mercoledì 5 ottobre 2022

NUOVI CONSIGLI ALLA LETTURA 08: SINDROME 75

Carissimi lettori di fumetti e formidabili amici di Bergomix, bentornati ancora una volta ad una nuova puntata della vostra rubrica fumettistica preferita.
Grazie alla recensione del nostro Presidente, anche oggi andremo a consigliarvi un buon fumetto da leggere, una vera e propria graphic novel ambientata in una Milano molto simile ma con un background totalmente differente dalla metropoli che conosciamo.

"SINDROME 75"




Editore: Excalibur per la collana RaccontaMI
Sceneggiatura: Francesco G. Lugli e Gian Luca Margheriti
Disegni e colori: Alberto Locatelli, Antonello Catalano e Elena Cesana
Copertina: Alberto Locatelli
Formato cartonato, 160 pagine a colori, prezzo di copertina 24,00 Euro.

"Sindrome 75" è un fumetto che non ti aspetti, una vera e propria graphic novel che riesce ad unire il gusto fantascientifico e steampunk d'azione tipico del fumetto occidentale, alla narrazione esplosiva tipica del fumetto italiano, con una piccola deriva filo nipponica.
L'idea di base è uno di quei classici che non si batte, un cigno nero che scombussola lo status quo ordinario, in questo caso prende la città di Milano nel cuore degli Anni 70, isolandola dal continuum spazio temporale e temprandola, assieme ai suoi cittadini, in una continua lotta contro abominevoli mostri.
Ed è qui, tra le vie ed i misteri di Milano, che fa la comparsa un gruppo di persone dalle doti straordinarie, le cui vite sono unite dall'intreccio del Fato e che si ritrovano, volenti o nolenti, a coprire un ruolo specifico e fondamentale nel giorno della resa dei conti di questa interminabile battaglia tra le forze del Bene e quelle del Male.
Scienza, Fantascienza e Magia si fondono perfettamente tra di loro, andando a comporre un unico grande mosaico narrativo dove il nutrito cast di personaggi riesce a muoversi alla perfezione.
Seguendo quel filone narrativo a cui appartengono opere come "Oblivion Song", "Akira" e in parte il primo "Hellboy", il lettore viene catapultato in un mondo in parte simile al nostro ma con forti accenti di surrealismo post apocalittico, dove incontriamo personaggi molto particolareggiati, ognuno con una propria specifica visiva e comportamentale e con cui si può facilmente provare empatia.
L'occhio più attento noterà come rispecchino alcuni topoi tipici del Fantastico degli Anni 70, non solo per l'aspetto fisico ed i costumi, ma anche per la loro personalità e, in taluni casi, il loro ruolo nel complesso, ma ben oliato, meccanismo narrativo.
L'equilibrio tra figure maschili e femminili è ben distribuito, le donne non sono damigelle in pericolo ma figure forti, che colpiscono per il proprio carattere e che giocano, in alcuni frangenti, un ruolo determinante.
E' un fumetto che senza dubbio piace a chi come me ha amato pubblicazioni come "La Lega degli Straordinari Gentlemen" e "Rough Riders" alle cui note steampunk fa in minima parte riferimento.
Il mistero che fa da sfondo all'intera vicenda è stato ben elaborato ed esplorato un poco alla volta, mantenendo quell'alone mistico e curioso sino alla fine, andando sicuramente a rafforzare quei colpi di scena a cui il lettore fa fronte ad un certo punto del racconto.
Ai disegni troviamo tre giovani firme del fumetto italiano.
I flashback narrativi sono affidati dapprima ad Antonello Catalano, una delle nuove promesse del fumetto italiano che già si è fatto ben conoscere dai lettori di "The Noise" e "Samuel Stern", a cui subentra in seconda battuta l'incredibile talento di Elena Cesana, un'artista che noi lettori abbiamo imparato ad apprezzare anni fa sulle pagine delle serie a fumetti "L'Insonne" e "Davvero".
Entrambi di stampo prettamente realistico, sono dotati di un serrato e convincente storytelling, nonché di una certosina cura dei dettagli scenici.
Anche l'espressività dei personaggi risulta ottimamente resa ed efficace nel comunicare sensazioni ed emozioni.
La storia principale è invece affidata ad un artista straordinario che, di recente, ha iniziato a farsi apprezzare anche fuori dai confini italici, lavorando per il colosso francese Glénat e per l'americana Aftershock.
Sto parlando di Alberto Locatelli, un autore pittorico d'incredibile talento, con una regia visiva per nulla invidiabile alle grandi produzioni d'intrattenimento americane.
Pur essendo un realistico pittorico, Alberto Locatelli si distacca da molti suoi colleghi, riuscendo ad affinare il proprio tratto, conferendogli grande dinamicità ed espressività, tanto nella costituzione dei personaggi quanto nell'incredibile e sostenuto storytelling.
Per via del suo stile, Alberto Locatelli è senza dubbio uno degli esponenti di riferimento di quella corrente artistico visiva di cui fanno parte anche Matteo Scalera, Sean Gordon Murphy e Gigi Cavenago.
Il taglio delle vignette, con la loro visione registica, così come l'ottima recitazione facciale ed anatomica dei personaggi, è qualcosa di assolutamente eccezionale.
Il suo è uno stile che colpisce, rapisce e convince, che tiene incollato il lettore dalla prima all'ultima tavola, pompando al massimo il cosiddetto Fattore Wow.
Persino nei momenti narrativi più tranquilli, le sue tavole risplendono dei particolari scenici e della cura nella delineazione delle figure anatomiche, sottolineandone così l'eccellenza artistica.
Senza dubbio è il plus che conferisce a "Sindrome 75" quella qualità che eleva la pubblicazione all'interno della vasta scelta offerta dal mercato italiano.
L'edizione proposta da Excalibur è curiosa, un cartonato dalla dimensione ridotta, con un'eccellente rilegatura ed una carta di tipo usomano.
Potete trovare e richiedere il fumetto in libreria e in fumetteria, oppure sui principali store online.

Vi abbiamo incuriositi? Speriamo davvero di sì!
A presto per nuovi consigli alla lettura!
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LO STAFF DI ASSOCIAZIONE CULTURALE BERGOMIX

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