mercoledì 9 febbraio 2022

I CONSIGLI ALLA LETTURA 34: NATHAN NEVER / JUSTICE LEAGUE N.0 - DOPPIO UNIVERSO

Bentornati cari followers e voraci lettori di fumetti!
Anche oggi siamo qui per voi, per suggerirvi un'interessante lettura fumettistica, attraverso la recensione del nostro Presidente!
Si tratta, come scoprirete, di un albetto speciale, tessera di un importante mosaico editoriale internazionale!

"NATHAN NEVER / JUSTICE LEAGUE N.0 - DOPPIO UNIVERSO"





Una pubblicazione Sergio Bonelli Editore.
Soggetto di Michele Medda e Bepi Vigna, sceneggiatura di Michele Medda, Bepi Vigna e Adriano Barone, disegni di Sergio Giardo, colori di Daria Cerchi, Virginia Chiabotti e Mariano De Biase.
Copertina componibile di Michele Rubini.
Brossurato, 32 pagine a colori, prezzo di copertina 3,50€.

L'albetto che ho tra le mani è un nuovo tassello di quel progetto, mediatico internazionale, che vede due colossi editoriali del calibro di DC Comics e Sergio Bonelli Editore, far incontrare, in un improbabile ma intrattenitivo crossover, le proprie icone.
In effetti, a bene pensarci, tra le varie serie edite dalla Bonelli, l'unica che poteva mostrare un cast di personaggi degno di in un team up la  Justice League, è proprio Nathan Never, dove assieme all'Agente Speciale Alfa possiamo disporre di personaggi dalla particolare caratterizzazione, sia buoni che cattivi.
Nathan Never è iconico quanto Superman e tosto come Batman, Legs Weaver è a tutti gli effetti una guerriera pari a Wonder Woman, Brakko è un affidabile asso nella manica come Lanterna Verde o Aquaman, l'agente May è battagliera come Black Canary, Sigmund è un genio informatico dotato delle stesse abilità cognitive di Cyborg... insomma si può proprio dire che i due team hanno molto in comune!
Elemento narrativo imprescindibile che permette questa operazione, come già visto in precedenza, è il concetto del Multiverso, espediente che consente a due universi e ai propri personaggi, di incrociare il cammino e il destino.
Ciò a cui assistiamo, in queste brevi pagine, è un vero e proprio preludio che permette al lettore, o meglio ai lettori dei due universi, di conoscere cast e scenari, di comprendere chi saranno i cattivi e in che modo faranno breccia nella storia.
Una soluzione intelligente ed originale, diversa da quella adottata nel preludio di Zagor e Flash ma simile invece a quello tra Dylan Dog e Batman.
Oggettivamente sono poche le pagine per determinare l'effettiva qualità della storia, che mi auguro leggeremo presto nella sua interezza, ma da amante della Nona Arte e da fan di entrambi gli universi, posso senza dubbio ammettere che le cose si fanno parecchio interessanti.
Una delle difficoltà, che pare gli sceneggiatori abbiano ben compreso, è riuscire ad equilibrare presenza e spessore di tutti i principali personaggi.
A ben pensarci, tra supereroi ed agenti alfa, tra cattivi e personaggi secondari, il cast risulta ben nutrito ed alquanto variegato, cosa che rischia di mettere troppa carne al fuoco.
Ma, a quanto pare, e per fortuna di noi lettori, non è questo il caso.
Ai disegni troviamo la dinamica firma di Sergio Giardo, punta di diamante attuale per i più importanti progetti editoriali di Nathan Never, nonché copertinista della serie regolare.
Sull'arte di Sergio Giardo ho avuto già modo di esprimermi positivamente in passato.
Il suo tratto riesce a coniugare il lato realistico a quello pop dinamico del fumetto popolare italiano.
Le figure umane (e non solo) che ritrae, non sono mai statiche, così come mai ferma appaiono atmosfere e scenari, che si muovono di riflesso attorno al cast dei personaggi.
Grande accento vien posto sulla recitazione scenica e dinamica delle anatomie dei personaggi.
E' lodevole la raffinata cura ai dettagli, ai costumi, agli elementi di scena che Giardo porta nelle proprie tavole, non lasciando mai nulla al caso, trascinando lo sguardo del lettore all'interno di questo mondo fantastico, o in questo ambito, mondi fantastici.
Le tavole, dotate di uno storytelling fluido e d'impatto, mostrano una gabbia molto filo americana, eppure ben ordinata nel montaggio e nel trasmettere il ritmo narrativo artistico.
La sua visione registica non è affatto dissimile da quella dei grandi blockbuster hollywoodiani dove scenari simili prendono vita facilmente.
Senza dubbio, a livello visivo, l'effetto wow non sarebbe stato lo stesso senza l'apporto di colore di Daria Cerchi, Virginia Chiabotti e Mariano De Biase, che hanno conferito ai disegni e alle tavole di Giardo, presenti nell'albo, luci e colori accesi, ombre e sfumature plastiche.
Visivamente non c'è nulla da invidiare ai migliori coloristi in forze nell'industria fumettistica americana.
Nel complesso una breve ma molto soddisfacente lettura, un buon preludio, una premessa che suona tanto di buona promessa.
La copertina è firmata dall'eccezionale talento grafico ed artistico di Michele Rubini che, approfittando delle due copertine differenti, ha proposto un'iconica illustrazione d'impatto, dove entrambi i team appaiono nella loro sfolgorante bellezza e con le proprie peculiarità.
Potete trovare o richiedere il fumetto in tutte le fumetterie d'Italia.

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