, dal diabolico duo agli attori del jet set (uno è la palese triste parodia di Tom Cruise) sino alle anziane signore della casa di riposo.
Ginko fa solo un piccolo cameo finale, giusto in tempo per strapparci un sorriso.
Nel complesso una lettura davvero di intrattenimento, disegni classici, un must have delle letture vacanziere!
Lo trovate in tutte le edicole del nostro Bel Paese!
"SAMUEL STERN #9"
Sceneggiatura di Davide La Rosa, disegni di Luigi Zagaria, copertina di Valerio Piccioni, Maurizio Di Vincenzo ed Emiliano Tanzillo, edito da Bugs Comics.
Samuel Stern, creatura di
Gianmarco Fumasoli e
Massimiliano Filadoro
, si conferma essere una delle novità editoriali italiane da edicola più interessanti dell'ultimo anno, fa respirare aria di tempi passati, in cui l'edicola era, più di oggi, la cattedrale del mercato fumettistico italiano.In Samuel Stern rivedo quella scintilla creativa che era presente in serie bonellidi come John Doe, L'Insonne, Jonathan Steele, Cornelio, The Secret, Valter Buio, Long Wei, Law e Suore Ninja, fumetti che avevano molto da dire e da dare al fandom italiano della Nona Arte.
Questo nono numero è scritto da uno sceneggiatore che ho avuto modo di conoscere bene negli ultimi anni, Davide La Rosa.
La maggior parte della sua produzione è un misto di azione, commedia, fantascienza, colma tanto di sapiente comicità quanto di un bagaglio culturale davvero invidiabile.
Non è da meno questa storia di Samuel Stern che non annoia e presenta un ritmo narrativo serrato in grado di trascinare il lettore di pagina in pagina, in un viaggio di apprendimento per comprendere ed affrontare la minaccia demoniaca di turno.
È forse questa la caratteristica che rende avvincente l'albo che ho letto, mai come in questa occasione ci si immedesima nel protagonista e si vive con lui l'avventura.
Ad accompagnare Davide La Rosa troviamo ai disegni Luigi Zagaria il cui tratto artistico è davvero adatto all'ambientazione della storia, dinamico nelle scene d'azione, impressionante nelle scene che devono colpire l'occhio e l'animo del lettore.
C'è tantissimo in questo albo, da citazioni letterarie e visive dell'Inferno di Dante a citazioni pittoriche come "L'Isola dei Morti" di Arnold Böcklin, dai dibattiti sul Credo cattolico alle discussioni sulle figure dei santoni e dei miracoli da essi portati.
Un albo davvero carico di contenuti per una lettura alla portata di tutti, adatto al clima vacanziero di questi giorni.
"KAY - LA GUERRA DEL BUIO" N.01
Serie a cura di Antonio Serra, testi di Alessandro Russo e Stefano Piani, disegni di Stefano Martino e Anna Lazzarini, copertina e logo design di Massimo Dall'Oglio ed edito da Sergio Bonelli Editore.
Che bella idea ristampare e ripensare le storie apparse su Agenzia Alfa in questo formato tascabile!
Premetto una cosa, nonostante la grafica di copertina, che Dall'Oglio ha realizzato magistralmente (Massimo, i tuoi lavori sono davvero impeccabili), possa far pensare ad un manga italiano, non è così come già sa chi l'ha letto in originale.
Si tratta di storie italiane spin-off della serie principale Nathan Never - Sergio Bonelli Editore, dalla gabbia classica italiana ma adatte, per tematiche ed impostazione storie, ad un pubblico sia bonelliano, sia quello tipo delle letture originarie del Sol Levante.
Il genere shojo, con deriva a tratti nel maho shojo, a cui "Kay-La Guerra del Buio" appartiene, e le sue tematiche, nonché una particolare accezione femminista, rendono l'albo davvero interessante.
I disegni di Stefano Martino, dal tratto drammatico e talvolta sporco/grottesco, ci introducono ad un mondo futuristico in guerra, dove facciamo la conoscenza di un ordine di telepati e due suoi membri in particolare.
Veniamo poi portati, con un abile gioco narrativo di flashback, ad un futuro più prossimo dal tratto giovane e fresco di Anna Lazzarini.
È proprio qui, in una ambientazione non troppo distante da quella vissuta dagli adolescenti di oggi e vista in un film campione d'incassi come "Spider-Man Far from Home", che il cuore della storia pulsa e ci accompagna per buona parte dell'albo.
Se pensiamo che la prima edizione di questa storia è di 6 anni fa, non possiamo che applaudire di fronte alla creatività e consapevolezza degli autori che hanno realizzato la storia, in grado di metabolizzare ed anticipare i tempi.
La serie è un bellissimo esempio di come un fumetto possa essere fruito da più tipi di lettore, di come lo stesso mercato possa proporlo in diverse edizioni rendendole sempre appetibili, anche a distanza di tempo.
Nel complesso una piacevole lettura in una confezione dall'ottimo rapporto qualità/prezzo.
Consigliata!
Gli speciali di Nathan Never - Sergio Bonelli Editore
Uno dei primi personaggi bonelliani che ho letto diversi anni fa è stato Nathan Never.
È successo in occasione della saga della guerra delle colonie, una storia di cui ho tuttora piacevoli ricordi.
Il medesimo piacere l'ho ritrovato in queste due letture, entrambe realizzate con il prezioso contributo dell'Agenzia Spaziale Italiana.
"NATHAN NEVER - STAZIONE SPAZIALE INTERNAZIONALE" EDIZIONE SPECIALE è la versione "economica" da collezione di una splendida storia già uscita mesi fa in libreria, ideata e scritta da Bepi Vigna e illustrata da Sergio Giardo.
La storia vede l'agente speciale dell'Agenzia Alfa tornare accidentalmente indietro nel tempo e incrociare il suo cammino con il Comandante Luca Parmitano della Stazione Spaziale Internazionale.
Quello che succede non ve lo spoilero, vi invito semmai a leggerlo.
Il Comandante Parmitano, che nel mondo reale è un lettore di fumetti, non è al suo primo rodeo nel mondo della Nona Arte, infatti era già stato coprotagonista assieme a Rat-man dello splendido volume formato graphic novel "C'è Spazio per Tutti".
Proprio come per quell'occasione, anche questa storia sfrutta appieno le potenzialità del media Fumetto, difatti la sceneggiatura di Vigna lavora su tre livelli:
1)Sviluppa una classica storia di Nathan Never rispettando appieno tanto le caratteristiche del personaggio quanto quelle della serie;
2)Insegna al comune lettore diverse nozioni legate ai viaggi nello spazio (e se vogliamo alle teorie dello spaziotempo) e alla stazione spaziale internazionale;
3)Insegna al lettore, omaggiando la figura del Comandante Parmitano, a continuare a credere nei propri sogni per raggiungere i propri obiettivi.
I disegni di Sergio Giardo, il cui tratto realistico è accompagnato e potenziato dai colori di Romina Denti, sono il meglio che potessimo sperare per questo speciale, essendo il disegnatore una delle punte di diamante nonché copertinista da ben otto anni della serie regolare.
Un bell'albo che presenta al suo interno un bellissimo speciale dedicato al Comandante Parmitano e alla sua missione spaziale.
"NATHAN NEVER MAGAZINE 2020" è l'edizione di quest'anno dell'almanacco della scienza della Sergio Bonelli Editore e presenta al suo interno due estratti/storie brevi di Martin Mystère e Collana Rodeo e la ristampa dell'albo #68 di Nathan Never.
La copertina è realizzata dall'artista Roberto De Angelis.
Il primo estratto è preso da "Il Flauto di Pan", storia ideata da Alfredo Castelli & Sauro Pennacchioli e disegnata da Claudio Villa, il cui racconto mixa uno dei filoni principali della serie con le storie sci-fi degli Anni 50-60 e con un aspetto del mito religioso antico.
Il secondo estratto è preso da "Il Grande Judok" una storia scritta da Gianluigi Bonelli e disegnata da Giovanni Ticci che, seppur pubblicata nel 1968, risulta tutt'oggi fresca da leggere quanto i Fantastici Quattro di Stan Lee e Jack Kirby.
La ristampa principale dell'almanacco vede invece una delle storie di Nathan Never più importanti dal punto di vista scientifico dedicate al Pianeta Rosso, intitolata appunto "Il Pianeta Rosso".
Scritta da Michele Medda e disegnata da Germano Bonazzi, vede l'agente speciale Never indagare su Marte a proposito della scomparsa di una donna.
Sebbene la storia sia in realtà il capitolo finale di una saga, è ben leggibile a sé stante, uno degli aspetti classici degli albi Bonelli che ammiro di più, permettere al lettore occasionale di non trovarsi spaesato nella lettura.
Durante le indagini ci sarà anche modo per Nathan di "esplorare" alcuni degli aspetti legati alla colonizzazione spaziale, in grado di far fantasticare la mente di ogni lettore basandosi però su nozioni scientifiche concrete.
Mi è piaciuto notare come il team creativo della serie fosse proiettato, dal punto di vista narrativo, in là negli anni, mostrando nel 1997 scene e situazioni che, ad esempio, avremmo ritrovato diversi anni più tardi in una serie animata come "Star Wars - Clone Wars" o che di lì a poco si sarebbero viste in pellicole come "Starship Troopers".
Marte è, assieme alla tradizione fantascientifica sugli abitanti di altri mondi, il tema di questa pubblicazione, ben gestita tanto nelle storie ristampate quanto negli inserti speciali.
Nel complesso due ottime letture che, in questo periodo estivo, da una parte ti aiutano a staccare la testa dagli impegni e dalle preoccupazioni quotidiane e, dall'altra arricchiscono il bagaglio culturale del lettore.
È forse proprio questo genere di lettura che mi ha fatto innamorare della Nona Arte, dando il via oltre 15 anni fa alla missione di Associazione Culturale Bergomix.
Non posso che consigliarvene l'acquisto con tutto il cuore e la passione che metto ogni volta che parlo di Fumetto.
Potete trovare le pubblicazioni in edicola, nelle migliori fumetterie e sul sito dell'editore al link:
"DYLAN DOG #407"
Sceneggiatura di Barbara Baraldi, disegni di Corrado Roi, copertina e frontespizio introduttivo di Gigi Cavenago, edito da Sergio Bonelli Editore.
Ero molto incuriosito da quello che sarebbe stato il nuovo numero di Dylan Dog post ciclo 666 e, vi dirò, sono rimasto piacevolmente sbalordito da quanto letto.
La storia, ideata dalla pluripremiata scrittrice Barbara Baraldi, ruota attorno ad un tema molto delicato, l'approccio alla sessualità da parte di chi è figlia e vittima di abusi.
Un tema intimista non facile da trattare, un vero incubo per chi si trova nella medesima situazione della povera Berenice Moon, colei che Dylan dovrà aiutare in questa storia.
Sfruttando atmosfere da vero film dell'orrore e prendendo spunto anche da rituali di Paesi molto lontani, la storia trascina il lettore di tavola in tavola, incuriosendolo e spingendolo in una corsa sino all'ultima pagina, soffrendo assieme ai protagonisti ed incerto sulla risoluzione sino alla fine.
Il confine tra incubo reale ed incubo psicologico si fa sempre più labile ad ogni tavola che passa.
Dylan e Groucho, dopo il reboot precedente, sono qui agli inizi della loro convivenza e collaborazione, ma già mostrano una grande intesa.
Uno, un deciso indagatore dell'incubo, pronto come sempre a schierarsi con chi ha bisogno veramente del suo aiuto, l'altro un assistente
che sbuca dalla tavola all'improvviso, sempre quando Dylan, o il lettore oserei dire, ne ha bisogno.
A proposito dei disegni di Corrado Roi, cosa dire che non abbia già detto negli ultimi mesi? Sono fantastici, un realismo straordinario in perfetto equilibrio con le atmosfere della storia.
Una regia dal tratto artistico delicato e avvincente, non c'è una tavola che non ti rapisca.
Sinceramente non saprei proprio dire in quali storie dell'ultimo anno mi sia piaciuto di più.
Nel complesso una bellissima lettura, che mi ha appassionato ed intrattenuto, un ottimo esempio di Fumetto italiano con la "F" maiuscola.
Se siete in vacanza, è una delle letture estive che non deve assolutamente mancarvi.
Lo trovate in tutte le edicole e nelle migliori fumetterie!
"DYLAN DOG #408"
Sceneggiatura di Gigi Simeoni, disegni di Marco Soldi, copertina e frontespizio di Gigi Cavenago, edito da Sergio Bonelli Editore.
Oggi mi sono recato in edicola a comprare, fresco di stampa, il nuovo numero di Dylan Dog - Sergio Bonelli Editore, un albo che ho atteso parecchio, sin da quando ho avuto modo di vedere, un paio di mesi fa, l'anteprima della copertina.
Si scherza da sempre sugli Umarell e vedere ritratto in copertina questo argomento mi ha davvero attirato.
Partiamo dalla copertina, un vero e proprio biglietto da visita vincente questa illustrazione dell'artista Gigi Cavenago che richiama tanto il tema quanto un'atmosfera lovecraftiana.
L'impronta visiva di base che, se vogliamo, ricorda in un certo qual modo una visione mignoleggiante, viene resa viva da un'applicazione di colore a metà strada tra la corrente del romanticismo e dell'espressionismo.
Mi ha davvero colpito l'utilizzo di una colorazione che da un senso di vecchio, di tempo sospeso tra un respiro e l'altro.
La storia, una grandiosa miscellanea tra una crime story ed una weird story, vede Dylan Dog interpellato dai suoi "colleghi" di Scotland Yard per un'indagine su strani omicidi di anziani presso i cantieri.
Gli eventi prendono poi una piega inaspettata che metteranno l'indagatore dell'incubo in seria difficoltà.
Un grande racconto, come il buon Simeoni ci ha abituati negli anni, che tiene il lettore in fibrillazione dalla prima all'ultima pagina.
La scacchiera degli eventi propone schemi complessi ma lineari, dove ogni mossa può sembrare essere casuale ma invece è sincronistica e funzionale alla narrazione.
Ai disegni troviamo Marco Soldi e il suo tratto realistico ma al contempo semplice e dinamico.
Ogni tavola presenta un'incredibile gioco di sguardi tra i personaggi e una regia degna delle migliori crime series televisive.
La qualità delle storie dell'indagatore dell'incubo si mantiene costantemente su alti livelli narrativi ed artistici, sicuramente si può affermare che si tratti di una delle migliori rappresentazioni del Fumetto italiano.
Nel complesso una bella lettura, adatta tanto a chi è in vacanza a rilassarsi, quanto a chi vuole staccare la spina dalla routine lavorativa quotidiana.
"K-11" VOLUME SECONDO
Ideato e sceneggiato da Matteo Casali, disegni di Luca Genovese, copertina di Emiliano Mammucari, edito da Sergio Bonelli Editore.
"K-11" dimostra di essere, assieme a "Zardo", "Dragonero Senzanima" e "Don Camillo a fumetti" una delle serie italiane seriali da libreria più interessanti dell'ultimo anno, che si discosta dall'offerta di graphic novel attualmente in sovraffollamento nella libreria di varia.
Matteo Casali ha creato una storia a tratti d'azione, a tratti intimista, davvero matura ed avvincente che, come per "Captain America" o "Primo", si muove attorno all'idea che alcuni governi abbiano sviluppato un programma di supersoldati nella corsa alla supremazia sociopolitica.
K-11 però offre come serie uno scenario ben diverso, quello russo che apre ad atmosfere più emotivamente fredde e meno d'avventura.
Dopo Davide Gianfelice, tocca a Luca Genovese prendere il testimone dei disegni.
Luca ha compiuto un bel lavoro, non discostando la resa artistica dal precedente disegnatore, allontanandosi forse in parte dal tratto filo sol levante che lo ha contraddistinto nelle produzioni degli ultimi anni.
Ci sono però alcune soluzioni grafiche tipiche dell'autore come quelle che vediamo a pagina 6-9-27-33-48 e 59.
La copertina di Emiliano Mammucari rende appieno uno dei temi di questo volume, forse il più importante.
Personalmente non vedo l'ora di leggere il prossimo capitolo!
Nel complesso una bella lettura, un prodotto elegantemente reso e confezionato alla francese che gli conferisce un ottimo rapporto qualità/prezzo!
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"MORGANA"
Scritto da Simon Kansara & Stéphane Fert, disegni di Stéphane Fert, edito in Italia da Tunué.
Questa lettura è stato un gran bel recupero, erano diversi mesi che attendevo di poter leggere questo bel volume cartonato.
La storia ruota attorno alle vicende del ciclo mitico di Re Artù, ma è raccontata stavolta dall'originale punto di vista di Morgana, una tragica vittima degli eventi nonché pedina del fato che Merlino ha confezionato apposta per lei.
È la sofferta riscossa delle donne in un'epoca governata dal clangore delle armi, dalla disparità sociale del Medioevo, da chi dominava la magia e dai re.
Se siete appassionati del genere lo amerete alla follia!
C'è tutto nel racconto, bramosia di potere, trame di vendetta, amori infranti, momenti comici, il tutto narrato a ritmi serrati e coinvolgenti che ricordano di tanto in tanto gli schemi narrativi delle più moderne serie animate americane.
I disegni di Stéphane Fert, copertina inclusa, sono la perfetta sintesi tra differenti correnti artistiche contemporanee, dall'effetto stilizzato dei personaggi alla corrente cubista, dall'art nouveau di Klimt al richiamo di Paul Gauguin.
Nel complesso davvero una magnifica opera che merita il proprio posto nella libreria di chi si definisce amante della Nona Arte.
L'edizione italiana è davvero ben curata, con un ottimo rapporto qualità/prezzo che fa dire "soldi ben spesi".
"PINGUINI TATTICI NUCLEARI A FUMETTI"
Sceneggiatura di Lorenzo La Neve, disegni di Matilde Simoni, Quasirosso, Roberto D'Agnano, Federico Gaddi, Elisa 2B, Fumettibrutti, Leonardo Mazzoli, Fiangioff, Ernesto Anderle & Francesco Guarnaccia, edito da BeccoGiallo Editore.
L'estate per me è sempre un momento di grandi recuperi, di lettura di quei fumetti accumulati nel corso dei mesi in vista di un periodo di relax.
Complice la pandemia, sono pochi i volumi arretrati rimasti nello scatolone e tra questi un'opera di cui, da buon bergamasco, ho sostenuto l'uscita sin dagli inizi, soprattutto nel periodo in cui la band "Pinguini Tattici Nucleari" stavano facendo sfaceli al Festival di Sanremo.
Questo volume è tante cose, un esempio di buon fumetto umoristico moderno, una lettera di amore della band verso i fans, un diario intimo tra amici ed un esempio di crossmedialità dove Musica & Fumetto si fondono.
A tal proposito, poche sono state le volte in cui le due arti si son così compenetrate dando vita a qualcosa di unico, mi vengono subito in mente titoli come "Leone. Appunti di una vita", "La Neve se ne frega", "Vasco Comics", "Belzebubs", "Fumetti Timidi", "Cinque Allegri Ragazzi Morti" e "Spiriti nella Notte".
La storia rispolvera il classico canovaccio del viaggio dove la band, a causa di un comico imprevisto scatenato dal gemello fumettistico di Daniele Vavassori (in arte IL VAVA, per chi non lo conoscesse cantante popolare bergamasco), deve attraversare la propria produzione musicale per poter ritrovare la strada di casa.
I componenti del gruppo sono rappresentati esattamente come dei pinguini ed ogni capitolo è affidato ad un disegnatore differente il cui tratto, talvolta cartoon umoristico, talvolta "grezzo umoristico", oltre ad esprimere perfettamente toni e sentimenti della canzone, presenta al lettore una variopinta vetrina artistica italiana contemporanea.
Visivamente parlando è uno spettacolo per gli occhi.
Nel complesso una lettura davvero soddisfacente, un prodotto particolare ben curato, oltre che nei contenuti, nella forma e nella resa di stampa.
"IN VIAGGIO CON ARISTOTELE"
Sceneggiatura di Emanuele Apostolidis Apos, disegni di Elisa Tadiello, edito da BeccoGiallo Editore.
Quello che ho tra le mani non è solo un fumetto, è un manuale di vita che sfrutta tanto il media Fumetto quanto l'inserto narrativo tradizionale.
È un'opera che, seppur basandosi sul classico canovaccio del viaggio intimista, mostra totale originalità nella narrativa.
C'è spazio tanto per parlare della sfida della paternità, quanto per mostrare le bellezze del paese d'origine dello sceneggiatore, la Grecia.
Il Mito classico del Passato si muove di pari passo alla Storia recente, mostrando affinità di pari peso, e ponendo sia al narratore che al lettore l'incognita: qual è la mia storia?
I disegni di Elisa Tadiello, qui alla sua prima pubblicazione, seguono il filone del fumetto umoristico adattato ad esigenze narrative realistiche, ricordando molto la corrente artistica moderna di fumettisti come Antonello Dalena, Francesco Bisaro, Luca Rota Nodari, Luca Usai, Stefano Turconi e diversi altri.
Le tavole in bianco e nero a matita (mi piacciono davvero parecchio), ricche di tanti dettagli ma al contempo d'amplio respiro, si alternano a tavole dove lo stile umoristico si fa stilizzato per narrare miti e storia politica sociale moderna della Grecia.
Questo secondo gruppo di tavole ricorda un poco quanto visto in momenti di sintesi descrittiva e visiva in film d'animazione come Oceania, Hercules e Kubo e la Spada Magica.
Uno stile che mi piace parecchio e che, volutamente, richiama le raffigurazioni presenti sugli antichi vasi ceramici greci.
Complimenti quindi alla giovanissima disegnatrice, sono sicuro che sentiremo nuovamente parlare di lei.
Nel complesso un volume atipico e proprio per questo interessante sul panorama delle pubblicazioni italiane, realizzato in collaborazione con il tour operator Kalimera, La Vera Grecia.
Ci insegna davvero molto sulla Grecia, un Paese che pensiamo di conoscere per quello che abbiamo studiato nei libri di scuola o visto in qualche film, ma di cui effettivamente ignoriamo diverse cose.
Lettura consigliata, da godersi proprio in questa bella stagione estiva.
"UN OCEANO D'AMORE"
Sceneggiato da Wilfrid Lupano, disegnato da Grégory Panaccione ed edito da ReNoir Comics.
Questo è un altro bel recupero, un volume uscito lo scorso anno ma che solo adesso ho avuto modo di leggere.
Un fumetto muto, privo di baloons e didascalie, che affida al delicato tratto di Grégory Panaccione il compito della narrazione per immagini.
Una storia d'amore a più livelli quella che permea l'albo!
L'amore tra un uomo e una donna che, seppur separati da chilometri di distanza, non smettono di pensare l'uno all'altra.
L'amore che l'uomo dovrebbe provare per la natura, vessata da una mancanza di rispetto senza pari.
L'amore e la riconoscenza verso le persone che assumono per noi una certa importanza.
È una vera e propria odissea moderna questo fumetto, affrontata da due non eroi, due persone comuni, abituate al proprio abitudinario orticello e qui costrette ad affacciarsi ad un, non in senso positivo, travolgente mondo moderno.
I disegni di Panaccione, una delle firme più note del catalogo ReNoir Comics, donano alla storia un'aura magica grazie ad uno stile cartoonesco davvero delicato che riprende molto lo stile d'animazione delle opere dello Studio Bozzetto o dello Studio Ward&Anderson.
Notevoli, potenti visivamente, le splash page presenti nel volume, colpiscono tanto la mente quanto il cuore.
Nel complesso un volume davvero interessante, la dimostrazione della regola (da me citata più volte) che il miglior fumetto rimane quello comprensibile anche senza la presenza di baloons e didascalie.
Una lettura consigliata!
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"LE FIGLIE DI SALEM"
Sceneggiatura e disegni di Thomas Gilbert, edito da Diabolo Edizioni.
Sono contento di aver finalmente avuto l'occasione di recuperare la lettura di questo volume, un racconto ambientato prima e durante il noto processo di stregoneria di Salem.
Narrata dal punto di vista storico, la vicenda si muove attorno agli accadimenti della comunità femminile di Salem, in un periodo storico in cui le credenze e le maldicenze avevano un peso maggiore rispetto alla ragione, in cui la ricerca dell'affermazione dell'identità femminile veniva vista e trattata come un empio fenomeno, in cui la ricerca della verità veniva soppiantata da un bene fittizio per la comunità.
La caduta e la rinascita della società del villaggio di Salem attraverso il peccato e l'ignoranza degli uomini, per come narrata in questo fumetto, ti entra dentro, ti fa star male, ti fa provare empatia verso le vittime della caccia alle streghe.
Gli istinti più brutali dell'uomo, così anche della donna, per come mostrati nella storia, e l'atmosfera di disperazione che ne scaturisce, sono resi alla perfezione dal tratto artistico di Thomas Gilbert, apparentemente semplice ma ricchissimo di dettagli.
Il viso dei personaggi parla senza bisogno di baloons, il dolore psicologico metabolizzato dal corpo è reso alla perfezione nelle vignette.
Una bella lettura, non commerciale, forse non adatta a tutti i palati ma senza dubbio degna di trovare un posto nella libreria di un vero amante della Nona Arte.
Una lettura davvero consigliata, un volume cartonato di qualità.
"ALICE DI SOGNO IN SOGNO"
Scritto e disegnato da Giulio Macaione, colorato da Giulia Adragna, edito in Italia da BAO Publishing.
Questa bella lettura si aggiunge ai grandi recuperi di materiale arretrato che era in attesa di essere preso in mano e letto.
La storia, un genere filo shojo se vogliamo, ruota attorno ad Alice, una giovane adolescente alle prese sia con i problemi della sua età che con alcuni pesanti segreti che si riveleranno essenziali ai fini della trama.
Un racconto per adolescenti, contemporaneo, che, durante la lettura, mi ha fatto tornare indietro di un po' di anni.
Tutti i personaggi sono resi divinamente, i loro ruoli sono ben definiti e rispettati nel tradizionale cliché di genere.
Visivamente parlando ho visto dei riferimenti alle serie The Simpson e Una Mamma per Amica, non so se voluti oppure frutto di metabolizzazione artistica.
Una lettura adatta tanto al pubblico femminile, quanto a quello maschile.
I disegni di Macaione sono sempre un bel vedere, freschi, con stile contemporaneo adatto ai lettori più giovani, con tavole dall'impostazione serrata e ricche di contenuti, ma mai ingombranti o di difficile scorrimento.
La resa finale non sarebbe sicuramente la stessa senza la colorazione stratosferica di Giulia Adragna, in grado di rende tridimensionalmente emotivo il racconto.
Una vera magia il suo tocco di colore!
Nel complesso un ottimo volume d'alta qualità, sia per contenuti (gli extra sono favolosi) sia per consistenza, d'altronde Bao Publishing per le uscite in libreria non scherza mai!
Un prodotto brossurato stampato su buonissima carta e con una sovracoperta in che crea un secondo livello decorativo.
"IT FROM SPACE"
Sceneggiatura e disegni di Fabiano Ambu, edito da It Comics.
Dopo il magnifico lavoro fatto sulla serie "POP" e le storie di "JOSIF" (quest'ultime in coppia con Davide Barzi), l'autore Fabiano Ambu, acclamata firma della serie "DAMPYR", torna con una nuova serie a fumetti personale che strizza l'occhio tanto ai filoni "Weird Science" della EC Comics e "Ai Confini della Realtà", quanto alla fantascienza cinematografica degli ultimi 40 anni.
Omaggiando il "Superman" di Richard Donner e la serie televisiva "Stranger Things" il buon Fabiano Ambu realizza una storia settata nell'attuale periodo sociopolitico adatta ai palati di tutte le età.
Non si può non vedere nel personaggio del Cavalier Mabuse un rimando ad uno degli esponenti della politica italiana più chiacchierati dai social media, così come non si può non notare, nei due bulli del bus, il rimando ai ragazzacci di "Esplorando il Corpo Umano" o di "Power Rangers", tipici degli Anni 80-90 nel loro modo di agire e apparire in raffigurazioni "stereotipate".
A proposito di illustrazione, proprio come avvenuto per le altre produzioni di It Comics che l'hanno visto protagonista, anche in questo caso l'impostazione delle tavole e il tratto grafico sono molto personali ed autoriali, arricchiti da una colorazione dalle tinte insolitamente cangianti ma che aiutano tantissimo la leggibilità della storia.
Non c'è volto che non faccia trasparire emozioni e che non ci conduca per mano in questo nuovo universo narrativo.
Nel complesso un buon albo introduttivo, sinceramente molto meglio di tanti prologhi che si sono visti in giro negli anni, cita persino Shakespeare e lo fa in modo del tutto inaspettato ma brutalmente teatrale!
Per essere un numero zero ci sono ottimi presupposti, non nascondo di essere davvero interessato e incuriosito su come verrà districata la vicenda.
Da tenere assolutamente d'occhio, la lettura è consigliata.
"F***ING SAKURA VOL.1 HOLIDAY"
Sceneggiatura e disegni di Giulio Macaione, edito da Panini Comics Italia.
Ci troviamo di fronte ad una delle produzioni italiane di Panini più attese di quest'anno, una storia intima di una coppia che finisce (forse) il proprio viaggio, per darne origine a due individuali, quello di José, un otaku nonché videogamer professionista, e quello di Cloe, una giovane influencer di professione.
Due lavori che rendono d'attualità la lettura e che creano un'immediata immedesimazione del lettore con i due giovani personaggi.
Sullo sfondo l'affascinante, per noi occidentali, location del Giappone.
Ognuno di loro vive situazioni totalmente differenti, in linea se vogliamo con il proprio essere.
Questo volume rappresenta sicuramente solo una piccola parte dell'affresco di questo viaggio.
Sorge spontanea una domanda: alla fine della vacanza, i due giovani si rincontreranno o l'esperienza li avrà del tutto allontanati e trasformati?
I disegni dell'autore sono un giusto connubio tra un tratto realistico ed uno cartoon, per intenderci ricorda molto le opere di Mike Wieringo su Spider-Man e Fantastic Four.
Un tratto semplice, lineare e molto efficace nel trascinare l'occhio del lettore di tavola in tavola, arricchito dai colori di Laura Guglielmo.
Nel complesso un'ottima lettura, adatta ad una fascia di pubblico, secondo me, tardo adolescenziale - trentenne, con tematiche attuali, esplorazioni della propria personalità e la riscoperta del proprio ruolo nella vita di tutti i giorni.
Avevo intuito si trattasse di un'interessante lettura, ma non mi sarei immaginato di così alta qualità.
Complimenti all'autore per questo primo volume e a Panini Comics per averlo edito in una confezione prestigiosa con un ottimo rapporto qualità/prezzo.
"CAPITAN HARLOCK - MEMORIE DELL'ARCADIA (1 di 3)"
Un'opera di Jérôme Alquié edita in Italia da Panini Comics Italia.
È una lettera d'amore verso l'opera originale del Sensei Leiji Matsumoto questo primo volume della nuova, totalmente inedita, trilogia di avventure di Capitan Harlock e della sua ciurma, nuovamente schierati in protezione della razza umana contro una minaccia extraterrestre.
Il lavoro del fumettista francese Alquié è davvero lodevole, non solo ha riproposto, a livello grafico, fedelmente l'universo narrativo di Harlock, ma l'intera prima storia ha i ritmi narrativi identici alla serie animata che noi italiani abbiamo tanto amato.
Ogni personaggio è al suo posto e perfettamente fedele alla sua controparte originale, ogni tavola, ogni baloon trasmette una passione unica, la voglia di tributare onore e non deludere le aspettative tanto dei fans quanto dell'autore stesso.
Tutti gli elementi originali proposti da Matsumoto vengono qui ripresi, rispettati e riproposti, dando vita ad un'esperienza davvero unica nel suo genere.
Noi europei siamo cresciuti con i cartoni animati giapponesi, abbiamo visto il mercato editoriale del fumetto venir invaso dal genere Manga ed è normale aspettarsi la nascita di prodotti di questo tipo.
Ne sono esempio progetti come l'italiano Lupin III Millennium, l'operato dell'artista Marco Albiero, la rielaborazione del genere robottone come Romabot Centurion, Beta, Big Robot o ancora il lavoro del team francese d'animazione per la serie anime Cavalieri dello Zodiaco - la Saga di Hades.
Nel complesso un ottimo volume cartonato alla francese, non solo per il formato ma anche per il settaggio narrativo delle tavole, un lavoro molto apprezzato anche dal Sensei Matsumoto leggendo quanto riportato in quarta di copertina.
La colorazione va di pari passo all'alta qualità dei disegni, un vero e proprio anime moderno su carta, sarò sincero è un'opera, questa, che mi ha notevolmente sorpreso!
Anche il rapporto qualità/prezzo del volume è simile a quello di prodotti analoghi sul nostro mercato.
"THE OLD GUARD - FUOCO DI APERTURA"
Intrattenimento puro il nuovo titolo di Panini Comics, "The Old Guard", che nei toni ricorda tanto fumetti come "The Losers" o film come John Wick, Highlander e i recenti Mission Impossible.
Protagonista della serie una squadra di mercenari che possono vantare un curriculum plurisecolare e capacità di rigenerazione cellulare in grado di renderli immortali.
Un vero e proprio vortice di azione e intrigo, sviluppato su uno scenario internazionale.
Greg Rucka fa bene il suo lavoro, non ci annoia e riesce a stupirci ad ogni cliffanger!
Ai disegni troviamo un'altra grande firma del fumetto per "mature readers", Leandro Fernández che ne ha fatta si strada dai primi lavori sulle serie Marvel.
Il suo tratto qui è ancora più personale, autoriale, ricorda, anche per il settaggio delle tavole, alcuni lavori di Eduardo Risso.
Nel complesso una pubblicazione davvero interessante, dove troviamo tanto materiale, cameratismo, girl power, l'amore in ogni sua concezione, spionaggio, azione.
Capisco bene che abbia destato l'interesse di Netflix
per un film ad esso ispirato. L'edizione italiana è un cartonato di alta qualità, forse un pelo caretto ma sono soldi spesi bene.
Sicuramente una delle offerte più interessanti di questo 2020.
Lettura davvero consigliata!
"THE FORGOTTEN QUEEN"
Sceneggiatura di Tini Howard, disegni di Almicar Pinna, copertina di Kano, edito in Italia da Edizioni Star Comics
. Volume autoconclusivo della linea Valiant
ben leggibile anche per chi non ha mai letto nulla di questo universo fumettistico. Ci troviamo di fronte ad una lettura dal forte sapore girl power, un viaggio affascinante che ruota attorno alla misteriosa Tibûtu Signora della Guerra (in realtà War-Monger uno dei più temibili villains della Valiant) e si alterna tra flashback del passato e una missione esplorativa moderna.
Poteri arcani, la ricerca di sé stessi e del proprio posto al mondo, sentimenti contrastanti tra i personaggi, l'origine stessa del mito di Vlad III Tepes, c'è tantissima carne al fuoco in questo volumetto brossurato.
I disegni non sono affatto male, il giusto compromesso tra realismo, dinamicità ed emotività, non c'è una sola tavola che annoi o faccia storcere il naso, il tutto arricchito da un eccellente uso del colore di Ulises Areola.
Nel complesso una lettura alternativa ai classici titoli di supereroi che saprà conquistarvi ed adatta al periodo vacanziero in cui ci troviamo.
Ottimo rapporto qualità/prezzo, complimenti all'editore!
Potete trovarlo nelle migliori fumetterie e sul sito dell'editore al link:
Un progetto di ARFestival e PressUP, soggetto e sceneggiatura di Francesco Artibani, Katja Centomo, Giovanni Masi e Mauro Uzzeo, disegni di ben 79 disegnatori e il coinvolgimento di 12 coloristi esterni.
Il primo semestre 2020 ha visto il mondo italiano della Nona Arte in azione per aiutare chi era in lotta in prima fila contro la piaga del Covid19.
Tra i diversi progetti interessanti c'era quello a favore dell'INMI Lazzaro Spallanzani promosso dall'Associazione Culturale ARF con l'appoggio di PressUP, una storia a fumetti dove ogni tavola era realizzata da un diverso disegnatore e fungeva da tassello di un mosaico più grande.
Un viaggio attraverso la paura che, nel contesto del lockdown, affronta i temi caldi della società contemporanea, i problemi intimi dell'animo umano, passando da prigionieri di sé stessi a spiriti liberi aperti verso l'altro.
Una sinfonia di tratti artistici totalmente differenti tra loro, non un minestrone ma un capolavoro di artistica umanità.
Il volume è impostato alla francese con un'elegante confezionatura cartonata e carta d'alta qualità che risalta ancor meglio le tavole e i colori dell'opera.
"PRIMAVERA 2020"
Quello che stringo tra le mani è un volume per me parecchio speciale, uno dei più rappresentativi degli ultimi mesi.
"Primavera 2020" è la raccolta di tutte le illustrazioni realizzate dal famoso artista trentino Fabio Vettori nel periodo del lockdown.
Fabio ha affidato alle sue amatissime formiche, l'arduo compito di raccontarci, giorno per giorno, talvolta gli avvenimenti, talvolta gli eroi di quei terribili giorni.
Ogni pagina corrisponde a un giorno di calendario, dal 09 Marzo al 03 Maggio, dove sono immortalati luoghi, personaggi, una rappresentazione allegorica del Covid19, le emozioni di ogni singolo momento di quei giorni apparentemente senza fine.
La pubblicazione di queste illustrazioni era diventato uno dei miei appuntamenti fissi preferiti.
Quando ci siamo conosciuti in Valle di Ledro
, l'arte di Fabio Vettori mi ha da subito colpito! Con un disegno apparentemente semplice e stilizzato (in realtà davvero ricco ma con una eccezionale capacità artistica di sintesi) riesce a trasmettere il messaggio giusto affidando la recitazione a delle semplici formichine, grandiose interpreti della vita di tutti i giorni.
I colpi di colore all'acquarello completano il tutto arricchendo il disegno.
All'interno del libro ci sono anche diverse illustrazioni dedicate alla mia amata Bergamo, che ne celebrano tanto la forza quanto il sacrificio vissuti in questi mesi.
La bellezza di questa pubblicazione non finisce qui, infatti tutte le illustrazioni originali rappresentate sono state battute all'asta, raccogliendo ben 12mila euro, il cui ricavato è andato alla Croce Rossa.
E pure acquistando questo volume si contribuisce alla raccolta benefica di fondi!
Insomma una pubblicazione davvero bella, importante e significativa che non poteva assolutamente mancare nella mia libreria!
Acquisto caldamente consigliato!
"LOCKDOWN CHRONICLES"
È una delle pubblicazioni per me più significative, a livello emotivo, dell'anno questo splendido artbook targato Paff! che ha coinvolto un centinaio di grandi firme italiane della Nona Arte.
Ogni autore ha sfruttato la propria arte per rielaborare il proprio vissuto durante il lockdown, c'è chi ha sfruttato i personaggi a lui più congeniali, chi ha giocato sulla raffigurazione virale (in senso scientifico) e c'è chi ha preferito lavorare sul forte messaggio visivo.
Sicuramente un artbook con una buona qualità/prezzo, da possedere nella propria libreria a ricordo del momento storico vissuto.
Altra nota positiva, da non dimenticare, il ricavato della vendita viene devoluto in beneficenza.
"MILO MANARA - LOCKDOWN HEROES"
Questo portfolio è epico in diversi sensi! Innanzitutto perché appartiene a quella linea di prodotti, generati dal mondo della Nona Arte, che rimarranno ad immortale memoria di questi momenti difficili.
In secondo luogo, è concepito e realizzato da uno dei più importanti esponenti italiani sul mercato del fumetto internazionale, il Maestro Milo Manara, un'artista amato in tutto il mondo e che ha fatto dell'elogio della figura della Donna la sua firma.
Terzo aspetto epico sono i soggetti, donne comuni, che potrebbero essere nostra madre, nostra sorella, la nostra fidanzata, la nostra vicina di casa, ritratte non con il consueto timbro sexy per cui l'autore è noto, ma mentre sono intente a lavorare, a mandare avanti la famiglia e il Paese.
Sono donne che combattono, che non si arrendono nonostante le gravose difficoltà a cui l'attuale momento storico le ha sottoposte.
Quarto aspetto dell'epicità è la simbologia visiva dell'opera, la ripartenza artistica post lockdown, la volontà di esorcizzare la paura illustrando quanto si sta vivendo.
Quinto punto epico è il libretto introduttivo del portfolio, con un'aulica introduzione del leggendario Vincenzo Mollica ed una chiacchierata a cuore aperto tra Tito Faraci e il Maestro Manara stesso.
Un gran bel prodotto non c'è che dire, la qualità delle stampe è di un pregio impressionante!
"ANDRÀ TUTTO BENE - DIARIO DALLA ZONA ROSSA"
Questa è una delle pubblicazioni dell'anno, non vi sono dubbi, lo sa bene chi, come me, ha seguito le pubblicazioni giornaliere di Leo Ortolani durante il lockdown.
Il volume, presentato da Feltrinelli Comics, è difatti la raccolta di quelle storie, giornaliere, dove il buon Leo raccontava le sue avventure/disavventure personali, i momenti che tutti noi italiani stavamo vivendo, in chiave umoristica ma sempre in maniera intelligente.
La narrazione di Ortolani è sempre stata eccezionale, saltando da momenti da risata ignorante a momenti epici ed eroici, da momenti tristi o emozionanti, a momenti di riflessione.
A fargli compagnia nei diversi capitoli, oltre ai membri della famiglia, troviamo due nuovi "personaggi", il Presidente del Consiglio e Covid19.
È stato un piacere rileggere tutto d'un fiato i 57 giorni di Zona Rossa narrati da Ortolani e rivivere quella parentesi, vero e proprio appuntamento fisso di quei momenti.
Talvolta si faceva ora di cena, il nuovo capitolo non compariva ancora sui social e ti domandavi: gli sarà successo qualcosa?
E invece la storia poi arrivava e allora ti rilassavi un poco.
Questa edizione cartacea, in una confezione cartonata delle dimensioni di un diario, presenta una vignetta per pagina così da assaporare ulteriormente il momento della lettura.
Qualora già non l'abbiate acquistato o non l'abbiate mai seguito, il volume è caldamente consigliato, anche solo per dire "GRAZIE LEO, IN QUEI MOMENTI SEI RIUSCITO A REGALARMI UN SORRISO, ALLONTANANDO TEMPORANEAMENTE LE ANSIE DELLA GIORNATA".
"GHOSTBUSTERS ARTBOOK"
Chi, come me, è figlio degli Anni 80 del XX°Secolo conserverà per sempre nel cuore uno dei brand più famosi del periodo, Ghostbusters IT
. Questo volume, introdotto da Jason Reitman regista del prossimo "Ghostbusters: Afterlife", è una vera e propria mostra permanente dedicata all'universo degli Acchiappafantasmi, in particolare al primo film di Ivan Reitman.
Ben 171 artisti per quasi 200 illustrazioni inedite che omaggiano tanto i nostri eroi quanto la Ecto-1, Dana Barrett, Louis, Slimer Gozer e tutti i fantasmi apparsi nella saga cinematografica.
Tantissimi stili differenti, dall'iper realistico all'umoristico, dall'underground allo stilizzato, passando anche attraverso il futurismo e la tecnica dell'aerografo.
Alcune opere omaggiano persino lo stilema pop dei fumetti!
Tra le firme presenti anche quelle di noti artisti della Nona Arte, come Dan Brereton
, Doug Mahnke
, John McCrea
, Peach Momoko e Dan Schoening, (quest'ultimo disegnatore delle serie a fumetti dei GB edite in Italia da Edizioni Flamival). La copertina è stata realizzata da Bill McConkey.
La qualità del prodotto è davvero eccezionale, a partire dal formato, un cartonato oversize, passando per l'alta definizione di stampa su una carta davvero prestigiosa.
Un vero gioiello celebrativo ed artistico che un amante dei Ghostbusters come me non poteva assolutamente lasciarsi sfuggire.
La genesi di una grande saga fumettistica Marvel
, questo è "Marvels X", prequel della celebre Trilogia X. Una pandemia d'origine sconosciuta colpisce man a mano tutti gli abitanti della Terra, trasformandoli in esseri dotati di superpoteri.
Ora, se in Terra X e nei successivi Universo X e Paradiso X scopriamo attraverso gli occhi di X-51 e le parole di Uatu le origini, le conseguenze e l'eredità di questa piaga, in Marvels X è il lettore stesso a ricoprire il ruolo di osservatore vivendo in prima persona i primi giorni di questa rivoluzione dello status quo planetario.
Scritto in maniera intimista e dai toni davvero attuali, soprattutto a fronte del disastro pandemico statunitense, il primo numero di questo racconto è il principio di un viaggio di un giovane sognatore in un nuovo mondo.
Il protagonista, David, è un giovane fan dei supereroi Marvel, appassionato tanto quanto lo è il lettore medio di fumetti, cosa che ne facilita l'immedesimazione.
I disegni di Well-Bee, degno erede dell'operato di John Paul Leon e Doug Braithwaite, rendono appieno l'atmosfera realistica e contemporanea degli eventi, ricordando in parte le atmosfere già viste anni fa sulle serie a fumetti Marvel di Alias e 1985.
Pur trattandosi di un primo capitolo, come già accaduto in precedenza per la Trilogia X, l'opera trasuda appieno di conoscenza e passione per l'universo Marvel, rendendo sottile il confine tra la realtà di tutti i giorni e quella dei supereroi.
È sicuramente per ora una delle migliori e nuove letture supereroiche del 2020.
La qualità dell'albo prodotto da Panini Comics Italia
è davvero notevole e rende giustizia alla preziosità del fumetto che in appendice presenta persino un'interessante sessione sketchbook ad opera di Alex Ross, con gli studi dei personaggi. Vi consiglio caldamente di tenerla d'occhio e leggerla.
"MARVELS X" N.2
Continua con questo secondo albo la genesi della grande saga fumettistica Trilogia X di Panini Marvel Italia
. Il giovane David è finalmente arrivato a New York City per vedere le sue speranze divenir apparentemente vane.
La città non è più come quella che ricorda dai telegiornali, ma per fortuna alcuni noti personaggi verranno in suo aiuto.
Il lettore continua ad interpretare il ruolo di Osservatore seguendo tanto il giovane teenager quanto gli altri noti personaggi Marvel.
Scritto sempre in maniera intimista e dai toni sempre più attuali, il confine tra realtà e finzione si fa labile nell'affrontare le conseguenze della grande "epidemia" che ha sconvolto il mondo intero.
Well-Bee si conferma il degno erede dell'operato di John Paul Leon e Doug Braithwaite, rendono appieno l'atmosfera realistica e contemporanea degli eventi.
L'opera trasuda appieno di conoscenza e passione per l'universo Marvel, proprio come suggerito giàdalla lettura del primo albo.
Confermo che ci troviamo di fronte ad una delle migliori letture fumettistiche del 2020.
La qualità dell'albo prodotto da Panini Comics Italia è notevole e rende giustizia alla preziosità del singolo albo che in appendice continua a presentare l'interessante sessione sketchbook ad opera di Alex Ross, con gli studi dei personaggi.
Vi consiglio caldamente l'acquisto e la lettura della serie, non vedo l'ora di vederne il proseguimento il prossimo mese.
"VENOM COLLECTION - E POI VENNE UN RAGNO..."
Contiene "Venom: Along Came A Spider" di Larry Hama, Joe St. Pierre e Tom Grindberg; "Hybrid" di Evan Skolnick, Patrick Zircher e Derec Aucoin, "Venom: The Hunted" di Larry Hama e Duncan Rouleau, e "Spider-Man Holyday Special 1995" di Eric Fein e Javier Saltares, edito da Panini Marvel Italia
. Una bellissima ristampa di Venom
dal profumo Anni 90, questo rappresenta essenzialmente questo volume. Piccola premessa: quando Panini Comics Italia
decide di rimboccarsi le maniche, ci regala collection davvero eccezionali, questa "Venom Collection" è per me una delle migliori ristampe in serie mai proposte dalla casa editrice modenese, sia per l'integralità delle storie di Venom, che per la qualità dei volumi, davvero eccelsa! "E POI VENNE UN RAGNO..." contiene diverse miniserie che descrivono alla perfezione quello che era il fumetto Marvel negli Anni 90.
Le miniserie "Venom: Along Came a Spider" e "Venom: The Hunted" sono scritte brillantemente da Larry Hama, uno scrittore che ha sempre compreso perfettamente i personaggi di cui si trovava a tessere le trame (lo fece pure con Wolverine).
Uno sceneggiatore le cui storie trasudavano passione per i personaggi, contestualizzandoli nel momento storico culturale in cui ci si trovava.
In "Venom: Along Came a Spider" riprende il rapporto burrascoso tra Eddie Brock e Ann Weying e fa scontrare nella più classica delle formule Venom e lo Spider-Man di Ben Reilly, colui che aveva temporaneamente sostituito Peter Parker nel ruolo di amichevole tessiragnatele di quartiere.
Ho sempre amato il costume dello Spidey di Reilly, visivamente parlando resta per me uno dei migliori restyling Anni 90.
In "Venom: The Hunted" Larry Hama riprende il tema del protettore letale, rendendo il V-Man un vero e proprio antieroe sulla scia di The Punisher.
Inserisce inoltre come guest star, tra gli altri, Scream, uno dei simbionti più amati dai lettori.
La storia è sia un sequel di "Along Came A Spider" che de "Il Pianeta dei Simbionti".
Sia questa che la miniserie di apertura vedono ai disegni degli artisti che, seppur non famosissimi, rappresentano al meglio il taglio artistico degli Anni 90, dettato dall'influenza stilistica della Image Comics.
Joe St. Pierre tende a scimmiottare lo stile di Erik Larsen (Venom e Spider-Man in particolare), riuscendo però a fissare delle linee artistiche proprie che non lo rendono un clone.
Duncan Rouleau ricorda Rob Liefeld nelle sue rese ipertrofiche e pose impossibili, tipiche di quel periodo fumettistico, ma tutt'oggi fatico a non rimanere a bocca aperta quando rivedo il suo Venom.
Mi sembra di tornare a quando ero un adolescente e mi stavo accostando per la prima volta alle letture della Marvel
. La terza storia del volume "Hybrid", scritta in un'ottima via di mezzo tra un ritmo intimista e d'azione da Evan Skolnick, ci regala al contempo sia un'approfondimento della New York dell'Universo Marvel, sia uno spaccato della popolazione afroamericana degli Anni 90 (seppur legato a luoghi comuni) con le gang di quartiere, il ritrovo con gli amici al campetto da basket e le difficoltà di rimanere fedeli alla propria integrità d'animo.
"Hybrid" ci presenta anche un altro, poco ricordato, simbionte Marvel, la cui storia ricorda un poco il settaggio di quella del più moderno Toxin, un buono sul filo del rasoio.
Ben due capitoli sono disegnati dal grandissimo Patrick Zircher, che da lì a poco tempo dopo sarebbe finito a disegnare Iron Man.
Chiude il volume una storia breve, sporca e natalizia di Venom, ancora dipinto giustamente come un antieroe protettore degli innocenti, disegnata da un altro mito moderno del fumetto Marvel, Javier Saltares (ha firmato una delle più importanti saghe di Ghost Rider).
Un gran volume (ma le ristampe delle mie storie preferite arriveranno più avanti) adatto sia a chi ama Venom, sia a chi vuole fare un nostalgico salto indietro nel tempo, sia a chi vuole avere tra le mani una lettura Marvel dall'ottimo rapporto qualità/prezzo.
"INVADERS VOL.2 - COLPITI E AFFONDATI"
Sceneggiato da Chip Zdarsky, illustrato da Carlos Magno e Butch Guice, edito in Italia da Panini Comics Italia
. Si conclude in questo volume di Panini Marvel Italia
il nuovo e splendido revival degli Invasori ad opera di Chip Zdarsky. Zdarsky, come pure sta facendo per la serie regolare di Daredevil, continua a dimostrare di conoscere bene la continuity Marvel, amare i personaggi e soprattutto scriverli adattandoli ai giorni nostri.
Questo secondo volume è quasi totalmente Namor centrico, consegnandoci un sovrano di Atlantide dalle numerose sfacettature complesse, dimostrando che il Submariner ha ancora molto da dire come personaggio.
Vi cito una frase a lui dedicata: "È un re, un mutante, un eroe, un criminale, ma per noi in questa stanza, per i suoi amici soldati, è un Invader".
Preso in pieno, tutto questo è Namor!
C'è spazio anche per alcuni momenti classici, come il faccia a faccia con Sue Storm e Jim Hammond, due personaggi Marvel tra i più legati al Submariner.
Quando, per il gran finale, gli Invaders si riuniscono per un'ultima battaglia, si respira epicità pura.
Sul fronte disegni confermo quanto detto nella recensione del primo volume, l'alternanza, sempre più frequente sul finale, ai disegni di Carlos Magno e Butch Guice, due stili che seppur realistici sono totalmente differenti tra loro, rende ancor più scorrevole la lettura del fumetto, approfondendo anche il legame tra i personaggi.
Addirittura riescono a darci delle sensazioni di epicità, di puri momenti Marvel style con stili di regia davvero apprezzati.
Nel complesso una lettura piacevole e matura, una delle pubblicazioni Marvel più interessanti dell'anno.
È grazie a letture come queste che i supereroi possono avere ancora qualcosa da dire!
"MORBIUS - VECCHIE FERITE"
Volume unico nell'ormai classico formato da libreria Marvel Collection di Panini Marvel Italia
, contiene l'ultimissima miniserie dedicata a Morbius
, uno dei comprimari più enigmatici ed affascinanti di Spider-Man, non un vero villain, neanche un anti eroe, semmai una tragica vittima degli eventi. Questa miniserie, che doveva fare da lancio editoriale preuscita del film, racchiude tutta la drammaticità del personaggio, riprendendo il tema principale della sua malattia, aggiungendo però ulteriori elementi tragici da cui, sino alla fine, non si vede via d'uscita.
Ai disegni vediamo passarsi il testimone tre diversi disegnatori ma con uno stile grottesco abbastanza simile e che ricorda la corrente artistica di Kyle Hotz.
Un tratto horror quindi, che ben si sposa con il personaggio e le atmosfere del genere.
Nel complesso a me è piaciuto parecchio e la ritengo una lettura adatta sia per coloro che hanno adorato Morbius dagli esordi nel 1974 per mano di Roy Thomas e Gil Kane sino ad oggi, sia per coloro che, incuriositi dal trailer del film, vogliono approfondire il personaggio!
Un prodotto con un ottimo rapporto qualità/prezzo, come Panini Comics ci ha abituato negli ultimi tempi.
"PUNISHER-SOVIET"
Sceneggiatura di Garth Ennis, disegni di Jacen Burrows, copertina di Paolo Rivera, edito in Italia da Panini Comics Italia
. Era molto atteso questo nuovo volume di Panini Marvel Italia
per il ritorno di Garth Ennis alle redini del Punitore, personaggio che scrive ormai da 17 anni e che non sembra sentire stanca, anzi, ogni nuova storia fa respirare aria fresca, risulta avvincente e mai noiosa o ripetitiva. Da "Bentornato Frank" ad oggi ne è passata di acqua sotto i ponti, e questo nuovo capitolo si colloca perfettamente nell'attuale situazione sociopolitica americana, puntando ancora una volta i suoi riflettori su temi bellici.
A dispetto di quello che potrebbe farci pensare la copertina infatti, la storia vede il Punitore invischiato in un piano orchestrato da qualcuno come lui, un ex soldato russo in cerca di vendetta contro un criminale traditore, sullo sfondo della Guerra in Afghanistan.
Un personaggio, questo, col quale Frank Castle stringerà inaspettatamente amicizia stringendo un patto solidale tra ex militari.
Garth Ennis sa come scrivere di guerra poco ma sicuro, ci fa immedesimare nei pensieri del coprotagonista Valery Stepanovich e tifare per lui.
C'è spazio anche per le consuete scene sanguinolente tipiche del Punitore di Ennis, rese ottimamente a livello grafico dai disegni di
Jacen Burrows.
A tal proposito, il tratto dell'artista ben si inserisce nelle atmosfere della serie di The Punisher, realistiche e fluide al punto giusto, ricordando un poco anche gli stili di Tony Moore e Giuseppe Camuncoli.
Nel complesso una lettura di grande intrattenimento, in un classico volume della serie Marvel
Collection con un buon rapporto qualità/prezzo. Questo è il Punitore che ci meritiamo di leggere (senza nulla togliere alla parentesi lavorativa di Greg Rucka).
"WOLVERINE #3"
Sceneggiatura di Marc Guggenheim, disegni e copertina di Dave Wilkins, edito in Italia da Panini Comics Italia
. Davvero una lettura di puro intrattenimento questo albo di Panini Marvel Italia
che vede, nella più classica delle formule, il team up tra Wolverine
e Blade alle prese con una minaccia vampiresca che unisce il meglio delle caratteristiche delle storie dei due personaggi. Un albo molto atteso, autoconclusivo e oro puro per i fans di genere.
Sarò sincero, è una delle migliori storie moderne di Blade mai lette, d'altronde Marc Guggenheim è un signor sceneggiatore sia in ambito fumettistico (vi ricordate la sua bellissima run su Wolverine?) e televisivo (l'autore è infatti una delle menti brillanti dell'Arrowverse della DC Comics).
Per certi versi ricorda nella narrazione l'indimenticato "Blade II" di Guillermo Del Toro.
I disegni di Dave Wilkins sono intrisi di realismo pittorico e la sua composizione delle tavole aiuta a trasmettere il senso di movimento, senza mai far pensare ad un fermo immagine.
In un certo senso assistiamo, in termini visivi, alla fusione tra la Nona e la Settima Arte.
Davvero un albo consigliato in questa stagione estiva per trascorrere del tempo spensierato.
Bonus, a fine albo trovate due variant cover realizzate dagli artisti italiani Gabriele Dell'Otto e Matteo Scalera.
"THOR N.1"
Sceneggiatura di Donny Cates, disegni di Nic Klein, copertina di Matteo Scalera & Moreno Dinisio, edito in Italia da Panini Comics Italia
. Con un paio di mesi di ritardo, ahimé il tempo a disposizione delle letture è quello che è, ho letto il nuovo starting point, targato Panini Marvel Italia
, dedicato a Thor
. Odino è morto, lunga vita a Thor nuovo re di Asgard!
Per un attimo mi è sembrato di essere tornato indietro nel tempo quando, durante il lungo ciclo di Dan Jurgens, Odino era morto e Thor, divenuto Signore di Asgard, si ritirava rattristato sul trono della città dorata e acquisiva la cosiddetta Forza di Odino che gli conferiva una potenza notevole.
La qualità del racconto di questo primo albo sceneggiato da Donny Cates è a dir poco sublime, non fa rimpiangere i precedenti scrittori della serie e dimostra, anche in questo caso, una grande conoscenza e passione per i personaggi dell'universo Marvel.
Secondo me Cates potrebbe divenire uno di quei demiurghi (e già se vogliamo in parte lo è) al pari di Bendis, Millar e Morrison.
Nel breve dialogo tra Thor e Loki si rivede il rapporto tra Odino e il fratello Serpente, il peso del trono è tangibile tanto nella gestualità del tonante quanto nei suoi pensieri e nelle sue parole.
L'arrivo improvviso di Galactus, però, scuote apparentemente le acque e ciò che ne consegue potrebbe segnare per sempre la figura del Dio del Tuono.
Quanta felicità e tragedia in un solo albo, che scuotimento del sense of wonder per il lettore.
I disegni di Nic Klein richiamano ad un realismo tangibile, simile per certi versi al tratto artistico di Esad Ribic e Doug Braithwaite.
Non c'è una sola tavola o una sola vignetta che non sprizzi epicità norrena!
Ne sono rimasto stregato, non vedo l'ora che esca in formato cartonato per potermelo godere tutto d'un fiato!
La copertina dell'edizione variant che ho acquistato è una vera chicca
Marvel
Made in Italy, realizzata dal mitico
Matteo Scalera
e colorata dallo sfavillante
Moreno Dinisio
.
Una grande copertina d'impatto, epica, dove il disegno e il colore si compenetrano per dar luogo ad una versione del grande ed amato classico dello scontro tra due eroi leggendari.
Uno spettacolo... e ve l'ho detto che si illumina al buio?
"MARVEL'S AVENGERS - LA STRADA VERSO L'A-DAY"
Ogni capitolo ritrae ognuno dei Vendicatori in storie dal sapore classico e costruite su misura, che rispettano e celebrano le figure degli Eroi più potenti della Terra.
Per certi versi ricordano i primi capitoli della serie animata "Avengers-Earth's Mightiest Heroes" dove ogni storia, seppur appartenente all'universo narrativo degli Avengers, si focalizzava sui singoli membri.
I disegni sono fantastici, ogni disegnatore coinvolto è stato messo all'opera su personaggi e storie congeniali al proprio tratto, non saprei davvero dirvi quale è la mia preferita.
Puro intrattenimento questo volume dell'etichetta editoriale Panini Marvel Italia
che farà la gioia tanto dei lettori hardcore quanto dei lettori occasionali che grazie al videogioco o ai film dei Marvel Studios
si sono avvicinati ai personaggi della Marvel
. Il volume dell'edizione italiana è un brossurato di alta qualità cartacea e di stampa, il che spiega il prezzo non molto economico e più vicino, se vogliamo, a quello delle ultime edizioni 100%Marvel.
Nel complesso una bella lettura, se vogliamo perfetta per il clima vacanziero in cui ci troviamo.
"FANTASTICI QUATTRO - SOLE CHE NASCE, SOLE CHE MUORE"
Sceneggiatura di Peter David, disegni di Francesco Giuseppe Manna, edito in Italia da Panini Comics Italia.
Che lettura scanzonata questo volume brossurato di Panini Marvel Italia, ricorda molto gli speciali estivi di diversi anni fa, all'epoca de Il Ritorno degli Eroi, albi che ho tuttora nel cuore e che mi hanno fatto trascorrere lieti momenti di lettura.
La storia è suddivisa su tre capitoli ed introduce un nuovo personaggio cosmico, Prah'd'gul (Prodigo per gli amici terrestri) che se la vede nella prima storia con i Fantastici Quattro, Ka-Zar e Shanna.
David prima contestualizza con una sola battuta i recenti fatti del crossover tra X-Men e F4 e poi ci riporta nella Terra Selvaggia.
Quanta passione per queste due famiglie trasuda dalle pagine, lo sceneggiatore dimostra che sarebbe tutt'oggi un abile tessitore di trame del quartetto e della famiglia Plunder.
Quanto mi mancavano Ka-Zar e Shanna!
La seconda storia è un lungo flashback dove Prodigo se la vede con Silver Surfer e Galactus.
La terza storia chiude il cerchio della presentazione di Prodigo ai lettori, mettendolo in scontro con i Guardiani della Galassia e il suo stesso pianeta natale.
Qui a farla da padrone è l'azione, sebbene si tratti dell'ennesimo scontro tra un campione metaumano e il Distruttore di Mondi, è scritto con tale pathos e fervore da sembrare una novità.
Il personaggio poi, per le sue caratteristiche, si presta moltissimo a questo tipo di confronti.
Qui Peter David rispolvera un lato più scanzonato, tipico di quel ciclo di storie dedicate a Genis Vell e Rick Jones che l'ha nuovamente fatto passare alla storia nei primi anni 2000.
Per non parlare di come, attraverso le espressioni del viso dei personaggi, riesca a rendere alla perfezione le emozioni e a farci empatizzare con loro.
Che dire, ritrovare ai testi uno sceneggiatore veterano così in splendida forma è bellissimo, in grado come non mai di mixare avventura, azione e commedia.
La storia poi funziona molto bene anche grazie al tratto artistico del disegnatore Francesco Manna, dal tratto fresco, dinamico, che ricorda una via di mezzo tra Chriscross e il miglior Pacheco del passato.
La composizione della tavola è in diversi casi stratosferica e davvero funzionale al ritmo narrativo della storia.
Una gran bella lettura, dal sapore estivo, perfetta per chi si trova in ferie ed ama il disegno Marvel Made in Italy!