"IO SONO MORBIUS"
Sceneggiature di Stan Lee, Roy Thomas, Steve Gerber, Don McGregor, Bill Mantlo, Howard Mackie, Brendan Cahill, Kevin Grevioux, Fred Van Lente, Fennis Hopeless, Dan Slott, Chris Yost e Joe Keatinge, disegni di Gil Kane, Pablo Marcos, Rick Buckler, Arv Jones, Dick Giordano, Sal Buscema, Chic Stone, Romita Jr., Mike Dringenberg, Michael Gaydos, Clayton Henry, Joe Quinones, Juan Doe, Matthew Clark, Valentine De Landro e Marco Checchetto, copertina di Kyle Hotz, edito in Italia da Panini Comics.
Un viaggio in 40 anni di storia editoriale del tragico personaggio conosciuto come Morbius, il Vampiro Vivente, forse uno dei personaggi meno conosciuti ma più tragici presentati dalla Marvel di Stan Lee (la paternità viene invece attribuita a Roy Thomas, autore molto legato alle tematiche vampiresche e uno dei più prolifici degli Anni 60 - 70) .
Dalle origini di ieri ritratte dalla leggenda di Gil Kane fino ad una rivisitazione umanista moderna per mano delle visioni di Matthew Clark e Marco Checchetto, dalle lotte con gli eroi di New York scatenate dalla sua insaziabile sete di sangue al suo posto tra la cosiddetta Legione dei Mostri, Michael Morbius si mostra in tutta la sua essenza di antieroe, sempre sul filo dei rasoio della presa di coscienza tra ciò che è bene e ciò che è peccato nella concezione cattolica del termine.
Che personaggio emblematico, condannato dalla sua malattia e dalla sua mente a divenire una creatura vampiresca ed instabile.
Se vogliamo non è troppo differente da un altro personaggio sempre legato a Spider-Man, Curt Connors aka Lizard.
C'è spazio in queste storie per omaggiare il mito mostruoso del vampiro, dalla concezione filo Monsterverse della Universal Pictures nello scontro tra Morbius e la Cosa che rimanda ad un match tra un vampiro e un golem coi toni colorati e scanzonati degli Anni 70, all'influenza di Anne Rice, arrivando persino a strizzare l'occhio, con una battutina, a Twilight sulle pagine di Amazing Spider-Man 622.
Ma non è tutto, come i fumetti Marvel ci hanno insegnato, tra le storie presenti nel volume ce ne è una strettamente legata alla realtà, in particolare alla malattia tristemente degenerativa conosciuta come Sla.
È un momento toccante quando nelle pagine di Spider-Man Family #5 di Kevin Grevioux e Clayton Henry il tipico sense of wonder dei fumetti supereroici cede il passo in maniera impattante alla realtà, mostrando la sofferenza a cui la malattia di Lou Geheig sottopone chi ne è afflitto.
E non finisce qui perché in un'altra storia, Legion of Monsters: Morbius the Living Vampire del 2007, viene ritratta la scioccante cornice della tossicodipendenza, con Morbius triste spettatore della morte per overdose di una ragazza.
La tragedia della formula superumani con superproblemi permea l'intero volume.
A livello visivo è un ricco catalogo artistico tra Pop Art, Astrattismo, Surrealismo, Impressionismo, è talmente variegato da accontentare anche i palati più raffinati.
Ci troviamo di fronte ad una delle rare pubblicazioni che mostra una miscellanea di correnti artistiche così differenti tra loro, un fattore che ne sottolinea ancor più il legame tra Fumetto e Arte intesa in senso lato.
L'edizione proposta da Panini Comics è quella di un corposo volume cartonato, con un buon rapporto qualità/prezzo, 25€ di prezzo di copertina per 320 pagine a colori in questa confezione sono un per me un buon spendere.
Potete trovare il fumetto in libreria e in fumetteria oppure richiederlo in prestito alla vostra biblioteca civica di riferimento.
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"INVISIBILE"
Sceneggiatura, disegni e colori di Brenna Thummler, edito in Italia da Editrice Il Castoro.
Una bella e delicata storia intimista sullo stato dell'accettazione del lutto e sulla problematica adolescenziale relativa alle "W Questions".
Ci troviamo di fronte a due viaggi, quello della protagonista umana Marjorie, una adolescente che si è sobbarcata il peso dell'equilibrio famigliare e dei sogni e delle speranze della madre morta di recente, e quello di Wendell, un fantasmino che non riesce ancora a venire a patti col proprio trapasso.
Marjorie deve vedersela con un ambiente scolastico parecchio avverso, una clientela che da per scontato il suo lavoro, un antipatico ed impertinente opportunista e il padre in depressione, è talmente obnubilata da ciò che le accade da risultare a tratti invisibile, sebbene non per tutti.
Wendell è un ragazzino fantasma, ancora troppo legato ai viventi per potersi uniformare alla società dei fantasmi, se non fosse per il lenzuolo che lo ricopre, sarebbe anche lui invisibile.
Le strade dei due si incrociano in modo per nulla idilliaco all'inizio, ma poi si crea qualcosa, nasce un'alchemica amicizia che permetterà ad entrambi di venire a patti con quanto accaduto e imboccare assieme una nuova via.
È una graphic novel (così potremmo etichettare commercialmente l'opera) che cela emozioni forti, che si scrolla di dosso le sfumature di angosce e terrore.
I tormenti di Marjorie la fanno apparire quasi totalmente passiva, senza alcuna opera di eviscerazione, la rappresentazione di Wendell è quella più prettamente fanciullesca priva di quelle estensioni alla Ghostbusters o della forma umanoide di Casper.
A tal proposito, al lettore più attento non potrà sfuggire una certa somiglianza, nel contesto del rapporto tra Marjorie e Wendell, col film "Casper" di Brad Silberling del 1995.
Persino per quanto riguarda la questione paterna o i problemi coi compagni di classe ci sono delle analogie.
Tra le differenze però mi preme di sottolineare la pesantezza del lutto che permea l'intero racconto di Thummler.
C'è una morale chiara a fine storia, il venire necessariamente a parti col lutto, trovando la forza per uscirne ed andare avanti, la vita deve continuare anche per chi non c'è più.
Potrei dire che ci sono tutti gli estremi per considerarla una favola moderna.
Dal punto di vista artistico, il tratto dell'autrice ricorda molto quella corrente a cui appartengono Capitan Artiglio, Charles Burns e Faith Erin Hicks con personaggi e scenografie ben delineati, un tratto al contempo semplice ma ben curato nei minimi dettagli, esaltato da una tavolozza colore di tinte unite pallide.
Le tavole sono di facile lettura e ci sono momenti dove è un vero piacere, quasi un divertimento, ricercare e godersi ogni dettaglio illustrativo presente nelle vignette.
Il disegno di Thummler trascina l'occhio e la mente del lettore in quel contesto, facendoglielo quasi vivere sulla propria pelle.
Al di là della splendida resa attoriale dei personaggi umani, in particolare di Marjorie con la quale si crea subito empatia, è veramente encomiabile la comunicazione visiva dei fantasmi, far recitare dei lenzuoli bianchi con occhi neri non è sicuramente semplice.
L'edizione proposta dall'editore italiano è quella di un corposo brossurato con un buon rapporto qualità/prezzo (costo di copertina 15,50€ per 240 pagine).
Lettura caldamente consigliata, una delle più interessanti di questo inizio 2021.
Potete trovare o recuperare il fumetto in libreria, nelle migliori fumetterie e sul sito dell'editore al link: https://editriceilcastoro.it/libri/invisibile/
Oppure potete richiederlo in prestito alla vostra biblioteca civica di riferimento.
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"DISNEY DE LUXE - PK TUBE"
Sceneggiature di Alessandro Sisti, disegni di Alberto Lavoradori, colori di Max Monteduro, edito in Italia da Panini Comics.
Un volume che raccoglie racconti brevi, celebrativi, pubblicati la prima volta sul settimanale TOPOLINO per i 20 anni di PK, scritti magistralmente da Alessandro Sisti.
Pura soap opera, così appaiono queste storie di PK TUBE, collegate tra loro da una sottile sottotrama.
L'intelligenza artificiale UNO, Angus Fangus, Camera 9, Everett Ducklair, Lyla, persino lo stesso PK, sono i protagonisti indiscussi di queste storie, personaggi straordinari, che trasudano di umanità, trascinati da un turbine alchemico impareggiabile.
Le scenografie, le situazioni ritratte sono quelle tipiche della prima serie, in una Paperopoli molto più metropolitana, più tecnologica rispetto alla cornice idilliaca cittadina pre Anni 90.
C'è frenesia, c'è ritmo, c'è equilibrio tra le pedine della scacchiera, tutto scorre piacevolmente con canovacci narrativi semplici ma coinvolgenti.
Se all'apparenza potrebbe sembrare un volume solo per fans duri e puri, Pkers come ci amiamo definire, in realtà risulta una lettura apprezzabile anche al neofita, ponendo semi di curiosità che inducono al recupero della serie.
I disegni sono firmati da Alberto Lavoradori, lo storico disegnatore del primo numero di "PaperiniK New Adventures" o di "PK Giant" se possedete la ristampa.
Senza dubbio il tratto di Lavoradori spicca per la sua sperimentabilità, una fusione del dictat umoristico con uno stile autoriale underground.
Rompe gli schemi con il proprio stile artistico e le tavole, con quella verve tipica della serie originale.
Se leggi PK devi prepararti l'imprevedibile e la visione disneyana di Lavoradori è davvero qualcosa di fuori dai ranghi, forse più apprezzabile da chi è avvezzo al fumetto americano rispetto a chi in mente lo stile accademico di casa Disney.
Ci sono ombre, tratteggi che rendono il disegno talmente dinamico da bucare i confini della carta.
Ad infondere la magia suprema c'è il mastro colorista Max Monteduro che riporta in queste pagine le tavolozze di colore e le sfumature tipiche delle origini, distinte rispetto al lavoro eseguito nei racconti degli ultimi anni della cosiddetta "New Era" narrativa.
Sinceramente non riesco a vedere altro colorista per le opere disneyane di Lavoradori, riesce ad infondere una forza nelle opere del disegnatore infondendo loro una tridimensionalità eccelsa.
Nel complesso una meravigliosa rilettura, in un cartonato oversized che fa meglio apprezzare il lato artistico delle storie e che ti abbraccia nella lettura.
La qualità del prodotto è indiscutibile, forse la linea "De Luxe" è una di quelle di maggior pregio del catalogo Panini Disney.
Il rapporto qualità/prezzo è più che buono 68 pagine a colori, cartonato dimensione oversized, inserti speciali oltre al fumetto, per un prezzo di 12,90€.
Potete trovare il fumetto in libreria e in fumetteria oppure richiederlo in prestito alla vostra biblioteca civica di riferimento.
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"JOKER - SPECIALE 80°ANNIVERSARIO"
Sceneggiature di Scott Snyder, James Tynion IV, Gary Whitta, Greg Miller, Denny O'Neil, Peter J. Tomasi, Paul Dini, Tom Taylor, Eduardo Medeiros, Rafael Albuquerque, Tony S. Daniel e Brian Azzarello, disegni di Jock, Mikel Janín, Dan Mora, José Luis Garcia-López, Simone Bianchi, Riley Rossmo, Eduardo Risso, Rafael Albuquerque, Tony S. Daniel e Lee Bermejo, copertina di Jim Lee, edito in Italia da Panini Comics.
Joker, il principe del crimine di Gotham City, un personaggio così affascinante da rivaleggiare per importanza proprio con Batman, taglia il traguardo di 80 anni di storia editoriale e, per l'occasione, viene celebrato con una pubblicazione speciale.
All'interno del prestigioso volume cartonato troviamo ben 10 storie atte a glorificare questa icona assoluta, incentrate sui vari aspetti del personaggio.
Il Joker è un incubo che segna mentalmente e fisicamente le proprie vittime, incapaci di riprendersi dai suoi atti di violenza.
Il Joker è attrazione caotica, un magnete per chi si sente diverso e non appartenente alla società in cui vive, per chi è stanco di seguire l'ordine schematico delle cose.
Il Joker è un signor nessuno senza la sua vittima preferita, Batman.
Si dice che un eroe sia delineato dalla propria nemesi, ma è anche vero il contrario.
Il Joker è un clown che trascende il limite dello scherzo.
Il Joker è un demonio che alberga nell'oscurità, un malvagio inarrestabile, incapace di arrendersi.
Il Joker è un folle che ha nel proprio cuore spazio solo per una persona Batman.
Non ci sono scagnozzi, Harley Quinn o Punchline che tengano, nelle mie del principe del crimine ci sarà sempre e soltanto il cavaliere oscuro.
Il Joker è un agente del caos in grado di piegare la realtà al proprio volere, disposto a liberarti dalle tue oppressioni ad un prezzo che non saprai mai pagare.
Il Joker è un piegatore di eroi, è la tempesta che oscura il sole, un uragano che ti travolge e dal quale non saprai se troverai scampo.
Il Joker è caotico equilibrio nella follia.
Il Joker è questo e molto altro nelle storie contenute nell'albo, tutte diverse, collegate tra loro come una montagna russa dell'imprevidibilità che passa per diversi checkpoint.
C'è spazio per la modernità, con l'introduzione di Punchline, c'è spazio per il classico, c'è spazio per la follia ritratta sotto diverse forme.
Ogni disegnatore coinvolto in questo speciale è di per sé significativo, ma in particolare Dan Mora, José Luis Garcia-López e Simone Bianchi sono i tre che lasciano maggiormente il segno.
Il primo rispecchia la ricercatezza della modernità, il secondo la bellezza camp di un classico e il terzo è pura forza rinascimentale.
Nel complesso quindi una bella lettura celebrativa, in un gran bel volume di pregio, curato in qualità materiale e contenuti, con un buon rapporto qualità/prezzo, con un prezzo di copertina di 18€ per 120 pagine a colori.
Potete trovare il fumetto in libreria, fumetteria oppure chiederlo in prestito alla vostra biblioteca civica di riferimento.
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"CARAVAGGIO E LA RAGAZZA"
Sceneggiatura di Nadia Terranova, disegni e copertina di Lelio Bonaccorso, edito da Feltrinelli Comics .
Un'opera, a tratti biografica, del periodo messinese del celebre pittore Michelangelo Merisi, dai più conosciuto come Il Caravaggio.
È un racconto di eviscerazione di stati d'animo, di contaminazione ambientale, dove il Merisi è scritto e ritratto esattamente come l'immaginario collettivo lo ha fissato nel tempo.
Così umano, così passionale, con un lato trascendentale quando si tratta di un'opera d'arte.
Viene dichiarata la vera visione del dipingere per un pittore del suo calibro, che va oltre il titolo e l'apparenza della commissione in sé.
L'arte per il Merisi si incrocia con la filosofia, con la quotidianità, con la psicologia, su un piano più umano e concreto che concettuale ed astrale.
La pittura in sé diventa una lente deformante per osservare e narrare di persone e situazioni.
È decisamente affascinante come il clima e lo scenario di Messina influiscano fortemente su Caravaggio, posto in quest'opera con deriva di fantasia come possibile insegnante di pittura.
A dar corpo alla storia i disegni di Lelio Bonaccorso, qui animati da una vena filo fumetto umoristico che influisce positivamente sulla strutturazione realistica della storia.
Bonaccorso riesce sia a rendere vivi i personaggi, sia a trasportare il lettore nella Messina del 1600 restituendone un fascino che non ha nulla da invidiare alla Venezia delle Repubbliche Marinare.
Bonaccorso coglie appieno il sentimento e l'emotività dei personaggi nel testo di Terranova e ce li restituisce come se fossero delle persone reali.
Il personaggio di Isabella Martines, personaggio inventato ma funzionale alla narrazione, rappresenta lo specchio delle condizioni a cui la donna era costretta in quel contesto storico.
Bonaccorso riesce a rendere alla perfezione la tempesta sentimentale ed emotiva del personaggio, con una forza non così dissimile nelle intenzioni da quella del Caravaggio stesso con le proprie opere (seppur con le dovute differenze artistiche e stilistiche).
Le tavole appaiono di facile leggibilità e scorrono all'occhio del lettore con un ritmo sostenuto, soffermandosi il giusto esclusivamente nei punti in cui lo stupore deve colpire protagonisti e lettore.
Pensiamo ad esempio allo splendore del brillamento lunare notturno o alla pesca del pesce spada, che ti lasciano a bocca aperta.
Nel complesso quindi una bella lettura, un'opera che, commercialmente parlando, potremmo etichettare come graphic novel, senza dubbio una delle uscite fumettistiche più interessanti di questo inizio 2021 per il pubblico della libreria di varia.
L'edizione proposta da Feltrinelli Comics è quella di un volumetto brossurato di 96 pagine a colori, con un prezzo di copertina di 16 euro.
Potete trovare il fumetto in libreria, nelle migliori fumetterie o chiederlo in prestito presso la vostra biblioteca civica di riferimento.
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"FALCON & WINTER SOLDIER"
Sceneggiatura di Derek Landy, disegni di Federico Vicentini, copertina di Dan Mora, edito in Italia da Panini Comics.
È un'accoppiata insolita quella che vede per protagonisti di questa avventura Sam Wilson e Bucky Barnes, due personaggi tanto differenti quanto simili.
Entrambi vivono nel presente ma hanno origini in epoche differenti.
Sam Wilson è figlio della dura lotta per i pari diritti degli afroamericani, Bucky Barnes è il figlio di due guerre.
Sam è stato segnato nella propria origine supereroica dal Teschio Rosso, mentre Bucky è stato forgiato nell'aspra lotta al nazismo e dalle menti più contorte figlie sia di al movimento sia della Guerra Fredda.
Entrambi però sono stati scelti per portare, in anni differenti, il peso dello scudo e del simbolo di Steve Rogers, Capitan America.
Il Cap di Bucky è quello nato durante la cosiddetta Guerra al Terrore ed ha avuto come spalla la Vedova Nera, una spia prima che un membro degli Avengers, mentre il Cap di Falcon è nato in anni recenti ed ha avuto un senso di eredità molto più vincolante e pesante, anche in termini di significato.
"Falcon & Winter Soldier", nata sicuramente sulla scia dell'annuncio dell'omonima serie televisiva dei Marvel Studios, è un racconto di due persone che pensano di conoscersi ma che il destino porterà ad unirsi come partners d'azione per la prima vera volta.
È un continuo confronto di idee, di punti di vista, di strategie e per certi versi riporta alla mente il primo storico celebre duo a stelle e strisce, Capitan America e Bucky.
L'alchimia tra i due protagonisti si fa sempre più forte di capitolo in capitolo, regalandoci un'avventura a metà tra puro fan service e action spy story.
Un mistero legato alla lotta intestina per i vertici dell'Usura, porta Falcon e il Soldato d'Inverno in un viaggio attraverso l'America contemporanea, sulla scia dell'eredità filosofica di Steve Rogers.
È un fumetto incredibilmente adatto ad un pubblico di vasto genere, una intrattenitiva strizzatina d'occhio ai fans dell'Universo Cinematografico Marvel e una dichiarazione di amore ai fans di Capitan America stesso.
I disegni di Federico Vicentini sono moderni e dinamici, intrisi di pura azione, il suo tratto rappresenta una sintesi visiva ricercata dai giovani lettori di oggi al pari ad esempio di Dan Mora (sua l'avvincente copertina del volume), Eleonora Carlini o Daniele Di Nicuolo.
L'artista riesce a rendere plastici i personaggi, a farli recitare con sentite posture anatomiche ed espressioni facciali potentemente comunicative.
Le sue tavole sono ricchissime di dettagli essenziali, dalla scenografia ai costumi.
A tal proposito, il suo design e il suo ritrarre la nuova Madame Hydra Suprema sicuramente ispirerà numerose cosplayers, il personaggio è davvero una bomba!
Sia Bucky che Falcon vengono ritratti in momenti di gloria e momenti no, le vicissitudini narrate in questo fumetto ben rendono l'idea Marvel classica del supereroe con superproblemi.
Modernità e classico si sposano alla perfezione, i villains sono ben calibrati sugli eroi della storia e, a parte un vero classico che ha sempre il suo fascino, le new entry son davvero appetitose.
Nel complesso quindi, una bella lettura di puro intrattenimento, una storia di azione, patriottismo e di ricerca della propria strada.
Un volume moderno veramente consigliato e sicuramente potrà trascinare nuovi potenziali lettori.
L'edizione proposta da Panini Comics è quella di un formato che adoro, un volume cartonato della linea Marvel Collection, con una qualità di carta e stampa davvero prestigiosa, per un buon rapporto qualità/prezzo (16€ per 112 pagine).
Potete trovare il fumetto in libreria e in fumetteria, oppure richiederlo in prestito alla vostra biblioteca civica di riferimento.
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"JOKER - IL SORRISO CHE UCCIDE"
Sceneggiatura di Jeff Lemire, disegni di Andrea Sorrentino, colori di Jordie Bellaire, edito in Italia da Panini Comics.
Un viaggio, si tratta essenzialmente di un duplice viaggio nella psiche del Joker e del suo medico curante, due menti all'apparenza incredibilmente differenti, in realtà molto affini tra loro.
Quella caotica del principe del crimine prevale e contamina quella del medico psichiatra che l'ha in cura mostrando, attraverso l'uso di una lente sensoriale e visiva disorientante, un modus vivendi totalmente differente dalla realtà quotidiana.
La figura di Joker viene nuovamente messa in dubbio in questa pubblicazione dalla peculiarità introspettiva e riflessiva.
Può Joker non essere quella mina vagante criminale che tutti temono, bensì un liberatore rivoluzionario?
È interessante vedere come tutt'oggi la figura del principe del crimine di Gotham City risulti fresca, con un proprio charme e con moltissimo da raccontare.
Per la cronaca stiamo parlando di un personaggio con 80 anni di vita editoriale alle spalle che vanta decine di interpretazioni narrative e attoriali!
Jeff Lemire riesce a mettere assieme un racconto al contempo semplice ed intrigante, un thriller psicologico lineare, uno scontro di forze di volontà, dove l'uomo pipistrello appare pochissimo ed è forse un bene che per una volta non venga trattato il dualismo tra Batman e Joker.
Ai disegni troviamo l'artista italiano Andrea Sorrentino, in perfetta forma artistica, con un tratto realistico lineare senza troppi fronzoli ma comunque ben curato.
Mi ricorda molto la corrente visiva di Jae Lee, un modo di rappresentare visivamente i personaggi, cogliendone appieno la sintesi psicologica, la fragilità fisica e mentale e la forza del proprio io interiore.
La capacità artistica di Sorrentino non si ferma alla sola rappresentazione figurativa impattante, ma coglie appieno le capacità recitative delle anatomie del corpo e delle smorfie del viso.
La tavola diviene quindi un palcoscenico facilmente leggibile, su cui far muovere i personaggi alla stregua di attori, con un tocco di luci eccezionale dettato dai colori di Jordie Bellaire.
Non è la prima opera dove Bellaire trasforma il colore da semplice virgola di compimento ad elemento narrativo egualmente funzionale in parallelo a testo e immagini.
Che meraviglia l'alternarsi di colori e sfumature chiaroscure!
Nel complesso un bel lavoro, una bella miniserie dai toni maturi, inserita dal lettore nel contesto della produzione sperimentale extracontinuity "DC Black Label".
Per certi versi è tra le opere contemporanee DC Comics che più si avvicina al contesto contenutistico della fu etichetta Vertigo Comics.
Ad esempio, il passaggio tra la realtà in cui il Joker è detenuto e la realtà favoleggiante, ci ricorda tantissimo l'aspetto crudo iniziale delle favole, racconti non idilliaci ma che devono preparare i giovani lettori alla vita adulta.
Nel complesso una bellissima lettura, consigliata, poco commerciale popolare e più di nicchia.
L'edizione proposta da Panini Comics è quella di tre albi brossurati oversized, proprio come quella originale americana.
La differenza consta nella carta usata dall'editore modenese, veramente prestigiosa.
L'albo ha un costo di copertina di 5,90€, un filo caro se vogliamo per le pagine contenute, il rapporto qualità/prezzo viene mantenuto a ben guardare per la peculiarità di un mercato più di nicchia a cui è indirizzata la pubblicazione, ma questo è un mio modo di vedere la cosa.
Potete recuperare e trovare la miniserie in fumetteria.
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"DC LIBRARY: BATMAN L'OSCURO PRINCIPE AZZURRO"
Soggetto, sceneggiatura, disegni, colori e copertina di Enrico Marini, edito in Italia da Panini Comics.
Un vero gioiello, è questo quello che ho pensato mentre leggevo questa attesa e prestigiosa ristampa dell'opera di Enrico Marini.
L'autore non solo ha dimostrato di conoscere ed amare la mitologia del Cavaliere Oscuro, ma ha anche dimostrato di poter portare a termine un progetto che difficilmente in America è permesso fare.
Sto parlando di un autore straniero unico (storia e disegni) che scrive ed anima la storia di un'icona dell'olimpo supereroico americano.
Marina fa un lavoro egregio sotto diversi punti di vista.
Dal punto di vista della scenografia, la sua Gotham City è idilliaca, non dissimile da una miscela tra quella gotica burtoniana e quella realistico urbana nolaniana.
La batcaverna è visivamente potente!
Dal punto di vista del supereroe riesce a rendere affascinante sia Batman che Bruce Wayne, cogliendo quelle sfumature tipiche della dottrina di Paul Dini dove, seppure si tratti di due facce della stessa moneta, c'è un sottile strato di separazione tra le due facciate.
Sempre di Batman coglie appieno sia il lato puramente supereroico sia il lato da detective, spingendo contemporaneamente il personaggio e il lettore in una indagine imprevedibile.
Dal punto di vista del cattivo della storia, la scelta di Marini è stata classica ma non scontata, ovvero il Joker.
Il principe del crimine di Gotham è reso davvero bene nella sua caotica pazzia, c'è un po' di Cesar Romero, un po' della visione di David Ayer e sicuramente non si può non notare l'ispirazione fornita alla visione del pluripremiato "Joker" di Joaquin Phoenix.
L'autore coglie l'occasione per sottolineare alcuni aspetti introdotti negli ultimi decenni, l'essere una mina vagante in grado di colpire pesantemente persino la propria gang.
E molto affascinante è il rapporto tra il villain e Harley Quinn, qui resa in maniera eccelsa, non solo dal punto di vista visivo ma anche della contaminazione di squilibrio mentale.
Nota di merito per il personaggio di Archie il Clown che, seppur ha pochissimo spazio, ruba subito il cuore al lettore per la sua cinica visione della vita.
Riesce persino a prendere in contropiede e destabilizzare l'irrefrenabile Joker!
Ora, letta così, questa storia con un'ambientazione passata rispetto al settaggio attuale delle storie canoniche, ricorda molto l'approccio di un altro celebre racconto "Batman: Il Figlio del Demone".
Seppur si potrebbe etichettare, commercialmente parlando, come graphic novel, contiene tanti spunti così interessanti, così immersi nella mitologia dell'Uomo Pipistrello, da poter essere tranquillamente ripescata in futuro con un inserimento ufficiale nella continuity narrativa del Cavaliere Oscuro.
Stiamo a vedere, perché questa storia è davvero bella per essere messa lì da parte.
L'edizione proposta da Panini Comics è quella di un solido e prestigioso cartonato della linea DC Library, con un buon rapporto qualità/prezzo, 17€ di prezzo di copertina per 144 pagine di alta resa cartacea e di stampa sono un buon spendere di questi tempi.
Potete trovare il fumetto in libreria, in fumetteria oppure richiederlo in prestito presso la vostra biblioteca civica di riferimento.
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E anche per questa settimana è tutto cari lettori di fumetti!
Ci auguriamo di aver stuzzicato la vostra fame di fumetto con almeno uno dei titoli qui proposti.
Vi ricordiamo che potete seguirci quotidianamente sulla pagina Facebook "Associazione Culturale Bergomix" dove troverete anticipazioni dal mondo della Nona Arte e del Fantastico.
L'appuntamento con le recensioni dei fumetti si rinnova la prossima settimana! A presto!
LO STAFF DI ASSOCIAZIONE CULTURALE BERGOMIX