domenica 6 giugno 2021

FUMETTI: I CONSIGLI DELLA SETTIMANA 23

Carissimi amanti della Nona Arte bentornati alla nostra settimanale rubrica dedicata ai consigli alla lettura di fumetti. Diversamente dalle passate settimane a questo giro troverete meno titoli a causa del tempo e delle energie che abbiamo dovuto dedicare al riuscitissimo evento dal vivo FUORICOMIX 2021.
Rimedieremo la prossima settimana con molti altri titoli, promesso!
Nel frattempo godetevi le recensioni del nostro Presidente, mecenate della Nona Arte nonché esperto di fumetti, che vi proporrà alcune letture interessanti e particolari tra le moltissime che potete trovare sul mercato italiano.
Buona lettura!

"ZAGOR PIÙ N.1" 


Sceneggiature di Moreno "Zagor" BurattiniThomas Pistoia, Tito Faraci, Nicola Venanzetti e Edoardo Röhl, disegni di Stefano Voltolini, Luca Pozza, Luca CordaWalter Venturi, Esposito Bros e Davide Perconti, copertina di Alessandro Piccinelli, edito da Sergio Bonelli Editore.

Ci troviamo di fronte ad un bell'antologico e corposo albo speciale di Zagor - Sergio Bonelli Editore intitolato "Le storie di Molti Occhi".
La pubblicazione è composta da singole storie brevi, fresche nella sceneggiatura, originali e non appesantite dalla continuity narrativa della serie regolare.
A fare da collante tra i diversi racconti troviamo una storia sceneggiata da Burattini con protagonista il personaggio di Molti Occhi, il cui compito è quello di insegnare ai giovanissimi del villaggio Mohawk di Darkwood, tramandando anche miti antichi e contemporanei.
Tra questi ultimi non possono ovviamente mancare le gesta dello Spirito con la Scure, loro amico ed eroico protettore.
Ai disegni di questa narrazione collante troviamo Voltolini, con uno stile registico degno delle migliori serie televisive ed una cura eccelsa alle anatomie, ai costumi e alla scenografia.
I racconti proposti, oltre ad essere rispettosi della visione classica del personaggio, hanno in comune la caratteristica di essere un ottimo punto di partenza per i giovani e neofiti lettori.
La prima storia "Il tesoro di Kiutuky" sceneggiata da Pistoia e disegnata da Pozza e Corda, è un racconto incentrato sull'eroismo insito in ognuno di noi e sulla lotta contro i pregiudizi e l'odio razziale.
Qui Zagor è più un elemento in secondo piano, un personaggio ovviamente necessario allo svolgimento della trama, mentre i protagonisti sono il giovane e solitario Kiutuky e gli adulti del Villaggio Oneida messi sotto pressione dall'irascibile e pompato Maggiore Lancaster.
I disegni di Pozza e Corda sono realistici, efficaci, curati nei minimi dettagli e, per certi versi, appartenenti ad un timbro classico popolare.
La seconda storia "Il Morbo" sceneggiata da Faraci e disegnata da Venturi, è un racconto appartenente al filone degli zombi e presenta una corsa contro il tempo per Zagor per salvare il fidato Cico ed impedire che altri cadano vittima delle diaboliche intenzioni del Dottor Rucker.
Anche qui l'odio razziale da sconfiggere è un tema che fa da sfondo all'intera vicenda.
I disegni di Venturi sono sempre un bel vedere, dinamici e dallo storytelling fluido.
Per certi versi però il timbro usato è più sperimentale del solito, ricorda un po' il suo stile dei primi tempi.
La terza storia "I Guerrieri Fantasma" sceneggiata da Venanzetti e disegnata da Esposito Bros è un racconto appartenente al filone sovrannaturale con una strizzatina d'occhio alla serie Ghost Rider della Marvel.
I peccati del passato tornano a tormentare un gruppo di persone in una locanda della Foresta di Darkwood, bloccato da una insolita pioggia torrenziale.
Tra loro Zagor, anche qui in secondo piano rispetto agli altri personaggi, ma elemento fondamentale per il terzo atto della vicenda.
I disegni, dal tratto realistico, sono spettacolari, dinamici, con una cura ai minimi dettagli.
La quarta storia "La Casa nella Foresta", sceneggiata da Röhl e disegnata da Perconti, appartiene al filone dei racconti dell'orrore, priva però di accenti splatter.
Zagor e Cico, per scampare da una gelida tempesta, si ritrovano improvvisamente in lotta per la loro vita in uno scenario totalmente imprevedibile.
I disegni di Perconti, dallo stile classico e popolare con una cura scenografica ben fatta, trasmettono anche nei momenti di calma un senso di continuo movimento.
Una bella lettura di intrattenimento, all'insegna dell'avventura, che aiuta a staccare la spina.
La copertina di Piccinelli, oltre a presentare una visione iconica di Zagor, ritrae perfettamente la concezione dell'albo.
L'edizione è quella del classico balenottero brossurato in formato bonelliano con un buon rapporto qualità/prezzo di 194 pagine a 6,90€ di prezzo di copertina.
Potete trovare il fumetto in tutte le edicole d'Italia.

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"BONGO" 


Storie e disegni di Tiberio Colantuoni, edito Sbam Comics.

Un nuovo imperdibile volume di Sbam Comics che rispolvera e ripropone, alle generazioni di oggi e al pubblico di ieri, un'icona del fumetto umoristico italiano, "Bongo", personaggio ideato e curato negli anni dall'artista Tiberio Colantuoni, scomparso ormai quattordici anni fa.
Le storie di Bongo sono pura commedia all'italiana, quella con un pizzico di violenza, luoghi comuni e sagacia alla Thomas Milian per intenderci.
Il protagonista è uno scimmione ghiotto di banane, le cui avventure sono incentrate sull' accaparrarsi a scrocco quanti più frutti dell'amor possibili dallo sfortunato e frustrato fruttivendolo Gennariello.
Un duo comico che gioca parecchio sulle sfortune "accidentali" ed impossibili, che ricalca tanto le accoppiate Lino Banfi-Bombolo o ancora Thomas Milian-Bombolo.
Sono racconti che, se proposti per la prima volta oggi, non avrebbero vita facile a causa della forte vena unpolitically correct.
Tuttavia non si può non cadere nella risata facile leggendo le storie di Bongo!
Per gli appassionati del fu fumetto Bianconi, troviamo nel volume anche alcune storie con coprotagonista la cara Nonna Abelarda, uno dei simboli dell'umorismo italiano a fumetti.
A livello artistico il tratto di Colantuoni è tanto semplice quanto efficace e rasente la perfezione.
Come per le opere di Sangalli, si nota uno slancio dinamico, tendente alla verticalità dell'immagine, figlio di quella corrente umoristica che, almeno in Italia, ha contribuito a dar vita a migliaia di racconti fumettistici.
Ogni tavola, dall'immediata leggibilità, scorre via che è un piacere, lo storytelling di una leggenda come Colantuoni è qualcosa di fenomenale.
Una bella lettura, o rilettura se si fa parte della vecchia guardia bianconiana, che riesce tutt'oggi ad essere fresca ed intrattenitiva.
Magari ai lettori più giovani e di primo pelo, potrebbe stonare quell'atmosfera quasi ingenua, oserei dire ai limiti del bucolico, scarica dalla sfrenata ricercatezza moderna.
La cura editoriale del prodotto, il percorso compositivo del menù delle storie, lo sguardo a 360° sull'opera è notevole, segno della grande passione e dell'alta qualità che contraddistingue lo staff di Sbam Comics.
L'edizione proposta è quella di un bel e morbido brossurato dagli interni bianchi e neri, con un eccellente rapporto qualità/prezzo di 160 pagine a 12€ di prezzo di copertina.
Potete trovare il fumetto in libreria, fumetteria oppure richiederlo sul sito dell'editore al link: https://sbamcomics.it/prodotto/bongo-di-tiberio-colantuoni/

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"MARVELS SNAPSHOTS VOL.2" 


Sceneggiature di Howard Chaykin, Barbara Randall Kesel, Saladin Ahmed e Mark Waid, disegni di Howard Chaykin, Staz Johnson, Ryan Kelly e Claire Roe, copertina di Alex Ross, edito in Italia da Panini Comics Italia.

Secondo ed ultimo volume per la serie di racconti autoconclusivi, sotto la cura di Kurt Busiek, dedicata alle storie delle persone che vivono nell'universo Marvel all'ombra delle Meraviglie e delle loro imprese.
Il volume presenta quattro storie ambientate in diversi periodi temporali, dove gli eroi che abbiamo sempre amato fanno semplici cameo, dove il fulcro della vicenda sono le vite di coloro che, più o meno impotenti, subiscono, osservano e fanno i conti con gli avvenimenti delle gesta dei metaumani.
Il primo racconto, scritto e disegnato da un Howard Chaykin ormai stanco è incentrato su due amici e il loro tentativo di farsi strada nel mondo del crimine organizzato di New York dove avere superpoteri, naturali o tecnologici, fa la differenza.
Il secondo racconto è incentrato sulle vite dei New Yorkesi, messe a repentaglio dai continui scontri dei cosiddetti supereroi contro le Forze del Male.
Tra questi viene posto l'accento sulle figure degli agenti di polizia e di medici e paramedici.
Magico l'attimo in cui, nel mezzo di uno scontro degli Avengers, le vite di due persone si toccano nella condivisione del momento dando origine a qualcosa di nuovo.
Terza storia un capitolo inedito della splendida maxisaga di Civil War, che coinvolge persone molto ai margini della società Superman Marvel.
Il giusto e lo sbagliato, un uomo che guarda dei giovani con gli occhi di un padre, elementi che confezionano una storia riflessiva nel pieno rispetto dell'atmosfera dello storico crossover, aggiungendo un piccolo dettaglio relativo ai metaumani minori e allo S.H.I.E.L.D.
Quarta ed ultima storia è un racconto del percorso di un'adolescente e del suo affermarsi come essere umano.
Le classiche "W Questions" la fanno da padrone, come pure il tema della definizione del proprio genere.
Un bel racconto intimista con le figure di Captain Marvel e Ms.Marvel che si rendono essenziali alla sbocciatura della giovine protagonista.
Quattro racconti dove l'umanità delle persone gioca un ruolo chiave, come anche l'emotività.
A livello artistico abbiamo quattro proposte interessanti, sebbene personalmente trovi ormai stanco il tratto di Chaykin, lontano dai fasti di tanti anni fa.
Le tavole, tutte di facile lettura con composizioni sobrie, mostrano un dinamico storytelling e una cura scenografica non da poco.
Imperniate di una sensazione di realismo concreta, le pagine scorrono via piacevolmente e velocemente.
L'edizione proposta da Panini Comics è quella dell'ormai rodato e consolidato formato cartonato vincente della linea Marvel Collection.
Qualità di stampa e consistenza del prodotto sono notevoli, con un discreto rapporto qualità/prezzo per 136 pagine a colori a 17€ di prezzo di copertina.
Potete trovare il fumetto in libreria e in fumetteria oppure richiederlo in prestito presso la vostra biblioteca civica di riferimento qualora l'opera rientri nel piano di acquisizione titoli del sistema bibliotecario urbano/extraurbano.

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"ROBIN - SPECIALE 80°ANNIVERSARIO" 


Contiene dieci storie celebrative realizzate da Marv Wolfman, Tom Grummett, Chuck Dixon, Scott McDaniel, Devin Grayson, Dan Jurgens, Norm Rapmund, Tim Seeley, Tom King, Mikel Janín, Judd Winick, Dustin Nguyen, Adam Beechen, Freddie E. Williams II, James Tynion IV, Javier Fernandez, Amy Wolfram, Damion Scott, Peter J. Tomasi, Jorge Jimenez, Robbie Thompson, Ramon Villalobos, copertina di Jim Lee, edito in Italia da Panini Comics Italia.

"Nessuno vuole essere Robin", così titola una nota canzone del cantante Cesare Cremonini. Eppure il personaggio è da sempre il più longevo dei sidekicks, uno sparring partner che ha avuto ben sei incarnazioni differenti, se contiamo Carrie del futuro distopico della saga milleriana The Dark Knight.
I ragazzini sognano di essere Batman per i suoi fantastici giocattolini e mezzi, ma ancor più sognano di essere Robin, il Ragazzo Meraviglia che da decenni fa da controbilanciamento all'oscurità dell'Uomo Pipistrello, nonché leader di quasi tutte le incarnazioni del team Teen Titans.
Robin è il freno di cui Batman ha sempre avuto bisogno, è la sua ancora di salvezza, ma anche uno dei suoi più grandi punti deboli.
Vi ricorderete tutti della saga "Una Morte in Famiglia" dove Joker, approfittando della crepa nel rapporto tra Batman e Robin, attrae con l'inganno verso morte certa Jason Todd.
Per volere di un sondaggio popolare Bruce non riuscì a salvarlo, perdendolo apparentemente per un po' di tempo.
Una grande tragedia che solo un altro Robin, Tim Drake, riuscì a placare.
Questo volume, edito in occasione degli 80 anni del personaggio, analizza l'importanza della figura di Robin e il peso, nonché le peculiarità, che ogni incarnazione ha rappresentato.
Si parte ovviamente con il primo Robin, Dick Grayson, un esempio per tutti i suoi successori, l'unico che in tutti questi anni abbia saputo andare oltre il manto del ragazzo meraviglia, trovando un proprio equilibrio al di fuori di Gotham e creandosi un alias duraturo.
Dick ha rappresentato tanto per Bruce, tant'è che era chiaro che potesse ambire a ben di più.
Si passa poi al secondo Robin, Jason Todd, dalla personalità meno morbida, plasmato dal lungo sopravvivere in strada tra i vicoli di Gotham.
Jason per Bruce è stato un partner atipico, più testa calda, se vogliamo, rispetto agli altri.
Un personaggio drammatico e condannato a sorte altra già dalla sua prima apparizione.
Come precedentemente raccontato, dopo esser morto per mano del principe del crimine, torna in vita (in realtà si rivela) diversi anni più tardi, ma con sentimenti contrastanti, di delusione e rabbia nei confronti di Batman.
Eppure, sotto quella coltre di frustrazione, Jason ha sempre dimostrato di tenerci al suo vecchio mentore, cosa che si denota in maniera dolce e particolare nella storia presente in questo volume.
Tim Drake è stato il terzo Robin, debuttando come giovane adolescente che ha scoperto l'identità di Batman e Robin.
Ispirato da Dick Grayson si guadagna il manto di Robin, affiancando Batman in un periodo editoriale che va sino ai primi Anni Duemila.
Tra tutti quanti, forse Tim è colui che più si è legato, narrativamente parlando, al manto del Ragazzo Meraviglia.
Subito dopo Dick, ma per pochissimo tempo, è arrivata Stephanie Brown, dapprima Spoiler e poi ragazza meraviglia ma non troppo.
È giunto poi il turno del figlio legittimo di Bruce Wayne e Talia Al Ghul, Damian, addestrato dalla Lega degli Assassini, che in Batman e la Batfamily ha trovato quell'amore che a lungo gli era stato negato.
Damian affianca, e si fa influenzare come Robin, Dick Grayson che aveva temporaneamente assunto (per la seconda volta) il manto di Batman a seguito dell'apparente morte di Bruce Wayne in Crisi Finale.
Damian si è trovato tanto bene con Dick, da non riuscire a trovare un equilibrio col padre una volta che, tornato tra i vivi, riprende i panni del Cavaliere Oscuro.
Il loro rapporto è proprio quello tra padre e figlio, ognuno con visioni e modi differenti per raggiungere il medesimo risultato.
Una cosa è certa dalla lettura del volume, due sono gli elementi costanti nella figura di un Robin.
Il primo è Batman, senza il quale non potrebbe e non avrebbe senso di esistere.
Il secondo è Dick Grayson, il Robin che ce l'ha fatta, il ragazzo speranza che è riuscito a ad uscire dall'ombra del Cavaliere Oscuro.
Il volume evidenzia molto bene questi due fattori, celebrando appieno la figura del ragazzo meraviglia.
Ai disegni troviamo diversi artisti, ognuno eccezionale a modo suo, ognuno dei quali ha avuto modo, nel corso degli anni, di approcciarsi ed immortalare la figura di Robin.
Si va da uno stile classico alla Tom Grummett e Norm Rapmund, ad uno più dinamico come quello di Scott McDaniel, sino all'incrocio deformed umoristico/realistico di Jorge Jimenez.
Le tavole pubblicate nel volume sono il trionfo dell'essenza narrativo visiva della Nona Arte americana, dove storytelling e leggibilità vanno a braccetto, garantendo al lettore un ottimo impatto finale.
L'edizione proposta da Panini Comics, per il mercato italiano, è quella del consolidato volume cartonato oversized, in grado di far apprezzare appieno la bellezza della tavola.
La qualità di stampa e la consistenza sono di pregio, come si confà a queste pubblicazioni celebrative, offrendo al lettore e al collezionista un discreto rapporto qualità/prezzo di 112 pagine a colori a 18€ di prezzo di copertina.
Potete trovare il fumetto in libreria e in fumetteria oppure richiederlo in prestito presso la vostra biblioteca civica di riferimento qualora l'opera rientri nel piano di acquisizione titoli del sistema bibliotecario urbano/extraurbano.

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"TONY STARK - IRON MAN VOL.2" 


Sceneggiatura di Dan Slott, Jeremy Whitley e Jim Zub, disegni di Valerio Schiti e Paolo Villanelli, edito in Italia da Panini Comics Italia.

Prosegue la ristampa del nuovo ciclo di storie del "rinato" Testa di Ferro.
In questo volume giunge al culmine lo scontro con il Controllore, un bel villain, qui reso ottimamente sia dal punto di vista psicologico sia da quello fisico, con quella sua presenza gargantuesca.
La sfida per Tony Stark, tanto fisica quanto intellettuale che psicologica, si fa davvero ardua, tanto da mettere a dura prova i suoi limiti.
C'è drammaticità nella soap del ricco cast di personaggi
Dan Slott pone forte l'accento sui rapporti genitore-figlio, sui rapporti di coppia, così come sulla dignità e il diritto di riconoscimento delle intelligenze artificiali.
Altro elemento importante che viene ripescato dal passato di Iron Man è il cosiddetto demone nella bottiglia, lo spauracchio dell'alcolismo che a distanza di anni continua ad ombreggiare sulla vita di Tony, perfettamente ritratto nella magnifica e tragica illustrazione di copertina realizzata da Alexander Lozano, un artista secondo me eccezionale.
Ho trovato di puro e lieto intrattenimento il mettere in gioco e scombussolare l'attività industriale della Stark Resilient, un po' come avveniva in passato con le diverse industrie Stark, centrandola sulle nuove tecnologie e su un mondo sempre più orientato al digitale.
I disegni di Valerio Schiti e Paolo Villanelli, oltre ad essere simbolo dell'estro artistico Made in Italy su un'icona del Fantastico americano, mostrano un'incredibile capacità di storytelling visiva, una cura tanto al dettaglio scenografico che emotivo dei personaggi.
Quando la storia colpisce al cuore i nostri eroi, scoperchiandone un'intimità talvolta inedita, il tratto di Schiti e Villanelli coglie appieno l'attimo e lo rende perfettamente su carta.
Le tavole, di facile leggibilità, sono permeate da uno spirito iperdinamico che aumenta la scorrevolezza della lettura.
Nel complesso una bella lettura, emotiva e di intrattenimento, rispettosa della figura del personaggio e ben incastonata nel presente.
L'edizione proposta da Panini Comics è sempre quella del formato vincente della linea Marvel Collection, un bel cartonato di pregio con un buon rapporto qualità/prezzo di 136 pagine a 17€ di prezzo di copertina.
Potete trovare il fumetto in libreria e in fumetteria.

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"IL MEGLIO DI BRACCIO DI FERRO" 


Storie realizzate da Alberico Motta (sceneggiatore), Sandro Dossi (disegnatore) e Pierluigi Sangalli (disegnatore), edito da Adriano Salani Editore, a cura di Sbam Comics.

"I'm Popeye the Sailor Man" così esordiva la sigla del cartone animato con protagonista un buffo marinaio, le cui origini risalgono al Gennaio del 1929 sulle pagine della pubblicazione "The Thimble Theater" dalla mente e dalla matita di Elzie Crisler Segar.
Con due braccia ipermuscolose e ghiotto di spinaci, si scontrava spesso e volentieri con il cattivo Bruto, suo rivale per il cuore della bella Olivia.
Una lettura e una visione sempre divertente e formidabile che ci ha accompagnato per poco meno di un secolo nei suoi molteplici adattamenti.
Tra questi immortali, per i veri amanti della Nona Arte, sono state le storie pubblicate dalle fu Edizioni Bianconi, che ebbero un'intuizione formidabile e vincente, realizzate da un team di autori eccezionali, dall'estro narrativo e intrattenitivo apparentemente senza fine.
Lo scomparso Alberico Motta, che noi lettori ricordiamo sempre con grande affetto, l'instancabile ed appassionato Sandro Dossi e lo spumeggiante Pierluigi Sangalli firmarono una serie infinita di storie, le migliori delle quali, apparse per la prima volta tra gli Anni 60 e gli Anni 80, sono riproposte in questo volume che trasuda di amore nei confronti di siffatte opere.
Ben ventidue storie sono ristampate in questo corposo volume, con racconti e personaggi perfettamente inseriti nella società italiana dell'epoca, dove gli spinaci non sono per Braccio di Ferro un deus ex machina, ma solo uno dei tantissimi elementi narrativi di queste avventure fumettistiche.
Bruto appare molto più umanizzato e meno cattivo rispetto alla serie animata tradizionale, Olivia non è necessariamente una donzella in pericolo ma un vero e proprio coprotagonista delle storie, in grado di tenere perfettamente testa da sola a Bruto e a Braccio di Ferro.
E poi ci sono una serie di ulteriori personaggi, alcuni molto noti.
Poldo, ghiottone a tutto tondo, mostra anche un braccino corto non indifferente, Trinchetto ha un nome che è tutto un programma e Pisellino è un vero guastafeste, una piccola canaglia combinaguai, al pari delle prime apparizioni di Qui,Quo,Qua.
Le storie, dall'esito sempre imprevedibile, scorrono piacevolmente, dinamiche e fluide, intrattengono, fanno ridere ed aiutano a rilassarsi e a staccare la spina.
Il tratto di Sangalli tende ad uno slancio iperdinamico e verticale con una linearità molto semplice ma efficace, mentre quello di Dossi sfrutta plastiche e morbide rotondità ed una scenografia ricca e dettagliata.
Nel complesso una meravigliosa operazione nostalgia che presenta un'encomiabile cura editoriale, con schede che accompagnano le diverse sezioni tematiche proposte nel volume e che ripropone alle nuove generazioni, come anche ai fans di vecchia data, racconti che hanno fatto la Storia del fumetto italiano, non solo dal punto di vista umoristico.
L'edizione proposta da Salani e curata da Sbam Comics, è quella di un robusto brossurato, un bel mattoncino dal formato quasi tascabile, con uno straordinario rapporto qualità/prezzo di 372 pagine nel tradizionale bianco e nero a soli 16,90€.
Potete trovare o ordinare il fumetto in libreria e nelle migliori fumetterie.

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E anche per questa settimana lo spazio a nostra disposizione finisce qui!

Ci auguriamo di aver solleticato la vostra voglia di fumetti con alcuni dei nostri suggerimenti.
Nel frattempo rinnoviamo, come nostro solito, l'invito a seguirci sulla pagina Facebook "Associazione Culturale Bergomix", per rimanere aggiornati costantemente sulle novità della nostra associazione, sulle meraviglie del Fumetto e del Fantastico e godervi in anteprima le nostre recensioni.

LO STAFF DI ASSOCIAZIONE CULTURALE BERGOMIX

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